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Autore: Donnasole    24/01/2005    15 recensioni
Questa storia, a tutti voi lettori, è il seguito della ff "Una nuova alba". volevo ringraziare coloro che mi hanno lasciato le recensioni perchè è stato grazie al loro sostegno che ho deciso di proseguire in questa avventura. Manu, Lady Hawke (che tra l'altro scrive magnificamente e quindi per me la sua opinione ha ancora più valore), Merit (come sopra), Fenice 72, Regency. Grazie a tutti voi. Mi raccomando recensite ancora i consigli sono sempre utili per migliorare. bacioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio vestitino bianco è diventato verde...non importa...Affondo le dita nella tenera erbetta rugiadosa...mmhh com'è fresca...chissà che sapore ha...Bleah è amara...Il sole mi abbaglia...mi piace il suo calore...Le mie mani sono piccole e grassottelle, come vorrei fossere belle e lunghe come quelle della mamma...le unghie sono nere di terra; lady Ortensia mi sgriderà...meglio pulirle...le ho strofinate sul vestito e ora sono macchiati tutti e due...sono un disastro...mi viene da piangere...

- Serenity - mi giro al suono di quella calda voce.

- Serenity, bambina mia.- rido felice mentre due braccia robuste mi sollevano dal suolo e mi stringono al petto. Che buon odore ha il mio papà. Alzo la testa e lo guardo. Allungo le dita sporche verso i suoi dolci occhi viola, gioco con alcune ciocche dei suoi folti capelli color argento, mi sorride e mi stampa un tiepido bacio sulle labbra.

- Papà! - come voglio bene al mio papà. Lui ora mi tiene sopra la testa, io rido e le nostre voci si rincorrono. Da quassù posso vedere tutto e il mondo non ha più confini ma io guardo solo il mio papà, mentre comincio a girare, solo il mio grande, forte, magnifico papà.

Sono di nuovo stretta dal suo abbraccio, il suo cuore batte forte contro le mie orecchie...come sono felice...adesso c'è anche la mamma, il suo profumo di vaniglia mi avvolge, i suoi splendidi occhi azzurri mi guardano dolcemente, scintillano umidi...perchè la mia bellissima mamma sta piangendo?

Sono preoccupata...cosa succede?

- Serenity, il tuo papà sta partendo ma non starò via a lungo.- La sua voce è seria, allora è vero.

- No! Non voglio.- stringo forte le braccia attorno a lui - Portami con te.- lo supplico...non ha mai resistito alle mie suppliche ma ora scuote la testa...perchè?!

- Tesoro.- quanto è dolce la sua voce - Non posso, devo fare una cosa molto importante e tu non puoi venire.-

- Ma io voglio aiutarti - insisto, ora sono spaventata, la mamma sta zitta e non mi guarda.

- Lo so piccola e per farlo desidero tu mi faccia una promessa.- annuisco lentamente.

- Promettimi che farai sempre brillare la stella che ti splende nel petto.- mi appoggia una mano sul cuore e sento un'enorme calore dentro mentre sulla fronte brucia piacevolmente qualcosa...mi sento grande...mi sento forte.

I miei genitori mi guardano con amore.

- Brava la mia bambina.- mi appoggia a terra e tutta la mia sicurezza vacilla.

Si gira verso la mia mamma e le accarezza una guancia mentre le loro bocche si avvicinano in un tenerissimo, struggente bacio. Sono un pò gelosa, vorrei che guardassero solo me, ma quando si abbracciano mi sento felice come se la nostra unione fosse più salda...La spada leggendaria scintilla al suo fianco...indossa l'armatura , non me ne ero accorta. Il papà mi ha detto che quella spada serve a proteggermi, se l'indossa è perchè siamo in pericolo! Siamo in pericolo papà? Vorrei farti questa domanda ma tu e la mamma vi stringete così forte...Dove stai andando papà? Perchè non mi porti con te? Mi dai un rapido bacio e te ne vai...Vedo il mantello agitarsi alle tue spalle mentre t'allontani.

- Papà!- grido con quanto fiato ho in gola fra le braccia della mamma.

Tu ti giri ma non sei più tu, il mantello bianco è diventato nero così come i capelli hanno assunto una tonalità corvina. gli occhi che mi guardano sono blu come l'oceano e del pari insondabili...io so chi sei, tu sei Endymion.

- Serenity!- mi chiami, vorrei raggiungerti.

- Serenity...Serenity...sere...-

 

@@@@@@@@@@@@

 

- Serenity...Serenity...svegliati! - Mercury scosse dolcemente la fanciulla addormentata.

- Si Serenity, svegliati! - accanto a lei la guerriera di marte scostò lo sguardo imbarazzata. - Stai sbavando sul testo di geometria.-

La principessa sollevò la testa intontita.

- Mmh! Perchè mi avete chiamata facevo un sogno così bel...- Non potè terminare la frase di fronte ad una Lady Ortensia inviperita che si ergeva minacciosa e gigantesca con il soppraciglio che le ballava spasmodicamente in fronte. Un enorme gocciolone comparve ai lati della testa dai lunghi codini.

L'ora era terminata tra le urla furibonde della precettrice ed i singhiozzi strozzati della principessina, non che la cosa fosse rara del resto ma quel giorno l'anziana donna continuava a calcare il concetto di responsabilità e dovere molto più del solito e le ragazze si scambiarono occhiate incuriosite.

 

- Per ora può bastare Vostra Altezza. - ricomponendosi nella sua dignità offesa - Vi informo che Sua Maestà vi attende nella sala del consiglio, ha un'importante comunicazione da fare. A voi e alle vostre dame.- detto così si ritirò lasciandole sole.

- Possibile che tu riesca sempre a combinare guai? Cosa hai fatto questa volta.-

- Andiamo Venus, Non è mica detto che sia questo il motivo della convocazione.- ^^" la difesa di Jupiter pareva piuttosto incerta.

- Tu sei troppo buona. Sono arcisicura che Serenity si è ficcata nei pasticci per l'ennesima volta.-

- Mars è inutile fare congetture, la regina saprà illuminarci.- Le altre guardarono in cagnesco la compita Mercury che come il solito aveva sempre ragione e, senza aggiungere altro uscirono trascinandosi dietro la principessina disperata.

 

La sala del Consiglio era la stanza di rappresentanza della reggia ed esprimeva tutta la magnificenza del regno, il soffitto a volta di cedro ed avorio finemente intagliato era sorretto da colonne d'oro; tutte le pareti erano dipinte ad affreschi dai vivaci colori rappresentanti scene mitologiche sulle quali si aprivano grandi vetrate affacciate sugli splendidi giardini del palazzo. Anche il pavimento a mosaico, con tessere di pietre dure era diviso in tante porzioni con motivi geometrici di gran perizia.

Le giovani abituate non ci fecero caso entrando e calamitando la propria attenzione sulla figura seduta sul trono, accanto a lei Luna ed Artemis i giudiziosi, saggi consiglieri del Silver Millenium. La regina fece loro segno di accomodarsi sulle poltroncine ai lati della sala e la principessa prese posto sullo scranno di fianco alla madre.

"Oddio...ha scoperto che sono scesa di nascosto sulla Terra"pensava Serenity con sgomento"Non mi aveva mai convocata in modo ufficiale...stavolta è grave...forse se confesso subito la punizione sarà ridotta e me la potreicavare con poco...in fondo cosa ho fatto di male e poi non è successo nulla di grave...anzi..." arrossì fino alla radice dei capelli. La sovrana, vedendo il volto della giovane agitato da tanti pensieri, guardò con cenno interrogativo le compagne della figlia che risposero con altrettanta perplessità.

- Figlia mia! Ti ho chiamato oggi per darti una lieta novella.- cominciò con voce dolcissima.- Sono stata informata, che tra breve nel regno della Terra ci sarà un grande matrimonio tra le principali famiglie reali che inaugurerà un lungo periodo di pace.-

Serenity tirò un sospiro di sollievo, allora non l'avevano beccata.

- Come ben sai, i miei impegni come regina e custode del cristallo mi tengono impegnata e così ho pensato di mandare te e le tue amiche come mie rappresentanti ed ambasciatrici di pace...Penso che ormai tu sia abbastanza grande per poterti prendere questa responsabilità...ve la sentite?- terminò guardando le giovani che non stavano in se dalla gioia.

- Maestà! Come capo delle guardie, nonchè amica della principessa, e parlando a nome di tutte, ci riteniamo oltremodo onorate della preferenza accordataci in questa occasione e teniamo a rassicurarl...- Venus stava diventando viola cercando di esprimersi senza riprendere fiato, Jupiter le tappò la bocca mentre Mars prendeva la parola.

- Quello che intendeva dire è che ci dimostreremo degne di tanta fiducia.-

- E andremo subito a studiare tutti i saggi sulle tecniche della diplomazia nella biblioteca reale.- terminò convinta Mercury incurante dello sguardo assasino delle compagne.

La regina sospirò e tornò a posare i suoi meravigliosi occhi sulla figlia tanto amata.

- Serenity allora conto su tutte voi, porterete doni agli sposi Endymion e Beryl ed in tal modo cercherete di riallacciare i rapporti fra i nostri regni.-

"Endymion" la giovane provò un tuffo al cuore "Deve essere una coincidenza non può trattarsi dello stesso Endymion che conosco io...senz'altro è un caso".

Baciò la madre sulla guancia e si esibì in un perfetto inchino colmo di grazia per poi uscire seguita dalle amiche che chiaccheravano allegramente eccitate dall'idea di poter finalmente visitare il magnifico pianeta azzurro.

 

Quella sera era riuscita a ritirarsi abbastanza presto e, chiusa nelle sue stanze, aveva dormito malamente agitata da sogni terribili in cui vedeva Endymion, il suo Endymion andare via con un'altra.

Si svegliò di soprassalto. Non poteva continuare ad essere lacerata dal dubbio, voleva sapere se il principe della terra ed il ragazzo che tanto dolcemente l'aveva tenuta fra le braccia erano la stessa persona...Ma in quel caso cosa avrebbe fatto?

Senza pensarci due volte scattò fuori dal letto e vestitasi sgattaiolò in punta di piedi nel corridoio dirigendosi verso la sala delle invocazioni.

Le ci volle pochissimo tempo a raggiungerla scivolando silenziosamente sul marmo del corridoio verso la stanza dove la Sovrana passava gran parte del giorno pregando in meditazione. Davanti al gigantesco obelisco vi era l'altare che conservava il più prezioso tesoro dell'universo: il Ginzuishou.

Incastonato nello scettro lunare la rosa di cristallo splendeva nella penombra, scintilla animata di vita propria, nessuno al di fuori della famiglia reale poteva toccarla e, grazie alla sua luce, donava pace e prosperità a tutto il regno.

Serenity allungò la mano e sfiorò la Pietra Sacra, non le piaceva fare tutto di nascosto ma doveva assolutamente togliersi il dubbio e l'unico modo era utilizzare lo scettro per teletrasportarsi sul pianeta. Una luce argentata l'avvolse facendola scomparire in mille colori.

Quella notte la principessa non era l'unica a non poter dormire. Una gatta nera con l'emblema della famiglia reale sulla fronte aveva visto tutto e preoccupata corse a chiamare aiuto.

 

 

  
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