Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: heliodor    27/09/2014    1 recensioni
Quando Anna viene rapita da un gruppo di piromanti, Elsa, Kristoff e il pupazzo Olaf si mettono sulle sue tracce. Aiutati da un capitano coraggioso e dal suo spericolato equipaggio, dovranno viaggiare fino ai confini del Mare Settentrionale, superando ostacoli e nemici di ogni genere, per raggiungere la Montagna di Fuoco e affrontare il suo Guardiano, una creatura mostruosa figlia delle fiamme e del terrore...
Burned è il secondo episodio della serie The Winter Queen.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Olaf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Winter Queen'
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La testa del drago, le fauci spalancate, incombe su Anna. La principessa alza un braccio per difendersi. ― Non mi mangiare, ti prego.
Il mostro esita, le narici si dilatano per annusarla.
Una pietra lanciata dall'alto lo colpisce sul muso facendogli scattare la testa all'insù.
In cima al dirupo, Lotte regge nella mano una pietra grande quanto il suo pugno. ― Lasciala stare.
Al suo fianco, Elsa punta le braccia in avanti.
Un attimo dopo schegge di ghiaccio volano attorno al corpo del mostro, che indietreggia e sbuffa contrariato.
Kristoff lega la corda al gancio lasciato da Morg. ― Vado a prenderla ― dice mentre si cala nel baratro.
Anna rotola tra le zampe del mostro. Attorno a loro i dardi di ghiaccio di Elsa esplodono in mille schegge che evaporano al contatto col suolo.
Lotte tira l'altra pietra ma questa cade a qualche metro di distanza dal mostro. ― Così non basta.
Kristoff è a metà della discesa.
Elsa crea un muro di ghiaccio tra il drago e Anna, ma il mostro l'abbatte con un colpo di coda. Migliaia di schegge cristalline volano in tutte le direzioni.
Lotte prende la rincorsa e si getta oltre il dirupo. Elsa allunga una mano per afferrarla, ma la manca.
Lotte sfiora Kristoff che si appiattisce contro il muro e finisce il suo volo sul dorso del drago.
La bestia si arcua sulle zampe posteriori e Lotte viene sbalzata via. La ragazza atterra sulla schiena e rotola per alcuni metri. Un istante prima di fermarsi la piattaforma termina e si ritrova a precipitare nel vuoto. La mano destra afferra una roccia sporgente. Sospesa sul baratro Lotte fissa il lago di lava che si apre sotto di lei.
― Lotte ― esclama Anna. Rotolando su se stessa arriva al bordo del precipizio e allunga le mani per afferrare la ragazza. ― Ti tengo io.
Elsa colpisce il drago con raffiche di ghiaccio. ― Vieni da me.
Il drago ruggisce e spiega le ali. Con gli artigli delle zampe anteriori si aggrappa alla parete di roccia e inizia scalarla. Sfiora Kristoff e si issa sul bordo del precipizio, fronteggiando Elsa.
Il drago si solleva sulle zampe posteriori, la testa coronata di corni appuntiti che sfiora il soffitto del corridoio. Al suo cospetto la regina di Arendelle sembra una bambola di pezza. Il mostro spalanca la bocca e ruggisce nella sua direzione.
Elsa si piega in avanti e distende il braccio destro. Dal palmo aperto e rivolto verso la creatura scaturisce un lampo di ghiaccio che la colpisce al muso, facendola indietreggiare.
Gli artigli del drago scavano nella roccia alla ricerca di un appiglio. Elsa avanza, l'espressione tesa, spingendo il mostro verso il baratro.
Il drago ruggisce e con un colpo di coda sfiora Elsa, che indietreggia. Il lampo di ghiaccio si interrompe. Il mostro ruota la testa e riprende ad avanzare verso la regina.
Anna volta la testa di scatto. ― Elsa non fargli del male ― grida. ― È Fen.
― Che cosa? ― La regina di Arendelle indietreggia di qualche passo.
Lotte sgrana gli occhi.
Anna, tesa nello sforzo, scivola con la parte superiore del corpo oltre il bordo del baratro. Ormai solo le gambe la separano dal precipitare insieme a Lotte. ― È così. Morg me l'ha confessato prima di calarmi qui sotto.
La roccia sotto Anna cede e lei scivola di qualche centimetro oltre il bordo.
Lotte guarda il lago di lava ribollente. Poi solleva la testa, gli occhi pieni di lacrime. ― Non posso permetterlo, Anna.
― Aspetta, forse c'è...
Lotte lascia la presa e precipita verso il lago di lava.
Il drago ruggisce di rabbia e si getta verso Elsa, che a sua volta si china a terra e lo evita d'un soffio. Il mostro si tuffa verso la lava. Un istante dopo riemerge dal baratro e con le ali spiegate vola fino alla sommità della caverna, dove passa attraverso un'apertura circolare dalla quale si intravede il cielo.
Anna perde l'equilibrio e scivola verso il baratro annaspando nel vuoto. Kristoff l'afferra per il braccio un attimo prima che precipiti.
I due si fissano per un istante.
― Ciao ― dice Anna sorridente. ― Che situazione complicata, eh?
― Anna. Mi hai fatto stare in pensiero.
Lei ridacchia. ― Non è strano? Finiamo sempre appesi da qualche parte. ― Anna guarda la lava sotto di lei. ― Cosa aspetti a tirarmi su?
― Dovrei lasciarti lì. ― Kristoff punta i piedi e la riporta sulla piattaforma di pietra. Anna, esausta, si getta tra le sue braccia.
Dall'alto, Elsa grida qualcosa.
I due sollevano la testa.
― Tornate su ― dice la regina. ― Non è ancora finita. Dobbiamo uscire di qui.
***
Vista dall'alto, il Canto del Mare sembra minuscola se confrontata con la flotta di Weselton. I cento velieri che la compongono puntano dritti verso Valarden.
Kastelgaard guarda con aria di sfida il tratto di mare che li separa dal nemico. ― Caricate i cannoni.
― Capo ― dice Gull preoccupato, gli occhi che puntano nella direzione opposta.
― Che cosa c'è?
― Guarda lì.
Una fila di navi procede verso di loro a vele spiegate. Alla sua testa, luccica il rostro della nave di Mangiaghiaccio.
Kastelgaard deglutisce a vuoto. ― Sarà una fine molto gloriosa.
***
Aggrappato all'albero maestro, la sciabola sguainata in segno di sfida, Mangiaghiaccio ride sguaiato. ― Veloci. Io pago sempre i miei debiti ― grida arringando i suoi marinai. ― E issate quella dannata bandiera, per tutti gli iceberg.
***
― Che cosa aspettate ad affondare quella nave? ― chiede Weselton con voce stridula.
Westergaard scruta l'orizzonte attraverso il cannocchiale. ― A quanto pare, la situazione è cambiata. Guardate voi stesso ― aggiunge passandogli il cannocchiale.
Weselton guarda attraverso la lente e sobbalza. ― Quel dannato pirata ci ha ripensato ed è tornato indietro. Forse spera nella nostra clemenza.
― Non credo, Duca. Guardate che bandiera ha issato.
Weselton torna a guardare nel cannocchiale e impallidisce. ― Non può essere.
― In fondo era quello che volevate, no? ― dice Westergaard fissando con occhi socchiusi l'orizzonte. ― Una guerra contro Arendelle.
***
In cima all'albero maestro della nave di Mangiaghiaccio sventola il giglio dorato in campo verde e viola. Come a un segnale prestabilito, anche le altre navi che lo seguono espongono la stessa bandiera. Sono pezzi di stoffa grezzi e cuciti malamente, ma ben riconoscibili.
― Ehilà ragazzo ― grida il pirata affiancando il Canto del Mare. ― Weselton ha organizzato proprio una festa coi fiocchi. Ho deciso di portare qualche amico, spero che non gli dispiaccia.
― Che cosa ci fai qui? E quelli chi sono?
Mangiaghiaccio ride sguaiato. ― Nessuno può offendere la fratellanza piratesca senza subirne le conseguenze. Ora è una questione personale.
Kastelgaard indica il vessillo che sventola sull'albero. ― E quello?
Mangiaghiaccio fa spallucce. ― È il mio modo per fare la pace con la regina ghiacciolo. A proposito, è proprio una gran donna. Hai buon gusto, ragazzo.
― Aspetta, che?
Mangiaghiaccio ride sguaiato.
Kastelgaard guarda Gull che gli risponde con un sorriso sornione. ― Issiamo il nostro.
― Arendelle ― gridano i marinai issando il giglio dorato sopra l'albero maestro.
***
Il corridoio si allarga diventando una sala ampia quando un anfiteatro naturale. Morg l'attraversa ignorando le pareti decorate con figure umane e di drago che sembrano danzare sotto la luce cupa del fuoco che arde al centro della sala.
― Finalmente ― sussurra Morg avvicinandosi al foro.
La lava raccolta nel pozzo ha un leggero tremolio quando Morg si avvicina a un gruppo di pietre a forma di uovo che, a intervalli regolari, ne  seguono tutta la circonferenza.
Tutte le pietre sono nere e opache, tranne una che emana una debole luce rossastra. Morg si avvicina e allunga una mano verso di essa. Il chiarore rossastro deforma i suoi lineamenti rendendoli grotteschi.
― Lo sapevo che avrei trovato il Cuore di Fuoco. Le leggende non mentivano. Esiste davvero e ora io ne sono l'unico padrone.
Sulla pietra, una figura umana stilizzata è raffigurata mentre allunga la mano verso la pietra ovale. Nell'immagine successiva, la figura è scomparsa e dalla pietra sembra emergere una creatura gigantesca, simile a un drago.
Morg allunga la mano e tocca la pietra. La lava nel pozzo gorgoglia. L'uomo si guarda attorno perplesso. ― Non accade niente? Ho fatto tutto come indicato nel rituale, non può essere. Ho sbagliato qualcosa? ― Quando tenta di staccare la mano si accorge di non poterlo fare. ― Ma cosa?
Il pozzo esplode trasformandosi in una colonna di lava che si innalza fino al soffitto della caverna, lì dove una pietra di forma ovale grande cento volte più di un uomo, sembra fusa nella roccia.
Morg fissa con occhi sbarrati la roccia che si fonde. Qualcosa si agita sotto gli strati più profondi. Un essere simile a una creatura alata che tenta di liberarsi e spalanca le fauci.
Un ruggito riecheggia nella sala. Morg, disperato, tenta di staccare la mano dalla pietra ovale.
***
Elsa tende la mano ad Anna, che l'afferra e si lascia trascinare oltre il bordo del precipizio.
― Anna ― dice la regina abbracciandola.
― Mi dispiace ― dice la principessa piangendo. ― Non proverò più a essere come te.
Elsa le accarezza la testa con un gesto affettuoso. ― Ma tu sei come me.
Kristoff si issa sul bordo con un ultimo sforzo. Guarda in basso, dove il lago di lava ha preso a gorgogliare e agitarsi come animato da vita propria, arrivando a invadere la piattaforma di roccia. ― Non vi sembra che il livello si stia alzando?
Elsa indica la galleria da cui sono venuti. ― Andiamo via.
I tre corrono a perdifiato attraverso il tunnel. Dietro di loro il chiarore rossastro aumenta d'intensità a ogni passo.
Elsa distende le braccia in avanti. L'energia che ne scaturisce dai palmi forma una lastra di ghiaccio che chiude la galleria come un tappo. ― Questo dovrebbe rallentarla un po'.
Giunti all'esterno, Anna guarda in alto con occhi sbarrati. Sul fianco del vulcano sono apparsi due crateri da cui zampilla la lava.
― È un'eruzione ― dice Elsa.
― Deve essere il nostro giorno fortunato ― esclama Kristoff.
Uno scroscio di lapilli infuocati li sfiora. Elsa solleva le braccia e crea una cupola di ghiaccio. I proiettili infuocati rimbalzano sulla superficie ghiacciata. La cupola si dissolve nell'aria e i tre riprendono a muoversi.
Kristoff guarda verso il precipizio. ― La corda è andata. Da lì non possiamo calarci.
La cima del vulcano esplode con un fragore assordante, proiettando fuoco e lapilli in tutte le direzioni.
La forza è tale che alcuni sfiorano le navi che si fronteggiano davanti a Valarden.
***
Aggrappata alla schiena del drago, Lotte combatte per non precipitare di sotto, i capelli scompigliati dal vento.
Spostandosi di un centimetro alla volta, guarda in basso verso Valarden e il vulcano. Sgrana gli occhi quando vede Elsa, Anna e Kristoff sul fianco del vulcano, circondati dalla lava che avanza inesorabile.
― Fen ― grida con voce strozzata. ― Dobbiamo tornare indietro e aiutarli.
Il drago emette un brontolio.
― Se sei davvero tu... se c'è ancora il Fen che conoscevo da qualche parte, sotto quelle scaglie, sai che è la cosa giusta da fare. Sono brave persone e hanno fatto un lungo viaggio per aiutarci.
Il drago risponde con un ruggito sommesso.
― Ti prego. Fen.
***
Elsa punta le braccia in basso. L'energia fluisce verso la lava, congelandola. Altra lava si sovrappone a quella vetrificata.
I tre si stringono l'un l'altro, spinti dalla lava verso il precipizio.
― È inutile ― dice Elsa affranta.
Kristoff cinge Anna per le spalle. ― C'è una cosa che devo chiederti.
― Cosa?
― So che avrei dovuto farlo prima ma...
― Sarà meglio che ti sbrighi, perché non c'è rimasto più molto tempo.
― Devo trovare le parole giuste...
― Kristoff!
I due si fissano per un lungo istante. Un'ombra passa sopra di loro facendo scattare le testa verso l'alto.
Il drago plana vicino al precipizio, con le zampe artiglia il terreno roccioso e si tiene in bilico, le ali dispiegate.
Lotte, a cavalcioni sulla schiena del mostro, fa un cenno col braccio. ― Svelti, venite qui.
Anna esita. ― È sicuro?
Il drago ruggisce.
Kristoff la spinge sulla schiena del mostro. ― È più sicuro della lava.
Dietro di loro, Elsa congela il fronte che avanza e salta sulla schiena del drago.
― Reggetevi ― grida Lotte un attimo prima che il drago si stacchi dalla roccia e inizi a precipitare verso il basso.
***
Una pioggia di massi infuocati investe le due flotte. Le rocce espulse dal vulcano piovono in acqua sollevando colonne d'acqua che sommergono i ponti delle navi.
I marinai di un veliero in fiamme si gettano in mare. Un'altra nave è inclinata sul fianco mentre l'equipaggio corre alle lance di salvataggio.
― Gull, raccogliamo quegli uomini ― ordina Kastelgaard.
― È la gente di Westergaard.
― Sono naufraghi, non ha importanza per chi combattono.
Gull si aggrappa al timone.
Sopra le loro testa risuona il sibilo dei proiettili espulsi dal vulcano. I marinai gridano, alcuni guardano in alto spaventati.
Kastelgaard alza gli occhi al cielo e spalanca la bocca per la sorpresa. Una creatura alata volteggia sopra le loro teste. Sul dorso sembra avere attaccato qualcosa.
― Gull, lo vedi anche tu?
Il marinaio scuote la testa. ― Ormai non mi stupisco più di niente.
Un ruggito gli fa alzare la testa di scatto.
― Come non detto ― dice Gull pallido in viso. ― Ora sì che sono sorpreso.
***
Weselton, l'occhio incollato al cannocchiale, strepita e batte i piedi sul ponte. ― È lei. La strega. E si è alleata con un mostro. Un drago!
Westergaard osserva a bocca aperta la creatura che volteggia sopra le navi.
― Che cosa vi dicevo? Ordinate ai vostri uomini di abbatterli.
***
― Che ne diresti di portarci giù? ― grida Kristoff, le mani aggrappate a un osso che spunta dalla schiena del mostro.
Dietro di lui, Anna si guarda attorno affascinata. ― Stiamo volando sulla schiena di un drago.
― Non mi piace volare ― protesta Kristoff.
― Ma è meraviglioso ― replica Anna con voce squillante.
― Elsa! ― esclama Lotte indicando i proiettili di fuoco che si dirigono verso le navi e il villaggio lasciandosi dietro una scia di denso fumo.
Elsa usa una mano per reggersi alla schiena del drago e l'altra per dirigere un getto di ghiaccio verso i proiettili infuocati, che deviano dal loro percorso e finiscono in mare.
Dardi provenienti dal basso sfiorano il fianco del drago, che si inclina di lato e si lancia in picchiata.
― Ci sparano addosso ― grida Anna indignata. ― Non è leale.
Altri dardi sibilano in tutte le direzioni. Elsa si afferra al dorso del mostro con tutte e due le mani.
Il drago si getta in picchiata verso le navi e si risolleva un attimo prima di colpire l'acqua.
Nell'eseguire la manovra i passeggeri aggrappati al suo dorso vengono sbalzati in aria perdendo la presa.
Elsa ricade sulla schiena del drago e con una mano riesce ad afferrarsi a un osso sporgente. Con la coda dell'occhio nota Anna che sta precipitando verso il basso e con la mano libera afferra la catena che imprigiona le mani della sorella.
Lotte e Kristoff precipitano giù finendo in acqua.
― Elsa ― grida Anna.
Elsa stringe i denti e la tira a sé. La principessa si aggrappa alla schiena della sorella.
***
― Uomo in mare ― grida Kastelgaard un attimo prima di gettarsi in acqua a sua volta.
Con poche bracciate raggiunge Kristoff che sta annaspando. ― Che ne diresti di imparare a nuotare, amico?
Due corde vengono gettate in acqua. Lotte si aggrappa a una di esse, Kastelgaard all'altra trascinandosi dietro Kristoff.
I tre vengono issati a bordo.
***
― Ben fatto ― esclama Weselton raggiante.
― Sospendete il tiro ― ordina Westergaard con tono imperioso.
― Aspetta, che?
I marinai abbassano le balestre.
Weselton lo fissa furioso. ― Posso sapere cosa state facendo, ammiraglio?
Westergaard indica il vulcano. ― Abbiamo un problema più grande di cui occuparci, Duca. Guardi lei stesso.
Weselton fissa la montagna e spalanca gli occhi per la sorpresa.
La sommità del vulcano è un ribollire di lava e lapilli, in mezzo al quale una gigantesca creatura alata che sembra fatta di fuoco tenta di farsi strada attraverso l'angusto passaggio di roccia.

 
  
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