Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Alice_Tarrant99    02/11/2014    2 recensioni
''Credi che io sia matta?'' ''Oh si Alice, sei matta, completamente svitata, ma ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti.''
Questa storia racconta ciò che successe dopo l'addio tra il Cappellaio Matto e Alice. Ci sono nuovi guai in vista per Sottomondo, che ha di nuovo bisogno della sua Paladina per riportare l'ordine e la serenità. Romanticismo, azione e colpi di scena si presenteranno in un contesto folle come pochi! Mi auguro che la storia vi piaccia e vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali o di ordine nella stesura. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Quasi tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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[Alice]
Sembra trattenersi dal fare qualcosa, poi si avvicina e sussurra un lieve << Buon viaggio a vederci… >>
Accenno un sorriso, anche se mi viene da piangere. Vorrei restare lì con lui, in quel folle, meraviglioso mondo, ma non posso.
[Tarrant]
Quanto vorrei poterle impedire di andarsene. Avvicinarmi a lei e abbracciarla così forte da impedire alla pozione di fare effetto. Mi ha promesso che ritornerà, questo pensiero è l’unica cosa che mi consola in questo momento…
[Alice]
Il suo viso scompare lentamente dalla mia vista, e in pochi istanti mi ritrovo fuori dalla tana del Bianconiglio. Una farfalla blu mi si posa sulla spalla e istintivamente sorrido << Ciao Brucaliffo. >>
Non posso sposare Amish, ora finalmente ho capito. Arrivo sotto il chiosco dove poche ore prima avevo lasciato tutti senza una risposta, e gli invitati sembrano aver visto un fantasma. Il papà di Amish esclama << Buon Dio, Alice! Cosa ti è accaduto? >>
Solo ora mi accorgo del mio aspetto: ho il vestito completamente sporco e strappato, i capelli sciolti e arruffati e un grosso graffio sul braccio. Quel graffio… Me lo aveva fatto il Grafobrancio, e lui stesso me lo aveva curato quando gli avevo restituito l’occhio che gli era stato cavato. Persa ancora nei miei pensieri dico << Sono inciampata e ho battuto la testa… >> Poi mi rivolgo ad Amish e a mia madre << Non posso sposarti Amish, non sei l’uomo giusto per me, e poi hai problemi di digestione. State tranquilla madre, saprò come rendere utile la mia vita in qualche modo. >> Faccio per andarmene, ma prima mi rivolgo a tutti gli invitati << Ah, un’altra cosa! >> mostrando le gambe senza calze, contro le decorose regole dettate da tanti idioti incipriati, cerco di imitare il Cappellaio ballando la Deliranza. Il Cappellaio… gli ho promesso che tornerò, ed è quello che davvero vorrei fare, il problema è che non so come…
1 ANNO DOPO
[Alice]
È passato un anno da quando sono andata via da Sottomondo, sono riuscita insieme al mio –fortunatamente- non suocero ad espandere i nostri commerci fino in Cina, niente male devo dire, papà sarebbe fiero di tutto questo, è sempre stato il suo sogno espandere i suoi commerci. Nonostante questo c’è sempre qualcosa che mi manca, quel piccolo vuoto che mi perseguita da quando ho lasciato Sottomondo. So da cosa è causato, o meglio, da chi. Sto impazzendo, ho bisogno di tornare lì, anche se per poco, ma come?
Tornata nella mia nuova, solitaria casa a Londra vado in camera mia. Non molto grande, rispecchia perfettamente la mia personalità: piena di oggetti strani, colorata, e con fogli, specchi, quadri, ma soprattutto tanti, tanti cappelli sparsi ovunque. Spengo le lampade e chiudo porte e finestre così che nessuno possa vedermi. Inizio a piangere sul mio letto, con la faccia sul cuscino decorato a motivi orientali, quando sento una voce familiare alle mie spalle.
<< Alice? >>
Quella voce. << Chi sei…? >>
<< Prova ad indovinare… Non ti sarai di nuovo dimenticata di me! >>
Non ci posso credere. Alzo la testa dal cuscino, ma non vedo niente, è tutto buio. << Fatti vedere! >>
<< Dovresti accendere la luce, sciocchina! >>
Mi alzo dal letto e mi porto le mani davanti per evitare di sbattere contro qualche mobile. Accendo una lampada con un fiammifero, ma ancora non vedo niente.
<< Insomma Stregatto fatti vedere una buona volta! >>
Appena pronuncio queste parole, sul mio letto si materializza quel sorriso dall’aria quasi inquietante.
<< Alice! Allora ti ricordi chi sono, ma quello che vorrei sapere è, ti ricordi chi sei tu? >>
<< Si, sono Alice, la stessa Alice che tempo fa ha ucciso il Ciciarampa nel giorno Gioiglorioso. >>
<< Molto bene, allora. E dimmi, per quale motivo stavi piangendo? >>
<< Voglio tornare a Sottomondo Stregatto, è un anno che cerco un modo per tornare ma senza risultati, e immagino che tu ora sia qui per chiedermi di seguirti fin là, non è così? >>
<< Proprio così mia cara, e sai anche il motivo? >>
<< Questo dovresti dirmelo tu. >>
<< Ebbene… La Regina Rossa è tornata a Sottomondo e minaccia di riprendersi la corona, perciò abbiamo bisogno del tuo aiuto ancora una volta, Alice. >>
<< Dannazione, ma era stata esiliata nell’Aldilander! >>
<< Purtroppo ha trovato il modo di ritornare, e sembra avercela a morte con te, tant’è che appena è tornata ha iniziato a cercarti. >>
<< Sono pronta allora, avrà ciò che vuole. Come facciamo a tornare, Stregatto? >>








Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, devono ancora succedere tante cose!!! Alla prossima ;)
   
 
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