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Autore: lapoetastra    05/11/2014    2 recensioni
L'anello del potere è stato distrutto.
Frodo è sconvolto per averlo perso, e non ha più nessuna voglia di vivere.
Sam, pur di restargli vicino, è costretto a compiere una scelta difficile e tragica.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frodo, Sam, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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< Padron Frodo, dobbiamo andare via di qui. Subito. >
< No, Sam. Vai tu. Io non ce la faccio. Non posso. >
Era finita.
La battaglia era vinta.
L’anello del potere distrutto, e Sauron sconfitto per sempre.
Ma Frodo non voleva muoversi.
Stava lì, accoccolato per terra, tremante, su una piccola collinetta di detriti rocciosi.
Intorno, solo la lava che fuoriusciva lentamente dal monte Fato, e che si avvicinava sempre di più.
Non riusciva a fare niente.
Il dolore per aver perso l’anello era insopportabile.
< Padrone, è pericoloso restare qui. Dobbiamo scappare, altrimenti tra poco la lava ci ucciderà! >, gridava intanto Sam, accanto a lui, tirandolo disperatamente per un braccio nel tentativo vano di farlo reagire.
< Sam, smettila. >, proruppe d’improvviso Frodo, con voce stentata e fioca. < Io… non voglio andarmene. Voglio restare qui, anche quando… >
< Volete morire? >, lo interruppe Sam freddamente, sconvolto dal comportamento sconsiderato dell’amico.
< Sì, Sam. >
Quelle due parole scavarono un solco profondo e incolmabile nel cuore di Samvise Gamgee.
< Bene. Fate come volete. Ma se voi morite, allora lo farò anche io. >
Frodo, per la prima volta, sembrò riscuotersi dai suoi pensieri lontani e guardò con occhi spenti e vacui quelli determinati e sicuri del suo affezionato giardiniere.
< Sam, non dire sciocchezze. Vattene. Sei ancora in tempo. Salvati. Per favore. >
< No, padron Frodo. Lasciate stare, tanto non mi convincerete mai. Ho deciso così e basta. Rimango qui, con voi. E’ il mio compito, dopotutto >, rispose Sam, sedendosi accanto all’altro, che aveva di nuovo lo sguardo perso nel vuoto.
“Ma che cosa vi ha fatto quel maledetto anello?”, pensò tristemente.
Poi abbracciò Frodo, avvolgendolo interamente con il suo morbido corpo.
Frodo era un pezzo di legno, inanimato, distaccato, contro di lui.
Solo dopo un po’ si sciolse, e scoppiò in un pianto dirotto.
E intanto la lava si avvicinava.
Sam lo tenne stretto, lo cullò dolcemente.
Scoprì di non poter riuscire a trattenersi, e ben presto le sue lacrime andarono ad unirsi a quelle del padrone, evaporando quasi immediatamente a causa dell’elevata temperatura dell’ambiente.
E la lava era ora ad un passo da loro.
Frodo pensava.
All’Anello.
A come era stato bello portarlo al collo, indossarlo, guardarlo, accarezzarlo.
Era tutto, per lui, quel piccolo oggetto d'oro.
La sua famiglia, il suo più caro amico.
L’unico per cui valesse davvero la pena vivere.
Ma ora era perduto, andato per sempre.
Frodo aveva portato a termine il suo compito, per il quale aveva lasciato la Contea: distruggere l’Anello e sconfiggere Sauron.
Ma ora si sentiva distrutto, svuotato.
Stava male.
Terribilmente male.
Sam pensava.
A Rosie Cotton.
Con i suoi fiocchi nei capelli e il suo sorriso dolcissimo.
Se avesse mai sposato qualcuna, sarebbe stata lei.
Ma ora non l’avrebbe più rivista.
Sarebbe morto a momenti.
Non era triste, però.
Perché era lì, e aveva portato a termine il suo più grande ed importante compito, per il quale aveva lasciato la Contea: stare sempre con Frodo, qualunque cosa fosse accaduta, fino alla fine.
“Non devi perderlo, Samvise Gamgee.”
Le parole di Gandalf gli risuonavano ancora forti e chiare nella mente e nel cuore.
< E io non voglio farlo, >, sussurrò tra sé e sé, stringendo più forte il corpo inerme dell'altro.
In quel momento arrivò la lava.
 

Frodo aprì gli occhi.
Si sentiva indolenzito, stanco e accaldato.
Ma stava bene, tutto sommato.
Sbattè le palpebre e si guardò intorno, confuso e spaesato.
Sembrava trovarsi in una stanza, grande, riccamente ed elegantemente decorata.
Capì improvvisamente dov’era.
Nella casa di Elrond, a Gran Burrone, nel regno degli elfi.
Si ricordò di colpo cos’era successo.
La sconfitta di Sauron, la distruzione dell’anello del potere, il suo senso di smarrimento e disperazione dopo averlo perduto per sempre, il suo desiderio folle di morire per questo.
E Sam che… non ricordava che cosa c’entrasse Sam, in quella vicenda.
Scosse la testa.
Comunque si sentiva nuovo, ora.
Il peso che gravava sul suo cuore dopo aver gettato l’anello nel monte Fato era sparito, dissolto, lasciandolo libero di respirare e desideroso di continuare a vivere.
Sam che…
Frodo ci continuava a pensare, ma i ricordi su cosa avesse fatto Sam continuavano a sfuggirgli.
Sentiva dentro di sé, però, che avrebbe dovuto essere grato al suo giardiniere, ma non sapeva assolutamente per cosa.
Riusciva solo a rimembrare come loro due fossero stati salvati dalle aquile, un attimo prima che la lava bollente li uccidesse.
C’era anche Sam, con lui, in quel momento, di questo era certo.
Ma perché?
Perchè non se ne era andato, mettendosi in salvo?
Perché era rimasto lì, ad un passo dalla morte?
Tutte domande a cui Frodo non sapeva darsi una risposta, per quanto si sforzasse e ci provasse.
Sam che…
Niente. Non riusciva a terminare quella frase.
D’improvviso la piccola porta della stanza si spalancò.
Vi entrarono Merry, Pipino, Legolas e Gimli, tutti sorridenti, tutti contenti di vederlo, vivo e in salute.
Tutti soddisfatti ed orgogliosi di aver vinto la guerra.
Dietro di loro, timido e impacciato, c’era Sam.
Teneva gli occhi bassi, quasi vergognoso di incontrare quelli di Frodo.
Quest’ultimo, però, lo fissò per tutto il tempo, e quando finalmente i loro sguardi si incrociarono, ricordò.
Sam che…
Sam che era rimansto con lui fino alla fine.
Sam che aveva rinunciato alla sua vita pur di non lasciarlo morire da solo.
Sam che era il suo migliore amico.
Gli sorrise.
Il giardiniere, dopo un momento di esitazione, ricambiò, sincero e contento.
E, in quel sorriso, c’era molto di più di quanto si potesse intendere.
C’era un ringraziamento dal cuore.
Da parte di Frodo a Sam, per non averlo lasciato solo.
C’era un compito da rispettare.
Da parte di Sam, di non perdere mai e poi mai Frodo.
E c’era una promessa da mantenere.
Da parte di entrambi, di essere amici per sempre.
   
 
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