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Autore: WibblyVale    23/10/2014    4 recensioni
Una neonata nell'ospedale di Konoha viene sottoposta ad un esperimento genetico e strappata alla sua innocenza. Crescendo diventerà un abile ninja solitaria, finchè un giorno non verrà inserita in un nuovo team. Il capitano della squadra è Kakashi Atake, un ninja con un passato triste alle spalle che fatica ad affezionarsi agli altri esseri umani. La giovane ninja sarà in grado di affrontare questa nuova sfida?
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Shiori stava cauterizzando le ferite dei suoi compagni. Aveva appena finito di occuparsi di Tenzo e si avvicinò a Kakashi. Il copia-ninja si premeva il braccio e stringeva gli occhi per il dolore.
"Lascia che dia un'occhiata." disse cercando di scostargli la mano dalla ferita.
"Sto bene." rispose in tono piatto.
Come diavolo faceva a mantenere la calma anche in quelle situazioni, lei proprio non riusciva a capirlo.
"Smettila di fare l'eroe. Non ho intenzione di portarti in braccio fino a Konoha perchè sei svenuto a causa di un emorragia che potevo curare!"
Lui la guardò con aria svogliata e tolse la mano.
"Accidenti!"
La ferita era piuttosto profonda e sporca. Inoltre il sangue non la smetteva di fluire.
"Non sei un medico molto rassicurante, sai?" disse accennando ad un sorriso.
"Non sono un medico. Conosco solo qualche trucco per salvarti il culo!"
Pulì velocemente la ferita, poi vi impose sopra le mani. Dopo qualche minuto poteva dirsi sistemata.
"Te la cavi piuttosto bene per non essere un ninja medico." commentò Tenzo, dopo aver visto la ferita.
Kakashi la guardò con uno sguardo che sembrava soddisfatto, ma con lui non si poteva mai sapere.
Avevano appena affrontato un gruppo numeroso di nemici, che avevano cercato di penetrare i confini illegalmente, ed erano tutti e tre sfiniti.
Il ritorno a casa fu molto lento e arrivarono solo a notte fonda, perciò decisero di andare a dormire e di fare rapporto all'Hokage la mattina successiva. Shiori si gettò sulle coperte ancora vestita, addormentandosi immediatamente.

Il giorno dopo Shiori e Tenzo furono i primi ad arrivare davanti alla porta dell'Hokage. Per la ragazza il fatto che Kakashi fosse raramente puntuale era una cosa positiva, perchè stare anche pochi minuti da sola con lui le faceva saltare i nervi e finivano per punzecchiarsi. Con Tenzo invece riusciva ad andare d'accordo, uscivano anche spesso insieme.
Erano passati tre mesi dalla loro prima missione e ormai si trovava a suo agio con i suoi compangni. Non pensava di potercela fare, invece si era ritrovata in squadra con due persone difficili da leggere, cosa che la rendeva molto più tranquilla. Infatti, quando apriva le porte, i loro sentimenti non spingevano contro di lei per poter entrare. Erano leggeri come piume e bastava un soffio per allontanarli da lei. Questi erano i segni del forte autocontrollo dei due shinobi, risultato delle dure prove fisiche e morali a cui erano stati sottoposti.
Dopo una mezz'ora anche il caposquadra si fece vivo, così entrarono a fare rapporto al Terzo. Non appena finì di ascoltare tutta la storia Sarutobi annuì soddisfatto.
"I miei complimenti ragazzi avete fatto un ottimo lavoro. Ora potete riposarvi qualche giorno, ma ho una missione già pronta per voi. Tra tre giorni dovrete ripartire."
L'Hokage passò la successiva ora a spiegare ai tre Anbu il compito che stava per assegnare loro: dovevano presenziare ad un summit a cui avrebbero partecipato tutte le autorità dei paesi più piccoli. Uno dei capi di stato aveva segnalato al Villaggio che qualcuno dei partecipanti voleva che questo incontro fallisse e che avrebbe fatto di tutto per rovinarlo. Dopo aver mandato il messaggio a Konoha quest'uomo morì in circostanze sospette. Al trono gli successe la giovane figlia. Shiori avrebbe dovuto prendere il suo posto e rintracciare colui che progettava di mandare a monte l'incontro. Alla squadra se ne sarebbe aggiunta un'altra che avrebbe avuto il compito di proteggere Lady Akemi, mentre loro tre indagavano.

Tre giorni dopo i tre ninja partirono alla mattina presto, arrivando a destinazione solo nel tardo pomeriggio.
Il punto di incontro era una piccola baita in mezzo alle colline, dove Gai, Genma ed Ebisu, i tre ninja di custodia, li stavano aspettando con la principessa.
Da quando era entrata nel team, Shiori aveva conosciuto alcuni degli amici di Tenzo e Kakashi. Quella che doveva essere una svolta esclusiva della sua vita lavorativa si era propagata anche alla sua vita privata. Non poteva dire che non fosse una svolta positiva: aveva cominciato a fare amicizia e forse, con il tempo, sarebbe riuscita a sentirsi meno sola. I ragazzi avevano fatto di tutto per metterla a suo agio, accogliendola nel gruppo con entusiasmo.
Gai era un ragazzo alto, aveva i capelli neri con un taglio a scodella e due soppracciglia molto vistose. Indossava sempre una tutina verde fin troppo aderente. Era espansivo, pieno di vita e molto profondo, anche se lo nascondeva sotto urla e schiamazzi.
Genma aveva i capelli castani che gli incorniciavano il viso e occhi scuri. Portava sempre una bandana nera sulla testa e in bocca teneva l'immancabile senbon. Di certo era meno rumoroso di Gai, ma adorava divertirsi. Inoltre, a Shiori di lui piaceva il fatto che dicesse sempre ciò che gli passava per la testa. Quello forse per le altre persone era il suo più enorme difetto, ma per la ninja solitaria no, lei lo trovava rilassante.
Ebisu era magro, con i capelli neri coperti da una bandana. Shiori non capiva perchè portasse gli occhiali da sole in qualsiasi momento della giornata. Era molto più tranquillo dei suoi compagni di squadra e sicuramente più ligio alle regole, ma aveva un morboso interesse per le donne. A volte Shiori sentiva i suoi occhi addosso, accompagnati da sensazioni che la mettevano leggeremente a disagio.
Accanto a loro stava lady Akemi, era più grande di lei di un anno, ma sembrava molto più fragile e delicata. Aveva due bellissimi occhi verdi e lunghi capelli neri. Non era molto alta, ma la sua presenza incuteva rispetto.
Kakashi le si avvicinò portando alle labbra la sua mano bianca, con le dita sottili e affusolate, per baciarla.
"Lady Akemi è un piacere conoscervi. Io sono Kakashi Atake e questa è la mia squadra: Tenzo e Shiori Nara." disse indicando i suoi compagni di squadra.
"Piacere di conoscervi maestà." gli fecero eco gli altri due ninja con un inchino.
"Siamo appena arrivati anche noi. E' incredibile Kakashi che tu sia in orario." ironizzò Genma.
Il copia-ninja gli lanciò un'occhiataccia e tornò a rivolgersi alla principessa.
"Dovete essere stanca maestà. Se volete vi aiuto a portare i vostri bagagli nella vostra stanza."
"Ti ringrazio Kakashi." disse con un sorriso.
Come tutte le ragazze che gli passavano accanto, anche la principessa subiva il fascino del ninja dai capelli d'argento. Shiori si scoprì ad osservarli con una certa morbosità. Ebisu interruppe i suoi pensieri.
"Qualcuno mi spiega com'è che tutte le ragazze cadono ai suoi piedi?"
"Forse perchè lui non è un pervertito?" rispose Genma.
"Avete visto i libri che legge?" chiese Gai.
"Chiediamolo a Shiori, lei è una ragazza." propose Tenzo con un tono innocente.
"Come? Cosa ne so io del perchè sbavano tutte dietro a quell'idiota?" sbottò lei, entrando velocemente in casa.
Più tardi si riunirono tutti per la cena e cominciarono a discutere il piano. La piccola sala da pranzo era piuttosto spoglia. Il solo ornamento era rappresentato dai disegni floreali della carta da parati. I ragazzi stavano seduti al tavolo al centro della stanza, tutti intenti ad ascoltare il capitano della missione.
"Allora domani mattina io, Tenzo e Shiori partiremo per il summit, mentre voi maestà resterete sotto la custodia di Gai, Genma ed Ebisu." iniziò pacato Kakashi.
"Per infiltrarvi lei prenderà il mio aspetto?" chiese lady Akemi sempre rivolta al copia-ninja.
"Non esattamente. Dato che nessuno vi conosce personalmente, io vi sostitutirò soltanto. La tecnica della trasformazione richiede l'uso di chakra e, se non è strettamente necessario, è meglio evitare di usarla, soprattutto perchè non conosciamo la potenza del nemico. Se vi preoccupa quasto ciuffo, posso garantirvi che conosco mille modi per nasconderlo."
Shiori cercò di essere il più esauriente possibile. La principessa arricciò un po' il naso e rivolse il suo sguardo di nuovo a Kakashi. Lo trovava un bell'uomo e di certo lui non era da meno, dato che non le toglieva gli occhi di dosso. Shiori si impose di smettere di guardare dentro di loro. Che diavolo mi prende?
"Sai Shiori, credo che lady Akemi sia turbata dal fatto che tu non sia poi così raffinata." la canzonò Genma.
La principessa abbassò lo sguardo un po' in imbarazzo.
"Sei davvero un idiota!" esclamò Shiori ridendo.
"Genma tu non hai gusto!" esclamò Ebisu, lanciando occhiate eloquenti alla giovane Nara, che sentì un brivido gelido percorrerle la schiena.
"Maestà, so che in confronto a voi io sono... bè direi un po' grezza. Vi assicuro che però prendo il mio lavoro seriamente e vi prometto che farò del mio meglio per rendervi giustizia." cercò di dire con un sorriso.
Non aveva mai considerato così importante il suo aspetto, ma con quella ragazza così bella lì davanti e Kakashi che la guardava come se fosse un dolce, si sentiva a disagio e avrebbe voluto cambiare ogni cosa di sè stessa.
Il suo capitano intervenne per darle man forte:
"Maestà, vi posso assicurare che Shiori è la ragazza più adatta a questo ruolo. Non è solo una ninja molto abile, ma viene anche da una delle famiglie più importanti del villaggio, quindi conosce le buone maniere. Inoltre, ora voi la vedete con la sua divisa da ninja, dopo che ha corso per chilometri senza fermarsi. Datele il tempo di riassettarsi e sicuramente sembrerà più simile ad una principessa."
Come al solito i suoi modi erano professionali e distaccati, ma Shiori non potè fare a meno di arrossire.
"Sono sicura che sarà così." disse lady Akemi con un sorriso.
Gai diede una gomitata a Genma, alzando le sue enormi soppracciglia, Ebisu incrociò le braccia borbottando "Non è possibile. Tutte ai suoi piedi." e Tenzo trattenne a stento un sorriso. Kakashi dal canto suo continuò a spiegare il piano, fingendo di non accorgersi di ciò che gli accadeva intorno.
"Dopo che saremo entrati, cercheremo di individuare chi mina alla pace e lo fermeremo. A quel punto gli altri vi porteranno per fare lo scambio."
"Questo non è giusto! Anche noi abbiamo il diritto di sfogare la forza della nostra giovinezza!" disse Gai con il solito entusiasmo.
"Gai avrete tempo per... per sfogare la forza della giovinezza se verrete attaccati. La priorità è proteggere la principessa su questo non si discute." affermò il copia-ninja con tono divertito ma fermo.
"Ora sarebbe meglio se andassimo tutti a riposare. Io e Kakashi faremo il primo turno di guardia." disse Tenzo.
"Si, poi ci sostituiranno a turno Gai, Genma e Ebisu. Tu Nara riposa tutta la notte, abbiamo bisogno che tu sia in forze. Domani mattina ti dovrai svegliare presto per prepararti."
"Se me lo permetti ti vorrei aiutare." disse lady Akemi in tono sommesso.
"Se non vi arreca disturbo, sarebbe per me un onore maestà." le rispose Shiori con un sorriso.

Kakashi e Tenzo stavano facendo la guardia all'esterno della baita. Il luogo era protetto dalle montagne e il bosco nascondeva la piccola casa alla vista. I raggi della luna riuscivano a malapena ad illuminare quell'enorme oscurità. Certo erano protetti dalla natura, ma in quella notte buia la stessa sembrava minacciarli.
Il copia-ninja era preoccupato: quella era una missione diplomatica dopotutto, se qualcosa fosse andato storto sarebbe stata la fine. E se fosse ricominciato tutto daccapo? Sarebbe riuscito a sopportarlo? E tutti i sacrifici che erano stati fatti per avere la pace sarebbero stati resi inutili, la morte delle persone che amava sarebbe...
"Può sembrare una principessa, eh?" Tenzo interruppe i suoi pensieri.
Kakashi lo guardò facendo finta di non capire e tornò a guardare il sentiero che portava al rifugio.
"Sembravi molto convinto delle tue parole."
"Dovevo convincere la principessa, che era preoccupata per l'esito della missione, che sarebbe andato tutto liscio." disse Kakashi con tono annoiato.
"Vuoi dire che non pensi che sia una bella ragazza?"
Perchè non la smetteva di assillarlo?
"Non ho detto questo Tenzo. Intendevo dire che l'importante è l'esito della missione e Shiori è adatta al compito. Non è che se io faccio apprezz..."
"Quindi ti piace?"
"Ora ti stai comportando in modo davvero infantile!"
Tenzo, con il volto appena illuminato dalla luna, lo guardò con gli occhi spalancati. Quello sguardo inquietante faceva gelare il sangue. Il copia-ninja non si scompose, ma il ragazzo non distoglieva lo sguardo.
"E' una bella ragazza e una brava ninja. Lo pensi anche tu o mi sbaglio?" aveva dovuto cedere, quegli occhi riuscivano a mettergli i brividi.
"Si certo."
"Bene allora smettila di assilllarmi!" concluse Kakashi.
Non aveva voglia di parlare, tantomeno di Shiori. Apprezzava le sue capacità come ninja, era coraggiosa, intelligente e poco fastidiosa, caratteristica non molto presente nelle ragazze di Konoha. Poi c'era quel lato di lei che gli dava sui nervi, voleva sempre aver l'ultima parola e lo mandava fuori di testa ogni volta. Finivano sempre per discutere e, essendo entrambi testardi, era difficile che qualcuno l'avesse vinta.
Nonostante ciò, si era accorto di essersi legato a lei, anche non volendo. Si pensava fosse una bella ragazza, la rispettava per ciò che aveva patito e per come affrontava ogni giorno il suo dolore, perchè glielo leggeva negli occhi che ne provava. Però si era promesso di evitare ogni convolgimento e ci sarebbe riuscito, a costo di fare lo stronzo ogni volta che si trovavano nella stessa stanza. Anche a costo di farsi odiare da lei, sebbene al pensiero che lei lo potesse disprezzare, sentiva un dolore estremamente fastidioso allo stomaco.

I ninja non di guardia si erano infilati nei sacchi a pelo e dormivano in una stanza al piano di sopra, mentre lady Akemi aveva una stanza tutta per sè accanto alla loro.
Shiori non aveva faticato ad addormentarsi, ma il suo sonno non era affatto tranquillo.
Era in un luogo oscuro e correva, e correva senza mai raggiungere la meta. Doveva continuare a migliorare diventare più forte. Seguì una flebile luce e quando uscì dall'oscurità si ritrovò alle terme con un asciugamano avvolto intorno al corpo e i capelli sciolti. In un primo momento si sentì particolarmente rilassata, poi si sentì talmente sola e spaventata da voler fuggire. Una porta si aprì alla sua sinistra. La attraversò. Si ritrovò in un enorme salone poco illuminato. Dal centro di questo però si sprigionava una forte luce, ma non vi era nessuna fonte dalla quale questa potesse provenire. Improvvisamente capì: erano i due ragazzi al centro della stanza, pronti a scambiarsi i voti nuziali, che la illuminavano. Kakashi e lady Akemi si tenevano per mano, entrambi talmente belli da sembrare irreali. Shiori li osservava da lontano immersa nell'oscurità, tentando di raggiungerli per... No, non aveva alcun senso!
Si svegliò di soprassalto, più agitata che mai. Tenzo era accanto a lei.
"Tutto bene?" le chiese con voce assonnata.
"Solo un brutto sogno."
"E' già mattina?"
"Si ma tu dormi ancora. Io vado a prepararmi."
Si diresse verso il bagno e si fece una lunga doccia rilassante.
Dormire con così tante persone accanto non era molto salutare per lei. Ai suoi sogni si erano mescolate le sensazioni degli altri, permettendo alla sua mente di creare scenari a dir poco assurdi.
Uscì dalla doccia una buona mezz'ora dopo, indossando la vestaglia.
Percorse velocemente il piccolo corridoio e bussò sommessamente alla porta della stanza di lady Akemi.
"Entra pure!" La principessa la fece accomodare su una sedia e cominciò ad occuparsi dei suoi capelli.
Shiori poteva percepire distintamente, e l'aveva sentito anche nei suoi sogni, il dolore e il senso di vuoto che la morte del padre aveva lasciato nella ragazza. Sapeva che non poteva consolarla, ma le sembrava doveroso porgerle le sue condolianze.
"Maestà, ieri non ho avuto l'occasione di potervi dire che mi dispiace molto per la vostra perdita. Se mi permettete, sono sicura che riuscirete ad onorarlo diventando una grande regina."
Gli occhi di lady Akemi si riempirono di lacrime.
"Grazie Shiori, sei molto gentile."
Lei le rispose con un sorriso caloroso.
Le due ragazze passarono le successive due ore a sistemare i capelli, vestire e truccare Shiori.
La kunoichi non aveva mai impiegato così tanto tempo per farlo, non le era mai servito. Usciva raramente e, quando lo faceva, per lo più era per andare al campo di addestramento o in missione.
Ogni tanto i ragazzi bussavano alla porta per sentire come andava e per sbirciare i preparativi. Puntualmente venivano cacciati via da uno sguardo omicida di Shiori.
"Devo ammettere maestà che siete molto brava. Probabilmente senza di voi ci avrei impiegato il doppio del tempo." affermò la ninja con gratitudine.
"Oh per me è semplice, ho passato la vita ad imparare queste cose. Ah e mi dispiace se ieri sera posso esserti sembrata superba e sgarbata." cercò di scusarsi lady Akemi.
Effettivamente Shiori l'aveva giudicata così, ma non poteva sbagliarsi di più. Era una ragazza dolce e altruista, sarebbe stata una grande regina.
"Non vi dovete preoccupare. Insomma so di non essermi mai occupata del mio corpo, non in quel senso almeno." "Nonostante ciò sei molto carina e credo che lo pensino anche i tuoi amici." disse con un sorriso malizioso, che la fece apparire più adulta.
"Siete fin troppo gentile maestà." balbettò arrossendo.
Dopo quell'interminabile seduta preparatoria, finalmente Shiori era pronta.
Si guardò allo specchio: i capelli erano acconciati in una crocchia con le ciocche ricce che le scendevano sui lati incorniciandole il viso. Il ciuffo rosso era stato colorato di nero come il resto dei capelli. Non sembrava nemmeno lei senza. Questo l'avrebbe aiutata a calarsi meglio nella parte.
Il trucco non era pesante, ma era messo con tale maestria da sottolinearle le luci e le ombre del volto. Aveva un ombretto rosa, il contorno degli occhi veniva risaltato dalla matita, il mascara le rendeva le ciglia più accattivanti e il rossetto non troppo scuro le faceva le labbra più attraenti.
La parte più bella era il vestito verde chiaro che le lasciava le spalle scoperte. La parte alta del vestito era stretta, facendo risaltare le sue forme, mentre al di sotto della vita si apriva in una ruota. La principessa le porse lo scialle che Shiori si posò sulle spalle.
Cominciò a camminare con quei tacchi vertiginosi, dirigendosi verso le scale. D'accordo non era bravissima, ma non sembrava nemmeno così goffa, dopo che aveva concentrato un po' di chakra nei piedi e sulle gambe.
Lady Akemi la precedette alla porta e sporgendosi sulla ringhiera attirò l'attenzione dei ninja al piano di sotto.
"E' pronta!" disse con un enorme sorriso che le illuminava il volto.
I ragazzi alzarono la testa e Shiori notò di averli lasciati tutti a bocca aperta. Anche dal miscuglio di sensazioni dirette verso di lei percepiva che stavano apprezzando. Questo un po' la mise in imbarazzo, facendola traballare sui tacchi e rischiando di farla cadere. Kakashi fu subito al suo fianco sorreggendola con un braccio ed aiutandola a fare gli ultimi gradini. La ragazza diventò porpora, ma appena riprese l'uso della parola lo ringraziò.
"Wow Shiori sei bellissima!" esclamò Tenzo.
Gai al suo fianco fece un sorriso a trentadue denti ed alzò il pollice in segno di approvazione. Ebisu aveva momentaneamente perso l'uso della parola, guardandola semplicemente a bocca aperta.
"Davvero un bel vestito!" disse Genma, facendole l'occhiolino.
"Ti ricordo che sono comunque armata." disse ridendo.
Shiori si voltò verso Kakashi, che non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando era scesa. Con il suo sguardo la stava studiando, facendola sentire nuda.
"Siamo pronti Kakashi?" chiese cercando di non arrossire.
Il copia-ninja si limitò ad accennare un "si" con il capo.
Shiori notò che anche lui e Tenzo erano pronti. Portavano una giacca blu, con grandi bottoni dorati, lunghi pantaloni neri che si allargavano, formando una specie di palloncino in fondo alle gambe e una spada al fianco. Quella era la divisa, piuttosto ridicola, delle guardie reali di lady Akemi. Kakashi in più portava una benda sull'occhio per nascondere lo Sharingan.
Dopo aver salutato il resto del gruppo partirono. Riuscirono a raggiungere il castello nel giro di un'ora e furono accolti con tutta la riverenza del caso.
"Di certo i controlli non sono dei migliori. Ho già individuato almeno tre... no cinque falle nella sicurezza." sussurrò Tenzo di modo che potessero sentirlo solo i suoi compagni, che annuirono a conferma del suo pensiero.
Entrati nel castello, furono accolti da un maggiordomo che li guidò lungo uno scalone di marmo. Shiori alzò gli occhi al cielo. Anche le scale no! Ti prego! Decise che quei tacchi l'avrebbero uccisa.
Arrivati in cima, si ritrovarono davanti ad un'enorme porta di legno intarsiato. La ragazza si chiese come era possibile che tutto fosse così grande, così meraviglioso e allo stesso tempo non risultasse per nulla pomposo.
Furono introdotti in un enorme salone, all'interno del quale si trovavano già una decina di persone tra nobili e guardie del corpo. I tre ninja si guardarono intorno studiando gli altri ospiti.
"Voi siete lady Akemi immmagino."
Un signore con una lunga barba bianca e la schiena curva per l'età le si era avvicinato.
"Quello che dicono su di voi è vero. Siete bellissima!"
"Vi ringrazio. Voi sapete chi sono io, posso chiedervi chi siete voi?" parlò accennando un timido sorriso.
"Il mio nome è Atsushi. Sono un importante mercante del paese del ferro e commercio con molte terre ninja. E' un onore per me essere stato invitato a questo summit."
"Ho sentito molto parlare di voi, signore. So che avete una grande influenza. E' un onore conoscervi e sarò felice di poter collaborare con voi in futuro."
Atsushi fu davvero felice di quelle parole e, con un impeto quasi da ragazzino, baciò la mano alla finta principessa. Era un vecchietto davvero gentile e di certo non un criminale.
"Possiamo toglierlo dalla lista."
"Solo perchè ti ha fatto i complimenti." la canzonò Tenzo.
"Idiota."
Furono fatti tutti accomodare per il pranzo e, non appena furono servite le portate, Shiori cominciò a sondare gli invitati.
Kakashi si guardava attorno, cercando di capire chi in quella tavola potesse essere il loro obiettivo. Certo non era facile, perchè il colpevole poteva trovarsi sia tra i nobili sia tra le guardie. Aveva notato che Shiori aveva già cominciato a leggere gli ospiti, chissà se aveva trovato qualcosa.
Anche Tenzo, accanto a lui, cercava il nemico, lanciando continui sguardi vogliosi alla tavola imbandita. Lui invece, dopo un primo momento di meraviglia, aveva concentrato le sue attenzioni su Shiori. La ragazza conversava amabilmente con chiunque le rivolgesse la parola, nonostante dovesse essere affamata, mangiava con gusto senza abbuffarsi. Insomma si era calata nella parte alla perfezione. Probabilmente li aveva già incantati tutti. Il suo modo di fare era impeccabile, inoltre quel vestito gli rendeva abbastanza difficile fingere di non trovarla attraente.
"Kakashi?! Ehi mi senti?" sussurrava Tenzo.
"Si... Certo!" Tenzo sorrise.
"Eri molto concentrato. Hai per caso notato qualcosa?"
Il giovane ninja aveva capito benissimo cosa aveva attirato l'attenzione dell'amico. Era strano vederlo così distratto e la cosa lo divertiva.
"No... Nulla. Cosa devi dirmi?"
"La guardia del corpo di lord Nakamura io la conosco. Si chiama Kaito. E' un ninja mercenario piuttosto forte. Ho lavorato con lui quando ero ancora alla Radice."
"Potrebbe essere un problema. Lui può riconoscerti?"
"Si, ma non credo che sappia che ho lasciato la Radice. Quindi potrebbe considerarmi come un alleato. Comunque non è per nulla una persona di cui fidarsi. Si vende al miglior offerente senza alcun problema ed è crudele."
Kakashi si accigliò per qualche secondo.
"Lady Akemi, avrei bisogno di parlarvi."
In fretta spiegarono la situazione alla ragazza, che si voltò ad osservare velocemente il mercenario: era alto e il suo corpo era formato dagli allenamenti. Il viso dai lineamenti duri era incorniciato dai capelli biondi, raccolti in una coda. Shiori lo lesse in maniera superficiale. Non rilevò nulla di buono.
"E' un essere sfuggente e ingannatore. Non c'è da fidarsi. Lasciati avvicinare, o meglio avvicinati a lui." suggerì Shiori. "Informalo che sei qui su ordine di Danzo." continuò Kakashi.
"Si. Sei sotto copertura per presenziare al Summit al fianco di lady Akemi."
"Chiedigli di mantenere il riserbo e vedi se riesci a prendere qualche informazione."
"D'accordo ragazzi. Allora vado." disse esibendosi in un inchino.
Il resto della giornata passò tranquillo. Dato che non erano ancora arrivati tutti gli invitati, non si poteva procedere con il summit.
Dopo cena tutti si ritirarono nelle loro stanze. Kakashi e Tenzo accompagnarono Shiori nella stanza destinata a lady Akemi. Subito dopo aver varcato la soglia il sorriso della ragazza scomparve.
"Allora Kaito?" chiese rivolgendosi a Tenzo.
"Mi aveva riconosciuto. Sembra che abbia creduto alla mia bugia, ma io non credo alla sua. Dice che si trova qui al servizio lord Nakamura, ma..."
"Lord Nakamura è quasi senza soldi." concluse Kakashi per lui.
"Già. Vi assicuro che le tariffe di quel mercenario non sono affatto economiche. Ci deve essere sicuramente qualcosa sotto. Comunque non agisce da solo, non senza essere ben pagato."
"E sappiamo che chiunque voglia distruggere il summit sarà qui. Accidenti dovrò passare un'altra giornata in questi abiti!" si lamentò Shiori.
"Parli tu. Questa divisa è a dir poco ridicola! Ad ogni modo non sono ancora arrivati tutti. Devi cercare di stare calma. Hai fatto un gran lavoro sta sera." disse Tenzo cercando di risollevarle il morale.
"Però dovresti cercare di essere un po' meno amichevole con le guardie. Gli altri capi di stato nemmeno le considerano, tu invece ci conversi pure."
Mentre parlava Kakashi non la guardava, per evitare che si arrabbiasse. Il piano fallì.
"Già ma gli altri capi di stato non stanno cercando un criminale, mi sembra!" sbottò lei.
"Non c'è bisogno di scaldarsi, ho solo detto che dovresti cercare di essere più discreta."
Perchè se la prendeva con lui?!? In fondo le aveva solo dato un consiglio. Smettila di mentire a te stesso. Era nervosa e l'hai provocata.
"Adesso vuoi insegnarmi a fare il ninja Kakashi?" Forse la stava facendo più grossa di quello che era, ma lui era così... così irritante!
"Io non voglio..." cominciò a dire Kakashi prima di venire interrotto da Tenzo.
"BASTA!!! Voi nemmeno ve ne accorgete vero? Fate così ogni dannata volta. Smettetela di litigare e concentratevi sulla missione."
Detto ciò uscì, lasciando gli altri due ninja a bocca aperta. Dopo aver elaborato per qualche secondo, Kakashi scoppiò a ridere.
Shiori non l'aveva mai visto così: aveva la testa piegata all'indietro e il volto arrossato. Era uno di quei rari momenti in cui un atteggiamento del ragazzo rivelava quanto fosse giovane. La sua risata, così sincera e vivace era contagiosa. "Mi spieghi cosa ti diverte tanto?"
Kakashi cercò di darsi un contegno, ma quando parlò tracce della sua ilarità risuonavano ancora nella voce.
"E' che se... se abbiamo fatto perdere la calma a Tenzo, dobbiamo essere stati proprio insopportabili."
"E questo ti fa ridere?" chiese Shiori continuando a sorridere.
"Ho uno strano senso dell'umorismo, che vuoi farci?"
Il copia-ninja si lasciò cadere a terra per riprendere fiato e Shiori gli si sedette di fronte. Per qualche minuto il silenzio cadde tra loro e la ragazza si mise ad osservare il suo compagno di squadra.
Sin dal primo momento in cui l'aveva visto l'aveva trovato attraente e, nonostante quell'assurdo completo blu, riusciva a togliere il fiato. Tutto in lui sprigionava forza e sicurezza. Il volto dai lineamenti forti (o almeno quel poco che era immaginabile), la schiena dritta, ogni muscolo del suo corpo teso, sodo, allenato. Lo sguardo di Shiori si fermò sulle sue braccia immaginando come poteva essere sentirsele attorno al corpo.
Scostò lo sguardo dal compagno, cercando di allontanare quei pensieri. A che diavolo stava pensando? Era davvero così forte l'attrazione che provava per lui? Macchè, non le interessava per niente quel borioso idiota.
Scosse la testa per cacciare via quei pensieri e all'improvviso sentì uno strano groviglio di sensazioni che non le appartenevano: dolore, paura, rimpianto. La ragazza si affrettò a alzare una barriera tra lei e il suo compagno, alzando poi il suo sguardo. Kakashi la stava osservando.
"Mi dispiace per prima." comiciò a dire.
"Non c'è bisogno che ti scusi. Anche io ti ho attaccato. Non so che mi è preso. Solo che tu ti comporti in modo.... diverso nei miei confronti. Voglio dire che sembri tollerare tutti gli altri, mentre con me... sembra che ci prendi gusto a fare lo stronzo!"
"Lo so e mi dispiace. Tu non mi rendi le cose facili però. Sei sempre pronta a ribattere, vuoi sempre av..."
"Io cerco solo di capire che diavolo ti passa per la testa! Sei sempre così test..."
"Sto solo cercando di mantenere la cosa sul piano professionale, va bene? E'... è più semplice così."
La frase uscì dalla sua bocca tutto d'un fiato. Non voleva dirlo, ma quella ragazza rendeva il suo cervello utile come innaffiare il prato in un giorno di pioggia. Inoltre la situazione stava diventando insostenibile e la reazione di Tenzo ne era un chiaro segno.
Shiori, dal canto suo, combatteva tra l'irritazione e l'empatia che provava per il dolore del ninja di fronte a lei. Aveva finalmente capito cosa significavano quei sentimenti tristi. Era la paura di affezionarsi a qualcuno per poi perderlo, era il ricordo di chi aveva amato e perduto. La ragazza cercava di trattenere le lacrime e si scordò di rispondere. "Allora? Di qualcosa!"
"Io... io non so che dire. Posso solo immaginare quali siano le ragioni che ti spingono a dire questo e, anche se non per gli stessi motivi, ti capisco. Credo che però sia difficile non affezionarsi ai propri compagni di squadra anche se fai di tutto per spingerli via."
Lei non riusciva a capire quanto la situazione per lui con lei fosse più complicata. Lei aveva smosso in lui sensazioni che non voleva più provare, perchè portavano solo sofferenze, perchè lo facevano sentire in colpa, perchè così tradiva il Suo ricordo. Kakashi però non aveva voglia di spiegarsi con lei, non doveva farlo. Lui non aveva il diritto di sfogarsi, non se lo meritava.
"Ascoltami Kakashi! Quello che sto cercando di dirti è che dovremmo cercare di avere fiducia l'uno nell'altro, almeno professionalmente. Non dobbiamo per forza essere migliori amici, ma possiamo provare ad essere civili tra noi. Risolveremmo molti problemi e non rischieremmo di mandare Tenzo al manicomio."
Il ninja annuì e si alzò.
"Allora questa l'abbiamo risolta, giusto?" disse con un tono pragmatico che fece di nuovo saltare i nervi a Shiori .
La ragazza però finse indifferenza e accennò lievemente un sorriso.
"Buonanotte Nara." disse, voltandole la schiena e agitando la mano in segno di saluto.
"Buonanotte capitano."
Quando Kakashi entrò nella sua stanza, Tenzo stava seduto sul futon a braccia e gambe incrociate.
"Avete risolto?" chiese in tono minaccioso.
L'altro ninja annuì.
"Ora riposiamo. Domani dobbiamo trovare il nemico e fermarlo." concluse velocemente il copia-ninja, mettendosi a dormire.

La mattina successiva i due ninja si alzarono presto e cominciarono a prepararsi. Tenzo furtivo cercava di guardare sotto quella dannata maschera che copriva il volto del suo amico, ma come al solito fallì. Quando furono pronti raggiunsero la stanza di Shiori ed entrarono. Trovarono la ragazza un po' in difficoltà con la cerniera del vestito. "Buongiorno!" li salutò ansimando. "I vestiti che metto di solito non mi danno tutti questi problemi!"
Il vestito rosa, che arrivava appena sotto il ginocchio, l'abbracciava stretta, facendo risaltare le sue forme. Nonostante la posizione buffa, dato che aveva le braccia allungate lungo la schiena per cercare di chiudere la cerniera, Kakashi la trovava attraente.
"Volete smetterla di guardarmi e venite a darmi una mano." ordinò perentoria.
Con una falcata il ninja dello Sharingan le fu dietro. La ragazza sentì una sua mano prendere il lembo inferiore del vestito, mentre con l'altra tirava su la cerniera. Il respiro di lui sul suo collo e il contatto con le sue mani, le fecero perdere qualche battito. Tutto sembrava andare a rallentatore. Il suo stomaco stava facendo le capriole e un gran caldo la invase. Per un secondo si lasciò andare, con il suo potere percepì le sensazioni dell'uomo dietro di lei: un forte calore, accompagnato da una sensazione simile, seppur più complessa, a quellla che lei provava quando Yoshino le impediva di mangiare la torta appena sfornata. Lei desiderava tanto prenderla, ma temeva, anzi era terrorizzata dalle conseguenze. Lo stesso provava il ragazzo dietro di lei. Sono io la torta?
La zip salì.
"Ora sei pronta. Andiamo." un ordine perentorio, che non lasciava trapelare alcuna emozione.
Mentre percorrevano quel dedalo di corridoi per raggiungere il salone adibito alla riunione, la ragazza continuava a dirsi di aver interpretato male. In fondo era questo il problema con i suoi poteri: per quanto ogni sensazione abbia una sua peculiarità che la rende identificabile, non esiste nulla di più soggettivo delle emozioni.
Se, ad esempio, lei fosse posta di fronte ad una situazione di pericolo, la sua sensazione di terrore sarebbe stata macchiata da un po' di curiosità e desiderio di affrontare una nuova sfida. Al contrario, una creatura indifesa come lady Akemi, si sentirebbe persa, desiderebbe fuggire o che qualcuno arrivasse in suo aiuto. Questo colorerebbe quelle due semplici e, in apparenza, così simili sensazioni di paura con sfumature e tonalità talmente diverse, da renderle due emozioni completamente nuove.
Questo ragionamento la convise che doveva aver sicuramente capito male. Forse aveva solo letto quello che avrebbe voluto che lui provasse. Mentre lei faceva questi suoi ragionamenti, i tre ninja raggiunsero la loro destinazione.
Tutti gli invitati erano finalmente arrivati e il salone era pieno di persone. Lord Watanabe, il padrone di casa, si alzò in piedi. Era un uomo basso di corporatura esile. Sarebbe stato completamente calvo se non fosse stato per la fascia di capelli neri che gli circondava la testa. Fu lui a prendere la parola e la sua voce risuonò prepotente per tutta la sala, intimando a tutti il silenzio.
"Buongiorno a tutti. Sono molto felice di vedervi tutti qui riuniti. Questo è un passo importante per la costruzione di forti legami che dureranno..."
Shiori smise in fretta di ascoltare, lasciando fluire dentro di sè le sensazioni che pervadevano quella stanza. Il problema però era che, rispetto alla sera precedente, erano presenti molte più persone e le loro sensazioni sembravano tutte urlare dentro di lei. Non riusciva ad isolarle, a risconoscerle, a capire da chi provenivano.
I ninja dietro di lei notarono che il volto della compagna si stava arrossando per lo sforzo e che leggere gocce di sudore le imperlavano il viso.
"Bisogna che si calmi." disse Kakashi preoccupato.
Tenzo le si avvicinò, appoggiandole una mano sulla spalla.
"Concentrati su di me" le sussurrò all'orecchio.
Shiori fece un respiro profondo. Tenzo era preoccupato, ma stava cercando di infonderle fiducia.
"Se sei più agitato di me come mi calmo?" scherzò per fargli capire che il brutto momento era passato.
Ora poteva concentrarsi sulle persone attorno a lei una per una.
A metà mattina ci fu una piccola pausa. Shiori era abbastanza provata, ma sembrava soddisfatta.
"Allora?" chiesero in coro i due ninja.
"Alcuni dei partecipanti provano un forte rancore, ma nessuno sembra pronto a sopportare un'altra guerra. Masaru, il mercante del paese della pioggia, prova un odio indescrivibile." disse tremando.
I due ragazzi osservarono l'uomo che aveva indicato. Era alto, i lunghi capelli verde acqua gli ricadevano sulle spalle larghe e muscolose.
"Sei convinta che sia lui?" chiese Kakashi.
"Si. Oltretutto lui e Kaito si sono lanciati occhiate complici per tutto il tempo."
"Masaru si potrebbe permettere un mercenario come lui." affermò Tenzo convinto.
"Ragazzi è finalmente arrivato il momento di toglierci questi stracci di dosso." disse Kakashi, stiracchiandosi la schiena.

I tre ninja però non erano gli unici a preparare un piano d'attacco.
Kaito si avvicinò furtivo a Masaru.
"Signore, abbiamo un problema."
Il mercante osservò l'uomo biondo di fronte a sè con un'espressione indecifrabile. Il mercenario era un uomo coraggioso, ma quello sguardo gli mise i brividi.
"Una delle guardie della scorta di lady Akemi è un ninja di Konoha. Normalmente mi fiderei di lui perchè appartiene alla Radice, ma..."
"Ma?"
"Ho pensato fosse il caso di fare delle ricerche. Ho ordinato ai suoi uomini all'esterno di occuparsene. E' saltato fuori che la dolce lady Akemi è partita da palazzo scortata da tre ninja di Konoha."
"Anche l'altra gurdia è un ninja?"
"No signore, lei non capisce. Pensando che solo due ninja della scorta avessero accompagnato all'interno la principessa, ho mandato i suoi uomini a cercare il terzo. La scoperta è stata sconvolgente. In una baita nascosta nelle montagne appena fuori città, ci sono tre ninja di Konoha e una ragazza che corrisponde perfettamente alla descrizione di lady Akemi. Quelli al summit sono tutti ninja."
"A quanto pare volevano evitare che quel piccolo fiorellino facesse la fine del padre."
"Devo dare l'ordine signore?"
Masaru con un impercettibile gesto del capo decretò il destino dei suoi nemici.




Angolo dell'autrice.
Ciao a tutti!!!
Grazie per aver letto anche questo capitolo, che è un po' più lungo degli altri (spero così di farmi perdonare per la mia lentezza). Il prossimo capitolo arriverà un po' più velocemente.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito questa storia: non sapete quanto mi hanno resa felice tutti quei complimenti :) 
Grazie anche a tutti quelli che l'hanno solo letta, quelli che l'hanno messa tra i preferiti e le  storie seguite. 
Sto andando decisamente ooc con Tenzo. Credo che in questo capitolo sia più simile ad una fangirl che al personaggio originale, chiedo perdono. Spero di redimermi un po' nel prossimo capitolo!
A presto!
Baci!!!
  
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