Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Mapix    07/11/2014    1 recensioni
Un veloce pensiero sullo spietato inquinamento che colpisce il nostro mondo, spero apprezzerete la mia idea
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come il leggiadro gabbiano, nella sua infinita perfezione,
Che si abbassa a cercare il cibo nella spiaggia più turpe e deforme
Trovando spesso il cibo dopo giorni di fatica e di pura dedizione,
accontentandosi però del pesce più scarso restando senza nutrizione,

Tal è la vita dell'uomo, macchina creata perfetta dalla natura
Ma che si diverte a demolirla senza pena e senza cura,
Poi costretto a viver in mezzo al nero, senza vita,
E non so come sia contento, senza meta , pur s'inchina

A viver senza verde, e le stelle e la bianca luna
Nascoste ormai dal fumo e la fabbrica e la furia
Delle costruzioni in ferro e metallo e la forza dell'industria

E il mio pensiero va al poveri gabbiano, vittima invano
Il cibo più non trova perché il mare ora è tutto nero e opaco
E morirà come gli uomini che cercano la vita dove è morte e all'angolo
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Mapix