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Autore: TwoWorldsCollide    30/09/2014    2 recensioni
"Prego?" sentii una voce provenire alle mie spalle.
Mi voltai e mi trovai di fronte la ragazza che ore prima si era improvvisata una guida turistica
"Che vuoi?" chiesi infastidita.
"Sai che non è educato rivolgersi a un tuo superiore con questi toni?" mi chiese con un sorriso.
"Un mio superiore? Quanti anni avrai? Al massimo 22?" risi beffarda.
Sospirò. "Tu sei Demi. Giusto?" chiese e io annuii. "Dimmi Demi, perché bussi alla mia porta?"
"Lei è Miss. Callahan?" chiesi incredula.
"Si, in carne e ossa."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Demi Lovato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Presto qualcuno verrà a prenderti." 
Non la degnai di uno sguardo, feci un'altro tiro di sigaretta e mentre lei ritornava in auto lasciandomi lì, io mi riavvicinai alla mia chitarra appoggiata sugli scalini all'ingresso, vicino alle mie valige.
Mi guardavo intorno, cercavo qualcosa di confortante, ma nulla. Sentì suonare qualcosa, un campanello. Forse era una campanella che segnava la fine delle lezioni e in quel momento vidi alcune ragazze uscire con delle uniformi tutte uguali. "Ci mancavano solo le uniformi." pensai tra me e me.
"Ehi." Una ragazza, mi si avvicinò. Sembrava gentile, ma non sono mai stata brava a giudicare le persone.
Mi voltai, sospirai. "Ciao."
"Sei quella nuova?" 
"Si."
"Io sono Mayli Cyrus." disse porgendomi la mano.
Ricordai le parole di mia madre: "Quando qualcuno ti saluta è educato alzarsi e ricambiare." Quindi anche contro voglia mi alzai. "Io sono Demi."
"Piacere di conoscerti."
"Piacere mio."
Mentre parlavamo, una ragazza si avvicinò a Mayli e iniziò a fissarmi."Tu chi sei?"  mi chiese con tono duro.
"Lei è Demi." tagliò corto Mayli.
"Sei in una band?" mi chiese, osservando il mio abbigliamento.
"Si." 
"mmm, una rock star." disse con un sorriso soddisfatto. 
"Il padre di Taylor è un batterista." disse prontamente Mayli, cercando di mettermi a mio agio.
"Era.. ora sta facendo cose per conto suo." mi disse Taylor e io annuii.
"E' in riabilitazione." intervenne Mayli.
"Ehi!" disse dandole una gomitata.
"Cosa?" 
E mentre loro continuavano la loro conversazione, tramutatasi in discussione, io mi accesi un'altra sigaretta. 
"Faresti bene a non farti scoprire a fumare."  disse Taylor e io come al mio solito non risposi e ripresi a fumare. "A dopo." disse con un sorriso soddisfatto, portandosi dietro Mayli. Non capivo i suoi sorrisi. Quei sorrisi finti e soddisfatti. 

Dopo circa 15 minuti una ragazza senza uniforme, vestita in modo elegate, mi si avvicinò. "Vieni, con me."  mi disse e io la segui senza dire una parola.
Mi portò all'interno di quella che doveva essere una scuola. 
"Scusami, posso farti una domanda?"
"Dimmi pure."
"Sono qui, da quasi 2 ore e ancora non ho visto un ragazzo." dissi guardandomi intorno. "Ecco, vorrei sapere, dove sono tutti i ragazzi?" 
"Nessuno te l'ha detto?" mi chiese ridendo di gusto. 
"Dirmi cosa?" 
"Questa è una scuola per sole ragazze." disse con aria seria. "Ora se vuoi seguirmi, ti mostro la nostra sala amministrativa." disse riprendendo a camminare e io la seguii. "La caffetteria e gli uffici sono qui. I dormitori sono sopra e le classi sono sulle colline nell'altro edificio."  disse infine fermandosi fuori ad una porta bianca.
Si voltò e iniziò a fissarmi. Mi scrutava dalla testa ai piedi. "Posso darti un consiglio?"  disse con un sorriso dolce.
"Si dimmi."
"Sarebbe meglio se nascondessi quella sotto la tua maglia." disse indicando la mia collana buddista.
Era un consiglio assurdo. "Perchè?" le chiesi senza ottenere risposta.
"E l'anello al naso? Sarebbe meglio toglierlo." concluse la sua lista di consigli.
Sorrisi beffarda. "Non ci penso proprio."
"Non dire che non ti avevo avvertita." disse aprendomi la porta per farmi entrare. "Buona fortuna." 

Era ormai ora di cena, quando finì il colloqui con la quello che era. Andai in mensa e mi sedetti ad un tavolo tutta sola. Quando qualcuno mi si avvicinò sorridendo.
"Ho sentito che sei nel dormitorio 5."
"Così sembra." dissi sorridendo.
Quella ragazza mi trasmetteva quantità enorme di allegria. 
"Anche io. Sei fortunata. Le suore non ci farebbero fare niente, ma Miss. Callahan, ci lascia ordinare la pizza e restare in piedi fino a tardi nei weekend." mi informò prima di mordere il suo panino.
"Sembra magnifico." dissi regalandole un sorriso sincero.
"Comunque io sono Selena." disse continuando a mangiare. 
"Io sono Demi." 

****

Eravamo ormai nei dormitori, quando decisi di accedere una sigaretta e mi accorsi che tutti iniziarono a guardarmi. Così decisi di spegnare la sigaretta sotto lo stivale e tornare in camera, dove ci trovai Selena. 
"Ehi, quindi questa è la tua roba?" mi chiese indicando la chitarra e io annuii.
"Dividerò la stanza con te?" le chiesi.
"Si, ma non solo con me." 
Ero confusa, quante persone potevano dormire in una stanza? "Chi c'è in questa camera?" chiesi confusa.
"Vedi quell'ammasso di .. ehm non so cosa sia. Comunque ci dorme Mayli." disse indicando un punto pieno di coperte arrotolate, fogli e vestiti sparsi. "Quel punto dove vedi il cavalletto da disegno? Lì dietro a quelle cose, ci dovrebbe essere un'altro letto e ci dorme Taylor." disse ridendo. "Sai si crede un'artista." disse mostrandomi un disegno.
"Questo è il mio e credo che quello sia tuo." 
"Grazie per la spiegazione." le dissi sorridendo. "Sai dove posso trovare Miss. Callahan?" le chiesi.
"Vieni ti mostro la stanza." 
"Dorme sul nostro piano?" chiesi incredula.
"Demi. Sveglia, non stiamo in vacanza, dobbiamo essere sorvegliate."  disse ridendo.
"Hai ragione."  le dissi ricambiando la risata.
"Ecco questa è la porta." 
"Grazie." 
Bussai a quella porta aspettando che qualcuno aprisse o almeno che qualcuno mi invitasse ad entrare, ma non ebbi risposta.
"Prego?" sentii una voce provenire alle mie spalle.
Mi voltai e mi trovai di fronte la ragazza che ore prima si era improvvisata una guida turistica "Che vuoi?" chiesi infastidita. 
"Sai che non è educato rivolgersi a un tuo superiore con questi toni? mi chiese con un sorriso.
"Un mio superiore? Quanti anni avrai? Al massimo 22?" risi beffarda.
Sospirò. "Tu sei Demi. Giusto?" chiese e io annuii. "Dimmi Demi, perché bussi alla mia porta?" 
"Lei è Miss. Callahan?" chiesi incredula.
"Si, in carne e ossa." 
"Volevo solo fare la conoscenza del mio superiore."  dissi sorridendo. "Ma a quanto pare già ci conosciamo. Buona notte Callahan." dissi dandole un bacio sulla guancia e sorridendo beffarda.
"Ehi, cosa fai? Sono un tuo superiore, mantieni le distanze."
"Notte." dissi andando verso la mia camera con un sorriso soddisfatto.



 
E' la prima storia che scrivo, non sono molto brava a scrive, l'ho buttata così di getto! Mi piacerebbe sapere che ne pensate: "Se vi piace, se vi fa schifo.. cioè tutto quello che pensate o se volete suggerire qualcosa da poter aggiungere alla storia. Non lo so, comunque "SPERO CHE SIA STATA UNA LETTURA GRADEVOLE."
   
 
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