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Autore: OerbaDiaVanille1    22/10/2014    1 recensioni
Dopo che Squall viene coinvolto in un incidente stradale, restando a un passo dalla morte, scopre che qualcosa in lui è cambiato, la realtà che vedeva un tempo ora è distorta e oscura. Poteva vedere cose al di sopra del mondo fisico ...ossia i morti.
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - Inizio

 

Era una giornata come tante all'interno del Garden. Il periodo degli esami per diventare Seed era ormai passato e tra pochi giorni ci sarebbe stata la festa per festeggiare i nuovi arrivati.

 

Era passato ormai un anno dalla guerra contro Artemisia e tutti si sforzavano di andare avanti e dimenticare quei giorni bui.

 

Squall era occupato a vestirsi per andare a Deling City con Rinoa a fare delle commissioni per conto del Preside Cid .

Non aveva molta voglia andare in mezzo alla gente di quella città, conosciuta per essere molto arrogante e altezzosa, per il semplice motivo che la maggior parte era tutta popolazione di nobile origine tutti dell'alta società, tipiche persone che Squall non tollerava.

Al posto dei suoi soliti vestiti si mise una normale T-shirt nera smanicata e dei jeans strappati al ginocchio. Erano poche le volte che si vestiva come un normale ragazzo della sua età...ma quel giorno voleva cogliere l'occasione per rilassarsi un po.

Finito di prepararsi uscì dalla stanza dirigendosi verso l'uscita.

 

- Hei Squall dove vai vestito così? - Squall si voltò e vide una pazza Selphie catapultarsi verso di lui

con affianco anche Irvine occupato a tenere degli strumenti musicali, molto probabilmente per il festival del Garden. Squall si fermò in direzione dei due ragazzi, facendo una impercettibile smorfia osservando il povero Irvine combattere per non far cadere tutto per terra.

- Esco – disse semplicemente – WOW dev'essere un'occasione speciale, è la prima volta che ti vedo vestito così.. - Selphie saltellava divertita ignorando completamente il povero irvine che barcollava per l'eccessivo carico che aveva in mano. - Esco per conto di Cid, devo fare scorta di alcune cose per il Garden - - sei fortunato...io sono stato incastrato per tutto il giorno.. - Selphie si girò a fissarlo allegra ma con uno sguardo di minaccia celato sotto. Il cowboy declutì a vuoto. - Beh noi andiamo dobbiamo preparare tutto alla perfezione per il SUPERFANTASTICOFESTIVALDISEMPRE!!

CIAOO – Selphie andò via saltellando con indietro Irvine che dopo aver salutato urlava alla ragazza di rallentare.

 

" non cambieranno mai "

 

Arrivato all'uscita incontrò Rinoa appoggiata su una parete, vestita con i suoi soliti abiti azzurri assorta a fissare le matricole che camminavano allegre per i corridoi. Da quando Rinoa era venuta ad abitare lì era suo solito fermarsi ed osservare la vita studentesca dell'istituto. Squall non ne capiva il motivo ma secondo lei serviva a studiare, giorno dopo giorno, la gente al fine di diventare anche lei parte dei quel meraviglioso mondo. Lui sapeva quanto fosse difficile per lei essere tagliata fuori da tutto per il semplice fatto che lei non era nè uno studente nè un Seed e quindi si sentiva come esclusa dalle loro vite, ma tutti i suoi amici si impegnavano per non lasciarla mai sola e questo Squall lo faceva con enorme piacere.

Alla vista del ragazzo, gli occhi di Rinoa si illuminarono per la gioia e per la sorpresa. Vederlo vestito così era un'evento rarissimo e doveva ammettere che stava dannatamente bene con quei jeans. - Cavolo come siamo informali Comandante Squall – ridacchiò di gusto mentre si avvicinava a lui – Stai benissimo lo sai? Dovresti vestirti così più spesso – Squall voleva cambiar discorso ma sapeva che sarebbe stato difficile con lei – Non sono adatti negli allenamenti – disse semplicemente.

- Ah certo – rise ancora una volta vedendo lo sguardo svogliato di lui ma si vedeva che era tranquillo.

- Come mai quella faccia annoiata? Stiamo andando a fare Shopping, non ad uccidere qualcuno – Squall fece un sospiro sconsolato – Non stiamo andando a divertirci, stiamo svolgendo un lavoro per conto del Garden – la ragazza si arrese. Da quando lo aveva conosciuto Squall era cambiato molto ma a volte capiva che alcuni suoi atteggiamenti non sarebbero mai andati via. E forse era giusto così, altrimenti non sarebbe Squall.

 

Partirono in auto fino a Balamb e da lì presero il treno per Timber per poi andare a Deling City. Per tutto il viaggio era Rinoa che parlava più spesso scherzando con il suo ragazzo, beando quell'avvicinanza che capitava raramente a causa dei vari impegni del giovane Seed.

 

 

Una volta arrivati i due iniziarono a passeggiare per le ricche strade della capitale, colma di gente di tutti i paesi. Deling City era una città molto globalizzata, sempre piena di stranieri e turisti venuti da ogni parte del mondo. In fondo, dopo tutto, era una bella città, c'erano molti edifici antichi che appartenevano a varie famiglie nobili Galbadiane. Rinoa scattava foto un po ovunque come se fosse la prima volta a visitarla. Squall era felice in quel momento, anche se il suo volto non lo faceva vedere. Vederla sorridere, scherzare con lui come solo lei sapeva fare, tutto era perfetto.

Finiti gli acquisti i due decisero che era tempo di rientrare. Rinoa desiderava restare ancora un po ma decise di accettare la decisione del ragazzo.

 

- Sai...volevo chiederti una cosa – Rinoa iniziò a parlare mentre si teneva stretta per un braccio a Squall e con l'altro teneva i vari acquisti. Lui si girò a guardarla – dimmi -

All'improvviso la giovane strega era diventata silenziosa, fissava con finto interesse il suolo, indecisa su come portare avanti la conversazione – Ecco...sai che ci sarà il festival del Garden...e io ... - Squall aveva capito dove voleva arrivare ma non disse nulla e la lasciò continuare. - ...desidero danzare con te anche quest'anno – si voltò verso di lui cercando una qualunque reazione da parte sua. - Lo sai che detesto quelle feste, e ballare non mi è mai piaciuto – continuò Squall chiudendo gli occhi. La ragazza si rattristì – Ah... – riuscì a dire.

- Ma... visto che sei tu a chiedermelo...andremo alla festa – la fissò con un vago sorriso sul volto. La ragazza spalancò gli occhi, felicissima. - Davvero??? EVVIVA!!– Lo abbracciò talmente forte che Squall per poco non perdeva l'equilibrio.

 

Dopo un po si fermarono al semaforo di un grande incrocio aspettando che uscisse il verde per i pedoni.

In quel momento Squall sentì che qualcosa stava cambiando. Non capiva il perchè...ma era come se tutto andasse al rallentatore. Girava lo sguardo, osservava la gente felice, anziani, donne con i propri figli, era come se stesse guardando la pellicola di un film. Sentiva come se tutti i rumori fossero ovattati, dentro di lui sapeva che qualcosa sarebbe successo. Voltò lo sguardo alla sua destra e vide Rinoa contenta mentre parlava con lui. Si sentiva inqueto, agitato, confuso.

- Andiamo, è verde – Rinoa lo riportò dai suoi pensieri guidandolo sulle strisce pedonali per attraversare la strada.

 

Poi il delirio.

 

Un esplosione in lontananza fece girare lo sguardo di Squall all'istante e si accorse che un fuoristrada, a gran velocità, aveva travolto un'auto e ora era diretta verso di loro.

Senza pensare prese Rinoa e la lanciò con forza sul ciglio della strada .

Rinoa si sentì cataputare sul marciapiede cadendo con violenza di schiena. Ancora stordita e spaesata non si rendeva conto di quello che stava succedendo fino a quando non sentì un fortissimo schianto proprio d'avanti a lei. Rinoa ancor prima di rendersene conto vide qualcosa volare per diversi metri sull'asfalto e il fuoristrada schiantarsi un po più avanti contro un palo.

La ragazza si alzò con fatica e ancora dolorante notò una sagoma sulla strada...

 

Poi capì.

 

........................

 

Buio.

 

Silenzio.

 

Pace.

 

- Dove sono? -

 

Intorno a lui solo buio, un'oscurità mai vista prima....

 

Nonostante tutto era tranquillo, calmo, sereno...

 

Non aveva paura.

 

"Squall"

 

-Mh? Chi mi chiama ?-

 

In lontananza comparve una luce. Una luce blu che fluttuava nel vuoto. Fredda. Irregolare.

 

"Squall "

 

Non capiva da dove provenisse quella voce. Ma infondo...non gli importava.

Abbassò lo sguardo e si accorse che non riusciva a vedersi.

Poi riportò la sua attenzione verso quella luce...aveva la senzazione che fosse lì per lui....

 

- Tu... cosa sei? -

 

Improvvisamente quella luce tanto fredda....diventò calda e luminosa...

 

Iniziò ad espandersi fino ad inondare Squall completamente. Lo pervase con la sua luce tanto forte ma per niente fastidiosa. Una luce indescrivibile.

 

In quel momento...si sentì pieno di energia...di un calore incalcolabile...tanti sentimenti lo travolgevano: amore, felicità, tranquillità, pace, completezza.

 

Poi la luce svanì e iniziò a vedere scorrere tante immagini fulminee...vedeva immagini di un feto nel grembo materno, immagini di un bambino che man mano cresceva, diventava forte...Il garden, i suoi amici, battaglie... tutta la sua vita scorreva d'avanti a lui...quelle immagini rappresentavano il suo viaggio sulla terra...partivano dalla sua nascita e poi terminarono al suo ultimo istante su quella strada....

 

Tutto si dissolse e si ritrovò a fluttuare...ma non capiva dove.

 

Vedeva solo palazzi, paesi, alberi, fiori e tanti volti che si confondevano tra di loro...ma non ne riconosceva nemmeno uno...sentiva delle risate di fanciulli in lontananza che pian piano diventavano eco nel vento...globi di energia lo attraversavano fluttuando intorno a lui come se volessero guidarlo...si sentiva trasportare in un tumulto di emozioni mai provate prima...

 

In quel momento comprese...

 

Pian piano la vita lo stava abbandonando, ma non era così tragico. Per lui in quel momento era normale come se fosse arrivato finalmente al suo traguardo dopo un lunghissimo viaggio nella vita...

 

Poi tutto si stabilizzò ....si accorse che stava fluttuando... guardò meglio verso il basso e vide tanta gente radunata in mezzo a una strada...un'ambulanza...un'auto in frantumi....

 

" Squall! "

 

Urla.

 

Pianti.

 

Spostò lo sguardo e vide una ragazza ...trattenuta da un ragazzo con un lungo cappotto bianco ma non riusciva a vedergli il volto...urlava... completamente disperata.....piangeva...

 

Guardava quella ragazza vestita di blu dai lunghi capelli corvini pronunciare un nome...

 

" Squall "

 

- Ma quella... -

 

....Rinoa....

 

Perchè piangeva?....cosa stava guardando?...

 

- Non capisco...Rinoa... perchè piangi?-

 

Rivolse lo sguardo poco più avanti...e lo vide...

 

Era lì...disteso...immobile...sull'asfalto...

 

- Chi è quello? -

 

Quello che vedeva era un ragazzo...circondato da paramedici...in una pozza di sangue...il volto bianco...insanguinato....

 

- Quello....sarei io? -

 

Squall osservava tutto. I medici che cercavano di rianimarlo...gente che curiosava poco più in là....voci nell'aria si mescolavano come energia...

 

- Non capisco perchè fanno tutto questo casino...io sto bene...perchè sono tutti così agitati?...-

 

Squall continuava a guardare quello che prima era il suo corpo...lo guardava come se non fosse mai stato suo...lo guardava con indifferenza...non provava nulla...in quel momento per lui era solo spazzatura...un involucro...una prigione... dove è stato prigioniero per tanto tempo...mentre ora era...libero....

 

Si...era quello che provava...libertà.

 

"Squall...ti prego...non lasciarmi.."

 

Continuava a sentire quella voce...lo invocava...ma a lui non importava niente...nè di Rinoa...ne di quel corpo ormai senza vita...di nulla...ora...stava bene.

 

All'improvviso iniziò a viaggiare in mille posti contemporaniamente... di ogni epoca....lui poteva essere ovunque ed essere qualsiasi cosa...sentiva di essere parte di qualcosa di molto più grande...

 

e poi qualcosa cambiò...iniziò a scivolare...era questa la senzazione che provava...come se lo risucchiassero...si sentiva tirare...

 

- No...non voglio... -

 

Capì che qualcosa lo stava portando indietro.

 

- No...non voglio...non voglio tornare...voglio stare qui...NO! -

 

Man mano che scivolava...sentiva tanti rumori per la testa...profumi...sussurri...

 

L'ultima cosa che sentì ....fu una voce stranamente familiare...

 

"No Squall...non è il tuo momento....torna a casa figliolo"

 

Poi più nulla.

 

...

 

...

 

Dolore.

 

...

 

Dolore...

 

...

 

Ancora dolore... si intensificava...

 

La senzazione di libertà che provava prima ora era sostituita da un senso di oppresione..si sentiva come in trappola...schiacciato...

 

Lentamente aprì gli occhi che si chiuserò subito a causa della forte luce....fastidiosa...

 

Dopo qualche istante si rese conto di essere steso su un letto...probabilemte in una stanza d' ospedale...

 

Tentò di guardarsi attorno...ma la vista era impedita in parte a causa di una benda che copriva parte degli occhi... non riusciva a muoversi...con la vista annebbiata notò una figura ai piedi del letto, minuta ed esile che lo fissava ma era confusa e sbiadita e non riusciva a capire chi fosse. Poi roteò gli occhi e vide alla sua destra qualcuno seduto su una poltrona...stava dormendo...

 

- Ma quella è Rinoa... -

 

La fanciulla era appoggiata al bracciolo, visibilmente stanca e provata. Era leggermente pallida e si vedeva che non mangiava da giorni.

 

Provò ad alzarsi ma si accorse che il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi. Provò dolore in ogni parte del corpo.Si guardò e vide che era collegato a dei macchinari probabilmente per tenerlo in vita...provò a parlare, ma ben presto si pentì di quell'azione...un dolore acuto lo raggiunse improvvisamente e lo fece lamentare...notò che aveva un tubo di plastica che fuoriusciva dalla gola ed era una bruttissima senzazione.

Rinoa si svegliò...sentendo dei rumori provenire dal ragazzo...quando aprì gli occhi....rimase pietrificata...

 

Vedeva Squall che aveva ripreso conoscenza...era vivo.

 

Si avvicinò tremante con le lacrime che gli rigavano il volto...incredula di aver di fronte un miracolo...

 

- Squall...Squall...s-stai bene ... - disse con un filo di voce mentre gli accarezzava una mano...poi la guancia...

 

Lacrime.

 

Ma questa volta erano lacrime di felicità...pura felicità...

 

Era vivo.

 

La ragazza non disse altro, si voltò e uscì di corsa dalla stanza.

Intanto Squall osservava tutto ciò che lo circondava. Si accorse dopo che quella figura ai piedi del letto non c'era più. Ma non ci diede peso, aveva ben altre cose per la testa.

I giovane Seed cercava di mettere in ordine i pensieri ma più tentava più il mal di testa aumentava.

Non ricordava nulla...come era arrivato li?

Nella sua mente vedeva dei flash di lui con Rinoa e di una strada ma non riusciva a ricordare altro...

 

Si aprì la porta ed entrò un medico seguito da Rinoa.

La ragazza si mise da parte per dargli spazio per visitarlo.

Il dottore esaminò le sue condizioni...pressione, battito, respirazione e altre cose che in quel momento Squall non riusciva a capire.

 

- Tutto bene signorina, non si preoccupi, è fuori pericolo...resterà ancora sotto osservazione, vedremo gli sviluppi in seguito....- La ragazza fece un enorme sospiro di soglievo trattenendo le lacrime.

Il medico poi si rivolse a Squall – Ragazzo considerati molto fortunato, possiamo definirlo un miracolo – Sorrise e si rivolse ancora verso lei – Per ora non potrà ancora parlare e appena finiranno gli effetti delle medicine sono sicuro che riuscirà anche a muoversi quindi le consiglio di tornare a casa, lei ha bisogno di riposo – Rinoa alzò lo sguardo, è vero era molto stanca e distrutta, dall'incidente non aveva mangiato molto e per quanto riguarda il dormire poco e nulla.

Ma non se la sentiva di lasciarlo solo, proprio ora che si era risvegliato.

- La ringrazio dottore ma preferisco restare con lui – L'uomo uscì dalla stanza lasciando Rinoa accanto a Squall che gli teneva una mano. Aveva gli occhi socchiusi, per quanto si sforzasse non riusciva proprio a fare nulla. Voleva alzarsi e abbracciarla, parlarle ma era ancora troppo debole.

La ragazza iniziò ad accarezzargli i capelli sussurrandogli dolci parole ringraziando Hyne di poter ancora stare accanto al suo Squall.

Rinoa si addormentò subito mentre il giovane Seed cercava ancora di prendere sonno.

Gli antidolorifici erano utili ma sentiva ancora dolore ovunque ed era difficile rilassarsi.

Prima di addormentarsi vide ancora quella sagoma piccola e minuta ai piedi del letto che continuava a fissarlo. Il volto era confuso ed era inpossibile capire chi fosse.

Ad un tratto la figura si avvicinò sempre di più a lui.... lentamente...Squall iniziò a tremare, ma non capiva il perchè. Avvicinò il suo viso al ragazzo ma nonostante questo non riusciva comunque a vedere nulla, era come se fosse priva di volto....poi....il buio.

 

 

 

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OOOOK Ecco la mia seconda fanfiction questa volta ci ho messo più impegno. Spero che vi piaccia XD .

P.s. Questa storia presenta dei fatti veramete accaduti ( non tutti ) da me e da testimonianze di altre persone quindi scrivo questa storia anche come una specie di diario. Se vi piace o se vi ha incuriosito solo un pochino mettete una bella recenzione XD GRAZIE un bacio.   

  
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