Between linked hearts - 2

[Eltanin] Europa, Atene

<< Hermeias! Svegliati. >> la voce di sua madre lo riporto’ in fretta nella realta’. << Che c’e’? >> rispose assonnato. Sbadiglio’ sonoramente togliendosi le coperte gialle di dosso. In quel periodo, in cui sognava cose piuttosto strane, sua madre era peggio di una sveglia. 

<< Hermeias! Arriverai di nuovo in ritardo! >> guardo’ distrattamente il calendario appeso sulla parete. Era Sabato. << Ma mamma! Guarda che oggi e’ Sabato! >>. Senti’ sua madre che saliva le scale per andare al piano superiore. Ovvero nella sua stanza. Sembrava arrabbiata. Come suo solito, aveva parlato un po’ troppo. 

<< Guarda! >> tuono’ mettondogli a pochi centimetri dal suo naso il suo telefono. Ahi. Era segnato Venerdi’.

<< Ora vatti a preparare, fannullone. >> come suo solito aveva dimenticato di nuovo di strappere la pagina al calendario. Guardandolo meglio segnava i primi di Luglio. 

Dopo essersi vestito e lavato, prese la sua scasa colazione ( una mela e un bicchiere d’acqua ) e lo zaino e si incammino’ verso il liceo. Primo anno.

Mentre camminava per le strade assolate da cui si poteva vedere nitidamente l’Acropoli, vide passare un venditore ambulante. Una sola cosa attiro’ la sua attenzione: accendini. Era impossibile pensare quanto lo attirasse il fuoco piu’ di ogni altra cosa. Quando aveva sette anni ne collezionava a centinaia assieme ai suoi compagni di classe. Ah, il fuoco...

[Aldibah] Europa, Londra

Sono le sedici e quarantacinque, e l’autobus non e’ ancora arrivato. Piove. I miei parenti mi avevano informato del tempo metereologico londinese. Beh, da noi, in Norvegia, non piove spesso. Ma in inverno e’ bellissimo quando la neve sommerge le cittadine e gli abitanti la devono togliere dall’ingresso con le pale di ferro. 

Due settimane fa, ho vinto una borsa di studio per sei mesi in un liceo in questa piovosa citta’. Troppo piovosa. Forse, non avrei dovuto venire qui.

Mi accorgo che ci sono delle persone davanti a me. Due ragazzi, un maschio e una femmina. Devono avere la mia eta’. La ragazza si volta per un attimo e rimango a bocca aperta: e’ la piu’ bella persona che abbia mai visto. 

Le mie mani tremano per accarezzare quei capelli ricci e nerissimi come la notte. I suoi occhi sono pieni di sfumature azzurre, grigie e dorate su un poco uniforme sfondo blu scuro. Mi ha notato, e si volta di nuovo verso di me. Questa volta piu’ a lungo. Le sua labbra mi attirano come non mi e’ mai 

successo, devono essere morbidissime anche se sottili e rosate. Mi sembra di svenire. Sara’ questo cio’ che molti chiamano...amore? 

[Nidhoggr] Luogo ignoto

Mi avvicino lentamente al ruscello e mi ci specchio dentro. Guardo la mia faccia come se fosse quella di un estraneo, quella di qualcuno di pericoloso.

La mia pelle e’ fredda e bianchissima. Chiunque la tocchi non fa che fare commenti come “Ma sei morto?” oppure “Ti senti bene?”. Passo agli occhi. Sono azzurro ghiaccio, cosi’ azzurro che forse si potrebbe anche dire grigio. O bianco come la Luna che sta illuminando la superficie cosi’ calma e limpida di questo corso d’acqua. Invece i miei capelli, al contrario degli occhi sono nerissimi, talmente neri da sembrare blu in alcuni momenti. Molte ragazze stravedono per me, ma a me non provocano nessuna sensazione particolare.

Molti ragazzi dicono che sembro una persona cattiva che ce l’ha con il mondo intero. In effetti, e’ cosi’. E’ il mio destino che ha fatto in modo che il drago che custodisco da sempre sia cattivo. Guardo un’ultima volta la mia faccia e poi osservo di nuovo l’acqua liscia. E se io provassi a turbare questo equilibrio, cosa succederebbe? Mi butto nel ruscello. Non so nuotare.

ANGOLO AUTRICE: Ciao a tutti! Eccovi il nuovo, nuovissimo racconto su dei nuovi possibili Draconiani. Per favore, recensite anche in modo critico, per aiutarmi a migliorare. Il nome degli ultimi due non l’ho ancora deciso per il momento, ma presto ve lo faro’ sapere.

Alla prossima! MaryTheSpiri