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Autore: Eowyn 1    02/11/2014    3 recensioni
« Ehi! Ehi, cosa fai! » esclamò il più giovane dei nani, quando si accorse che Bilbo stava allungando una mano verso la ragnatela.
« Libero la farfalla. » dichiarò lo hobbit.
« Liberi la… ma… perché?! »
« Perché mi spiace pensare che tra poco verrà avvelenata e divorata. » bofonchiò Bilbo, sempre più infastidito dal comportamento di Kili.
« Ma anche il ragnetto ha bisogno di mangiare! »
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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MAI FARETE ME PRIGIONE CON QUEL VOSTRO FILO MATTO – OVVERO COME KILI, EREDE DI DURIN, IMPARÒ UNA LEZIONE DALLO HOBBIT
 
 
Erano da poco giunti sul limitare di Bosco Atro, Gandalf pareva completamente assorto nell’osservare i rami della foresta farsi sempre più fitti e ridurre ogni cosa all’oscurità più pura.
Come avrebbero fatto ad orientarsi là dentro? “Seguite il sentiero”, gli diceva lui. Grazie tante Gandalf, ma Bilbo avrebbe proprio voluto sapere in quale modo avrebbero potuto seguire il sentiero, se quella foresta pareva inghiottire ogni cosa nel buio più assoluto.
Mentre nella mente del piccolo hobbit si affollavano questi pensieri, il suo sguardo venne attirato dal comportamento dei due nani più giovani della compagnia che, chinati verso alcuni rami, confabulavano tra di loro osservando qualcosa che a Bilbo rimaneva nascosto. Aveva ormai imparato a riconoscere certi comportamenti dei due nani, anche a sue spese personali si può dire, e quel modo di fare lo insospettì non poco, senza contare che Thorin aveva appena dato l’ordine di liberare i pony dalle provviste che Beorn gli aveva dato, e quei due se ne stavano deliberatamente infischiando.
« È tutto a posto? » domandò all’improvviso Bilbo, sbirciando da dietro le spalle di Fili e Kili.
I due fratelli si irrigidirono e sussultarono, per poi tranquillizzarsi immediatamente non appena si accorsero che era stato lo hobbit a parlare.
« Bilbo! » esclamò Kili tirando un sospiro « Ci hai spaventato. »
« Scusate, mi stavo solo chiedendo che cosa stavate osservando con tanta attenzione. » spiegò lo hobbit « Mi pareva che Thorin avesse detto di liberare i pony dai pacchi. »
« Oh, sì, certo, certo… » iniziarono a borbottare i due fratelli. Fili si grattava la nuca imbarazzato: sapeva che gli ordini di suo zio non andavano discussi e che, anzi, andavano assolti il più in fretta possibile e sapeva anche che, come erede al trono di Erebor, avrebbe dovuto dimostrare la maturità che quel ruolo richiedeva, ma quando suo fratello metteva il naso in mezzo, lui rischiava sempre di farsi coinvolgere in qualche sciocchezza, fosse anche solo per cercare di proteggere Kili, rischiando così di non fare nemmeno lui una buona figura.
« Ma vedi, stavamo assistendo a uno spettacolo! » esclamò Kili in risposta all’osservazione di Bilbo, e il giovane nano allargò le braccia indicando una piccola ragnatela sospesa tra due rametti al centro della quale si dibatteva, disperata, una piccola farfalla.
« Beh, insomma, uno spettacolo… come se tu non avessi mai visto un ragno mangiarsi un insetto. » commentò Fili, alzando gli occhi al cielo.
« Non è questo il punto! E’ sempre emozionante vedere l’insetto che si dibatte, poi il ragno che sbuca fuori dal suo nascondiglio, lo immobilizza e lo avvolge nella ragnatela! » spiegò accorato Kili.
Questa volta fu il turno di Bilbo di alzare gli occhi al cielo.
« Sai Kili, a volte sei così infantile… » sospirò Fili scuotendo la testa con rassegnazione.
« Infantile? Sto solo dicendo che è interessante… tutto qui. » ribattè il minore dei due, risentito.
Ogni tanto, Bilbo si chiedeva come potessero due nani di quell’età rivelarsi così infantili; nonostante fossero i più giovani avevano comunque 82 e 77 anni, un bel pezzo più dello stesso Bilbo. Avrebbero dovuto manifestare un po’ più di maturità, non tanto Fili, che più di una volta aveva dimostrato di essere consapevole del suo ruolo all’interno della compagnia, quanto Kili, che spesso riusciva a sorprendere lo hobbit con le sue “bambinate” soprattutto in casi come quello, nei quali traspariva il suo lato peggiore, quel divertirsi di fronte a spettacoli macabri, come una creatura che ne mangia un’altra, spettacoli davanti ai quali spesso solo i bambini si emozionano, quando scoprono quei lati aggressivi e divoratori tipici di alcuni animali.
Bilbo sospirò sconsolato e si avvicinò alla ragnatela mentre, accanto a lui, Fili continuava a redarguire un Kili sbuffante e annoiato.
« Ehi! Ehi, cosa fai! » esclamò il più giovane dei nani, quando si accorse che Bilbo stava allungando una mano verso la ragnatela.
« Libero la farfalla. » dichiarò lo hobbit.
« Liberi la… ma… perché?! »
« Perché mi spiace pensare che tra poco verrà avvelenata e divorata. » bofonchiò Bilbo, sempre più infastidito dal comportamento di Kili.
« Ma anche il ragnetto ha bisogno di mangiare! »
« Sono certo che non appena mi allontanerò, qualche altro povero insetto rimarrà impigliato nella ragnatela e il tuo amico avrà da mangiare quanto vorrà, ma finché ci sarò qui io, non lascerò che quella farfalla venga divorata! »
Kili incrociò le braccia sul petto con l’espressione imbronciata di un bambino a cui proibivano di mangiare un dolce.
« Muoviti, e dammi una mano a sistemare i pony! » esclamò Fili esasperato, prendendolo per un braccio e trascinandolo verso il resto della compagnia.
Finalmente solo, Bilbo aprì leggermente la mano e osservò con un sorriso sollevato la piccola farfalla che pareva scaldarsi a contatto col tepore del suo corpo, e che prese il volo dopo qualche secondo. Lo hobbit seguì il suo svolazzare libera e leggera, lontana dalla foresta che loro, poveri sfortunati, si accingevano ad attraversare.
« Mastro Baggins… » solo in quel momento Bilbo si accorse che Thorin, piantato saldamente davanti a lui, lo osservava con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate « per quanto ancora hai intenzione di rimanere lì a fissare il vuoto? Mi sembrava di aver dato un ordine. »
Lo hobbit sospirò sconsolato e, con le spalle curve, si diresse verso i pony. Per l’ennesima volta era finito nei guai per colpa di quei due scapestrati e, per l’ennesima volta, si rese conto che non era proprio il caso di ribattere alle accuse di Thorin. Non era certo conveniente incolpare gli eredi al Trono Sotto la Montagna, se lui si era fatto scoprire a “fissare il vuoto”, con tutte le implicazioni che quel “fissare il vuoto” poteva nascondere e che, di certo, Thorin non avrebbe compreso, così come non le aveva comprese il più giovane dei suoi nipoti.
 
 
 
Alcuni giorni più tardi…
 
Bilbo tagliò di netto le ragnatele del bozzolo che aveva da poco staccato dal ramo di un albero e il giovane Kili ne uscì, massaggiandosi le tempie, mentre un forte senso di nausea lo coglieva.
« Ancora convinto che il “povero ragnetto” abbia bisogno di mangiare? » gli domandò lo hobbit.
Kili scosse la testa, intontito: « Non sono più molto sicuro che sia così emozionante vedere qualcuno che si dibatte in una ragnatela poco prima di essere divorato. »
A Bilbo sfuggì un sorriso. Di una cosa era certo: Kili non avrebbe mai più visto i ragni sotto la stessa luce mentre lui, doveva ammetterlo, in fondo in fondo stava iniziando a divertirsi.
« Io sono colui che strappa le ragnatele, » sussurrò « la mosca che punge! » e già stava correndo verso un altro bozzolo.
 
 
 
 
 
 
Finalmente, dopo mesi di silenzio, sono riuscita a scrivere una nuova fanfiction! :) Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta e chiedo umilmente perdono al povero Fili per averlo fatto intervenire così poco. Prometto, appena posso scriverò una storia tutta per lui!
Grazie per aver letto! A presto! :)
Eowyn 1
   
 
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