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Autore: zellnh    03/10/2014    4 recensioni
"Te le ricordi le nostre prime volte?
Il giorno che ti ho visto per la prima volta ho deciso che eri la persona più strana del mondo. Secondo me, uno così non valeva nemmeno la pena di provare a conoscerlo.
Mi davi davvero sui nervi; eri troppo felice, troppo sorridente, troppo tutto, troppo te, e mi hai quasi fatto paura."
[Ziamcharacter death1.2k]
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Secondo me siete incazzati tutti perché non sto più pubblicando nulla, e in realtà posso assicurarvi che anche io sono incazzata con me stessa, ma non ci posso fare nulla.

Però, stavolta son tornata con una cazzata più grande di me, quindi se non vi piacerà vi capirò, perché non piace neanche a me lol.

Solo che è la prima cosa sugli Ziam che scrivo dopo così tanto tempo, quindi proprio non me la sentivo di lasciarla lì, sola soletta nell'archivio che è molto triste :c

Dunque, questo animale che ho scritto è... sentite, non lo so. A me sembra molto brutto e stop.

Leggetela e poi fatevi sentire, ho bisogno davvero di sapere se sto scrivendo cose che possono avere un senso o se devo dedicarmi solo allo studio senza neanche perdere tempo.

Enjoy!

 

Without you

 

Disclaimer! 

 

I won’t run, I won’t fly,
I will never make it by
Without you, without you

I can’t rest, I can’t fight,
All I need is you and I,
Without you, without…

(Without you - David Guetta ft. Usher)

 

Come si inizia una lettera del genere?

Forse avrei dovuto continuare a dirti queste cose a voce, perché hai ragione, non sono per niente bravo a scrivere.

Però ho deciso di farlo proprio oggi, in questo giorno, nel nostro quinto anniversario.

Sì lo so, sembra ieri, vero? Invece no, son già passati cinque anni, eppure io ti penso ogni giorno come se fosse il primo.

Tu mi hai detto che c'è sempre una prima volta, e io ho riso, incredulo.

Te le ricordi le nostre prime volte?

Il giorno che ti ho visto per la prima volta ho deciso che eri la persona più strana del mondo. Secondo me, uno così non valeva nemmeno la pena di provare a conoscerlo.

Mi davi davvero sui nervi; eri troppo felice, troppo sorridente, troppo tutto, troppo te, e mi hai quasi fatto paura.

Eppure, penso che ci fosse qualcosa in te in cui mi sono riconosciuto. Qualcosa che mi abbia spinto a fare giusto quei due passi e presentarmi.

Hai sorriso, di nuovo. E non era un sorriso stupido, un sorriso di circostanza. No, era un tuo sorriso, e forse almeno oggi posso ammettere che le capriole nel mio stomaco non erano dovute da quei panini imbottiti che faceva Lou e io non avevo il coraggio di sputare perché Dio, facevano davvero schifo!

Il giorno me ne sono andato prima del dovuto, non so perché.

Forse quel giorno, ho avuto davvero paura per la prima volta nella mia vita.

Non ti ho mai chiesto cosa ti abbia spinto a ricercarmi. Perché tu abbia cercato Lou solo per chiedergli il mio numero. E ancora oggi, non so spiegarti bene cosa abbia spinto me a dartelo.

Ti ricordi il nostro primo appuntamento? Mi hai fatto sentire davvero gay.

Sei riuscito a mettermi ansia anche nel chiedertelo, incredibile. Per un po' ho pensato che quel sorriso tu lo facessi apposta per mettermi in difficoltà. Perché quando io guardavo quello, non capivo più nulla.

Però no, tu regalavi sorrisi a tutti, e io sono sempre stato un po' geloso. Non te l'ho mai detto.

Ricordi? Il giorno è andato tutto un disastro.

Quel bar all'aperto era la mia arma vincente per tutte quelle decine di persone insipide che avevo portato prima, ma il giorno cominciò a piovere e tu, di nuovo, hai sorriso.

Abbiamo anche scoperto che ci piaceva Harry Potter, e quella sera siamo andati al cinema per vederlo. Senza accorgertene, a metà film mi hai stretto la mano, e quando Harry ha scavato la tomba a Dobby, hai pianto ma ho fatto finta di nulla, perché pensavo che non volessi che dicessi nulla.

Poi mi hai chiesto un fazzoletto e ho pensato che il pazzo non eri tu, ma io che ero davvero lì con uno come te.

Poi ha cominciato a piovere e mentre io imprecavo, tu sei scoppiato a ridere.

E il mio cuore con te.

Il giorno non ti ho baciato, ma non sai quanto avrei voluto. Ti ho lasciato davanti a casa tua anche se non volevi, e non ho avuto il coraggio di andare via finché non ho sentito la chiave scattare da dentro.

Eri già nei miei pensieri, ma non te l'ho detto.

Ti ricordi la prima volta che mi hai visto fumare?
Continuavi a chiedermi di buttarla e stavo anche per farlo, davvero, ma poi mi son chiesto perché stessi per farlo e ho avuto paura, di nuovo, e per principio non l'ho allontanata dalla bocca.

L'ho buttata via subito dopo che te ne sei andato, perché per colpa sua avevamo litigato, anche se poi ne ho accesa una dopo qualche minuto.

Non fumo più da anni, sai? Perché ogni volta che ho provato a toccare una sigaretta, mi veniva in mente quella faccia così delusa, che io non so sostenere.

Ti ricordi il giorno dopo, quando ti ho fatto una scenata in strada perché ridevi incollato ad un ragazzo?

Ancora oggi ci penso e mi dico che non è colpa mia, non sapevo mica fosse tuo cugino! (ancora lo odio, comunque)

Ti ricordi quando ci siamo messi assieme?

Eppure quel passo vorrei poter dire di averlo fatto io, ma ero talmente codardo che forse sarebbero potuti passare mille anni, e io avrei continuato a guardarti senza troppe pretese addosso.

Però tu ti sei avvicinato mentre guardavamo un film (il Titanic, questo lo so) mentre pioveva a dirotto, e io son sicuro che l'hai fatto apposta a chiedermelo mentre piangevo, perché in quel momento non avrei potuto dire di no a nulla.

Ma a te, non avrei detto no a prescindere.

Poi è arrivato.

Ormai anche i bambini sanno che un cancro non è una cosa da nulla.

Sai, ti avevo promesso che non ci avrei pensato per troppo tempo, ed è l'unica cosa che non sono riuscito a mantenere.

Son passati cinque anni e io ho un lavoro. Ho ripreso contatti con tutti e ogni tanto esco, perché sennò lo so che "faccio la muffa", come dicevi tu.

Solo che è difficile.

Perché da quando c'eri tu non ho mai dovuto affrontare un solo problema da solo, e ancora mi chiedo se ce la farò.

Sono due anni esatti che vengo a trovarti. Non ti ho portato un mazzo di fiori, né una candela.

Due anni, ma devi capirmi. Hai quello stesso sorriso anche sulla lapide, e a me ricorda troppe cose belle.

Ancora mi chiedo perché a te. Ci sono migliaia di persone cattive nel mondo, e perché abbiano deciso di togliere quella più perfetta in questa Terra.

E non sai quanto io mi senta in colpa. In colpa per averti lasciato solo quel giorno, solo perché ancora una volta, ho avuto troppa paura di ammettere che avrei ucciso, pur di non perderti, paura di ammettere che prima di far morire te, mi sarei ucciso io.

Tu mi hai detto di essere forte, che quello sarebbe stato solamente un altro ostacolo da superare insieme, ma non era vero.

Tu non l'hai superato, e io son morto con te.

Mi sento in colpa perché non riesco più a parlarti come facevo all'inizio, ma non ci riesco. Qui tutto ricorda te, e io non ho mai avuto il coraggio di togliere nulla.

Il tuo profumo è ancora dentro l'armadio, e ogni volta che lo apro, non riesco a fare a meno di pensare quanto io mi senta male.

Un giorno mi hai chiesto di dirti quanto eri importante per me. Son riuscito a malapena a dirti "tanto".

Forse oggi, riesco a dirti cosa eri per me. Cosa sei per me;

sei tutto quello che io ho potuto volere dalla vita. Sei la persona che ha illuminato ogni mia giornata, anche quella che sembrava immersa nel buio più totale.

Sei il salvagente che mi ha riportato a galla quando stavo per annegare in un mare di nulla, sei quel faro che mi ha illuminato il cammino quando stavo per perdermi, e sei quella persona che mi ha insegnato che amare non è poi così da deboli.

Sei la stessa persona che mi ha fatto diventare ciò che ho sempre voluto essere, anche se non sarò mai buono come te.

E mi manchi. Mi manchi da togliere ancora il fiato. Mi manchi fino a farmi esaurire le lacrime. Mi manchi fino a strapparmi il cuore e anche l'anima, e non basterebbe sparire dall'universo per consolarmi.

Forse domani, dopo il lavoro, tornerò da te. Per parlarti, come facevo prima.

Nel frattempo, mi auguro che anche lassù si dorma bene, e so che il mio angelo sarà sempre lì, pronto per sorridermi quando ne avrò bisogno.

Sei la miglior cosa capitata in questo miserabile posto, Liam.

Ti amo, Zee (anche se sei andato via, le vecchie abitudini non muoiono mai).

 

Note d'autore: 

Occhei, non mi sento in colpa di averla postata perché ve l'aveva detto che faceva schifo.
 
Solo che non mi ricordo neanche chi mi aveva proposto una cosa del genere e l'altro giorno ero particolarmente ispirata che mi son messa a scriverla di getto, senza pensare, e non l'ho voluta correggere, perché io mi son messa a piangere così, e ho pensato che magari anche voi avreste potuto trovarla più vera così (senza piangere ovviamente, non lo pretendo).
 
Non hanno età, perché potrebbero avere vent'anni come sessanta, non ha importanza, e non è ambientata in nessun anno in particolare, perché potrebbero essere anche nel 2900, loro due si continueranno ad amare comunque fino allo sfinimento.
 
Bene, non ho altro da dire, se non chiedervi di perdonare i probabili errori che ci sono sinché non la revisionerò ç_ç.
 
Love ya all bebis x
 
 
PS: Al più presto provvederò ad aggiornare Anchor perché sto impazzendo anche io per l'attesa HAHAHAAH.
   
 
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