Mi manchi amico mio

 

Seduto qui dove ormai la tua anima giace, tengo in mano il solito bicchiere di vino ripensando a quella che era la nostra vita di un tempo; amaro è il ricordo della tua figura piena di vita se penso che non ci sei più.
Per me eri e resterai come un fratello... e mi appaga sapere che per te era lo stesso.
Sorseggio piano il liquido scarlatto mentre rifletto, osservando davanti a me l'altro calice di vetro riempito con lo stesso vino... Non posso fare a meno di tornare con la mente ai giorni trascorsi insieme, lontani nel tempo ma così vicini nel mio cuore. Mi manchi terribilmente e, a volte, vorrei fossi qui per consigliarmi o aiutarmi nei difficili passi della vita... invece mi ritrovo a guardare quel piccolo vasetto di vetro pieno di terra senza trovare risposte.
Da quando te ne sei andato non sono più lo stesso e il mio unico conforto, la mia unica roccia è rimasta Meeme. Lo sai benissimo che mi ha rubato l'anima dal primo giorno in cui i miei occhi hanno incontrato i suoi...  Devo ringraziare lei se ogni giorno trovo la forza per andare avanti... E devo ringraziare te che mi hai dato coraggio in ciò che mi frenava.
Alla fine siamo rimasti io e lei, anime erranti e piene di dolore, l'uno il sostegno dell'altra.
A volte penso che meriterebbe di più di questa vita che le sto offrendo, ma lei mi ripete sempre che non le importa il luogo in cui vive ricordandomi che un mondo, per quanto possa essere bello e rigoglioso, non ti dona la felicità se non può essere condiviso con qualcuno. Come sempre ha le risposte giuste, quando io non riesco a darmele avendo il cuore e la mente oscurati dal rimorso. 
Mi conosci bene Tochiro, sono sempre stato un libro aperto per te, quindi lo so bene che anche se sono qui immobile senza dire una parola, hai capito alla perfezione ogni mio pensiero... come ormai è d'abitudine. D'altro canto, nessuno mi capiva come te, nemmeno io stesso.
... Ora è meglio che torni nella mia stanza, lei mi starà aspettando...
A domani... amico mio!

Mi incammino verso la mia cabina percorrendo lunghi corridoi di metallo e ascoltando l’eco dei miei passi. La mia mente non trova pace... so che troverà quiete una volta varcata quella soglia, devo solo saper aspettare.
Eccomi sono arrivato, lentamente apro la porta ed eccoti dinanzi a me; bellissima come sempre suoni l'arpa, mentre i veli della tua veste fluttuano ad ogni tuo movimento. L'atmosfera soffusa attorno a te risalta la luce chiara e delicata che emani, e subito vengo rapito da quelle piccole luci volteggianti che danzano leggiadre, come se fossero le note che stai suonando. Ne seguo alcune con lo sguardo, rapito, mentre si posano sui petali delle rose rosse che hai sistemato con amore al solito posto ... La musica si interrompe e di scatto mi volto verso di te, distogliendo l’attenzione dai fiori. Mi stavi aspettando Meeme, lo so. 
Mi guardi sorridendo, sai dove sono stato, lo capisci dal mio sguardo... allunghi una mano verso di me, invitandomi ad avvicinarmi ... Ora sono qui, pronto a farmi sollevare il mio animo pesante, pronto a lasciarmi andare al tuo conforto, che ogni sera è la fonte della mia salvezza, dolce come il vino compagno delle nostre notti.
Come sempre sarai essenziale per il mio cuore di cui ormai sei la custode, padrona dell'unica parte del mio corpo che ancora vive, ricordandomi che riesco ancora ad amare e che ho ancora qualcuno per cui lottare.





¤*¨*¤..·**·. ღ .·**·..¤*¨*¤

Note: * Ho scelto questa citazione appositamente perché secondo un mio punto di vista collega sia il rapporto tra Harlock e Meeme, sia quello tra Harlock e Tochiro.

Spero apprezzerete, grazie in anticipo a chiunque si fermi a leggere ^^