Per Jack era stato come un riflesso incondizionato portare la mano di Ennis sulla sua eccitazione e il braccio a cingere il suo bacino. Un'azione normale, come se lo facesse tutte le sere prima di andare a dormire, come se la sua pelle sentisse la mancanza del contatto con quella dell'altro.
Era stato come un riflesso incondizionato, ma non poteva affermare di non averci fantasticato tutti i giorni, ma mai avrebbe pensato di riuscirlo a fare, di esporsi sul serio per quello che era, di far sentire ad Ennis cosa provava ogni volta che incrociava quegli occhi spenti dalla vita.
C'erano stati due, forse tre secondi di calma e poi uno scatto. Entrambi si erano staccati come scottati.
Quella non era una cosa normale. Ma fu una questione di attimi e poi due fronti combaciavano; gli sguardi di due uomini che si fondevano, una questione di attimi e poi i corpi di due belve lottavano per prevalere una sull'altra.
Eppure per Jack era stato così naturale, come l'aver attirato al sè il braccio di Ennis, posizionarsi di schiena davanti al suo amico, l’avergli donato tutto se stesso come mai aveva fatto in vita sua con nessun altro.
Era stato veloce, doloroso, quasi brutale. Non era stato amore, forse neanche sesso eppure tra tutte le gambe gentili che avevano frugato non avevano mai trovato quel piacere, quella sensazione di casa.
 
Eppure riprendersi era stato difficile.
 
"Io non sono così"
 
"Neanche io"
 
Magari avrebbero potuto convincersi che fosse stato tutto uno sbaglio da rilegare a Brokeback Mountain, eppure, dopo quattro anni, Ennis era lì, sposato con due figlie, a farsi stringere da Jack in un motel poco lontano da casa sua.
Rivederlo era stato semplicemente fantastico: il cuore aveva preso a battere all'impazzata e quella voglia mai sopita di fondersi con lui era tornata prepotentemente a galla.
 
"Con mia moglie non sarà mai così"
Era l'unica cosa che riuscivano a pensare quando si separavano.
 
Non si erano mai detti ti amo, non era cosa da dirsi fra due uomini. Il non dirlo faceva sembrare tutto meno reale, come se fosse solo un sogno, eppure Ennis sapeva che non era così.
Lo capiva meglio tutte le notti in cui si svegliava sudato con un erezione tra le gambe e il volto e il corpo di Jack fissi nella testa.
Lo capiva meglio quando poi era costretto ad affondare tra le cosce di sua moglie e non trovare soddisfazione, non sentirsi a casa.

Passarono vent'anni, vent'anni vissuti a pieno solo quei pochi giorni per anno, vissuti a casa solo tra quelle montagne stretti in una tenda da campeggio a fare l'amore come se tutto fosse semplice.
Erano passati vent'anni e ad Ennis erano rimaste due camicie, una cartolina, dei capi di bestiame e una promessa.








 

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Ho visto ieri sera il film e si può dire che questa notte abbia faticato a dormire. È stato bellissimo, assolutamente fantastico, quindi ho deciso di scrivere qualche cosa per onorare questa coppia favolosa e così reale.
Spero di essere riuscita bene nel mio intento, grazie per aver letto <3