Finn sapeva bene che dopo quel momento sarebbe cambiato tutto, nessuno lo avrebbe più guardato nello stesso modo.
Burt aveva strizzato gli occhi per una settimana cercando di capire com’era Finn prima, quando non era ancora Finn.
Dire che Kurt era stato sorpreso è riduttivo, ma era una relazione normale. Nemmeno lui ci avrebbe creduto, inizialmente.
Il ragazzo aveva avuto
una conversazione con la madre riguardo al fatto che Burt e Kurt avevano il diritto
di sapere la verità su di lui. Erano parte della famiglia e si fidava.
La madre aveva sorriso
un po’ preoccupata.
“ne sei sicuro,
tesoro? Mi fido di loro ma …”
“stai tranquilla!”
aveva tagliato corto Finn. “ Sono sempre Finn, no?!”
Dopodiché Carole aveva
ceduto e aveva abbracciato il figlio.
“sono fiera di te” gli
sussurrò all’orecchio.
Era sempre difficile
trovare un momento libero per parlare con Kurt.
O usciva con Mercedes
o usciva con Blaine. Era snervante.
Un giorno, esasperato,
appena si rese conto che Kurt era sveglio,
Finn decise di andare direttamente in camera sua.
Decise di entrare senza
bussare alla porta e guardò il fratello che si metteva quella crema strana
sulla faccia.
“hai impegni oggi?”
chiese mostrando più sicurezza di quanto non ne avesse in realtà.
Kurt si fermo giusto
un attimo per guardarlo male per non aver bussato ma non disse nulla a
riguardo, invece posò la crema e cominciò a sistemarsela sul viso.
“stavo pensando di
uscire con Mercedes!”
Finn strabuzzò gli
occhi. “ ma siete usciti ieri!” osservò il ragazzo.
Kurt roteò gli occhi.
“vuole dei consigli
per un appuntamento con Sam per domani”
“allora aiutala
domani, ti devo parlare di una cosa importante.” Disse il ragazzo appoggiandosi
allo stipite della porta.
Kurt si alzò dal
tavolino per dirigersi verso il bagno.
“se riguarda ancora
Rachel o Quinn io mi taglio fuori. Fai avanti e indietro da l’una all’altra da due anni. È noioso.”
Il più grande scosse
la testa.
“non riguarda niente
del genere. Quando hai fatto mi raggiungi nella mia camera?” chiese.
L’altro lo guardò
confuso e annuì.
“dammi una ventina di
minuti”
xxx
Quando Kurt entrò
nella camera del ragazzo, vide Finn seduto sul letto a gambe incrociate mentre
sfogliava con attenzione una album fotografico.
“allora?” disse entrando
e prendendo la sedia della scrivania e avvicinandola al letto.. “ cosa c’è di
importante? Hai la mia completa attenzione”
Finn sembrava
improvvisamente nervoso ma alla fine allungò la mano e tirò fuori da uno dei
porta-foto, la foto di una bambina di circa 7 anni con un cappello da baseball
e una palla in mano.
Passò la foto a Kurt e
non disse nulla, osservando la reazione del ragazzo.
Kurt prese la foto e
guardò il fratello dubbioso.
“cosa dovrei farci con
la foto di una tua cugina? suppongo sia tua cugina dato che ti somiglia
parecchio.”
Finn scosse la testa e
sorrise malinconico.
“quella non è mia
cugina!” disse mentre Kurt alzava il sopracciglio. “ sono io una decina di anni
fa.”
La faccia di Kurt era
ancora più confusa.
“come puoi essere tu?!
Questa è chiaramente una bambina!” ma nel momento in cui disse quelle parole
capì dove Finn voleva andare a parare. Rimase immobile a guardare quella foto
per quelli che a Finn sembrarono anni.
Vide Kurt guardare con
attenzione la foto, osservando tanti piccoli dettagli che a prima vista non
aveva notato.
Dettagli come le
leggere lentiggini sul viso, una piccola cicatrice sul ginocchio, e gli
inconfondibili occhi marroni, marchio degli Hudson.
“non mi stai prendendo
in giro, vero?” sussurrò Kurt a voce bassa.
Finn annuì e si alzò
in piedi.
“ti faccio vedere”
disse lui, cosa che sorprese Kurt.
Finn si tolse
velocemente la maglietta e rimase a petto scoperto. Era palese, ora che lo
guardava a petto nudo.
Oltre agli addominali,
si poteva vedere un minimo di seno , diminuito dagli ormoni ma comunque
esistente. Con la maglietta addosso non si sarebbe nemmeno notato, data
l’abitudine di Finn di usare magliette larghe.
“wow” sussurrò Kurt.
Finn si rimesse
velocemente la maglietta e si risedette sul letto con il volto un po’
arrossato.
Rimasero in silenzio
per un paio di minuti prima che Kurt, che stava guardando la foto che aveva in
mano, parlasse.
“Papà lo sa?” chiese
allungando la foto a Finn.
Lui scosse la testa.
“speravo di parlargli
con te presente. Come sostegno!?”
Kurt lo guardò
attentamente e poi sorrise.
“certo” disse un po’
titubante.
“non te lo aspettavi,
vero?” scherzò il ragazzo sorridendo rilassato.
Kurt gli sorrise di
rimando “ decisamente no” poi però gli si illuminò lo sguardo “è per questo che
non volevi fare Brad nel Rocky Horror?! E Santana? Sei davvero andato a letto
con lei??”
Finn arrossì di gettò
e si grattò la nuca. “era abbastanza sorpresa ma è stata comprensiva, inoltre è
stato divertente farlo con lei”
Kurt spalancò gli
occhi e si coprì le orecchie “NONONONO! Niente dettagli”
A quel punto Finn
scoppiò a ridere, seguito poco dopo dal fratello scandalizzato.
Ed eccolo lì.
Davanti all’intero Glee Club, con Kurt che lo guardava alzando i pollici, e Santana che sorrideva maliziosamente.
“Allora, Finn ha deciso di essere il primo a portare a termine il compito della settimana. Segreti “ disse Mr Shue indicando la lavagna. “ A te il palco, Finn”
Il ragazzo prese un respiro profonde e fece un cenno alla banda, che cominciò a suonare.
Una malinconica melodia si propagò per l’auditorium.
Look
at me
You may think you
see
who I really am
But you'll never
know me
Every day
It's as if I play a
part
Now I see
If I wear a mask
I can fool the world
But I cannot fool
my heart
(Guardami, quella che tu vedi, non sono io
Tu non
mi conosci
È
così, la mia parte è questa qua
Eccomi
ciò che mostro è solo esteriorità
Certo
non il cuore mio)
Il ragazzo cantò, sentendo ogni parola che
pronunciava.
Kurt sorrise e voltò la testa verso Santana che
gli fece l’occhiolino.
Who
is that girl I see
Staring straight
back at me?
When will my
reflection show
who I am inside?
(Dimmi,
dimmi chi è
L'ombra
che riflette me
Non è
come sono io e il perchè non so)
Rachel stava battendo il tempo
con il piede destro e mormorava sotto voce le parole guadando con amore il
ragazzo sul palco.
I am
now in a world
where I have to
hide my heart
And what I believe
in
But somehow
I will show the
world
what's inside my
heart
And be loved for
who I am
(Sono
qui obbligata sempre a nascondere
Quello
in cui più credo
Essere,
fuori e dentro uguale, una identità
In un
mondo in libertà)
Puck aveva uno sguardo
dubbioso. Sapeva ovviamente del segreto di Finn. Si conoscevano già quando Finn
era ancora Faye*, Carole abitava in un'altra parte
della città ma lei e sua madre lavoravano insieme, ma non immaginava che
l’amico facesse coming out davanti a tutto il glee club. Non tutti erano così aperti
di mente.
Who
is that girl I see
staring straight back
at me?
Why is my reflection
someone I don't
know?
Must I pretend that
I'm
someone else for
all time?
When will my
reflection show
who I am inside?
(Dimmi, dimmi chi è
L'ombra
che riflette me
Non è
come la vorrei perchè non so
Chi sono e chi sarò
Lo so
io, solo io
E il
riflesso mio sarà uguale a me)
Mercedes era con le mani incrociata ma guardava
Sam con più interesse. Quinn invece aveva un sopracciglio alzato, Finn poteva
almeno cambiare il soggetto da femminile a maschile.
There's
a heart that must
be free to fly
That burns with a
need
to know the reason
why
Why must we all conceal
What we think
How we feel?
Must there be a
secret me
I'm forced to hide?
I won't pretend that
I'm
someone else
For all time
(E il mio cuore batterà senza limiti
Saprò
cosa spinge l'uomo a fingere
Perchè nascondersi vivere per metà
Quando
dire è facile così, son'io)
Finn strinse i pugni e
concluse l’ultima strofa della canzone
When
will my reflection show
who I am inside?
When will my
reflection show
who I am inside?
(Ma io ce la farò
Riuscirò,
perchè sai
Non
c'è nulla al mondo che valga più di noi
E il
riflesso mio sarà uguale a me)
L’aula rimase in silenzio per qualche secondo prima che Finn prendesse un profondo respiro ed aprisse bocca.
“Sono un Transgender” Disse mettendosi le mani nella tasche, intimidito dallo sguardo dei suoi amici.
Nell’aula calò il silenzio. Nemmeno il professore fiatava. Poi una risata.
“Finn, ti sei ubriacato prima di venire a scuola per caso?” chiese Quinn strafottente.
Sam si voltò verso la ragazza “ La tua mancanza di tatto mi sorprende sempre, Quinn” disse il biondo guardandola male.
Mr Shue si alzò in piedi e si diresse verso il centro della classe. “Finn, puoi spiegarti meglio?” chiese un po’ confuso, guardando Finn con uno strano sguardo.
Quello alto annuì e cominciò a spiegare. “ sono nato biologicamente donna. Il mio nome originale era Faye, ma fin da quando ero piccolo mi ero reso conto che c’era qualcosa di sbagliato nel mio corpo. A 10 anni ho iniziato a vedere un terapista e 12 ho iniziato a prendere ormoni. A Quel punto ho cambiato nome e io e mia madre ci siamo trasferiti nello stesso quartiere di Puck, che conoscevo tramite sua madre.” Disse tutto d’un fiato.
Puck, seduto in fondo alla stanza, annuì in direzione dell’amico, verificando la sua storia mentre parlava
“questo non me lo immaginavo nemmeno.” Commentò Tina “ ma se tu sei felice, è tutto apposto!” disse sorridendo a Finn, che rispose con entusiasmo.
Ci fu un attimo di silenzio prima che Mercedes si alzasse in piedi sconvolta.
“Questo è sbagliato” affermò convinta e guardando con gli occhi spalancati Finn, ancora al centro della stanza. “ Dio non fa errori, Finn. Hai rovinato il corpo che Lui ti ha donato. Come fate voi ad accettarlo con così tanta calma?” Disse rivolgendo lo sguardo verso Tine e poi verso Sam, come se sperasse che lui la seguisse nel ragionamento.
Quinn scosse la testa “ fammi capire bene, Finn. Tu sei una donna? Io ho frequentato un’altra donna??” poi scoppiò a ridere “ sei ancora più stupido di quanto pensassi. Tu sei una donna e credevi di avermi messo incinta?!” continuò ridendo di cuore con crudeltà.
Finn strinse i pugni con rabbia cercando di calmarsi. “ Prima di tutto, io sono un Uomo. Il mio corpo è sbagliato, Mercedes, e cerco di cambiarlo per essere più a mio agio possibile. E Secondo. Sapevo bene che non ti avevo messa incinta, ma eri terrorizzata e pensavo che fossi stata violentata o qualcosa del genere. Dato che ti ho anche ospitato a casa mia dovresti mostrare un po’ di gratitudine.”
“Aspetta, a voi sta bene questa cosa?” disse la voce inaspettata di Mike dalla sedia accanto a Tina. “ E’ questo il motivo per cui ti fermi sempre di più dopo football? Per non far vedere a noi il tuo corpo?” disse sconvolto il ragazzo. “ Non riesco a credere di aver condiviso la stanza alle regionali con uno scherzo della natura.”
“Mike” disse Tina sconvolta, lasciandogli la mano come se bruciasse. “Ragazzi! Come potete parlare così ad un vostro amico?!”
Finalmente Shuester decise di intervenire.
“Ragazzi cosa sono queste parole? “ chiese sorpreso guardando i ragazzi.
“Ho bisogno di aria” disse all’improvviso Mercedes alzandosi in piedi e dirigendosi velocemente verso la porta dell’auditorium, velocemente seguita da Mike e Quinn.
Kurt guardò sconvolto la schiena di Mercedes che si allontanava. “non ci credo” mormorò il ragazzo con gli occhi spalancati.
Puck scosse la testa “ Da Quinn me lo aspettavo, ma da Mike proprio no.”
“tu ti sei perso tutto il casino dei Rocky Horror, Puckerman!” affermò Santana
“Finn” iniziò poi Artie “ io non ho nulla contro di te, ma ho bisogno di un po’ di tempo per abituarmici.” Disse cercando di sembrare più calmo di quanto non fosse mentre girava la sedia a rotelle e si dirigeva verso l’uscita del palco.
I ragazzi rimasero in silenzio qualche attimo prima di venire risvegliati dal suono della campana dell’inizio delle lezioni.
“è stato molto coraggioso da parte tua Finn!!” Disse il professore dando una pacca sulla spalla a Finn, che sorrise e prese la mano a Rachel mentre, insieme agli altri ragazzi, iniziò a dirigersi verso l’uscita dell’auditorium.
*Nome americano proveniente dal francese non molto usato. Significa fiducia. (ed è un nome troppo bello *__*)
** La traduzione della canzone non è perfetta perché il testo è quello della canzone italiana ;)
Xxx
Ho letto un paio di fanfiction con Finn Transgender e me ne sono innamorata *.*
Ne ho tradotte un paio che potete trovare qui ( e si, mi sto facendo pubblicità xD)
Quindi ecco a voi la mia versione. Ho pensato per un attimo di aggiungerci uno Shuester leggermente Transfobico ma poi ho cambiato idea.
Quinn e Mercedes le vedo bene ad avere una reazione del genere perché sono state cresciute da una famiglia cattolica. Ora, questa non è una offesa. Io stessa ho una madre molto cattolica ( purtroppo una nicchia omofoba), so che molti cattolici hanno una mentalità più aperta di altri, ma per me loro sono leggermente chiuse di mente, soprattutto Quinn.
Per il nome di Finn ho cercato su un sito internet dei nomi americani xD
Spero vi piaccia :D
Xòxò
Agnese