Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: VanillaMilk95    08/10/2014    2 recensioni
Il primo fiocco di neve non si scorda mai.
Soffice e pieno allegria scende dal cielo.
Sembra cosi bello e fragile.
Lo puoi toccare,si, ma solo per qualche secondo, poi si scioglie nella tua mano come se morisse. Ma non ti disperi, e ne cerchi altri. Sai che ne devi approfittare prima che la primavera arrivi e li porti via.
La trovi quasi un ingiustizia,ma è il corso delle stagioni, non ci puoi fare niente.No... una cosa la puoi fare:puoi continuare ad aspettare con ansia quel primo fiocco di neve che ti fece sognare,la prima giornata di quel freddo e misterioso inverno.
questa e una nuova storia di Frozen dopo Elsa e Anna , la quale dopo svariati anni la loro storia fu scombussolata diventando una storia spaventosa , la quale una bambina discendete al trono ne avrebbero sofferto le orme di quella regina, avendo così paura che il mondo la possa vedere per quella che realmente non è , ma ci saranno personaggi che vorranno fargli capire quanto in realtà lei e speciale, anche se sembrerà non sottrarsi alla storia della vera regina delle nevi. ( o cercato di riprendere la storia "vera" con il seguito di Frozen)
Genere: Avventura, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Olaf, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elena iniziò a saltellare sul posto ridendo spensierata per poi ritornare tutta emozionata alla sua pupazzina di neve.
Passarono più di 5 minuti,ormai dimenticati,nel vedere Elena così gioiosa e  libera. 
Lars,però per velocizzare i tempi;essendo molto freddoloso, aveva iniziato ad aiutare Elena che non faceva altro che bacchettarlo su come era realmente nella sua mente Glinda.

 Alba invece rimaneva a guardarli silenziosamente con la scusa di non avere nelle sue manine i guanti per costruire il pupazzo di neve .
Di tanto in tanto il vento freddo soffiava su i suoi capelli corvini , facendo volgere lo sguardo  a quei fiocchi di neve che le sembravano facessero balli vorticosi , mentre iValzer suonati dall'orchestra riecheggiavano dalla sala da ballo, tanto che alcune volte i suoi piedi gli si muovevano involontariamente portando ad immaginare di diventare piccola quanto a quei piccoli batuffoli e ballarci insieme trasportata da una brezza piacevolmente fredda quanto delicata.
Mentre viaggiava nella mente  l’immaginazione di quei secondi, vide una piccola figura la quale nell’avvicinarsi divenne nitida, sgranando gli occhi-” quella … quella sono io!”- esclamò Alba 
- “facciamo un pupazzo di neve?” -  la bambina sorrise i suoi capelli erano uguali ai suoi con un vestitino bluastro porgendo la sua manina, ma proprio in quel momento la stessa figura scomparve in una folata di tanti fiocchi di neve per poi susseguirsi da una voce molto familiare sempre più forte .
-Alba … Alba! Hei ma ci sei! - la voce di Elena non faceva altro che riecheggiare nella mente di Alba.
- emm si … - scosse più volte la testa quasi nel riprendere conoscenza .- tutto bene, scusa ero assorta dalla mie fantasie.-
- quando mai non lo sei! - disse con aria furbetta la piccola principessa dai capelli mogano sorridendo verso la cugina 
- ah si … - disse Alba con sguardo accusatorio - chi è che sogna vagonate di cioccolato con il dolce castello fatto interamente di vari tipi di cacao senza ingrassare?- sogghignò la sorellina   
- ah ah ah … divertente, comunque ti volevo presentare la mia creazione - per poi schiarirsi la voce, ma fu subito interrotta  da Lars con sguardo offeso.
- non lo hai fatto solo te!  L’ho fatto anche io! 
- va bene , non ti scaldare - disse Elena sbuffando - Volevamo presentarti la nostra creazione!!Glind … - stava per mostrarlo quando si accorse di un particolare che mancava, rimettendosi davanti tirando fuori dal taschino della mantellina qualcosa, mentre i due che osservano furono incuriositi cercando di capire di cosa si trattava.
- ecco quaaaa! - disse infine Elena mostrando con grande soddisfazione la sua pupazzina di neve.
 
Alba e Lars  l’applaudirono come se avesse fatto il più grande capolavoro di tutti i tempi,  mentre Elena continuò a ringraziare.
La pupazzetta non aveva nulla di diverso da un pupazzo di neve:
 aveva dei bottoni per fare gli occhi, una carota come naso e altri bottoni sulla pancia; bhè l’unica cosa che veramente la faceva unica … era l’ultimo oggetto che mise al suo pupazzo di neve, “ un fiocco rosa con una piccola gemma in centro ”  e per non fare cadere quel grazioso nastro era legato  a dei ramoscelli posti sulla testa che fungevano da capelli - è molto carina sai! E il fiocco che gli hai fatto la rispecchia davvero. - disse avvicinandosi alla sua cugina osservandone ogni dettaglio con un sorriso affabile.
- si! Doveva distinguersi da tutte le altre pupazzette di neve! Sai … lei sta aspettando!
- cosa sta aspettando? - si girò Alba incuriosita dalla strana affermazione di Elena.
-  non lo so … ma il fiocco serve per farla riconoscere.
 Se no sarebbe uguale a tutti gli altri.
- aspetta un attimo sono confusa , l’hai costruita te! Tu … hai creato Glinda!
- l’ho costruita io. Ma di certo non mi metto a parlare con un pupazzo di neve inanimato!
- ma … tu … il pupazzo … aaaah - sbuffò rassegnata Alba- lascia perdere, fa lo stesso - 
La nostra cara principessa non voleva approfondire su un discorso insensato, dopo tutto conosceva bene Elena e sapeva che sarebbe andata avanti per le lunghe per poi arrivare infine nel non ricordarsi di ciò che avevano parlato fino a qualche istante fa.
Lars,anche lui si rifiutò di approfondire e scosse solo la testa divertito domandandosi di come delle volte Elena fosse cosi infantile e ingenua .
Ma doveva ogni volta auto-rispondersi, sapeva che la loro vita era costretta ad indossare una continua maschera raffigurata loro da adulte.
Ogni cosa che dicevano o che facevano era programmato,ma Elena il più delle volte nella disperazione distruggeva quella maschera diventando la bambina che vuole essere, mentre Alba era costretta ad indossarla per poter non sfuggirle dalle mani e proteggere Elena da qualsiasi cosa al mondo di  ispirarsi ad Alba.
Così fece finta di nulla e alzò le spalle.
- allora Ele, Alba? Rientriamo? -sorrise sbattendo i suoi denti stretti, il ragazzo.
- si - sorrise Alba incamminandosi insieme a lui verso l’entrata, in lavanderia;
mentre Elena rimase ancora per qualche secondo lì per dare un ultimo sguardo alla sua pupazzina di neve.
- Arrivederla Glinda, è stato un vero onore conoscerla - dopo avergli fatto un regale inchino, si avviò verso i due prendendoli a  braccetto  - Vi voglio bene ! grazie- 
Questa parola risuonò nella mente di Alba e Lars era così dolce e calda .
- oh Elena anche io ti voglio bene-poi Elena si sdraiò accanto a alba dicendole .
- sapete che a me … non mi piace che queste smancerie …
- dillo e basta - disse scherzosamente la principessa Alba.
- ci stavo arrivando! Vi voglio bene … ma solo come amico! -puntualizzò
Le due si misero a ridere finche Elena proseguì chiedendo con sguardo soavemente delicato ma dubbioso- saremo amici per sempre vero?
-Vero! - dissero i due.
Detto questo,i tre si guardavano con grande stima l’uno verso l’altro.
Quasi da poter essere sicuri che anche nei peggiori dei casi sarebbero rimasti insieme per sempre.
Quando all’improvviso il viso di Elena si crucciò verso Alba vedendo qualcosa di diverso mentre la cugina continuava a sorridergli - Alba … ma che ti è successo a quella ciocca di capelli?
- quale ciocca?- disse guardandosi i capelli .  finche finalmente la vide: era una ciocca di capelli bianchi - aspetta che!? - 
- che ti è successo? - chiese la cugina continuando a fissare quella ciocca bianca, preoccupata 
- non … non lo so … - continuò a guardarsela  a seguire tutta la ciocca di capelli sulla frangia che aveva persino dietro la nuca, per poi osservare lo sguardo del ragazzino crucciato - mi invecchia Lars?
-emm … certo che no! - disse non riuscendo a guardare negli occhi Alba
-hai esitato - disse Alba già accusandolo.
Elena invece la continuava a toccare come se potesse capire la fonte del guaio.
ma ben presto furono interrotti da delle voci.
- hei voi due! 
- che ci fate fuori?

Erano le voci che conoscevano molto bene erano i figli dei governarti.
I loro genitori venivano sempre al ricevimento per motivi di affari con Arendelle …
il capo di quel gruppetto era un bambino dodicenne snello e alto il cui cognome era Weselton.
Molti dicono che sia un bel bambino ma la sua era  tutta apparenza, dentro non era altro che un bambino viziato e arrogante che amava comandare a bacchetta chiunque,calpestando chi lo intralciava.
Si diceva tra varie famiglie di nobili che la sua famiglia molti anni prima aveva  disdetto ogni rotta commerciale con loro, ma negli ultimi tempi per motivi economici e di povertà dato che dopo inverni lunghi e freddi, erano stati costretti a riconciliare ogni riallaccio possibile per far sopravvivere il regno. 
Ma tornando ai bambini, tra loro c’era anche una bambina coi capelli a boccoli dorati che proveniva da delle isole orientali di nome“Darghi”.
Era una bambina undicenne :snob, riccona e vanitosa senza uguali.
Ogni bambina era inferiore a lei, molti bambini della nobiltà la chiamavano la “pavonessa” o “regina malefica di Biancaneve” 
E questo non ne era a vantaggio di Alba, essendo anch’essa soprannominata in continuazione Biancaneve per poi esserne   derisa molto maleficamente dalla bambina.
Per non parlare delle due damigelle che le andavano dietro come delle oche, imitando qualsiasi cosa faceva la loro principessa; i  loro nomi erano Agnes e Lina,essa aveva
altri due fratelli  robusti entrambi dalla casata vicino ad Arendelle, che da tempo facevano pressioni sul regno cercando di persuadere in maniera subdola il re e la regina di abdicare: usando frasi sul loro stato economico proponendo un’unione che avrebbe risolto tutti i loro problemi finanziari; la loro brigata si chiamava:“i Kaerty“.

- allora cos’è il freddo vi ha congelato la lingua - disse la bambina dei Darghi con la sua solita voce altezzosa sistemandosi i suoi boccoli dorati per scrollare i fiocchi di neve come dei pidocchi dalla sua pelliccia.
Per poi susseguirsi da Agnes e Lina con un “già”
Mentre i due ragazzotti sogghignavano insieme come due cani vogliosi di mordere la loro preda.
- è la stessa cosa che mi chiedo anch’io - disse Alba protendendosi in avanti verso Elena. Mentre ancor più  avanti si protendeva Lars.
Schifata la bambina alzò il labbro ruotò gli occhi e fece un cenno con la mano ai due ragazzotti che si avvicinarono e lo spinsero facendolo cadere sulla neve.
- quelli del tuo rango- disse uno
- devono stare sotto- susseguì l’altro
 -non te lo dimenticare - soggiunsero infine ridendo spietatamente.
- tutto bene? - dissero le due principesse avvicinandosi e accovacciandosi per vedere se si era fatto male.
- si tutto bene, non preoccupatevi per me, è meglio che c’è ne andiamo.
Detto questo le due non poterono che annuire.
- si non vale la pena. - disse Alba aiutando intanto Lars la quale non le bastò neppure alzare lo sguardo che si ritrovò faccia a faccia di nuovo con quell’arrogante principessa dei Darghi. 

  - non alzare troppo la cresta principessina, sai chi siamo noi?-
-E dove siete!- disse poi Weselton iniziando  a parlare  avvicinandosi perfidamente.
- si lo sappiamo molto bene, vi consiglio di non fare cose che poi voi potete dispiacervene,messere . E ora stavamo rientrando. 
Lasciateci passare!- Elena sembrava in quel momento fosse esplosa, ma se non fosse successo, molte cose,da li a poco non sarebbero accadute.
- Siete solo dei prepotenti! Bulletti! - disse cercando di scansarsi insieme a Lars e Alba da quei fastidiosi bambini, tentando di passare in mezzo a loro ma il gruppetto si metteva davanti, quasi formando uno scudo impenetrabile.
- Basta! Non ne posso più ! -continuò Elena andando contro loro, la spinsero all‘indietro e la slanciò;stava per cadere ma fu prontamente sorretta da Alba e Lars. 
- vi ricordiamo - prosegui Weselton - di non fare troppo l’insolente con noi. Dopo tutto … senza di noi la vostra regione sarebbe morta e voi della famiglia reale chi lo sa … molto probabilmente sareste  stati assaliti dal vostro popolo morente di fame. Basta solo dire ai nostri genitori che ci avete trattato male e questo regno … bhe … - disse sistemandosi il guanto.
Non era a prima volta che Weselton e compari li minacciavano, spesso era per dolciumi o giocattoli, dicendo che avrebbero detto delle bugie sul loro conto per farli mettere in castigo dai regnanti.
Ma questa volta la posta era molto più alta di un capriccio di bambini: si trattava del loro regno e della loro famiglia.
All’improvviso,tutto in un colpo ebbero la responsabilità sulle loro spalle minute e ne sentivano il peso: dovevano trattenersi da qualsiasi cosa che avrebbe potuto danneggiarli …

Infine i bambini scansarono le due bambine facendole addirittura cadere sulla neve mentre la bambina snob con crudeltà  disse -scusa non volevo.
Elena poi si girò verso dove ormai erano,
- Sapete, fareste la stessa fine di questo pupazzo di neve. - disse Weselton tirandogli un calcio 
- nooo! - urlò Elena la quale si stava rialzando furiosa contro i bambini che ormai stavano tirando pugni e calci al pupazzo di neve, andando in frantumi con sopra il grazioso fiocco rosa che ripetutamente passò sotto alle scarpe di quei bambini.
Ma Alba la strinse forte a se per non farla proseguire, mentre Elena cercava di raggiungerli dicendo ripetutamente il nome del pupazzo.
E alla fine,stremata la bambina cadde sulle ginocchia, la quale i bulletti passarono ancora una volta di fianco alle loro facce lanciando a uno di loro il fiocco sgualcito, mentre Lars cercò di consolarla.
- Tranquilla Elena … l’anno prossimo ne faremo un altro? Ok?
Ma  la cuginetta riprese in lacrime  portandosi al cuore il nastro.
Alba si avvicinò di più abbracciandola più forte, non riusciva dire una parola di consolazione, sentiva che era l’unica cosa che potesse fare per soffocare il dispiacere era consolarla.
 La neve in quel momento sembrava scendere più velocemente e più intensa. 
- cos’è adesso vi mettete a piagnucolare? - disse la bambina acidamente, con i boccoli dorati .
- Ascoltate - sussurrò Lars - non preoccuparti,se provano a dire qualcosa mi addosserò io la colpa .
- ma Lars, - disse Alba - Ma il ragazzino la zittì con il dito proseguendo -è inutile parlarne adesso, se non ci muoviamo non ci leveremo questi sciocchi bambinastri capricciosi-

Alba annuì e si alzò, aiutando poi Elena a sollevarsi da terra mentre ancora le sue lacrime le rigavano il viso, singhiozzando.
Lars si avvicinò togliendo il suo mantellino per avvolgerlo intorno ad Elena, si voltarono e iniziarono a incamminarsi verso la porta della lavanderia ma quei gruppetto non faceva altro che prenderli in giro inseguendoli dietro a loro 
- che fate! Ve ne andate? 
-Orfanella! Asino! Lentigginosa!
Orfanella! Asino ! Lentigginosa!
Orfanella! Asino ! Lentigginosa!

Continuava a risuonare nella testa dei nostri piccoli amici ma Alba chiuse gli occhi cercando di mandare via le voci in modo che non le facessero più male ma sembrava avere la meglio, finchè…
-SILENZIO!!!
Si voltò di scatto e nello stesso momento sembrò che avesse risucchiato della neve dalle sue mani che si stesero con i palmi verso il terreno, da cui poi spuntarono dal tanti stalattiti di ghiaccio sempre più appuntite.
Il gruppetto si allontananò sempre di più,  mentre i loro sguardi erano spaventati, guardando Alba con orrore.
Le mani della bambina erano diventate simile a ghiaccio, e  vedendole le nascose poco dopo nella mantellina, girandosi verso i suoi amici che la fissavano come una specie di sconosciuta .
La neve si fermo all’improvviso.
C’era solo silenzio, solo il loro respiro.
-Alba - bisbigliò infine Elena, continuando a fissare i suoi occhi di ghiaccio, cercando di trovare quasi una risposta a quello che era appena accaduto ma questa non arrivò. C’era solo un suo respiro appesantito da mille emozioni che aveva in quel preciso momento, ma la maggiore era la paura.
L’attenzione di scatto fu attirata dal gruppetto davanti che con voce tremante incominciarono a farfugliare 
- la leggenda! la regina delle nevi è tornata!esclamarono
Alba si girò di scatto sgranando gli occhi per ciò  che Weselton aveva appena detto.
- il mostro!-
- ci congelerà tutti!!-
Incominciarono a indietreggiare
- aspettate! Vi … posso spiegare!
Alba si avvicinò di qualche passo cercando in qualche modo di negare l’accaduto, ma appena tentò … Weselton terrorizzato rispose in maniera crudele-non ti avvicinare MOSTRO!-
- io … non sono un mostro … -
Ma,inaspettatamente dalle sue stesse mani si formò una sfera,cercò di liberarsene, ma questo la fece cadere all’indietro,essa si liberò in aria e poco dopo scoppiò in tanti fiocchi di neve che ricaddero sul manto innevato.
- andiamocene!- scapparono con terrore da lei, entrando dalla porta urlando.
Passarono pochi secondi e i tre rimasero in silenzio mentre i fiocchi di neve continuavano a scendere sopra alle loro teste, come se quei piccoli batuffoli  potessero dare la risposta a quello che era appena accaduto ad Alba .
- come è possibile … - sussurrò Lars incredulo continuando a fissare le stalattiti.
Elena provò a dire qualunque cosa, ma le labbra non si mossero di un millimetro: quello che era appena successo l’aveva tramortiti.
Una parte di lei sapeva che quella era la sua cugina: una bambina della sua età che ama giocare con lei, non farebbe del male neppure ad una mosca e le vuole molto bene; ma dall’altra si ricordava quella storia che Alba aveva raccontato durante quella notte nella loro cameretta per giocare di nascosto,vicino al camino acceso ed era come se fosse stata la notte scorsa.



- allora Alba - disse alla bambina euforica molto silenziosamente sul morbido tappeto al centro della stanza.
- quale storia mi racconti stasera?-
- Ho preso questo libro. Ma non so se ti piace-
- se non parla di qualcuno che odia il cioccolato a me va benissimo! Dai! Dai!- incitò sentendo la curiosità addosso.
- va bene, ma peggio per te! Perché l’inverno,da ora in poi sarà alle porte! perché questa è la storia della regina delle nevi che abita nella montagna del nord.- disse con voce misteriosa e minacciosa mentre il fuoco scoppiettava nel camino.

Elena ritornò in se scacciando via quella storia, dopo tutto era solo un racconto e la sua Alba non era la regina delle nevi, 
si ripeteva più delle volte per farsi forza facendo qualche passo nella sua direzione 
Le favole  non diventano realtà si continuava ogni passo .

Ma la realtà è molto più tempestosa. Molto più buia. Molto più spaventosa. La realtà è davvero molto più interessante del "vivere per sempre felici e contenti


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Mi scuso per l'enorme ritardo, ma ho avuto un po' da fare, allora Alba la nuova principessa delle nevi, e la notizia la scandalizata specialmente dopo che il grupetto la soppranominata "MOSTRO" , Weselton & co lo andranno a dire a tutti i presenti? Alba si farà avvicinare dai suoi cuginetta, o cercherà di non essere toccata? e la ciocca bianca? riuscira a controllare i suoi potere Alba? sarà tutto come prima? i sovrani lo scopriranno? e povero Lars che cosa farà per aiutare queste principesse che ne combinano sempre una nuova?
tutto nel prossimo capitolo , vi ringrazio ancora coloro che state seguendo la storia. 
Alla prossima "Misterygirl"

un grazie speciale "LateNight_01" che mi segui e mi recisce 

 

  
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