New York, 2010

Caro Dottore,
 
Dottore Stropicciato,
 
Amico immaginario,
 
È stato più facile lasciarti quella prefazione in un libro scritto più per te che per altri, tanti anni fa, quando ero piena di speranza, ma ora sento che la tua mancanza si fa più pesante giorno dopo giorno. La solitudine e la vecchiaia tirano brutti scherzi. Perciò passerò questo poco tempo a scrivere una lettera che forse troverai in una tasca del tuo capotto quando ormai saranno passati così tanti anni che Amelia Pond sarà solo un ricordo lontano.
Non vederti più sarà il mio grande rimpianto, ma sapevo cosa facevo quando ho scelto di seguire mio marito in qualunque epoca quell’angelo l’avesse mandato. Me lo hai detto tu stesso, “stai creando un punto fisso nel tempo, Amy!” o qualcosa del genere, la memoria di una vecchia comincia a sbiadire, ma posso ancora vederti qui davanti a me. Mi chiedo se tu sia ancora lo stesso o se ti sia rigenerato, ma è una domanda stupida da porre, per te il tempo scorre diversamente. Mi piacerebbe rivederti ancora, ma so che non è possibile, perciò questa sarà la mia ultima lettera per te. A dir la verità, pensavo fosse una buona idea, ma ora non ne sono più tanto sicura.  L’avevo presa come un’opportunità, ma ora ne vedo la ferita. Ed è un peccato, un gran peccato, che non sappia cucire. Non ho mai imparato, non ce n’è mai stato bisogno sul TARDIS per quanto rovinati fossero gli abiti alla fine di ogni viaggio. Perciò non posso fare semplicemente finta di non aver mai preso in mano carta e penna, è uno strappo che non so rammendare.
Non rimpiango quello che ho fatto, non l’ho mai rimpianto e non inizierò a farlo certo ora, ma adesso che Rory non c’è più e io sto solo aspettando di raggiungerlo la tua mancanza si fa sentire. Sei stato il mio primo amico, forse l’unico, perché Rory è diventato mio marito e Mel era mia figlia, quindi non contano. Forse non conti neanche tu, sono tua suocera in fondo.
Ricordo quanto rimasi sconvolta la prima volta che mi resi conto del nostro nuovo grado di parentela - ero troppo giovane per avere un genero! – e adesso ne rido. Sono talmente vecchia adesso che qualunque ricordo mi spinge a sorridere con nostalgia.
Forse potrei incontrati ancora una volta, sono sicura che tu, o una qualunque versione di te, sarai in giro per Londra in questo periodo, ma sento di non avere abbastanza forze per prendere un aereo e andare dall’altra parte del mondo nella speranza di incontrarti. Ricordi, ho smesso di aspettare te. E vorrei essere seppellita accanto a mio marito.
Mi accontenterò di ricordarti come ti ho conosciuto tanto tempo fa, il Dottore dell’Universo, che con un cacciavite sonico aggiustava qualunque cosa.
Ho smesso di aspettare te e adesso sto aspettando di raggiungere Rory. Rimarrò sempre la ragazza che aspetta, anche dopo tutto questo tempo. Pensavo di essere speciale per questo, senza rendermi conto che tutti aspettiamo sempre qualcosa. Io sono speciale perché ho avuto la fortuna di accogliere uno sconosciuto e offrirgli crema e bastoncini di pesce e ho potuto vedere il tempo e lo spazio. Tutto quello che abbiamo passato noi due, noi tre, noi quattro insieme è stato… non avrei voluto vivere la mia vita, la nostra vita, diversamente. Grazie.
Sarai sempre nel mio cuore,
Amy.