Marina guardò verso l’alto sperando di vedere il suo viso scendere dal cielo, ma vide solo un azzurro che presto sarebbe diventato blu notte. La ragazza sapeva anche che probabilmente non lo avrebbe mai più rivisto al suo fianco, non avrebbe più sentito la sua voce e non avrebbe mai potuto immaginare mille situazioni assurde con lui. Come aveva fatto a dimenticare Otto così tanto in fretta e a innamorarsi perdutamente di quel ragazzo?
Non sapeva esattamente perché gli aveva privato della vista un occhio, forse solo per il momento di rabbia dopo che lui aveva ucciso il suo primo amore. Ma come poteva biasimarlo? Aveva solo scelto la parte sbagliata, aveva scelto i cattivi. Ma ne era così sicura? E se fossero loro i cattivi? Se fossero i Loric a essere dalla parte sbagliata e Cinque da quella giusta, insieme ai Mogadorian?
Marina si scacciò i pensieri dalla testa per un attimo e abbassò lo sguardo. Per un momento dimenticò tutto, dimenticò di essere una dei nove prescelti, si dimenticò di Otto. La ragazza chiuse gli occhi e si appisolò piano.

Inizialmente l’unica cosa che vedeva era il buio completo. Dopo un attimo, addormentandosi sempre di più, apparve però una persona non molto lontana che piano piano diventò sempre più visibile. Nella sua nuova fantasia c’era solo Cinque che la salutava con un grande sorriso. Aveva entrambi gli occhi sani ed era felice, davvero felice. Sembrava praticamente un ragazzo qualsiasi che incontri nei bar o nei parchi. Portava dei pantaloncini corti fino alle ginocchia e così a Marina cascò l’occhio sul suo polpaccio: era completamente rosa, come lo era il suo prima che Uno morisse, era il polpaccio di un essere umano.
“Marina!” le urlò il ragazzo mentre si avvicinava e l’abbracciava. “Finalmente sei arrivata.” La ragazza lo guardò e gli sorrise. Era bellissimo, come lo era sempre stato. Marina era sempre stata accecata dall’amore per Otto e non aveva mai notato come anche Cinque potesse avere qualcosa di speciale.
Lui le prese la mano e si avviarono piano verso una piccola panchina vicino ad un grande edificio.
“Dove siamo?” chiese lei.
“Nessun posto è importante tanto quanto lo sei tu, Marina.”
La ragazza adorava come lui pronunciava il suo nome, con la sua voce così lieve e vellutata. Sembrava che quelle parole fossero pronunciate da un angelo senz’ali.
“Siamo umani?” chiese ancora lei.
“Cosa dici, Marina? Certo che lo siamo.” Sembrava tutto così perfetto, tutto così unico. “Qualcosa ti preoccupa?”
La ragazza scosse la testa e guardò il ragazzo. Lui di rimando avvicinò le sue labbra a quelle di Marina che accettò con piacere il bacio. Ma non durò a lungo, perché una voce fuoricampo la chiamava. Era un ragazzo, ma non era Cinque: era una voce più mascolina, più forte e meno dolce.
Nove cercava di svegliarla, ma Marina voleva continuare a sognare il suo desiderio impossibile.

Angolo autrice: Ciaaaao bella gente! Dopo aver letto la fan fiction Due/Nove della mia dolce amica Camilla (cliccate qui per leggerla) ho deciso di scrivere anche io una ff su Lorien Legacies dopo tanto tempo. Inizialmente doveva essere una Jarina, ma poi non so perchè è uscita questa cosa qui. Lo so che non è proprio il massimo, ma può andare.
Alla prossima <3

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