Questo lavoro era orribile. Diamine sono laureata all'MIT e mi ritrovo a lavorare come commessa in un negozio di elettronica. Ma che davvero? Quasi preferivo portare il caffé a Oliver!...
Oliver, erano giorni che cercava di parlarmi di quel bacio, di quelle parole... "Non chiedermi di dirti che non ti amo" aveva detto. Ma aveva anche detto che non poteva essere sia Oliver Queen che Arrow, ergo addio Felicity e Oliver. 
Erano giorni quindi che rifiutavo i suoi tentativi di parlarmi e io facevo di tutto per ignorarlo, cosa alquanto difficile se ci vivi insieme. Di che volesse parlarmi non lo so e forse non volevo saperlo.
-Signorina Smoak!- sentii qualcuno chiamarmi, mi ridestai dai miei pensieri e mi voltai di colpo.
-oh no- fu la mia unica esclamazione. Davanti a me c'era Ray Palmer
-posso darti del tu vero? Ovvio che si perché mai dovresti dirmi di no- disse sorridendo 
-scusami ti rendi conto che ti fai le domande e ti rispondi da solo? E poi che ci fai qui?
-potrei dirti che sono qui per una consulenza ma sarebbe una scusa...- alzai un sopracciglio, che diavolo voleva- sono qui per te!- disse sorridendo malizioso.
-scherzi vero?- dissi sbalordita
-assolutamente no! Anzi a dir la verità sono qui per farti due proposte- feci per ribattere ma mi zittì alzando la mano- allora per prima cosa ti vorrei come mia segretaria che ne dici?-
La mia bocca era aperta per la sorpresa- ma a questa domanda potrai rispondere più in la, alla seconda invece dovrai rispondere ora.- disse appoggiandosi con i gomiti al bancone arrivando a pochi centimetri dal mio viso.
-ovvero?- chiesi. Dio quest'uomo aveva degli occhi spettacolari ora che li vedevo bene.
-vieni a cena fuori con me?- chiese deciso e disinvolto
-scusa come?- ora la mia mascella era arrivata a terra. Davvero mi stava invitando fuori. A me? Ma scherzava? -dammi un buon motivo per cui dovrei uscire con te!- dissi avvicinandomi più a lui. Ora eravamo vicinissimi.
-perché sono bello e irresistibile- disse sorridendomi.
-e soprattutto modesto!
-é un si o un no?
-no!- dissi allontanandomi di scatto e uscendo dal bancone. Sento qualcuno prendermi la mano e strattonarla facendomi voltare e mi ritrovo stretta tra le braccia di Ray.
-non così in fretta splendore, non accetto dei no, la mia autostima ne risentirebbe- disse facendomi il labbruccio.
-ah davvero? Bhe mi dispiace per te- dissi cercando di divincolarmi- e mollami!
-dimmi di si! Altrimenti non ti mollo e sono serio- mi disse e vidi la decisione nei suoi occhio. Uffa non vale però.
-ok va bene- dissi rassegnata.
-oh menomale!- disse lui con un sorriso smagliante. Ok era davvero bello.
-scusate interrompo qualcosa?!-sentii dire a una voce profonda alle mie spalle.
Oh merda! Mi voltai di scatto e c'era Oliver che ci guardava furioso. 
Da cosa lo capivo? I pugni stretti e la mascella serrata...spinsi via Ray e fu stranamente facile.
-assolutamente nulla!- dissi alzando le mani
-signor Queen che piacere rivederla!- risse Ray poi si rivolse verso di me- ci vediamo stasera 19:30 davanti alla Queen Consolidated- e così dicendo se ne andò. Lo seguii con lo sguardo ma poi mi fermai ad osservare Oliver.
-ohoh!- dissi- quando usi quello sguardo non é mai un buon segno!
-che ci faceva LUI qui?- chiese avvicinandosi a me.
-mi ha chiesto di...andare a cena fuori con lui- dissi
Se possibile lo vidi serrare ancora di più la mascella.
-e tu hai detto no ovviamente!- disse lui molto sicuro di se. Questo mi fece infuriare. 
Lui mi aveva detto che non saremmo mai potuti stare insieme tanto valeva che andassi avanti con la mia vita!
-veramente ho detto si!- incrociai le braccia guardandolo con aria di sfida.
-cosa?
-hai capito bene! E invece tu cosa ci fai qui?- chiesi
- sono giorni che mi eviti e io voglio parlarti, ho bisogno di parlarti!- disse lui quasi disperato
-abbiamo già parlato
-ti prego Felicity ascoltami
-ho da fare Oliver- dissi rifilandogli lo sguardo più freddo del mio repertorio. Vidi un muscolo della mascella guizzare e poi se ne andò via.
 La giornata fu terribilmente noiosa. Era ora di andare al covo, dovevo anche prepararmi per la cena. Appena arrivata erano tutti li. Chi si allenava chi guardava gli schermi dei computer.
-sera a tutti!-dissi mettendomi seduta davanti ai computer. Nessuna risposta. Tutti troppo concentrati a fare altro. Andai a prepararmi. Misi un tubino nero e i tacchi alti. I capelli li lasciai sciolti e tolsi gli occhiali. Erano le 19, forse era ora di incamminarmi. Uscii dal bagno del covo e attirai su di me gli sguardi di tutti e tre. 
-wow!...-disse Roy
-sei bellissima Felicity- disse Dig. Nessun giudizio arrivò da Oliver che mi fissava intensamente e a bocca aperta. Poi distolse tristemente lo sguardo. Presi il cappotto e mi avviai verso l'uscita salutando tutti.

-amico sei un idiota!- disse Dig appena Felicity era uscita.
-lo so- dissi tristemente
-Oliver sinceramente se io avessi visto la donna che amo uscire vestita in quel modo per andare ad un appuntamento con un altro uomo l'avrei fermata- disse Roy. 
Quanto aveva ragione...
-hai ragione... Ma sarebbe stato da egoista non permetterle di andare avanti con la sua vita dopo averle detto che tra noi non ci sarebbero mai state possibilità
-sai Oliver credo che ogni tanto una buona dose di egoismo renda le persone più felici- disse Dig - davvero vuoi rischiare di perdere la cosa più importante della tua vita perché potrebbe succederle una qualsiasi cosa?!
-hai idea di quanto la ami? Di quanto vorrei stare con lei ogni singolo minuto?- gridai esasperato- ma non posso! Perché ho paura, paura di doverla vedere un giorno immobile e ricoperta di sangue ai miei piedi per colpa mia! Per questo l'ho lasciata andare a questo appuntamento con quell'uomo, perché preferisco che stia con un'altro che vederla in pericolo al mio fianco.- dissi nonostante quelle parole fossero dolorose.
-ti capisco Oliver, ma non puoi proibirti di essere felice per sempre.- disse Dig poggiandomi una mano sulla spalla- ricordatelo! 
E così dicendo se ne andò seguito da Roy. 
Io rimasi solo nel vuoto del covo a pensare e ripensare. Felicity era davvero bellissima stasera e Roy aveva ragione, nessun uomo sano di mente avrebbe lasciato uscire la donna che ama vestita in quel modo con un altro uomo. Era talmente bella che avrebbe attirato l'attenzione di qualunque uomo. Strinsi i pugni a quel pensiero. Per la prima volta nella mia vita da quando ero tornato dall'isola feci qualcosa di egoistico; presi il cellulare e scrissi un messaggio.

Devo ammetterlo Ray era una compagnia niente male. Certo era pieno di se ma era un piacere parlare con lui, avevamo un po' di cose in comune. Eravamo andati a cena in un ristorantino a pochi passi dalla Queen Consolidated. Una volta finita la cena mi bendò. Io ero un po' restia ma lui mi chiese di fidarmi di lui e io per quale inspiegabile motivo lo feci. Quando mi tolse la benda eravamo sul tetto dell'azienda e davanti a me c'era un elicottero.
-che ne pensi di un giretto in elicottero per concludere la serata Signorina Smoak ?- chiese lui sorridente.
-in realtà soffro un po' di vertigini ma....perché no, tanto vale provarci, dovrebbe essere divertente!- dissi anche se l'idea mi terrorizzava.
Mi aiutò a sedermi e poi mi raggiunse al posto del pilota.
-a quante donne hai fatto fare questo giro turistico per fare colpo?-chiesi sarcastica
-in realtà sei la prima!-
-non ci credo!-dissi sicura
-e fai benissimo!- disse lui ridendo e io risi con lui di gusto. Era proprio scemo ma era divertente.
Iniziammo a sorvolare tutta Starling city, era spettacolare, tutta illuminata. Sembrava di stare sulla via lattea.
-ti piace?- mi chiese Ray
-é stupendo!- poi mi girai verso di lui -grazie!
-di nulla Felicity- e per la prima volta vidi sulla sua faccia un sorriso che non sapeva n'è  di malizia n'è di strafottenza ma solo di gentilezza. 
Quando atterrammo di nuovo Ray venne ad aiutarmi a scendere ma io scivolai e mi ritrovai tra le sue braccia. Mosse una mano e mi mise una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio.
-sei bellissima stasera- disse serio. Io abbassai lo sguardo timida
-avrai sicuramente detto anche questo ad altre ragazze!
-vero!- disse- ma non volevo nessuna di loro come voglio te ora!- e così dicendo si chinò a baciarmi.
Il mio telefono ci interruppe annunciando l'arrivo di un messaggio. Vidi di chi era. Oliver. 
"Sono stato un'idiota... Stasera eri stupenda in modo indescrivibile!"
Quando lessi il messaggio rimasi a bocca aperta con il cuore che mi martellava in petto. Ray mi guardava interrogativo. Presi una decisione.
-scusa Ray devo scappare a casa!
-problemi?- chiese preoccupato
-si e no, devo andare a risolvere una cosa.- mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia- grazie per la bellissima serata. 
Così dicendo scappai e presi la macchina, diretta al covo. 
Quando arrivai scesi di corsa le scale, per quanto i tacchi me lo permettessero... Era tutto acceso e Oliver ,che era intento ad allenarsi sulla salmon ladder, si bloccò vedendomi e scese. Mi venne incontro.
-Felicty che succede?-chiese preoccupato.
-dobbiamo risolvere questa situazione!- dissi seria- perché mi hai mandato quel messaggio?
-che vuol dire perché?...per dirti cosa pensavo- disse, vedendo la mia faccia perplessa andò avanti - per dirti che stasera eri bella in modo assurdo, troppo bella per uscire con un uomo che non fossi io! E che sono stato un idiota a permetterti di varcare quella soglia senza fermarti!- ora stava gridando e le sue parole erano piene di frustrazione.
-perché?- chiesi io
-perché ti amo da morire cazzo, e il pensiero di te con lui era insopportabile- mi gridò contro, aveva le lacrime agli occhi. Poi si ricompose, io ero a bocca aperta. -io non mi sono mai sentito così, non sono mai stato nervoso ad un appuntamento e non mi sono mai sentito a disagio a chiedere ad una ragazza ad uscire!- poi alzò lo sguardo su di me- ti prego dimmi qualcosa!
-Anche io ti amo Oliver é chiaro a tutti da tempo, inutile negarlo-dissi sbalordita dalle sue parole- ma...tu mi hai fatto capire di non voler stare con me...- dissi confusa.
-io non POSSO stare con te, ma lo voglio con tutto me stesso! Perché ho paura che ti succeda qualcosa e di quello che potrebbe succedere se mi concedessi anche solo per un istante di essere Oliver Queen e...- poi si passò una mano sulla fronte- o al diavolo i buoni propositi!- disse e così dicendo si avventò su di me e mi baciò. Non un bacio dolce e gentile come quello in ospedale, ma uno passionale, ricco di amore paura e rabbia. Mi spinse con foga contro il muro. La sua bocca scese sul mio collo e le sue mani arrivarono sotto le mie cosce e mi tirarono su facendomi ancorare le gambe al suo bacino. Il mio cuore batteva all'impazzata e le mie mani vagavano sul suo petto già libero dalla maglietta per via degli allenamenti. Ora le sue mani erano sotto il mio vestito e lo stava tirando su mentre ancora torturava il mio collo. La mia pelle bruciava sotto il suo tocco. Si staccò da me.
-ho deciso! Non voglio più resisterti, non voglio più stare lontano da te neanche un minuto di più- disse lui a corto di fiato poggiando la fronte alla mia
-non ho mai voluto che mi stessi lontano- dissi io. Rise e poi tornò a baciarmi mentre lo sentivo spostarsi e arrivammo alla brandina del covo. Arrivò con la mano alla lampo del mio vestito e lentamente la aprì. Me lo sfiló e mi adagiò con delicatezza sul letto. Mano a mano i vestiti sparivano. Si fermò a guardarmi.
-sei bellissima ,e sei mia- mi disse tra un bacio e l'altro
-si tua, per sempre-dissi
-per sempre- ripetè lui ridendo. 
Ora non contava più niente, c'erano solo loro due nel buio del covo, si amavano e si sarebbero amati per sempre.

FINE
 
Ciao a tutti!! Intanto per chi non avesse visto la prima puntata della nuova serie consiglio vivamente di farlo. Poi questa storia mi é venuta così sul momento. Adoro lo scambio di battute tra Ray e Felicity ma ancora di più ovviamente amo Oliver e Felicity. Spero vi sia piaciuta! Un bacioneeeee!!!!