Volevo dirti grazie
Sono qui, fermo, con la testa rivolta verso l'alto.
Io e mio fratello abbiamo appena distrutto il portale.
Eppure, io continuo a guardare in alto, come se fosse ancora lì.
Non posso più tornare indietro, lo so bene.
Ho scelto di vivere in questo mondo.
Ho preso questa decisione con la mia solita ostinazione.
E il mio fratellino mi ha seguito, senza darmi ascolto, perché voleva restare con me.
Io gli dò ragione perché, in fondo, era quello che volevamo, no?
Volevamo ritrovarci!
Sono felice per questo... ma c'è una cosa che avrei potuto fare e non ho fatto.
Una cosa che può sembrare banale o importante, a seconda di come la si interpreti.
Chi mi conosce bene sa quello che ho passato: i miei errori, tutte le sofferenze che ho patito, tutte le missioni che mi affidava l'esercito quando ero conosciuto come "l'alchimista d'acciaio".
Ma credo che nessuno ha avuto modo di capirmi meglio di come lo ha fatto lui.
Non sto parlando di mio fratello: è naturale che lui mi capisca, dato che siamo cresciuti insieme.
Io mi riferisco al colonnello Mustang.
Sì... proprio lui!
Strano, vero?
Malgrado tutti i battibecchi e le incomprensioni che ci sono state tra noi, l'ho sempre rispettato.
Mi ha aiutato, anche quando sembrava che volesse solo mortificarmi.
Ha saputo ascoltarmi e mi ha fatto capire che la vita non è facile, soprattutto se insegui un ideale o un sogno troppo grande per te.
E aveva ragione: anche se all'inizio non volevo credere alle sue parole, è stato difficile arrivare a ridare il corpo a mio fratello.
Ne abbiamo passate tante prima...
A suo modo, lui credeva in noi: sapeva che io potevo farcela!
Non ho mai smesso di considerarlo mio amico, anche quando volevo battermi con lui, oppure quando mi dava sui nervi con le sue battutine sarcastiche.
Volevo dirti grazie, colonnello...
grazie di tutto!
***
Sei sempre il solito, vero Acciaio?
Eri riuscito a tornare qui, nel tuo mondo, nella terra abitata da tutti i tuoi cari.
E poi... che cosa hai fatto?
Risolto il problema che si era creato qui, te ne sei andato di nuovo, stavolta per sempre.
Mi dispiaceva vedere tuo fratello piangere, così ho lasciato che ti seguisse.
Poi ho distrutto il portale con la mia alchimia del fuoco.
E' stata una bazzecola per me, ma non è questo il punto.
Non voglio certo stare qui a vantarmi, adesso.
Quando ti ho conosciuto (saranno passati sette o otto anni), ho subito pensato che tu fossi un ragazzino immaturo e incosciente.
Però eri in gamba... un genio, eccome se lo eri!
Eri riuscito da solo a trasferire l'anima di tuo fratello Al dentro a un'armatura.
Avevi tutte le carte in regola per diventare un alchimista di Stato: io stesso ho insistito perché tu prendessi quel titolo.
E com'era prevedibile, l'hai ottenuto a soli 12 anni.
Qualsiasi missione ti affidassi, l'hai sempre portata a termine come volevo io, o quasi.
In cambio, io vi proteggevo da problemi e da fatti che non andavano certo affrontati da due ragazzini quali eravate.
Non mi hai mai deluso, Acciaio. Nemmeno quella volta che cercasti di scappare da me, quando volevi rinunciare al tuo titolo e non essere più considerato un cane dell'esercito.
Vi ho coperto le spalle.
E ho voluto fidarmi quando mi hai detto che il comandante supremo era un homunculus.
Sono andato di persona a sconfiggerlo, consapevole che sarebbe stata dura.
Ho rischiato la vita.
Era una bella responsabilità la mia... ma nulla in confronto a quello che ti sei caricato tu, sulle tue spalle.
Ho cercato di capirti, di appoggiarti; persino di essere tuo amico.
Però tu apparivi scontroso e impulsivo: eri sempre altrove con la testa, sembrava che pensassi ad altro.
Sempre a preoccuparti per chi ti stava intorno...
Anche poco fa, sospetto che tu abbia fatto la stessa cosa.
Che cosa avevi in mente, prima?
Conoscendoti, c'era sicuramente qualcuno che aveva bisogno di te e dovevi tornare indietro per prestare soccorso.
Dopotutto, eri e rimarrai sempre l'alchimista d'acciaio, al servizio dei più deboli e con un forte senso della giustizia.
Io stesso ti ricorderò sempre così, Ed...
FINE
ANGOLO DELL'AUTRICE:
Una volta ho letto una frase: "Tutti vogliono un amico, ma nessuno si
occupa di essere un amico" e mi ha dato da
pensare...
Io vi posso assicurare che ho sempre creduto nell'amicizia, quella
pura e sincera, e che io stessa sono sempre stata una vera amica.
Spero,
quindi, che sia arrivato ciò che voglio trasmettere con questa fic attraverso
questi personaggi che, a parer mio, si possono considerare amici, nonostante i
loro comportamenti! XD
E ora, ecco un'altra sorpresa per te,
Anto^^
FORZA RAGAZZI, SAPETE COSA FARE!!
- Auguri Antonella! Nd Ed
-
Si... tanti auguri! Da parte mia e di questo simpatico piccoletto! Nd Roy
-
EH?!?CHI SAREBBE IL FAGIOLINO MICROSCOPICO CHE ORMAI NON PUO' PIU' CRESCERE? CHI
SAREBBE? Nd Ed
- Non ho detto nulla del genere, acciaio! Dacci un taglio! Nd
Roy
- Un taglio?!?Si... infatti ho intenzione di affettarla per bene! Nd
Ed
- Tu provaci! E io ti abbrustolisco! Nd Roy
Ok, ok! Adesso basta, però!!
TANTISSIMI AUGURI SORELLINA!!! ^_^
Approfitto della situazione per ringraziare shurei (non smetterò mai
di ringraziarti per tutto quello che fai per me, gemellina^^), valerya90 (per il
tuo "piccolo" contributo, cara Hermi-chan^^) e a Red Robin sensei (mi aspetto un
commento decente per questa, mi raccomando! XD).
Ringrazio in anticipo tutti
quelli che hanno anche solo letto questa fic... spero che vi sia
piaciuta!^^
Bacioni Rinalamisteriosa