< Dean? >
< Che c'è, Sammy? Perchè non sei nella tua camera? >
< Ho fatto un brutto sogno. >, sussurrò Sam, infilandosi sotto le coperte nel letto del fratello maggiore.
Dean gli fece spazio, sospirando.
< Sammy, sei diventato grande per avere ancora paura degli incubi. Hai otto anni, ormai. Sei quasi un uomo. >
< Lo so, fratellone, ma non mi sento tranquillo a stare da solo, al buio. Preferisco dormire qui con te. >, rispose Sam, con voce querula.
Dean, che di anni ne aveva dodici, si sciolse a sentire quelle parole e strinse a sè il fratello minore.
Sentì che tremava.
< Cosa hai sognato di tanto orribile? >, gli chiese, piano.
< Eravamo.. eravamo in una casa. Io e te, da adulti. Era una casa infestata da fantasmi, si sentivano i loro lamenti. E noi... noi dovevamo cacciarli. >
Dean abbracciò ancora più forte Sam, cullandolo come se fosse un neonato.
< Non ti preoccupare, Sammy. Ti assicuro che, qualunque cosa accada, noi non diventeremo mai Cacciatori come nostro padre. Prenderemo una strada diversa, condurremo una vita normale. >
< Me lo giuri? >, domandò Sam, a bassa voce.
< Te lo giuro, fratellino. >



15 ANNI DOPO

< Ehi, Dean, ti ricordi quando mi avevi giurato che non saremmo mai diventati Cacciatori? >
< Sì, Sam, me lo ricordo benissimo. E ti chiedo scusa. Non ho rispettato quella promessa. Spero che mi perdonerai, un giorno. >
< Ma cosa dici, Dean? Questa è la vita migliore che io avessi mai potuto desiderare! Non c'è niente al mondo che può farmi sentire più vivo dell'adrenalina che mi sale mentre siamo nel bel mezzo di un esorcismo o mentre diamo la caccia a qualche fantasma. E' così, te lo assicuro. >
< Me lo giuri? >, domandò Dean, a bassa voce.
< Te lo giuro, fratellone. >