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Autore: Dontcryforme1994rg    22/09/2014    5 recensioni
Jensen e Jared si conoscono casualmente, ma sarà davvero stato un incontro casuale? o ci sarà stato qualcos'altro che li avrà fatti incontrare? e cosa c'entrano Dean e Sam con i loro alterego? sopratutto Dean sarà se stesso oppure no?
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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E' la prima volta che scrivo qui, in realtà mi sono iscritta da poco, ho pensato di tentare la sorte e vedere come andava. Buona lettura!
1992
 
Buio, era tutto buio, perché alle volte aveva come la sensazione di non essere più lui? Ma di essere qualcun altro? Qualcuno che non aveva mai visto in tutta la sua vita; nonostante cercasse di tenere gli occhi aperti non ci riusciva, cosa c’era che non andava in lui? Sentì la campanella della scuola suonare, la ricreazione era finita, le lezioni stavano per ricominciare. Lui stava appoggiato a un muro, cercando di tenersi in piedi, quando finalmente riuscì a vedere qualcosa davanti a sé, un ragazzino spingendolo lo fece arrivare a terra

“Ehi Padalecki, leccami i piedi” gli disse ridendo, poi quella risate scomparve nel nulla, Jared tentò con tutto se stesso di tirarsi su, ma tutto era contro di lui, la terra, le sue gambe, le sue braccia, la sua testa, l’istituto scolastico, l’universo, la luna, il sole, tutto. Sarebbe rimasto lì a riflettere ancora per molto se non avesse sentito la voce di uno sconosciuto
“E’ tutto ok?”
Avvertì i passi farsi sempre più vicini, non rispose alla domanda, ma colui che l’aveva trovato in quelle condizioni comprese che niente era ok
“Ti do una mano”
Finalmente Jared riuscì a rimettersi in piedi, il mal di testa era scomparso quasi del tutto, la vista era ritornata come prima, sembrava tutto a posto
“Grazie”
“Sta’ più attento la prossima volta”
Quel ragazzino stava per andarsene, ma non poteva farlo andare via in quel modo
“Come ti chiami?” domandò senza perdere troppo tempo
“Jensen” dopo aver risposto, sorridendo andò via.
Doveva avere quattordici o quindici anni, nella sua mente restarono stampati dei capelli biondi con degli occhi verdi bellissimi
“Un angelo?” non poteva credere che un ragazzo così bello esistesse seriamente, perciò l’aveva classificato come un angelo
“Jensen” ripetè poi, come volersi imprimere quel nome senza doverlo mai dimenticare.

2005
 
“Sammy?”
“Dove sei Sammy?”
“Ho sempre cercato di proteggerti”

Jared si alzò di botto dopo aver fatto un sogno stranissimo, non ricordava quasi niente, ma gli era rimasto in mente –Sammy- ma chi diamine era Sammy? Cercando di calmarsi, scese dal letto e raggiunse il bagno, poi guardò l’orario -5.30- del mattino
“Buon compleanno Jared” si disse, era il 19 luglio, quel giorno compieva ventitre anni, possibile che nessuno gli avesse fatto gli auguri? Era ancora presto, ma almeno sperava che la sua ragazza si svegliasse a posta per essere la prima e invece niente.
“Amore mio” sentì qualcuno che lo strinse da dietro, si trattava di Milly, gli stava sorridendo con le lacrime agli occhi per la felicità
“Tesoro” rispose lui ricambiando il sorriso
I due si scambiarono un bacio da far invidia a delle star di Hollywood poi si ricomposero
“Ti ho portato un regalino”
Jared aprì il pacchettino con fretta, vi trovò dentro una collana
“E’ stupenda, grazie”
Ritornano a baciarsi nuovamente, fino a quando non vennero interrotti da alcuni ragazzi
“Padalecki, stasera ci inviti tutti al pub? Dobbiamo festeggiare questi anni persi”
Gli disse un compagno del collage, quei pochi amici che aveva trovato, li aveva conosciuti quando aveva deciso di laurearsi, era come se doveva realizzare un sogno incompiuto
“Certamente”
Erano soltanto in cinque, quattro uomini e una donna, Milly sembrava la puttana di turno, così la definivano chi la vedeva.
La serata sembrava andare bene, Jared stava con le persone che amava di più e si stavano divertendo come matti, era tutto così fresco e naturale
“Oh guardate chi c’è” disse George uno degli amici
“Chi?” domandò curioso Jared
L’amico indicò qualcuno dentro il pub, ma il ragazzo non comprese chi
“Quella puttanella, se la fa con tutti” continuò ridacchiando
“Ma chi?”
Jared cercava ancora tra le donne che stavano lì e quando George se ne accorse scoppiò a ridere
“Padalecki! Non mi riferivo a una lei, ma un lui”
Jared rimase attonito, pochi istanti dopo riuscì ad inquadrare chi George stava osservando con tanto ardore
“Fa la troietta?” chiese Milly divertita, anche lei e gli altri iniziarono ad osservare il comportamento di quel ragazzo.
Tutto stava andando normalmente, fino a quando qualcuno non iniziò a spingere chi Jared stava ancora guardando, nonostante i suoi amici avessero smesso da un pezzo, quella scena quasi lo fece andare su tutte le furie
“Dovrebbero starsene fermi” si lamentò il ventitrenne mettendo il broncio
“Se lo merita”
“George!” l’ho riprese Padalecki innervosito.
Quando comprese che la situazione stava iniziando a farsi pesante, pensò bene di raggiungere quel ragazzo, odiava la violenza, la odiava maledettamente
“Ehi voi!”
I due che stavano spingendo colui che stava difendendo Jared scoppiarono a ridere
“Cosa vuoi?” domandò uno di loro atteggiandosi da divo
“Che lo lasciate in pace”
“Ah sarà la tua puttanella. Quando poi finirai di scoparlo c’è l’ho porti ok?”
Entrambi non smisero di ridere, ma solo loro si divertivano, perché Jared era più serio che mai, alla fine i due preferirono andarsene, non avevano voglia di litigare per delle cavolate
“Ehi amico! A causa tua ho perso dei potenziali clienti” si lamentò la –vittima-
“Che cosa? quelli ti avrebbero fatto a pezzi”
“Ora sono rimasto a verde, sei proprio uno stronzo, ci godi a farmi perdere il lavoro per caso?”
Quel tipo sembrava parecchio agitato, Jared era sempre più confuso, aveva rischiato una rissa per difenderlo e lui ricambiava in quel modo? Insultandolo! Era anche troppo da sopportare. Milly notando che qualcosa non andava si avvicinò al fidanzato
“Cucciolo mio, è tutto a posto?” domandò spaventata e preoccupata
“Sì, è tutto ok”
“Sicuro Jared?”
Il ragazzo stava per rispondere, ma lo sconosciuto prese la parola prima di lui
“Perciò ti chiami Jared eh? il tuo nome è adorabile come te” sorridendo fece un occhiolino a Jared.
Quel sorriso era stupendo, meraviglioso, incantevole, desiderava rivederlo, ma che diamine stava pensando? Quando ritornò in sé preferì allontanarsi
“Ehi Jared! Se vorrai cercarmi, mi chiamo Jensen e vengo sempre qui”
“Lui non ha bisogno di te, cretino!” ci pensò Milly a rispondere, era parecchio infastidita dal comportamento di quel tipo, il solo vederlo le dava la nausea
“Jensen? Quel Jensen?” disse ad alta voce Jared, però quando si voltò verso di lui non c’era più
“Cosa tesoro?”
“Ni-Niente. Andiamo”
 
“Sammy, dove sei Sammy?”

Ancora Sammy? Ma chi diamine era Sammy?

 
   
 
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