Nei rari momenti di pace al
santuario, ossia quando il mondo non era messo in pericolo da qualche
antica
divinità con manie di onnipotenza, al Grande Tempio i saint
passavano il loro
tempo libero in svariati modi: Saori e Tisifone trascorrevano le loro
giornate
ad ammirare Seiya durante i suoi allenamenti, che tanto era preso
dall’imparare
una nuova tecnica (cosa del tutto inutile, dato che negli scontri, alla
fine,
userà sempre il solito Fulmine di Pegasus) da non accorgersi
della presenza
delle due donne, Shiryu, la cui vista ogni tanto faceva ancora dei
brutti
scherzi, stava in compagnia del Saint della Vergine, l’unico
che poteva
insegnarsi ad abituarsi a vivere senza vista (era un tipo scaramantico,
il
saint del Dragone) mentre
Andromeda e Hyoga stavano insieme nell’arena, parlando del
più e del meno o allenandosi
in disparte dagli altri cavalieri, senza sapere che un geloso ed
iperprotettivo Ikki, vigile come suo solito, li spiava nascosto e
pronto ad intervenire nel
caso il siberiano, usando come scusa l’allenamento,
allungasse le mani sulla
sua fin troppo buona ed ingenua sorella minore.
‘’ Per caso ci stai provando
con la mia sorellina?’’ fece un giorno il saint,
mentre una minacciosa aura
violetta cominciò a ricoprirlo da capo a piedi.
Era apparso all’improvviso,
com’era nel suo stile, facendo quasi venire un infarto al
biondo, che lo guardò
confuso.
‘’ Non so
di cosa stai parlando ‘’ sbuffò lui,
assottigliando lo sguardo.
‘’ Le hai rotto la
maschera…’’
‘’ Non l’ho fatto
apposta…’’
Solitamente, Ikki non
sarebbe mai uscito allo scoperto, facendo saltare la sua copertura,
senza un
motivo valido.
E quel giorno ce n’era uno
talmente importante da fargli capire che, se non avesse agito, sarebbe
stato un
pessimo fratello maggiore: mentre i due cavalieri stavano combattendo,
inavvertitamente (seh,come no, era il pensiero del saint della Fenice)
Hyoga aveva rotto la maschera del saint di Andromeda, vedendole il
volto.
E per le sacerdotesse di Atene, se un uomo vedeva il loro viso,
ciò comportava
due cose: ucciderlo o amarlo.
‘’ Non fare il finto tonto
con me,biondino.. Sappiamo benissimo entrambi cosa succede quando un
uomo vede
il viso di una sacerdotessa di Atena.’’
‘’ Siamo solo amici – ci tenne
a precisare il ragazzo, stringendo i pugni e ringraziando il cielo che
l’altra
non fosse presente per sentire quella conversazione imbarazzante
– E tu sei
paranoico.’’
‘’ Come no… credi che non mi
sia accorto di come la guardi, eh?! Sembri un lupo, altro che cigno!
Attento a dove metti le mani, biondino!''
'' Stai esagerando - rispose l'altro, guardandolo storto - E' stato un
incidente, non ho calibrato bene la forza del mio colpo. E poi non ci
vedo niente di strano, dato che a Tokyo la maschera non la portava. ''
'' Là era diverso, ma durante uno scontro, se un uomo rompe
la maschera a una sacerdotessa...''
'' So cosa succede - tagliò corto Hyoga - Tisifone
và dietro a Seiya da quando ha dovuto scegliere se uccderlo
o se amarlo.Ma Andromeda non farà lo stesso con me, se
è di questo che hai paura. Siamo solo amici e compagni
d'arme.''
'' Seh, come no... e il sono il Gran Sacerdote. Tu non la guardi come
un'amica, usando le tue parole una
guerriera che combatte dalla tua stessa parte. E' una
bella ragazza, e la guardi come tale. Gli ormoni si fanno sentire... ma
tu non rispondere, chiaro?''
Cosa c'era di più imbarazzante di parlare con Ikki? Parlare
di Ikki di ormoni e di ragazze. Ancora più imbarazzo se la
ragazza in questione era Andromeda. Non era stato addestrato per
quello... decisamente no.
Note autore
E'
la seconda storia che scrio su questo fandom, e devo dire che non so se
faccia più ridere o piangere.L'idea di partenza è
semplice: dato che il nostro Ikki
giù normalmente è iperprotettivo con suo
fratello, figuriamoci se Shun fosse una bella ragazza in pieno sviluppo
circondata da machi come Seiya
(che, abbiamo capito, avere la soglia di attenzione di una lumaca)
e gli altri cavalieri.
Una cosa da far impazzire chiunque dotato di più
autocontrollo del nostro saint della Fenice. Spero che la storia vi sia
piaciuta, e soprattutto, nei commenti, ditemi se
ne gradirete un seguito.