Buon
secondo compleanno, Two of us. :3
Sir, can I have your attention, please?
Il silenzio regna sovrano nella sontuosa camera da letto,
un silenzio rotto solo dai sospiri di John.
Il giovane cammina avanti e indietro, il rumore dei suoi
passi è soffocato dalla morbida ed elegante moquette del pavimento. Di tanto in
tanto, anzi, spesso John alza lo sguardo verso l'altro ospite della camera.
Paul è seduto comodamente sul suo letto, la schiena
appoggiata contro la testiera e le gambe allungate sul soffice materasso. Sta
leggendo un libro. O almeno, sta facendo finta
di leggerlo.
Insomma, è evidente. John ne è sicuro perché diverse
volte ha intercettato il suo sguardo, facendolo di conseguenza arrossire.
È arrabbiato, Paul, e per di più, è sordo alle scuse di
John.
Il motivo?
Beh, John ha dimenticato di uscire con lui la sera del
suo compleanno. Nonostante siano in tour, capita che possano ricavare un po' di
tempo da dedicare solo a loro stessi. E quale occasione migliore se non il
compleanno di Paul?
Il ragazzo aveva semplicemente espresso il desiderio di
uscire da quel dannato hotel e andare da qualche parte, da qualunque parte. Non
importava dove. Importava solo stare con John.
Invece John, come un idiota, un idiota anche abbastanza
esausto, si era dimenticato ed era caduto in un profondo sonno, lasciando Paul
ad aspettarlo per ben due ore nella hall dell'albergo.
Il lettore potrà facilmente immaginare quanto un simile
oltraggio abbia fatto davvero arrabbiare il signor McCartney.
Così, ora, da bravo capriccioso, Paul tiene il muso a
John, un broncio che proprio non vuole andare via, e cerca anche di ignorarlo
di proposito, mentre il ragazzo più grande si profonde in mille e addolorate scuse.
“Andiamo, Paul, cos’altro devo fare per farmi perdonare?”
sospira John, fermandosi di fronte al letto, “Inginocchiarmi sui ceci? Farmi
fustigare a sangue?”
Tuttavia Paul non batte ciglio agli scherzi di John, i
suoi occhi non si sollevano dalle pagine del libro, e le labbra restano
contratte in un’espressione indifferente.
“Dai, Paul.” continua John, appoggiando le mani sui
fianchi, “Non fare il bambino.”
Niente da fare, Paul non ha proprio alcuna intenzione di
considerarlo. Sembra quasi che sia da solo in quella stanza.
La situazione è particolarmente irritante per John, ma lui
sa che non catturerà la sua preda se adesso dà in escandescenze.
No, deve ragionare su come conquistarlo. Non è facile,
Paul sa essere un vero testone quando si impegna, e quel giorno si sta
impegnando davvero moltissimo. Se fossero stati a scuola, avrebbe preso un più
che meritato 10 e lode.
Deve programmare un approccio delicato, gentile, ma anche
intenso ed efficace, qualcosa di unico, qualcosa alla Lennon, qualcosa, ovviamente,
a cui Paul non potrebbe mai opporre resistenza.
L’idea perfetta compare nella sua mente e John sorride,
diabolico, fissando Paul.
Si lecca le labbra rapidamente, poi si arrampica sul letto.
Il materasso è così soffice che ondeggia e fa sollevare lo sguardo di Paul solo
per un istante, tempo sufficiente per rendersi conto che John si sta
avvicinando a lui.
John gattona verso la sua preda, quatto quatto,
consapevole che Paul si stia agitando un po’ ora, prestando ancor meno
attenzione al suo libro.
Quando giunge ai suoi piedi, fa allargare le sue gambe
delicatamente, e Paul non oppone resistenza. Certo, perché dovrebbe? Dopotutto
sta facendo finta che John non esista.
Così John striscia tra le sue gambe, fino ad arrivare a
lui, e sebbene Paul ora sia rosso sulle guance, per la rabbia, o forse perché, cazzo, ha John Lennon tra le gambe, si
ostina ancora a non guardarlo.
John soffoca una risata. Oh, ma lui sa come richiamare la
sua attenzione!
La sua mano sinistra si appoggia sul ginocchio di Paul,
lo accarezza brevemente prima di scivolare lungo la coscia, sentendo la pelle
del ragazzo fremere anche sotto il tessuto dei pantaloni. Incoraggiato da
questo, John stringe le dita e solleva la gamba di Paul, in modo da farla
appoggiare sulla sua spalla.
Tutto ciò che ottiene però, è solo un piccolo sospiro che
sfugge inavvertitamente dalle labbra di Paul. Meglio di niente, certo, ma John
non ha ancora raggiunto il suo obbiettivo. Si morde il labbro, pensieroso,
fissando la copertina blu del libro che si frappone tra lui e Paul.
Dannato libro!
Con la gamba di Paul ancora sulla sua spalla, John bussa
sulla copertina rigida.
“E’ permesso?” domanda, divertito, “C’è qualcuno in
casa?”
Paul, per tutta risposta, avvicina di più il libro al suo
viso in un totale atteggiamento da ‘lasciami stare’.
Beh, il signor McCartney dovrebbe sapere che non esiste
alcun modo per costringere John a lasciar
stare Paul. Nossignore. È inaccettabile.
Così John fa sporgere la sua testa al di sopra del libro,
riuscendo finalmente a vedere il viso di Paul.
"Signore, vi prego, posso avere la vostra
attenzione?" chiede con voce solenne, "Solo un po', per favore?"
Paul scuote il capo, costringendosi con fatica a non
ridere, e poi solleva il libro in modo da coprire John.
Tuttavia John non si arrende: abbassa la testa così da
guardare Paul da sotto il libro.
Di nuovo Paul lo copre, portando l'oggetto più in basso.
E quella è la fine.
Comincia ora la battaglia finale, con John che cerca di
schivare la copertura del libro e Paul che lo insegue, continuando a oscurare
il suo viso.
Tuttavia, come qualunque battaglia che si rispetti, anche
questa ha purtroppo dei feriti.
Il grande ed elegante naso di John va a sbattere contro
la copertina del libro, producendo un suono sordo ma intenso, cui segue un più
che giustificato lamento della vittima.
"Ahia!"
John si strofina il naso dolorante.
Stupida
copertina rigida, borbotta fra sé John.
Paul, incuriosito da quanto è successo, abbassa il libro,
e con la fredda indifferenza che comincia a sciogliersi, osserva la smorfia di
dolore sul suo viso così bello, così vicino.
Un sorriso dolce compare sulle sue labbra.
Stupido
John, sospira fra sé Paul.
"Oh, questo nasone." esclama subito dopo.
John batte le palpebre, sorpreso perché finalmente Paul
non lo sta ignorando più.
"Ehi, guarda che questo naso è un signor naso." replica, colpito
nell’orgoglio.
Paul ride debolmente, "Allora, povero signor
nasone."
"Fa male, sai, il tuo maledetto libro."
Paul lo guarda per pochi istanti, i suoi occhi mostrano
tutto il calore che non gli ha rivolto nelle ore precedenti. Poi, rassegnato ad
alzare bandiera bianca e arrendersi a John, si avvicina a lui, e quando John si
accorge che la sua bocca si sta dirigendo verso la punta del suo signor naso,
sorride con furbizia. Senza pensarci, solleva il viso, così che l’istante
successivo le labbra di Paul sfiorano le sue nel bacio più dolce e lieve che
John abbia mai provato.
Quando Paul si allontana da lui, preso un po’ alla
sprovvista dal gesto del compagno, John gli rivolge il suo sguardo più
malizioso.
“Allora, adesso posso avere la tua attenzione?”
“Per fare cosa?” domanda Paul, inarcando un sopracciglio,
“Mi sembra sia chiaro ormai che ti abbia perdonato.”
“Oh, ma io non la volevo per quello.” risponde John,
deliziato da come Paul possa sembrare ancora così innocente a volte, lui che
non è più innocente da molti e molti e molti anni, “In realtà aspiravo a ben
altre attenzioni da parte tua.”
Così dicendo, afferra la gamba di Paul sulla sua spalla e
con l’altra mano recupera anche quella sul materasso, prima di attirarlo a sé.
Il libro finisce subito per terra, intuendo che ormai le attenzioni per lui
siano esaurite, mentre Paul scivola verso il basso, ritrovandosi ora sdraiato
con John che incombe pericolosamente su di lui.
“Cosa ne dite ora, signore?” domanda ancora John,
chinandosi sul ragazzo e puntando le mani ai lati del suo viso, “Posso
finalmente avere la vostra attenzione?”
E Paul, Paul che proprio ora non può ignorare di avere
John Lennon tra le gambe, Paul che non è mai riuscito davvero a ignorarlo, né
oggi né mai, Paul che vive per le attenzioni di John, solleva le braccia per
avvolgerle al suo collo e stringerlo a sé, prima di baciarlo e sussurrare sulle
sue labbra.
“Concessa.”
Note
dell’autrice: eccoci qua, con la OS che mi sono
auto-regalata per la mia pagina beatlesiana su Facebook.
Ahaha. xD
Niente da dire, avevo voglio di fluff, quello proprio
sfrenato, e anzi, mi sono pure trattenuta, ed è uscita questa piccola os. È stata ispirata da una bellissima gif
creata da half-60 e che potete vedere qui: http://half-60.tumblr.com/post/90657666188
Quindi, grazie a kiki per la correzione. Spero che vi sia piaciuta e che continuerete a
seguire la pagina Two of us
e questa piccola autrice.
I’ll get you probabilmente questa
settimana salterà, non riesco a scrivere più di un paragrafo al giorno. ç_ç
Intanto buona serata a tutti.
Kia85