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Autore: ErZa_chan    22/10/2014    6 recensioni
Né Marian né Elsa sono mai arrivate a Storybrooke.
La vita ha continuato a procedere tranquillamente per ben sedici anni in quella piccola cittadina nel Maine e tutti si sono ambientati, mettendo su famiglia. Storybrooke sembra il posto più sicuro del mondo per un gruppo di adolescenti, ma sarà davvero così?
E se i figli dei nostri protagonisti si trovassero ad affrontare una minaccia che non sono in grado di fronteggiare?
Genere: Angst, Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regina Mills, Roland, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Red, a Giada, Giulia e Mia.

 

Boulevard of Broken Dreams

Cap 1

 

Izzy sistemò un'ultima ciocca ribelle che ancora si rifiutava di entrare nella coda e si infilò la giacchetta di pelle nera e la sciarpa, un attimo prima che qualcuno suonasse il campanello.

Si sentì lo scalpiccio di sua madre che andava ad aprire e una voce maschile che salutava educatamente: Neal.

 

Izzy afferrò velocemente la faretra piena di frecce appoggiata accanto alla porta e scese le scale correndo, saltando elegantemente gli ultimi gradini.

 

"Isabelle quante volte ti ho detto di non farlo!" la redarguì aspramente sua madre.

 

La ragazza alzò gli occhi al cielo: "Mamma ho quindici anni, so quello che devo o non devo fare!"

 

Regina arricciò le labbra: "A me non sembra proprio..."

 

Izzy lanciò un'occhiata disperata a Neal che si affrettò a intervenire. "Signora Mills dobbiamo andare, Michelle e Roland ci aspettano in fondo alla strada..."

 

Regina scosse la testa sbuffando: "Va bene, a casa per le sette mi raccomando. Non costringermi a mandare Henry a cercarvi."

 

"Ricevuto, a dopo mamma!" salutò la ragazza, afferrando Neal per un braccio e trascinandolo quasi di peso fuori dalla porta.

 

"E' sempre così iperprotettiva!" si lamentò Izzy.

 

"Ti vuole bene." le rispose lui, sorridendo.

 

La ragazza si strinse nella spalle, tirando su la lampo della giacchetta e sistemando la sciarpa fin sotto il naso.

 

Faceva freddo, Natale era alle porte e la scuola era chiusa, per cui i ragazzi non perdevano occasione di uscire e fuggire il più lontano possibile nel bosco.

Era lì che avevano la loro base segreta, o semplicemente la Base, come amavano chiamarla loro.

L'avevano costruita quando erano bambini e Henry stava ancora con loro, premurandosi che non si facessero male o che combinassero qualche pasticcio.

Le labbra le si curvarono in un sorriso involontario.

 

Fu la voce di Neal a distoglierla dai suoi pensieri: "Secondo te Michelle e Roland stanno insieme?"

 

"Non ancora..Secondo me Roland si dichiara a Natale!"

 

"Quindi gli piace Michelle? Te l'ha detto lui?"

 

"Certo! E' mio fratello e io sono la sua confidente. A dir il vero sono anche la confidente di Michelle per cui so per certo che la cosa è reciproca."

 

"Deve essere un casino essere sempre tirata in mezzo!"

 

"Puoi dirlo forte"- sospiò Izzy-"Ehi Nolan, non una parola di quel che ti ho detto!"


"Come desideri Hood! Sarò muto come una tomba" la canzonò lui, scarruffandole i capelli.

 

Lei sorrise involontariamente: normalmente detestava essere chiamata per cognome, ma a Neal concedeva tutto.

Era il suo migliore amico e Izzy sapeva bene che per lei forse era anche di più, ma non aveva mai avuto il coraggio di ammetterlo.

Conoscendo la loro famiglia come minimo sarebbero andati a incappare in qualche tipo d'incesto, inoltre temeva la reazione di sua madre. Che effetto avrebbe fatto sapere che sua figlia aveva una cotta per il figlio della donna che aveva cercato di uccidere per una vita?

 

Arrivarono in fondo alla strada e videro venire loro incontro Roland e Michelle.

Lei era tale e quale sua madre: bionda, slanciata e atletica, tuttavia aveva chiaramente gli occhi di suo padre e il suo stesso sguardo furbo, da pirata.

Era questo lato di lei che piaceva a Izzy: Michelle non si tirava indietro davanti a nulla, era sempre pronta a combinarne una o a ficcarsi in qualche guaio, proprio come lei.

Erano, in un certo senso, fin troppo simili e da piccole si detestavano ma crescendo avevano capito che essere compagne di avventure non faceva che apportare maggior divertimento e così, un giorno, da bambine, avevano stretto un'alleanza: si erano ripromesse di supportarsi sempre e di tormentare i ragazzi del gruppo come solo loro sapevano fare, tempestandoli di dispetti e scherzi.

 

Da quel giorno tutto era migliorato e Michelle e Izzy erano diventate realmente amiche, anche se ogni tanto la seconda si spazientiva per il lato perbenista della compagna, chiaramente ereditato da sua nonna Snow, che cercavo in continuazione di educarla come una principessa.

In realtà questo faceva irritare anche Michelle che ogni tanto si ribellava, trasformandosi in un maschiaccio, con grande divertimento di Izzy che l'appoggiava in quelle ribellioni adolescenziali.

 

"Tieni Roland, ho portato il tuo arco." disse Isabelle, porgendo l'arma e la faretra a suo fratello che le prese ringraziandola con un sorriso.

 

Era sempre stato lui quello che prediligeva l'arco, come loro padre. Izzy preferiva la magia che, per quanto più complessa da apprendere, le risultava più comoda.

Era parte di lei: sapeva di essere il frutto del Vero Amore e questo la eccitava terribilmente perchè voleva dire che aveva un potenziale magico pressoché illimitato.

 

"Andiamo?" le domandò Michelle con un sorriso.

 

"Andiamo." confermò lei e i quattro si avviarono verso il bosco.

 

**

 

La Base in realtà non era molto distante dalla città, ma Michelle e Izzy l'avevano incantata in modo che chiunque entrasse nella zona intorno ad essa avesse la sensazione di essere già passato di lì e semplicemente cambiasse strada, senza notare nulla.

 

La base segreta si trovava in alto, costruita tra due grandi alberi. Lungo uno dei tronchi c'era una liana con la quale i ragazzi si arrampicavano.

Neal andò per primo seguito da Izzy e Michelle, per ultimo Roland.

 

La casa era abbastanza spaziosa per essere costruita sugli alberi: era totalmente in legno ed era aperta da un lato, per permettere alla luce di filtrare attraverso le fronde degli alberi, che tuttavia risultavano utli per parare la pioggia in caso di maltempo. Il tetto era spiovente e ricordava quasi quello una baita di montagna.

 

Izzy si avvicinò alla parete sul fondo e come sempre percorse con un dito i nomi incisi nel legno.

 

Henry Roland Neal Izzy Michelle

 

Adorava farlo, le dava un senso di stabilità e di sicurezza.

Ripercorse il nome di Henry, piena di tristezza.

Le mancava, il suo fratellastro: ormai era grande, un uomo fatto e finito e aveva una compagna: Wendy.

Si faceva vedere giusto qualche volta, ma ormai era distaccato. A Izzy mancava il fratellone con cui giocava da bambina, quello che l'aveva aiutata a costruire quella base, quello che le impediva sempre di cacciarsi nei guai.

 

"E' buffo che Henry non abbia mai detto in giro di questa Base." commentò Neal, che la osservava da un po'.

 

Izzy si girò di scatto: "Non ci tradirebbe mai in questa maniera, lo sai."

 

"Ha ragione"-intervenne Michelle-"E' pur sempre nostro fratello."

 

"Fa sempre strano pensare che voi due abbiate un fratello in comune ma non siate sorelle." sogghignò Neal.

 

"Bhe tu sei lo zio di Michelle, quindi dovresti stare zitto." ridacchiò Roland, appoggiando l'arco e la faretra a terra.

 

"Possiamo parlare d'altro? Il nostro albero genealogico mi fa venire l'emicrania!" sbottò Izzy, lasciandosi cadere pesantemente per terra.

 

"Allora che ne dici di far pratica di magia?"- domandò Neal-"Magari nella cripta di tua madre ci potrebbe essere qualcosa che ci torna utile..."

 

Gli occhi dei ragazzi scintillarono, Roland provò ad obbiettare qualcosa ma venne brutalmente zittito dai compagni.

 

"Io ci sto!" esclamò Michelle, seguita a ruota da Izzy.

 

Adorava Neal e lo lo amava ancora di più quando aveva queste idee geniali e spericolate.

 

**

Avevano spostato la bara ed erano scesi giù fin nei sotterranei, stando attenti a fare meno rumore possibile nonostante non ci fosse un'anima da quelle parti.

 

"Cosa cerchiamo esattamente?" si azzardò a chiedere Roland, guardandosi intorno.

 

Le ragazze si strinsero nelle spalle: "Un libro di magia, possibilmente."- disse Izzy-"O comunque una qualsiasi cosa che ci aiuti a fare pratica!"

 

"Ehi guarda là!" esclamò Michelle, tirando l'amica per un braccio e indicando tante scatole allineate che emettevano una luce rossastra.

 

"Sono cuori, lo so."- si limitò a dire Izzy, come se fosse normale-"Mia madre ne ha una collezione intera..Roba dei vecchi tempi." spiegò, vedendo le facce perplesse dei compagni.

"E quello cos'è, il cuore di un rospo?" sghignazzò Neal, indicando una scatola poco distante da loro che, a differenza delle altre, emanava una luce verdastra.

 

"Sei sempre il solito cretino." sorrise Roland, mentre Michelle rideva di gusto.

 

Izzy invece aggrottò un sopracciglio, stranamente seria.

C'era qualcosa che non andava, lo sentiva chiaramente.

Un brivido le attraversò la schiena.

 

Si girò verso Michelle e si rese conto che sia lei che Neal avevano avvertito la stessa sensazione e la guardavano perplessi.

"Andiamo via..." propose Michelle, guardando preoccupata verso la luce verde.

 

"Perché?" domandò Roland, che non riusciva a capire la situazione.

 

"Qualsiasi cosa ci sia in quella scatola è malvagia, dobbiamo andarcene e in fretta!" -esclamò Neal, afferrando Izzy per un braccio-"Andiamo ad avvertire tua madre, ora."

 

"E secondo voi non ci domanderà cosa facevamo qui? Perché stavamo ficcando il naso?" ribatté lei, preoccupata.

Ma in cuor suo sapeva che Neal aveva ragione.

 

"Ci occuperemo dopo di quello, ora andiamo." disse lui e fecero per uscire quando un sibilo attirò la loro attenzione.

 

Una nuvola di vapore verde si sprigionò dalla scatola diffondendosi per la stanza. Aleggiò qualche secondo in aria e poi cominciò a prendere forma, andando a formare un'immagine tremula, sfuocata di una donna.

Una risata agghiacciante riecheggiò nell'aria, facendo rabbrividire i ragazzi.

 

Roland incoccò velocemente una freccia, mentre Izzy fece apparire una palla di fuoco sul palmo della sua mano.

 

Gli occhi della donna sembrarono brillare di cattiveria, il viso, incorniciato da lunghi capelli rossicci, era deformato da un ghigno agghiacciante.

 

"Sei la degna figlia di Regina, tu."- sogghignò, indicando Izzy con un gesto del capo-"Probabilmente sei altrettanto viziata e lamentosa."

 

Ogni traccia di paura era sparita dal volto di Isabelle, lasciando posto solo alla furia. La palla di fuoco sul palmo della sua mano divampò, illuminando la stanza e facendo indietreggiare Neal.

 

"Sono impressionata!" la schernì la donna, mentre pian piano le si avvicinava.

 

Izzy rabbrividì trovandosela di fronte, ma non lo diede a vedere.

 

"Non fare tanto la gradassa, lo percepiamo tutti che sei debole." le sibilò, facendo un passo indietro.

 

Era vero: quella donna aveva un potere magico pressoché illimitato ma era debole, ed era poco più che una proiezione.

Izzy non sarebbe certo fuggita davanti a una nemica così, per quanto timore le incutesse.

 

La donna proruppe in una risata tagliente, quasi dolorosa a sentirsi:

 

"Sai com'è, bambina, dopo sedici anni di prigionia non sono esattamente al massimo delle mie forze."

 

Sedici anni di prigionia.

Quelle parole fecero scattare qualcosa in Michelle, che fissò la donna costernata.

 

"Zelena.." sussurrò poi, come se il solo nome potesse ferirla.

 

"Un punto a favore della figlia della Salvatrice!"- ridacchiò la strega, stranamente divertita da quella situazione-"Sei identica a tua madre, forse altrettanto stupida."

 

"Hai finito di insultarci?" sbottò Neal, irritato.

 

Zelena lo fissò per qualche istante, poi scosse la testa diverita:"Tu sei il figlio di quella lamentosa di Snow...ti ho strappato dalle sue braccia appena sei nato, purtroppo non ho avuto modo di completare l'opera, altrimenti a questo punto non saresti nulla di più che un corpicino seppellito nel cimitero qua sopra." ghignò, avanzando verso la scalinata d'uscita.

 

"Sei debole, strega, non hai che le parole per difenderti. Ti consiglio di non fare un altro passo." intimò Roland, puntandole una freccia contro.

 

Lei lo ignoro totalmente, continuando per la sua strada e quando mise piede sul primo gradino, l'arco del picccolo Hood si tese, e la freccia sibilò, fendendo l'aria, ma non arrivò a segno, peché Zelena la fermò con un semplice movimento della mano.

La osservò un secondo e poi con un semplice gesto la rispedì al mittende.

Roland fece per scansarse il colpo, ma una palla di fuoco incenerì la freccia a mezz'aria.

 

"Tu non vai da nessuna parte, stronza." sibilò Izzy, mentre scagliava un altro colpo, stavolta verso Zelena.

La palla di fuoco si dissolse poco prima di sfiorare la donna, come se un semplice pensieri di Zelena avesse potuto annientarla.

 

"Sta recuperando le forze.."- pensò Isabelle-"Diventa più forte ogni minuto che passa.."

 

"Mi avete stancato adesso!" sbottò lei, girandosi di scatto.

Con una rapidità sorprendente sollevò Izzy dal suolo, stringendole la gola in una morsa d'acciaio.

 

La ragazza gemette, cercando di invocare aiuto.

Fu Michelle la prima a reagire: una palla di luce bianca scaturì dalla sua mano, centrando in pieno petto Zelena, che non se l'aspettava.

La donna barcollò, mollando istintivamente la presa su Izzy, che rovinò al suolo.

Neal si avvicnò a Michelle, pronto ad aiutarla, mentre Roland tese una mano a Izzy, per aiutarla rialzarsi.

 

La strega rialzò lo sguardo, imbestialita, e tese le braccia, scagliando i ragazzi sul fondo della stanza, facendoli sbattere violentemente contro gli armadietti e gli scaffali.

Il frastuono dell'impatto dei loro corpi si mescolò a quello degli oggetti che cadevano e dele fialette che si spaccavano, scagliando schegge di vetro ovunque.

 

"Potrei uccidervi tutti se volessi"-ringhiò Zelena-"Ma non lo farò adesso. Farò in modo che soffriate prima, avrò la vendetta che merito!" urlò, prima di sparire in una nuvola di fumo verde.

 

Izzy ci mise un po' prima di riprendersi, si massaggiò la testa e si tastò la spalla, che le doleva non poco.

"State tutti bene?" domandò Roland, mentre si chinava a raccogliere l'arco che gli era scivolato nell'impatto.

 

"Io sto bene.-" confermò Michelle-"Ma Neal sanguina.."

 

"E' solo un taglio superficiale." la tranquilizzò lui, poi con un gesto della mano rimarginò parzialmente la ferita.

Era ancora troppo inesperto per guarirla totalmente, ma comunque era meglio di nulla.

 

Avevano appena finito di rialzarsi quando udirono uno scalpiccio: qualcuno stava scendendo le scale.

"Forse sta tornando.."suggerì Michelle, con una punta di paura nella voce.

 

Con le forze che le restavano Izzy creò una palla di fuoco, più piccola della precedenti e attese, tesa come una corda di violino, che la strega si mostrasse di nuovo.

Ma non fu lei a entrare nella stanza, bensì Regina, che si guardò stralunata intorno.

 

"Mamma.."disse Isabelle, tirando un sospiro di sollievo.

 

Il dolore sembrò arrivare tutto d'un colpo, non appena la scarica d'adrenalina e la tensione passarono.

Izzy si accasciò al suolo, tenendosi la spalla. La testa le doleva e la gola sembrava andare in fiamme.

 

"Zelena...Zelena è di nuovo qui..ci ha attaccati.." cercò di spiegare Michelle, mentre Regina aiutava sua figlia a rialzarsi.

 

Roland ammirò l'incredibile sangue freddo della sua matrigna: nonostante l'evidente preoccupazione si premurò subito di analizzare la spalla della figlia e si assicurò che nessuno di loro fosse realmente ferito.

Quando stettero di nuovo tutti più o meno bene, Regina prese la parola:

 

"Zelena dovrebbe essere morta, ho visto la registrazione coi miei stessi occhi..A meno che.."- la donna lasciò la frase in sospeso per qualche secondo, pensando, poi aggiunge solo-"Rumple potrà aiutarci a capire, ho già un'idea su cosa possa essere successo. Isabelle vai a casa, dì a tuo padre dell'accaduto. Porta i ragazzi con te, non preoccuparti della spalla è solo una botta. Farò in modo di raggiungervi al più presto."

 

"Okay signora Mills." rispose Neal al posto di Izzy e, aiutandola ad alzarsi, fece strada verso l'uscita.

 

Regina aspettò che si allontanassero, poi afferrò il cellulare e digitò un numero.

 

"Pronto, Rumple? Dobbiamo parlare, chiama anche i due idoti, ci vediamo a casa mia tra mezz'ora. Zelena è tornata."


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Salve a tutti! Se siete arrivati alla fine di questo primo capitolo vi ringrazio con tutto il cuore.
Questa storia è un po' un esperimento, in quanto tratta di personaggi tutti nuovi, ovvero, come avete già capito, i figli dei nostri protagonisti.
I personaggi di Storybrooke saranno ovviamente presenti (no Regina no party)  ma avranno dei ruoli minori anche se ogni tanto ci sarà qualche scena dedicata anche a loro.
Che dire..spero vi sia piaciuto come inizio, mi farebbe davvero piacere se lasciaste un vostro commento, positivo o negativo che sia <3
Grazie a tutti
Erza

Ps: ci sta che vi siate persi con "chi è figlio di chi"
Izzy è la figlia di Regina e Robin, sorellastra di Roland.
Neal è il figlio di Snow e Charming ovviamente, mentre Michelle è la figlia di Emma e Hook.
Spero di essere stata abbastanza chiara nella storia XD

  
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