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Autore: Dragon gio    02/10/2014    0 recensioni
Sai e Naruto sono due amici che dividono un appartamento a Tokyo, il primo lavora in uno studio di design e il secondo si divide fra università e lavoretti part time. Tutto procede bene se non che, Sai perde il lavoro... L'improvviso cambiamento porterà scompiglio e alla possibilità di veder traslocare l'amico, Naruto inizia ad interrogarsi sui suoi sentimenti per lui.
{Naruto/Sai ♥}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Suigetsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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I cant escape this now NaruSai AU

I can’t escape this now
[Unless you show me how]



Aveva finito prima di quanto pensasse il suo turno al fast food, sarebbe stato davvero bello rientrare prima a casa e buttarsi sul divano a mangiare schifezze, in attesa che il suo coinquilino rientrasse dallo studio dove lavorava. Naruto infilò giulivo la chiave nella toppa, rendendosi conto che la porta non era stata chiusa a chiave.
“Che diavolo?” borbottò entrando, la luce del soggiorno catturò la sua attenzione. Si tolse le scarpe abbandonandole sul pavimento “Sai, sei già rientrato?” non udendo risposta pensò seriamente di aver dimenticato luce accesa e porta aperta quando la mattina era uscito.
“Sai, ma allora ci sei!” con sorpresa lo vide lì, seduto sul davanzale della finestra, nelle mani stringeva una scatola di cioccolatini, semivuota. Naruto la riconobbe come quella che gli avevano regalato per Natale Sasuke e Karin. Però era certo che fosse piena solo la sera prima.
“Che combini? Se avevi fame potevi prepararti qualcosa!” non badò alla strana espressione che aveva l’amico. Era pallido, smunto, gli occhi scuri e lucidi, lo sguardo perso nel vuoto. Ed era a casa alle cinque del pomeriggio. Un campanello d’allarme trillò con violenza nella sua mente “Sai, è successo qualcosa?”
Finalmente Sai si decise a degnarlo di attenzione, sospirò quasi sofferente prima di esclamare “Mi hanno licenziato…”
Naruto sgranò gli occhi sorpreso, per qualche istante non fu in grado di spiccicare parola “Cavolo, mi spiace! Ma perché, così tutto un tratto?! Lavoravi così tanto, erano entusiasti di te no?”
“Tagli al personale, la crisi ha colpito anche il nostro studio di design…”
Calò di nuovo il silenzio, Sai rimuginava se mangiare l’ultimo cioccolatino rimasto nella scatola. Naruto si intenerì vedendolo in quello stato di depressione “E’ per questo che hai divorato un intera scatola di cioccolatini?”
“Avevo letto su un libro che il cioccolato tira su il morale, però non funziona con me… forse per ottenere dei risultati dovrei mangiarne ancora?”
“L’unica cosa che otterrai se continui a ingurgitare quella roba sarà di farti venire un gran mal di pancia!” gli strappò letteralmente dalle mani sia la scatola che l’ultimo prezioso cioccolatino “Non ti permetterò di riempirti di brufoli e di ingrassare!”
Ingoiò senza indugio la morbida pralina ricoperta di gustose nocciole tritate, emettendo un felice complimento godurioso “Karin ha davvero buon gusto nello sciogliere la cioccolata!”
“Troverò qualcosa altro da mangiare allora…” esclamò Sai scendendo dal davanzale, Naruto lo seguì preoccupato con lo sguardo.
“Sai, che intenzioni hai?!”
“Ho fame, ho intenzione di mangiare!” sentenziò tagliente. Aprì il frigorifero e prese a caso tutto quello che poteva. Naruto doveva fare qualcosa, doveva fermarlo prima che quel pazzo finisse al pronto soccorso per indigestione. Uno come lui che era abituato a pasti leggeri e sani non poteva tutto un tratto sfondarsi di cibo in stile Choji.
“Sai, fermo!” chiuse il frigo e costrinse Sai a posare tutto quello che aveva in mano, con suo grande disappunto.
“Ma ho fame…” pigolò in risposta il giovane, ma Naruto non si fece commuovere.
“Questa è solo fame nervosa, credimi!”
Sai emise uno sbuffo esasperato, sembrava sul punto di mettergli le mani al collo. Prima che potesse mettere in atto il suo piano “uccidiamo Naruto e poi strafoghiamoci di cibo fino alla morte” venne condotto con gentilezza, proprio dal compagno, a sedersi sul divano.
Una mano si posò con comprensione sulla spalla di Sai “Lo so che ti piaceva tanto lavorare lì, ma purtroppo è andata così! Troverai un altro lavoro vedrai!”
“Non ho idea di quando ne troverò un altro…” fece una pausa mordendosi appena le labbra, evitava di guardare Naruto negli occhi mostrando una certa insicurezza che non metteva mai a nudo con nessuno altro.
“Naruto… penso che per un po’ tornerò a vivere da mio fratello…”
“Cosa?! No, non pensarci nemmeno!” Naruto costrinse Sai a voltarsi verso lui, le dita piantate nelle spalle del ragazzo con una furia tale da fargli male.
“Ma Naruto, sono senza lavoro non posso più pagare la mia parte di affitto e le altre spese di casa…”
“Non preoccuparti di questo, per un po’ ce la caveremo! Farò i doppi turni al fast food se necessario!”
Sai scosse la testa in senso di diniego, per nulla convinto delle parole fiduciose dell’amico. Alche Naruto biascicò “Davvero non vuoi più vivere con me?”
A quella frase Sai avrebbe voluto rispondere a gran voce che sì, voleva restare, non desiderava altro che poter continuare a vivere lì con lui. Nel piccolo e sgangherato appartamento in affitto in pieno centro Tokyo, dove gli scarafaggi abbondavano tanto quanto i vicini impiccioni.
Naruto si abbandonò senza forze sullo schienale del soffice divano, non emise più un fiato per diversi minuti. A Sai si stringeva il cuore nel vederlo così triste, ma non aveva davvero altra scelta.
“Chiamo mio fratello…”
Prese in mano il cellulare e digitò il numero, ma poi qualcosa lo fermò. Naruto vide unicamente Sai scrollare le spalle, spegnere il telefonino e poi inspirare profondamente “Ho dei soldi da parte, una sorta di fondo di emergenza, magari…” si voltò verso Naruto, che senza preavviso gli si avventò addosso abbracciandolo.
Sai rimase rigido, senza ricambiare l’improvvisa esplosione d’affetto “Magari posso usare quelli… per qualche mese dovrebbero bastare…”
“Sì sì, è un ottima idea!” commentò entusiasta Naruto stritolando il povero Sai che rimase senza fiato. Il piacevole calore emanato dal corpo di Naruto quietò l’animo di Sai, pure il suo stomaco impazzito.


Pochi mesi più tardi, la situazione stava finalmente per migliorare, almeno secondo Sai. Naruto era altamente contrariato dalla decisione del compagno.
“Sai, davvero vuoi accettare questo lavoro?”
“Certo Naruto! La paga è buona e poi non posso fare lo schizzinoso adesso…”
“Sì ma… tutto il tuo talento di artista è sprecato in un supermercato! Cioè, anche se io non capisco un cavolo di arte, so che tu sei bravo! Lo dicono tutti!”
“E’ vero! Sai non ha solo un bel culo, è anche bravo a dipingere!” l’audace, e fuori luogo, affermazione di Suigestu fece sobbalzare Naruto di rabbia.
“Suigetsu, nessuno ha chiesto il tuo parere!”
“Bene, allora piantala di fare salotto e lavora!”
Come se Naruto non sapesse che si trovava alla sua consueta postazione e stava prendendo ordinazioni su ordinazioni mentre discuteva con Sai.
“Naruto, va bene lo stesso! Ho bisogno di soldi, non voglio farmi mantenere da te!”
“Ti ho detto che non è un problema per me fare i doppi turni!”
“Sì che lo è invece, i tuoi voti all’università si sono abbassati ancora! Hai bisogno di tempo per studiare!” lo ammonì altero. Suigetsu, ancora nei paraggi, ghignò mostrando i suoi strani denti aguzzi. Naruto brontolò qualcosa sotto voce, vedendolo così imbronciato Sai si affrettò ad aggiungere “Se non facessi così non potrei davvero più rimanere qui ed io… voglio restare…”
Naruto poté giurare di aver visto le guance di Sai imporporarsi bellamente, ma non gli diede attenzione. Tutto ciò che desiderava era fiondarsi sulle sue labbra carnose e gustarle, leccarle, morderle. Era in totale contemplazione del viso di Sai, con un espressione da babbeo come non mancò di fargli presente il suo collega Suigetsu.
Attese che Sai uscisse dal locale prima di sorprendere Naruto alle spalle e sussurrare lascivo all’orecchio “Hai la faccia di uno che non vede l’ora di scoparselo…”
Naruto rabbrividì, sia per l’estrema, non voluta, vicinanza di Suigetsu, sia per i pensieri sporchi che affollarono la sua mente tutto un tratto.
“Non sono affaracci tuoi!” ringhiò allontanandosi velocemente da lui. Poté udire Suigetsu ridere di gusto. Lo detestava terribilmente quando si impicciava.
“E dai, ammettilo! Sbavi per lui da mesi, se potessi prenderlo a novanta gradi saresti la persona più felice del mondo!”
“L…la vuoi smettere di dire certe cose!”
“Perché se no ti viene duro?” le labbra di Suigetsu erano tirate all’inverosimile nel sorriso più strafottente che gli avesse mai visto. E non capiva perché gli occhi ametista di lui si erano soffermati con un certo interesse in basso.
“Attento che se cuoci troppo la carne, rimane dura…”
“Cazzo!” avvampò quando vide l’erezione che tirava nei pantaloni dando bella mostra di sé. Suigetsu stava morendo dal ridere, era prossimo alle lacrime.
“Appunto!”
Poteva ancora sentire le sue risate sguaiate anche dal bagno del personale. Così come i suoi “preziosi” consigli.
“Scopatelo!”
“La fa facile lui!” letteralmente disperato si era ficcato le mani nei capelli. Se il direttore Juugo lo avesse visto con l’alzabandiera lo avrebbe appeso per i piedi, tipo cencio sporco, fuori dal locale. Fortuna che oggi non era presente.


Quando rientrò lo trovò in camera sua, una tela sul cavalletto e la tavolozza dei colori impiastricciata, dovevano essere ore che dipingeva.
“Ciao…”
“Ciao, hai fatto tardi oggi!” Si alzò pulendosi alla buona le mani con lo straccio accanto a lui. “Hai fame scommetto! Ti preparo qualcosa!”
“Uh, ok grazie! Magari mi faccio una doccia prima…”
“Va bene!”
In bagno Naruto ebbe il tempo necessario per metabolizzare le parole che gli aveva detto Suigetsu nel pomeriggio.
A furia di rimuginare su certi pensieri, si eccitò di nuovo. Rimase seccato ad osservare l’erezione che svettava senza pudore fra le cosce.
“Non darmi tregua tu, ehe!” Era messo male se era ridotto a parlare con il suo pene. Ma tanto male.

Cenò con Sai a fargli compagnia, leggeva un libro, di tanto in tanto chiacchierava con lui della giornata. Finito lo aiutò a sparecchiare e lavare i piatti, cosa inusuale per lui dato che Sai sapeva quanto odiasse occuparsi di certe mansioni.
“Naruto, mi faccio la doccia e poi vado a dormire!”
“Ok, Sai…”
Lo osservò sparire dietro la porta del bagno, non appena questa si richiuse Naruto si svaccò letteralmente sul divano. In testa sempre il medesimo pensiero. Tentò di cacciarlo via, fece frenetico zapping in tv per qualche minuto, passeggiò nervoso su e giù per tutto il piccolo appartamento. Niente, non poteva più resistere, doveva dirglielo, subito.

“Sai, devo parlarti!” Naruto si rese conto dell’indelicatezza della sua entrata in scena solo in un secondo momento. Sai, nudo nella doccia lo squadrò da capo a piedi con occhi sbarrati per lo stupore.
“Naruto… cosa c’è?” tentò di risultare naturale, ma dannazione era lì con le chiappe al vento coperto di schiuma profumata. E Naruto lo guardava con l’aria di uno che stava per spolpare un osso di pollo.
“Io…” tanto valeva essere subito diretti, deciso come quando si strappa un cerotto. Indugiò ingoiando la saliva una due, tre volte. Gli occhi incapaci di distogliersi dalla figura nuda e bagnata di Sai, specialmente il suo bel culo pallido dall’aria soda.
“Mi piaci, Sai! Vuoi diventare il mio ragazzo, baciarci, fare sesso e tutto il resto?!”
Sai per poco non scivolò sulla saponetta ai suoi piedi. Il suo istinto gli fece presente che non era proprio il caso di finire casualmente con il culo a per aria dopo una simile richiesta. Era a conoscenza della natura bisessuale del coinquilino, lo conosceva da anni ormai, sapeva tutto o quasi di lui. Ma questa non se l’aspettava di certo.
“Naruto… che ne dici se ne parliamo dopo?” cercò di risultare il più possibile diplomatico. Inoltre lo sguardo divoratore che gli rivolgeva Naruto lo stava mettendo a disagio.
“Oh, sì! Certo! Scusami!” corse fuori come un uragano. Come se si fosse improvvisamente reso conto di aver fatto la più grande cazzata della sua vita. In effetti era proprio così.
“Cavolo! Cavolo! Cosa mi è saltato in mente? Che cazzo ho fatto?!”
“Credo che tu ti sia dichiarato Naruto…” La presenza di Sai alle sue spalle lo sorprese. Naruto fece un balzo felino in avanti emettendo un grido strozzato.
“Sì bé… non è che volevo proprio fare quello! Insomma, sì è vero mi piace un casino! E vorrei davvero fare tutto e dico tutto con te!”
“Oh…” Sai si sentì nuovamente troppo osservato. Non riusciva a capire se la cosa gli piacesse oppure no.
“Che ne dici allora? Vuoi metterti con me?” Naruto indugiò qualche istante con lo sguardo puntato alla parete alla sua destra. Quando le pupille rotearono verso quelle di Sai, si rese conto del mezzo sorriso che gli stavano rivolgendo le labbra tanto desiderate.
“Magari potremmo iniziare dai baci…”
Il volto di Naruto si illuminò a giorno. Ma Sai puntualizzò severo “Solo baci, chiaro?”
L’entusiasmo del giovane non sembrò spegnersi come si aspettava, questo fece pensare a Sai che doveva piacergli davvero tanto.

Naruto non perse tempo, si fece più vicino a Sai. L’artista indietreggiò un po’, poi ancora di un altro passo fino a scontrarsi con il muro. Naruto ghignò, le braccia si posarono ai lati di Sai impedendogli la fuga. Sai socchiuse gli occhi sorridendo falsamente “Vuoi baciarmi subito per caso?”
“Secondo te?”
Sai stava per replicare, ma entrambe le bocche furono particolarmente impegnate per svariati minuti. Esplorando, leccando, mordendo. Un infinita lotta di lingue e gemiti concitati.

Sarebbero passati molto presto dai baci ai preliminari, prima di quanto Naruto non avrebbe mai sperato.

END
05-02-2014



Salve! Questa fiction è uno sfogo personale scritto mesi fa, quando ho ahimé perso il lavoro...

Sentivo il bisogno di buttare fuori in qualche le tante emozioni che mi dilaniavano dentro e scrivere in quel momento mi è sembrata la cosa migliore. All'inizio doveva essere incentrata sul friendship e sul fattore "Sai ha perso il lavoro", poi la mente (ormoni XD) ha preso il sopravvento ed è diventata per magia l'ennesima fiction NaruSai! XD Spero vi sia piaciuta e si va, lasciate un commentino!

P.S. Il titolo della canzone è tratta Demons, degli Image Dragons! ♥

  
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