Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club
Ricorda la storia  |      
Autore: KuromiAkira    09/10/2014    3 recensioni
Nagisa è seduto sul letto della camera d’albergo che condivide con Rei, le gambe appena incrociate, il viso per metà affondato sul cuscino che sta stingendo al petto.
Il ragazzo dai capelli scuri lo sente tirare su col naso, piano, timidamente, quasi non volesse farsi sentire. Regna il silenzio più assoluto in quella camera, tra loro. È la prima volta, da quando lo conosce, si ritrova a pensare Ryuugazaki.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nagisa Hazuki, Rei Ryugazaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nagisa è seduto sul letto della camera d’albergo che condivide con Rei, le gambe leggermente incrociate, il viso per metà affondato sul cuscino che sta stingendo al petto.
Il ragazzo dai capelli scuri lo sente tirare su col naso, piano, timidamente, quasi non volesse farsi sentire. Regna il silenzio più assoluto in quella camera, tra loro. È la prima volta, da quando lo conosce, si ritrova a pensare Ryuugazaki.
Rei si sente stordito dopo il pianto liberatorio di nemmeno mezz’ora prima e sente la testa pulsare dolorosamente. È logico, pensa; ha dato sfogo a tutti i sentimenti che nelle ultime settimane era stato ben attento a non esternare, pur consapevole che, prima o poi, avrebbe ceduto davanti ai compagni di squadra.
Del tutto inaspettate erano state invece le lacrime di Nagisa seguire le sue, come se vederlo in quello stato avesse tolto il freno inibitore anche al ragazzo dai capelli biondi.
Indugia qualche istante davanti alla finestra del hotel, prima di abbandonare quella postazione per sedersi sul proprio letto e lanciare un'occhiata al compagno di stanza.
Hazuki non lo guarda, fissa il vuoto. Si è tranquillizzato, le parole dei sempai hanno fatto bene ad entrambi, ma non cambia il fatto che vorrebbero solo fermare il tempo, poter ricominciare dall’inizio, allenarsi tutti insieme, mettersi alla prova, sfidarsi, ridere spensierati. C’è tempo per tutto, e il loro è agli sgoccioli; posso sempre ritrovarsi e andare in piscina, ma sanno bene che non sarà la stessa cosa.
La tempesta di emozioni dentro di loro non è sparita.
Abbassa lo sguardo. In ogni caso non possono rimanere così, devono calmarsi e dormire, domani devono essere in forma perfetta!
Trova sette modi diversi di iniziare un discorso, quattro dei quali studiati apposta per cercare di fargli tornare il sorriso, ma li scarta tutti quanti, e mentre è ancora concentrato nella ricerca di una qualunque cosa da dire sente un improvviso peso sulla spalla destra.
Nagisa si è alzato, abbandonando il cuscino in mezzo al proprio materasso, e si è seduto accanto a lui, poggiando la testa sulla sua spalla.
È una cosa che Nagisa fa spesso, quella di invadere lo spazio personale altrui, dovrebbe sgridarlo e dirgli di non avvicinarsi così all'improvviso, ma ormai è talmente abituato al modo di fare dell’amico che in fondo non lo disturba nemmeno più. Anzi, contribuisce a tranquillizzarlo, in qualche modo, perché nonostante quel giorno siano entrambi un po’ tristi, Nagisa è sempre il solito.
- L'anno prossimo saremo noi i sempai, eh? - domanda Hazuki, lo sguardo perso tra le mattonelle del pavimento.
Rei apre bocca, adesso si sente obbligato a rispondere e dirgli qualcosa che possa rasserenarlo, ma l'altro lo precede: - Chissà se qualcuno si iscriverà, questa volta...-
- Certamente! - esclama Ryuugazaki a voce un po' troppo alta per essere una reazione del tutto spontanea. - Il club ha raggiunto ottimi risultati, ormai ha una certa fama e sono sicuro attirerà membri. Si iscriveranno alla Iwatobi apposta! - afferma, e in fondo non ha motivi per non crederlo sul serio.
Nagisa tace, nessun segno di assenso alle parole dell'amico, ma nemmeno scetticismo; semplicemente inizia a immaginarsi quel futuro, una manciata di matricole che, foglio di iscrizione tra le mani, chiedono di poter entrare nel club.
- Mako-chan avrà già deciso il prossimo capitano? - è la domanda che segue quella fantasia. Si figura mentalmente il ragazzo dagli occhi verdi discuterne con Haruka, elencare i pregi di entrambi per potersi basare su criteri che non sminuiscano il conseguente vice-capitano. - Chi credi sceglierà, tra noi? -
Rei non ha esitazioni sulla risposta da dare, ma questa arriva insieme a quella di Nagisa: - Tu - mormorano all'unisono.
I due si guardano sorpresi, Nagisa non si preoccupa di nascondere l'espressione ancora malinconica precedentemente nascosta dal cuscino.
- Saresti un capitano perfetto, Rei-chan! Sei responsabile e metodico, troveresti il programma di allenamento personalizzato adatto a ognuno, la giusta dieta e… altre cose del genere! - espone vivacemente il ragazzo dai capelli biondi, rimanendo vago sull’ultima parte come al suo solito.
- Tu hai più esperienza nel nuoto, inoltre sei molto attento agli altri… anche se lo dimostri in un modo troppo espansivo - si oppone però Rei, fissandolo con serietà e un pizzico di ansia.
Nagisa sorride gentile, con quella premura appena accennata da Ryuuhazaki spesso celata da prese in giro e risate esagerate. - Beh, ti offrirei il mio sostegno in quanto vice-capitano... - mormora non troppo sicuro. In fondo è Gou-chan l'esperta in programmi di allenamento.
Rei arrossisce alla sola idea di esser considerato degno di essere il capitano di un club che fino a due anni prima non lo interessava; non osa credere davvero di poter arrivare così lontano, per cui scuote la testa. - Tu sei molto più competente di me, Nagisa-kun. -
- Senza Haru-chan e Mako-chan non sarà mai la stessa cosa, mh? - lo interrompe Nagisa, appoggiandosi nuovamente alla spalla di Rei.
Rei si ritrova ancora a non sapere cosa dire. Capisce i sentimenti dell'altro, ma sa anche che per Nagisa le cose sono un po' diverse: conosce i sempai da più tempo, e praticamente tutta la sua esperienza di atleta l'ha fatta con loro. Per Nagisa sono due figure fraterne, speciali aldilà delle capacità agonistiche, e sa che quella sensazione di amarezza e abbandono che stanno ora provando entrambi, lui l'ha già provata una volta.
Distoglie lo sguardo ancora alla ricerca della cosa giusta da dire. Non vuole sbagliare, se aprirà bocca dovrà vederlo sorridere sereno, per cui si sente in difficoltà.
- Sono contento che tu sia qui, Rei-chan. -
Rei torna a guardarlo; da quella posizione non può vederlo in volto, ma sa che sta sorridendo.
Distende a sua volta le labbra verso l'alto e appoggia il capo su quello dell'altro, con delicatezza, gesto che non ha mai fatto di sua spontanea volontà.
- Sono contento che tu mi abbia portato qui, Nagisa-kun - risponde.
È stato Nagisa a dare inizio a tutto, e questo vale soprattutto per Rei. Non si è trattato di appassionarsi ad un nuovo sport e avere un hobby in più da coltivare; quel club di nuoto ha cambiato il suo modo di pensare e di vedere le cose, gli ha donato emozioni e consapevolezze che è certo lo influenzeranno per il resto della sua vita.
Nagisa l’ha cambiato, e Rei pensa che non riuscirà mai a ricambiare completamente, per cui si limita a farglielo capire, con quella semplice frase, che quei suoi insistenti inviti, due anni prima, hanno significato più di quel che forse lo stesso Hazuki si aspettava.
Non aggiunge altro, sa che non ce n’è bisogno. In quel momento hanno solo bisogno di sapere che entrambi stanno provando le stesse cose, e che proprio per questo riusciranno a cavarsela e a portare avanti il club.
Rei non sa dire quanto tempo passano in quella posizione; la mente è di nuovo lucida, ma gli duole leggermente il collo quando si accorge che Nagisa si è addormentato.
Sorride intenerito, fissandolo con uno sguardo che è consapevole di rivolgergli spesso quando l'altro non lo sta guardando. Dovrebbe farlo stendere sul suo letto, ma teme di svegliarlo. Così si solleva con cautela, lo fa scivolare sul materasso. Il sonno di Nagisa non viene disturbato e il suo volto mantiene un'espressione quieta.
Rei rimane lì, lo fissa anche se sa quanto sconveniente sia farlo. Pensa che dovrebbe allontanarsi, stendersi sull'altro letto, ma il respiro calmo dell'altro ha la capacità di confortarlo, di farlo sentire sereno. Non si muove da lì, la stanchezza torna a farsi sentire. Assopito, cerca una posizione comoda mettendosi meglio sul fianco, ed è con naturalezza che cinge il corpo di Nagisa tra le braccia, il calore che lo fa addormentare immediatamente dopo.
Il mattino successivo si aprirà con un risveglio pieno di imbarazzo, scuse balbettate col capo rigorosamente fisso sui piedi e intime domande che prima o poi avranno risposta, ma per il momento possono riposare, liberi dai dubbi e dalle inquietudini che li hanno assillati nei giorni precedenti, sognando un futuro già alle porte, in cui allenarsi tutti insieme, mettersi alla prova, sfidarsi, ridere spensierati, diverso dal loro presente, ma altrettanto speciale.





Note finali: Non fate caso al titolo, io non so dare titoli, odio i titoli e loro odiano me, se no non sarebbero così difficili da trovare.
Bando alle ciance!
È da quando è finito ‘Free!’ che desidero scrivere una fiction post-pianto su Rei e Nagisa. Il problema è che non sapevo bene come impostarla: non volevo trattasse della coppia in quanto tale ma volevo comunque qualcosa di dolce.
Poi mi sono imbattuta in questa immagine ed è nata questa cosa.
La ReiGisa è la mia OTP in ‘Free!’, e ho passato l’estate a rammaricarmi di aver mai avuto ispirazione su di loro. Per cui ci tenevo a scrivere questa fiction, sono felice di essere riuscita a finirla :)
Ho utilizzato uno stile che solitamente non uso, temo di essere stata influenzata da altre fiction lette ultimamente. Non essendo avvezza a questo tipo di scrittura, sto sperando che tutto si scritto bene senza errori di impostazioni delle frasi o di grammatica XD
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club / Vai alla pagina dell'autore: KuromiAkira