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Autore: Giadavnt    08/10/2014    1 recensioni
Guardando un po' le varie fanfiction ho notato che c'è poco e niente su un incontro tra Chester e Talinda e ho pensato di scriverci qualcosa su. Sono entrambi liceali e Anna e Mike sono i loro migliori amici. Spero vi piaccia.
Giada00
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente Anna trovò la sua classe e io la mia dopo 2 aule. Entrando osservai le 3 file di 4 banchi ciascuna semi-vuote. Evidentemente non sono l'unica ad aver avuto problemi con la ricerca della classe. Mi siedo al secondo banco della fila vicino la finestra : almeno potrò guardare un po' il panorama. Poi mi giro e saluto i tutti i miei compagni con un sorriso e cenni della mano. Infine arrivo ad osservare un quartetto seduto agli ultimi due banchi della fila opposta alla mia. Samantha Marie Olit è, diciamo, il capogruppo. Faccio una smorfia quando comincia a ridere sonoramente con le sue “amiche”.

Vi starete chiedendo chi sia e perché ve ne sto parlando così...beh la cosa è abbastanza facile: non la sopporto. Il primo anno siamo state anche amiche ma dopo essermi resa conto davvero chi fosse preferii lasciar perdere con lei. E la classica snob che c'è in ogni classe e “altezzosa” e “viziata” sono gli aggettivi che meglio la descrivono. Mi rigiro e proprio in quel momento entra la prof. di chimica che senza neanche aspettare la presenza di tutta la classe comincia a parlare:

 

-Ragazzi, voglio annunciarvi che quest'anno avrete un nuovo compagno di classe.- comincio a litigare con una mia ciocca corvina ribelle mentre la prof. continua -Si chiama Chester Bennington e spero lo accoglierete bene.- poi si volta verso la porta – Vieni caro, entra pure.-

 

Dalla porta entra un ragazzo alto, magro, biondo e con gli occhiali. Aspetta...COSA?! Il ragazzo a cui sono andata addosso poco meno di un quarto d'ora fa adesso è in classe con me!

-Siediti pure dove preferisci. Spero ti troverai bene.- la voce della prof.

Chester da' una rapida occhiata alla classe fino a che non incontra il mio sguardo e si ferma.

 

Guardo un po' la classe fino a che non mi fisso su una ragazza corvina, magra seduta vicino alla finestra. Non mi serve molto tempo per riconoscerla, mi è venuta addosso circa 10 minuti fa appena. Sulle mie labbra compare un sorrisetto e mi dirigo verso il suo banco e mi siedo vicino a lei senza interrompere il nostro contatto visivo.

-Allora, come va il didietro dolcezza?- parlo strafottente.

-Tutto bene ma credo che adesso un'altra cosa comincerà ad andare male.- risponde a tono la ragazza accigliandosi.

-Non sai quanto hai ragione cara.- continuo a deriderla.

-Talinda grazie.- e detto questo si gira di scatto a guardare fuori facendo sollevare dalle spalle i capelli leggeri.

 

Non ci posso credere! Proprio affianco a me doveva venire a sedersi.

-Talinda grazie.- rispondo e mi giro facendo capire che la discussione finisce qui. Sento un'altra volta la sonora risata di Samantha e con la coda nell'occhio la osservo mentre fa una cenno di saluto con la mano al ragazzo accanto a me. Lui ricambia il saluto senza molta enfasi...così, tanto per non sembrare scortesi. Almeno sul non sopportare Sam siamo uguali. La voce della professoress di chimica mi risveglia dai miei pensieri:

-Bene ragazzi, cominciamo a spiegare il primo argomento di quest'anno.-

Inutile dire che dagli alunni arriva un coro di “Noooo” oppure “ Già dal primo giorno!?”, io semplicemente mi sbatto una mano sulla fronte.

-State zitti! Decido io cosa fare o non fare!- ecco la vera professoressa che si è risvegliata.

Comincio a prende appunti tanto per non addormentarmi. Dopotutto sempre 4 ore dovremmo stare seduti qui, tanto vale mostrarsi interessata. Osservo il mio compagno di banco fare lo stesso poggiando la testa sul dorso della mano. Ha un modo di fare così simile al mio...magari posso risolvere la faccenda e magari diventare amici, proviamoci almeno. Strappo un foglietto dal blocknotes e finito di scrivere il messaggio glielo passo.

-Ti annoi eh?-

Scribacchia qualcosa e me lo ripassa.

-Non immagini quanto. E' sempre stata così sta' prof.?-

-Si sempre, dal primo giorno che l'abbiamo conosciuta.- glielo ripasso.

Dopo aver scritto qualcosa lo vedo esitare ma poi riprende.

-Deve essere stata una tortura....numero di cellulare?- esito anche io un po' decidendo se scriverglielo o no, ma dopotutto mi sembra che non sia più in collera con me nonostante la piccola discussione di prima.

Scrivo il numero, aggiungo un “ e il tuo?” e glielo passo. Presto mi arriva anche la sua sequenza di numeri. Accenno un sorriso e ricomincio a prendere appunti. Lui fa lo stesso.

 

Dopo poco sento suonare la campanella della prima ora e un chiacchiericcio di sottofondo con affermazioni del tipo “ Finalmente” o “ Evvai mancano solo altre 3 ore” , -grande consolazione- penso.

Poi un certo movimento interessa la mia attenzione. Nonostante sia vietato alzarsi durante il cambio dell'ora, la Olit è già arrivata al banco mio e di Chester posizionandosi proprio davanti quest'ultimo.

  
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