Criminal.
-Il nome,prego-
-Tom,Tom Kaulitz-
-Ma non sei un po’
piccolo per viaggiare in
aereo?-
-No-
-E i tuoi genitori?-
-Sanno tutto,e ho
un’accompagnatrice a bordo-
-Farò un eccezione-
Eh si,Tom è un
criminale.
Non lo ha fatto con
cattiveria,ma ha fatto quel
che ha fatto.
Ha ferito una donna con la
sua piccola,per una
stupida scommessa.
E lui?lui è
sopravvissuto ed è scappato.
Per ora nessuno sa che
è stato ma presto lo
sapranno perciò deve scappare,e anche di corsa,poi lo
verranno a
prendere,portarlo via.
La cosa peggiore?è
che ha solo 10 anni!
Ed è per questo
che ha fatto una cosa così
sventata,è un piccolo bambino ancora immaturo.
Dopo due ore arriva a
destinazione:Berlino.
Non sa dove
andrà,non sa cosa mangerà,non sa dove
dormirà,non sa nulla.
Ma riesce a trovare una casa
che lo può
ospitare,una casa di una vecchietta.
…
Sono passati 6 anni
dall’accaduto.
Al tg hanno fatto vedere
più volte un servizio
dove la mamma lo cercava e la polizia si è data da fare ma
per fortuna nessuno
lo ha mai scoperto.
L’unica cosa che
aveva fatto è stato mandare un
messaggio al fratello con scritto:”non preoccupatevi io sto
bene,ma non
cercatemi” poi ha buttato il cellulare nel lago e ne ha
comprato un altro.
Fortunatamente la nonna che
lo ospitava(è la
vecchietta,affettuosamente chiamata “nonna”da
Tom)non lo ha mai sentito.
La vita procedeva a passo di
danza e tutto andava
per il meglio.
Al tg non fecero
più sentire il suo nome.
La mamma e Bill non
scoprirono del suo nuovo
cellulare.
E la polizia non lo aveva
ancora trovato.
-Tomi oggi andremo
all’orfanotrofio a portare
qualcosa da mangiare ai piccoli-disse la nonna,un giorno.
-Ma che palle,nonna!-
-Niente storie,devi imparare
un po’ a pensare
anche agli altri e non solo a te stesso-
-Maròòò-e
sbuffò.
Poi non parla più
e dopo un po’ escono di casa.
Arrivati,i bambini li
accolsero calorosamente
abbracciandoli e baciandoli.
Solo una ragazza se ne sta in
disparte.
Un bambino ci dice:
-È
cieca,poverina.Ha visto la morte in faccia e
per poco,oltre alla vista,non perdeva anche la vita-
-Poverina…-fa la
nonna.
Tom sbuffa e a quel punto la
nonna si arrabbia.
-Tom adesso basta,vai da lei-
-A fare che!!-
-A parlarle,o qualsiasi altra
cosa-
-Ma a me che mi interessa!-
-Che se non vai non ti faccio
uscire con i tuoi
presunti amici-
-Nonna i miei sono
amici,uffa…-e si dirige verso
lei.
Lei che non vede.
Lei che non piange.
Lei che non vive.
Si fermò a pochi
passi da lei,si gira e vede che
la nonna non c’è più,e quando si
rigirò verso lei vede che la ragazza lo stava
guardando.
Quegli occhi…erano
bianchi come la neve con
qualche sfumatura azzurrina e grigia…bellissimi,ti incanti
solo a vederli.
Ma così
tristi,vuoti,freddi,colmi d’odio ma non
rancore,insensibili e senza più lacrime.
I suoi occhi poveri.
I suoi occhi
inutili.
I suoi occhi diversi.
-Ciao-dice lei.
La sua voce melodica.
La sua voce rilassante.
La sua voce tranquilla.
Riprendendosi Tom risponse un
“ciao” un po’
affrettato e confuso.
-Come ti chiami?-
-Tom Kaulitz,tu?-
-Non ricordo il mio vero nome
ma qui tutti mi
chiamano Luna-
-Come quella di Harry
Potter?!-
-Si-
Per via dei suoi
capelli,biondi chiarissimi e
lisci con una mesh fuxia che si nota molto.
-Quanti anni hai?-chiede il
ragazzo,come scosso da
un tremito.
Non risponde.
La nonna chiama.
Tom deve andarsene.
-Hem,io adesso devo andare,ci
si vede-dice con
voce tremante,non era mai stato così insicuro in vita sua.
-Che la sorte ti accompagni-
Lui sorride dolcemente e gli
scendono dolci
lacrime calde.
Nessuno era mai riuscito a
far piangere il
Kaulitz,nessun bullo o adulto,ci era riuscita una ragazzina,
Che nemmeno conosceva.
Che non aveva mai
visto.
Che era diversa da lui.
Che credeva inutile.
Lei si avvicinò a
lui e gli levò la lacrima con la
manica della sua felpa e poi si allontanò.
“Come
avrà fatto a sapere che…”poi la voce della
nonna interrompe i suoi pensieri e esce dall’orfanotrofio con
lei.
La notte non
riuscì a dormire.Pensava a lei.
A lei che lo aveva fatto piangere.
A lei che lo aveva fatto
provare pena.
A lei che lo aveva fatto
provare sentimenti.
Passarono i giorni e Tom si
sentì meglio,per così
dire.
Non la pensava più.
Uscì con i suoi
amici e avvienne una cosa davvero
strana…
-Il capo ci vuole al rifugio
alle 3 di notte e ci
ha raccomandato di essere puntuali-dice un amico.
-Ma
Renà,è tardi,non so se…-
-Tom se non vuoi venire vai
pure a fare quel che
devi fare in bagno-
-Nono,vengo…-dice
abbassando gli occhi.
Tom se la fa con ragazzi
molto più grandi di lui,e
quando dico molto intendo con ragazzi ventenni e così via..
E lui ha solo 16 anni.
-Bene-fa Renato-Ci vediamo
dopo allora-
E il gruppo si congeda e
ognuno va da una parte.
Lui rimane fermo li ancora
per un paio di secondi
poi se ne va anche lui.
Camminò sotto la
piaggia a lungo ed a un certo
punto gli sembrò di vedere una faccia conosciuta sotto ad un
cappuccio.
Ma non se ne
curò,in questo momento aveva altro
cui pensare.
Gli incidenti che faceva ora
non erano innocenti
come fu quella di un tempo.
No,qui si faceva sul serio.
Si fanno le 3 e Tom va al
rifugio.
Puntuale entrò
dove trova anche gli altri.
Aspettano i ritardatari e
quando arrivarono tutti
iniziarono a parlare.
-Bene-inizia il capo-La
nostra squadra della
periferia di Berlino ci ha avvisato che la scorta sta per arrivare,e
noi
dobbiamo essere pronti a tutto.Non si sa se accetteranno subito lo
scambio e
non si sa come reagiranno,sono sempre Polacchi e non
c’è da fidarsi.Ora,ci
divideremo in 3 squadre.Una che rimarrà fuori per
controllare e per impedire
fughe,un’altra nascosta dentro l’edificio e
un’altra ancora che,insieme a
me,entrerà per lo scambio.L’ultima sarà
composta da 5 persone.
Saranno:Renato,Nikola,Marco,Francois
e Tom…-
-Ma è solo un
moccioso-dice uno.
-è un compito
troppo importante per lui-dice un
altro.
-Zitti,così ho
scelto.Ora procediamo con gli altri
gruppi…-
-Capo,qui fuori
c’è una ragazza che dice di
abitare in questo palazzo,che devo fare?!-interrompe uno che fa la
guardia
fuori.
-Questo palazzo è
disabitato,falla entrare-
Il signore portò
dentro una ragazza con il viso
coperto da un cappuccio nero.
Tom iniziò ad
incuriosirsi.
-Cosa ci fai qui?sei una
spia?-fa il capo
alzandosi.
-Non sono una spia.Non ho una
casa e sono venuta
qui-
La sua voce era familiare per
Tom.
-Non sei autorizzata-
Non risponde.
-Sapevi
dell’organizzazione?!-dice minaccioso.
-Non sapevo che questa casa
era abitata-lei è
tranquilla.
-E io dovrei crederti
anche?!-dice divertito.
-Lo giuro-
-Io non mi fido,rimarrai qui
fin quando non mi
farà comodo e lo riterrò sicuro-
-Non vi sarò
d’aiuto-dice sicura.
-E cosa te lo fa credere?!-
Non risponde.
-Io ti posso usare,bene!tu ci
sarai
d’aiuto!manderemo lei con i soldi e la
accompagnerà Tom,io aspetterò al
lato,devo ammazzare quel bastardo che mi ha fatto fare la figura
dell’idiota-
-Io non farò nulla
del genere-
-E cosa te lo fa pensare?!-
Non risponde,non lo ritiene
opportuno.
Nessuno parla fino a quando
la ragazza guardò
negli occhi il capo e lui si mette a ridere.
-è vero,tu non ci
servi a niente,ammazzatela-
-Ma perché?-urla
Tom.
-Perché non
vede,capisci?è inutile che continui a
vivere!poi potrebbe fare da spia.Ora muovetevi-
Lui spalancò gli
occhi.
-Come vuoi essere uccisa?a te
la scelta-disse
Renato con superiorità facendo un passo verso la ragazza.
-Come vorresti esserlo tu-
-Sbruffona-dice divertito-Hai
paura della
morte?-preparando la pistola.
-No-faceva sul serio,lei non la aveva.
Si fa serio.
-Bene-
E sparò.
Ed
eccomi con una nuova fiction!
Cosa
succederà?morirà?
Spero
che il primo capitolo vi sia
piaciuto e ringrazio già chi legge e chi recensisce.
Commentate
in tanti^^
Bacioni
a tutti.