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Autore: Shurq Elalle    20/10/2014    1 recensioni
Durante un viaggio temporale, Clara si ritrova a riflettere sui suoi sentimenti verso l'Undicesimo Dottore. Riuscirà a rivelargli quello che prova?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 11, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fortunata

 

Come potevi non rimanere colpita dal suo fascino? Come potevi rimanere impassibile ai suoi movimenti veloci, ma precisi, sulle manopole e le leve della TARDIS?
Non capiva, proprio non capiva.
Sapeva che non era normale invaghirsi di un uomo venuto dallo spazio, di un sapientone che aveva salvato miriadi di volte in tutte le sue rigenerazioni, sapeva che si sarebbe inoltrata in un terreno abbastanza impervio... ma cosa ci poteva fare?
Non era stata la sola, men che meno la prima e neppure l'ultima.
Sapeva che era impossibile non avere un debole per lui: era così coinvolgente e straordinariamente umano nel suo essere totalmente alieno che non potevi sottrarti al suo fascino.
Poteva dirgli quello che provava. Ci aveva pensato tante di quelle volte che ormai aveva perso il conto. Sapeva che era pericoloso rivelargli i suoi sentimenti, lo conosceva fin troppo bene, perché aveva un'idea di come avrebbe reagito.
Il Dottore aveva sempre avuto un po'... di problemi coi sentimenti dei suoi compagni di viaggio, soprattutto se erano da lui ricambiati. Rose Tayler, era un esempio lampante. Ma lei non poteva continuare ad ignorare quello che provava.
Fu quel giorno, non sapeva bene quale dentro la TARDIS capire il tempo-paradossalmente-era davvero impossibile, che si decise. Quel giorno in cui prese tutto il coraggio che aveva per poter finalmente rivelare al Dottore quello che provava.
Ed eccolo lì, alle prese con le duemila manopole della TARDIS, concentrato su chissà quali coordinate, chissà quale pianeti...
«Dottore...» esordì. Il suo cuore era più veloce di un treno ad alta velocità.
«Clara, potresti abbassare quella lev... no, quella ross... no, no la verde NO! Ecco, sì quella!»
Era stata presa così alla sprovvista che quel semplice compito rischiò di farla sembrare l'imbranata che non era.
«Dovremo esserci quasi...» continuò a borbottare senza aver dato segno di aver sentito la sua compagna di viaggio.
«Dottore, io dovrei...»
«Ma andiamo...!» esclamò lui, completamente concentrato sulla sua cabina, la quale stava iniziando ad emettere rumori alquanto sinistri.
La ragazza, però, non si perse d'animo e continuò:«Dottore, c'è una cosa che ho sempre voluto dirti...»
«ABBASSATI!»
Fulminea, si accovacciò sul pavimento mentre una scintilla schizzò proprio nella traiettoria dove prima vi era la sua testa.
«Dai piccola» disse il Dottore col tono affettuoso che rivolgeva solamente alla sua amata TARDIS «Non puoi fare i capricci ora...»
Clara vide l'uomo dello spazio accarezzare con amorevole dolcezza la sua piccola grande cabina e fu allora che comprese.
Nei cuori del Dottore vi era spazio per una sola donna e quella donna non era lei.
La TARDIS era davvero troppo fortunata.

   
 
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