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Autore: YamaTheShepherd    29/09/2014    6 recensioni
[OT7]
E' un sabato come un altro e come qualsiasi studente, Kim Seokjin, è a scuola. Con la piccola differenza che Seokjin è parecchio più grande di tutti i suoi compagni di classe.
A lui non dispiace andare a scuola, forse è per questo che ha scelto di perdere e ripetere tanti anni; forse è per stare con il suoi cari amici, che ha scelto di farsi bocciare per più volte consecutivamente; forse è semplicemente perché non è abbastanza intelligente da farsi promuovere, perché per quanto gli piaccia andare a scuola a lui non importa assolutamente nulla di seguire le lezioni o studiare a casa. Si limita infatti a rimanere seduto al suo banco, con la testa tra le nuvole. Ad un primo sguardo potrebbe quasi sembrare attento, concentrato nell'ascolto della lezione, ed effettivamente ha anche l'aspetto di uno studente modello, ma per la testa ha tutt'altro.
Lo sa bene quello che da anni è il suo compagno di banco: Kim Namjoon [...]
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice:
E' la prima volta che mi cimento in una fanfiction a capitoli, che superi di lunghezza - spoiler spoiler! - i due, inoltre è la prima a cui ho cercato di infondere una vena comica, cosa che non ho mai fatto prima. Non so bene come comportarmi, quindi, e non so se sono stata in grado - e se ne sarò fino alla fine di questa - di mantenermi sulla retta via e non sfociare nei generi che sento più miei. Fatta questa premessa vorrei precisare che i personaggi tendono - parecchio - all'ooc per questioni di storia, altrimenti non sarebbe stata credibile.
In teoria avrei dovuto iniziare a pubblicarla appena fu annunciato il comeback - e ora siamo a "Danger"... - poiché l'idea è venuta fuori proprio appena uscì questo "meraviglioso" titolo che ha fatto nascere in me tanti sentimenti contrastanti, idee e spirito di iniziativa che però, come possiamo vedere, si è spento miseramente. Ma fortunatamente la noia mia dato la voglia che mancava per riprendere a scrivere e visto che ora ho abbastanza capitoli in archivio posso finalmente pubblicare.
Ora non vi scoccio più e vi lascio al prologo di questa - comunque - breve avventura.
- Yama


Capitolo 0: SKOOL LUV AFFAIR (Prologo)

  
 
E' un sabato come un altro e come qualsiasi studente, Kim Seokjin, è a scuola. Con la piccola differenza che Seokjin è parecchio più grande di tutti i suoi compagni di classe. 
A lui non dispiace andare a scuola, forse è per questo che ha scelto di perdere e ripetere tanti anni; forse è per stare con il suoi cari amici, che ha scelto di farsi bocciare per più volte consecutivamente; forse è semplicemente perché non è abbastanza intelligente da farsi promuovere, perché per quanto gli piaccia andare a scuola a lui non importa assolutamente nulla di seguire le lezioni o studiare a casa. Si limita infatti a rimanere seduto al suo banco, con la testa tra le nuvole. Ad un primo sguardo potrebbe quasi sembrare attento, concentrato nell'ascolto della lezione, ed effettivamente ha anche l'aspetto di uno studente modello, ma per la testa ha tutt'altro.
Lo sa bene quello che da anni è il suo compagno di banco: Kim Namjoon. Seokjin ama definirlo il suo migliore amico, non consapevole del fatto che Namjoon non lo ha mai considerato simpatico. Lui vede il loro rapporto più simile a quello di due compagni di cella, che quindi deve farsi andare bene per forza e a cui, con il tempo, si è abituato. Perché ogni anno da quando sono in classe insieme, all'assegnazione dei posti, Jin si va a sedere di sua spontanea volontà nel posto vicino al suo e nessuno ha da ridire su questo, tanto i loro compagni di classe non si fanno problemi ad evitarli e i professori, che con loro hanno perso le speranze, preferiscono non "contagino" anche gli altri con il loro caratteraccio. Ma come dicevamo all'inizio sa bene Namjoon cosa passa per la testa di Seokjin che, da quando lo conosce, è costretto a sorbirsi ogni giorno le sue fantasie, le cottarelle e i suoi desideri più intimi. E Namjoon - che in verità preferisce farsi chiamare Rap Monster seppur nessuno usi quel nome se non per prenderlo in giro - non ci fa neanche più caso. Si limita a fissare i campi sportivi della scuola fuori dalla finestra, tanto neanche a lui importa di seguire la lezione. Anzi, a lui non importa neanche di andarci a scuola. Se non fosse per la madre che, ogni mattina gli prepara la sua merenda preferita a cui non può dire di no, ma che non gli verrebbe mai data se non continuasse a frequentare, non ci andrebbe più, perché a sua detta è troppo grande e figo per continuare. 
Fatto sta che ogni mattina è "costretto" a tornarci, a sedersi al solito posto, pronto ad avere Seokjin sdraiato addosso per tutta la giornata, che gli parla di quanto sia figo Jimin, di quanto gli piacciano i suoi addominali e di quante porcherie vorrebbe fare con lui. Perché sì, l'attuale fissa di Seokjin è Jimin, e forse è anche più di una fissa momentanea visto che è da parecchio che ne parla. Ma a Namjoon non importa molto, continua a non ascoltarlo e a guardare fuori dalla finestra, ringraziando il cielo che Jin non si sia ancora reso conto che, il sabato a quell'ora, la classe di Jimin fa educazione fisica proprio nei campetti li sotto.
Ed è proprio sotto la finestra della classe di Seokjin e Namjoon che, Park Jimin si sta quasi denudando, rimanendo a petto nudo in pieno inverno, perché a correre ha sudato - perché è un esibizionista - e ora ha caldo. Ma tanto nessuno ci fa caso. Nessuno va dietro ad un moccioso come lui, esclusa qualche ragazzina con la ragione annebbiata dagli ormoni e Seokjin. Fortunatamente in quel momento non ci sono né le ragazzine né Jin a guardarlo, ma solo i suoi compagni di classe che si girano disgustati ed improvvisamente infreddoliti da quella visione.
Anche se Jimin, Namjoon e Seokjin, frequentano lo stesso anno scolastico, si trovano in due classi differenti, e seppur la loro reputazione non sia molto diversa tra i compagni di classe, il primo viene considerato ancora meno. Anzi, per certi versi viene considerato di più poiché viene preso di mira più spesso dai compagni e, anche quelli più piccoli di lui, si divertono a prenderlo in giro. Nella sua classe gli unici a trattarlo normalmente sono Hoseok e Taehyung, non che sia un amico per cui darebbero tutto, ma almeno lo rispettano come qualsiasi altro essere umano, chiacchierano insieme senza problemi e se, ogni tanto, lo prendono in giro lo fanno in modo affettuoso.
Jung Hoseok e Kim Taehyung non è che vengano calcolati di più del loro compagno, ma le prese in giro almeno gliele risparmiano. Loro, semplicemente, vengono ignorati. 
Hoseok e Taehyung sono migliori amici, inseparabili, fin da quando si sono conosciuti. A loro importa ben poco di quello che gli altri pensano, quello che conta è divertirsi e fare cretinate, e lo fanno per tutto il giorno, da sempre.
Fare gli scemi è la cosa che, a quei due, piace di più. Anche più dell'educazione fisica, soprattutto quando fa freddo e per scaldarsi ci vuole tempo. Se ne rimangono quindi in disparte, vicino alla recinzione della scuola. Si arrampicano, urlano, si rotolano per terra... A nessuno importa, in particolare al professore, che preferisce rimangano lontani, invece di disturbare la sua lezione.
E' un sabato dall'aria ghiacciata, eppure Taehyung sente un improvviso calore al collo, che lo fa saltare dal muretto su cui si era seduto, facendo scaturire risate familiari, ma che a quell'ora non si aspettava di sentire. La mano di Min Yoongi aveva superato la recinzione tenendo ben salda una lattina di caffè caldo, che aveva accuratamente poggiato sotto la nuca dell'amico. 
Yoongi è l'unico del gruppo ad essersi diplomato, a frequentare l'università, ad avere un atteggiamento normale quando ce n'è bisogno, a sembrare serio. Eppure continua a frequentare quel branco di svalvolati. Lo fa perché si diverte, dove ammetterlo. Sono tanto sfigati da farlo sentire una persona favolosa, lo intrattengono, lo fanno ridere ogni tanto e sentire superiore praticamente sempre. In un certo senso si sente un po' come fosse il loro papà, e anche un po' responsabile del fatto che siano cresciuti così male. E poi c'è qualcosa a cui ultimamente non riesce a rinunciare, che gli da tanti pensieri, e lo tiene ancora legato a quei ragazzini.
Taehyung afferra la lattina ringraziandolo, spalmandosi contro la rete per cercare di trasmettergli affetto, poi si passa il contenitore bollente su ogni centimetro di pelle scoperta ed infreddolita, mentre Yoongi da un'altra confezione di caffè caldo a Hoseok ed insulta in modo poco carino Jimin, dicendo che anche da quella distanza si vede che sta morendo di freddo. Poi alza una mano, verso una finestra che conosce bene e la agita, prima di andare a stappare la lattina che aveva preso per se e a mandare giù la bevanda bollente.
Dall'altra parte del vetro Jeon Jungkook agita piano la mano, sperando che il professore non lo abbia visto, ricambiando il saluto del suo hyung. Proprio come Namjoon anche lui guarda fuori dalla finestra e non vede l'ora di uscire e divertirsi. A scuola si è impegnato, come ogni giorno, e pensa di meritarsi un po' di riposo. Pur considerando "Namjoon and friends" un branco di rimbambiti si diverte con loro, alla fine sono più grandi, ogni tanto riescono anche ad insegnargli qualcosa. E anche se non sono proprio degli esempi da seguire, preferisce girare con stupidi più grandi, che con stupidi della sua età; almeno la gente ti trova più carismatico - pensa.
E' un sabato come un'altro, che di speciale non ha nulla: Kim Seokjin ha la testa tra le nuvole come ogni giorno; Kim Namjoon guarda fuori dalla finestra, aspettando che la campanella suoni il prima possibile; Park Jimin si atteggia senza successo, tra i suoi compagni di classe, beccandoci anche qualche scappellotto quando supera il limite; Jung Hoseok e Kim Taehyung fanno gli scemi; Jeon Jungkook ascolta le ultime parole del professore, mentre comincia a riordinare le sue cose, pronto a scattare al suono della campanella; Min Yoongi li aspetta fuori dalla scuola, così che appena usciti possano finalmente andarsi a divertire insieme.
   
 
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