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Autore: irwinsgreeneyes    19/10/2014    2 recensioni
In quell' esatto istante ti odiai, Ashton. Eri il figlio di riserva dei miei, solo ancora non lo sapevi, non potevi saperlo. Sei sempre servito a rimpiazzare me, dovevi essere bravo in tutto quello in cui non ero brava io. Mi hai rubato il posto all'interno della mia famiglia e ti odiai con tutta la cattiveria che solo un bambino puó avere. Eri bravo in tutto quello che facevi, mi hai fatto sentire come se non fossi stata niente. Ma quando ti guardavo dormire vedevo davvero ció che in realtá eri: un bambino debole. Volevi ringraziare i miei genitori per averti adottato compiacendoli in tutto ció che ti chiedevano. E mi dispiaceva per te, perché sapevo come ci si sentiva. Perché una volta al tuo posto c'ero stata io. Non potevo evitare di volerti bene. Siamo uguali noi due, Ashton.
Ma io ho avuto il coraggio di cambiare.
*
"Aveva lo sguardo ferito, perso. Ma non provai quell'euforia che mi aspettavo nel rompergli il cuore."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crossed.

 

Da piccola abitavo nel quartiere piú ricco di Sydney, dove tutti erano qualcuno. I miei genitori si aspettavano grandi cose da me, ma io, puntualmente,
non li soddisfacevo mai. Mi avevano iscritto ad un asilo per piccoli talenti, ma io all'etá di 5 anni non sapevo ancora scrivere alcune lettere; i miei compagni, miei coetanei, giá avevano imparato a leggere. Era ovvio che ero una bambina qualsiasi giá da allora, ma i miei non volevano rassegnarsi. Mi iscrissero ad un corso di teatro, mi fecero frequentare lezioni di pianoforte, lezioni di disegno. Ma io nonsapevo recitare proprio come non sapevo disegnare e il ritmo non era il mio forte. Le cose cambiarono nell'estate dei mei dieci anni. L'ultimo giorno di scuola ero felice: sarebbe cominciata l'estate e avrei detto addio, almeno per qui tre mesi, ad ogni tipo di corso extrascolastico. Quando entrai nella macchina di mia madre, peró, il mondo mi cadde addosso. Proprio li, nei sedili posteriori, a sinistra c'era un bambino della mia etá. Mi scrutava con i suoi grandi occhi verdi, spaventato e pallido. Il mio prim pensiero fu “quello é il mio posto”, seguito dubito dopo da “chi é quel bambino che mi sta rubando il posto?”. Solo molto tempo dopo mi resi conto che mi aveva rubato tante, troppe cose. E che io glielo avevo lasciato fare.
Questo é Ashton, il tuo nuovo fratellino.” mi sorrise mia madre, dai sedili anteriori. A casa mi avrebbe detto di trattarlo bene, ché i suoi genitori erano morti, che noi eravamo la sua nuova famiglia.

Salii in macchina arrabbiata, con le lacrime agli occhi, ma non le lasciai cadere. Il bimbo, Ashton, da parte sua continuava ad osservarmi in silenzio, senza provare a rivolgermi la parola. Quando vide il mio volto sconvolto decise di guardare altrove: evidentemente non ero piú cosí interessante.
Quando arrivammo a casa marciai nella mia stanza, senza salutare mio padre. Volevo fare capire ai miei genitori quanto io fossi arrabbiata con loro, magari lo avrebbero rimandato indietro. Si, proprio come un pacco. Quando aprii la porta della mia stanza, mi lasciai cadere lo zainetto rosa dalle spalle.Fece un tonfo a terra, ma quasi non lo sentii. Quella che fino a quella mattina era stata la mia cameretta, adesso era stata trasformata in una camera da maschio. Un letto a forma di macchina da corsa aveva preso il posto del mio letto a due piazze cone le coperte rosa e viola.La mia stanza si era trasferita al piano terra in quella che fino ad allora era stata la camera degli ospiti.
Ashton arrivó alle mie spalle e mi superó, ignaro di avermi rubato in meno di un'ora giá due cose. Si gettó sul letto e face finta che io non esistessi.
In quell' esatto istante ti odiai, Ashton. Eri il figlio di riserva dei miei, solo ancora non lo sapevi, non potevi saperlo. Sei sempre servito a rimpiazzare me, dovevi essere bravo in tutto quello in cui non ero brava io. Mi hai rubato il posto all'interno della mia famiglia e ti odiai con tutta la cattiveria che solo un bambino puó avere. Eri bravo in tutto quello che facevi, mi hai fatto sentire come se non fossi stata niente. Ma quando ti guardavo dormire vedevo davvero ció che in realtá eri: un bambino debole. Volevi ringraziare i miei genitori per averti adottato compiacendoli in tutto ció che ti chiedevano. E mi dispiaceva per te, perché sapevo come ci si sentiva. Perché una volta al tuo posto c'ero stata io. Non potevo evitare di volerti bene. Siamo uguali noi due, Ashton.
Ma io ho avuto il coraggio di cambiare.

 

Quattro anni dopo le cose erano solo peggiorate. Io ero piú alta e il mio corpo si stava sviluppando, proprio come quello di Ashton: adesso era piú alto e attirava l'attenzione di molte ragazze. A lui, peró, sembrava non interessare. O meglio, sembrava interessargli di una sola ragazza: Samantha Reed. Lei non ti ricambiava, Ashton, ma devo concederti il fatto che nonostante lei non ti degnasse di uno sguardo, tu le scrivevi una poesia al giorno. Chissá, se gliele avessi fatte leggere... Fu lo stesso anno in cui si fece il suo primo migliore amico. Ero tremendamente gelosa. Era piu bravo di me a scuola, alle lezioni di disegno, a quelle di musica e , a quanto pareva, era piú bravo di me anche nel socializzare. Sapevo che Ashton ci teneva me, nonostante fossi sempre acida, e, per qualche motivo anche a me sconosciuto, non potevo fare in modo di non ricambiare. Ma, eccetto lui, ero sola.
La prima volta che vidi il suo migliore amico, le farfalle svolazzarono nel mio stomaco. Si chiamava Luke Hemmings e aveva gli occhi piú belli che avessi mai visto. Aveva diciassette anni, tre anni piú grande di noi, e un piercing al labbro che gli dava l'aria da cattivo ragazzo. Andava contro tutti i sani principi dei nostri genitori e, forse, fu proprio per questo che io ed Ashton ci attaccammo tanto a lui. Era la nostra via di fuga.

Io sono Freya” mi presentai, sperando di non arrossire troppo.
Un nome tanto grazioso per una ragazza tanto bella. Mi sembra opportuno.” mi disse e in quel momento mi sentii morire. Ero tremendamente insicura ed inesperta e lui sembrava il tipo che otteneva sempre ció che voleva. Il cuo corpo urlava pericolo da tutti i pori ed io amavo i guai.
Vidi come ci guardava Ashton, percepii la sua paura. Paura che gli rubassi l'unico amico che aveva e, all'epoca, mi parve tremendamente giusto farlo. Fu quasi come una necessitá. Anzi, fu una legge del contrappasso: lui era diventato il figlio preferito, si era appropriato il mio sedile posteriore, aveva ottenuto la mia stanza, si era preso il bene dei miei genitori. Lui aveva tutto ed io niente. Cosí decisi che gli avrei portato via Luke.
Cosí, quando il biondino mi chiese: “Vuoi fare un giro con me?” senza estendere il suo invito anche ad Ashton, io accettai senza ulteriori induggi. Era il ragazzo piú bello che avessi mai visto, aveva una moto ed era il classico tipo con cui i miei non mi avrebbero mai permesso di uscire. Era perfetto.
Quando salii in sella alla moto di Luke, abbracciandolo alla vita, guardai un'ultima volta Ashton. Aveva lo sguardo ferito, perso. Ma non provai quell'euforia che mi aspettavo nel rompergli il cuore.


 

 

 

 

 

 

 

 

~spazioautrice~
Buonasera!:)
Sto scrivendo questo capitolo da qualche giorno e ,sebbene sia corto, ho deciso di pubblicarlo cosí, soltanto per far capire il rapporto che c'e tra Ashton e Freya. Prometto che cercheró di allungare i prossimi capitoli.
Freya é la tipica ragazza che i genitori vogliono plasmare a loro immagine e somiglianza, ma lei si ribella. Quando i suoi genitori la rimpiazzano con Ashton, peró, le fa male. Sa di essere una figlia sbagliata, sa che i genitori non l'accettano per quella che é, ma non ce la fa proprio a fare ció che le dicono i genitori.
Ashton, al contrario, li accontenta quasi per ringraziarli del fatto che loro gli danno un tetto sulla testa. Lui é debole, non ce la fa ad essere come Freya.
Eppure, nonostante tutto, si vogliono bene. Nei prossimi capitoli le cose cambieranno leggermente e lo capirete anche voi:)
Luke avrá un ruolo abbastanza importante all'intenro della storia, penso che l'abbiate capito, ma io sto zitta eheh
Non so cos'altro dirvi ahaha ché poi ora devo andare a fare scienze, quindi forse faccio meglio a finirla qui ahah:)
Spero che vi piaccia ció che ho scritto, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate c:
A presto xx

 
  
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