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Autore: Masayume Pachirisu    10/11/2014    4 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui! Come promesso sono tornata preso! Questo capitolo è triste ç_ç non il più triste, ma  sempre triste *e deciditi!* che dire, grazie a tutti coloro che commentano sempre! Vi adoro lo sapete? Anche se odiate Bangino mio vi adoro cmq! Le cose stanno prendendo una via difficile... riusciranno a sistemare tutto? Chi lo sa *tu lo sai baka* ! Come vi avevo detto, ho postato una nuova fic (che ho già finito di scrivere) nella categoria EXO, nulla di esagerato, sono solo tre capitoli che posterò a breve, indi per cui sarà un'attesa breve! Vi lascio il link  (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2904409&i=1) spero vi possa interessare! Poi ho intenzione di mettere qui una fic che mi hanno chiesto alcuni di voi, ossia "Il sogno di due anime" che finirà nella categoria DBSK e prevederà pochi capitoli... nel senso, meno di New Challange! Anche quella sarà una sfida con me stessa. Riuscirò nell'impresa? Riuscirò a terminarla con solo quindici capitoli? Mah... intanto ringrazio tutti voi che mi regalate sempre recensioni fantastiche e fate salire le visualizzazioni alle stelle. Siete i migliori. I commenti sono il pane di noi scrittori, quindi GRAZIE di cuore a tutti!
Ora basta, vi lascio con il capitolo! CHUUU *vola via*



___



Jonghyun era praticamente in viaggio da meno di mezz'ora, quando Kibum iniziò a sentirsi male. Probabilmente aveva la febbre ma il barista si era impuntato, dicendo che sarebbero potuti uscire ugualmente.
Ovviamente si sbagliava, visto che ebbe una ricaduta e il freddo iniziò a impossessarsi di lui.
Jonghyun fece retromarcia senza stare ad ascoltare le obbiezioni dell'altro e lo riportò a casa, mettendolo sotto le coperte e lasciandolo nelle mani di sua madre, la quale continuava a dirgli che sarebbe potuto rimanere in compagnia di Kibum senza problemi.
Nessuno dei due aveva detto nulla alla propria famiglia riguardo la loro relazione, ma la madre di Kibum pareva un passo avanti a loro - o forse era solo estremamente gentile.
Jonghyun non rimase oltre però, visto che Kibum si era addormentato nemmeno venti minuti dopo che lo aveva messo a letto. Dopo aver salutato la madre del compagno, uscì di casa e si avviò alla sua macchina.
Non sapeva più che fare ora che la giornata con il suo ragazzo era saltata e quindi optò per passare al Dream Girl a bere qualcosa, ma poi evitò l'idea pensando che comunque il locale era ancora chiuso e che forse Jinki e Taemin erano in intimità.
No.
Certe cose non le voleva proprio vedere.

Mise in moto la macchina e si avviò nell'unico posto ovvio: casa Humanoids.
Yong Guk era andato dal parrucchiere quella mattina e forse sarebbe riuscito a beccarlo con il nuovo colore, anche se l'altro non gli aveva riferito ancora cosa avrebbe fatto.
Era curioso.
Yong Guk non era una persona facile e cambiare colore non era di certo da lui.
Nemmeno Sungjong sapeva nulla di quel cambiamento e aveva un po' di timore al riguardo.
Se si fosse fatto azzurro puffo? O rosso fuoco? 
No.
Rosso fuoco no.

Yong Guk era un ragazzo serio in fin dei conti e il rosso era più da ragazzini... più da Zelo!
Jonghyun sorrise fermandosi ad un semaforo rosso, cercando di immaginarsi il suo chitarrista con i colori e i tagli più strani del mondo.
Una cosa era certo, con le treccine africane di quattro anni prima stava davvero bene! Un po' gli mancava vederselo arrivare in stile afro-americano, con vestiti larghi e catene al collo.

No. Forse le catene non gli mancavano per nulla!

Arrivò a casa in meno di dieci minuti e si avviò verso il condominio aspettando con trepidazione che l'ascensore si muovesse.
Era troppo curioso, non riusciva a stare fermo, tanto che decise di salire a piedi.
Arrivò al pianerottolo del suo piano con il fiatone, ma almeno aveva fatto prima dell'ascensore, che pareva bloccato al piano superiore.
Possibile che non andasse mai quell'aggeggio?

Prese le chiavi dalla tasca del suo giubbotto, quando uno strano rumore lo fece tremare.
Era più simile ad un grido.
Si spaventò perché quella sembrava seriamente la voce di Yong Guk! Che fosse successo qualcosa? 
Forse stava male?
Inserì le chiavi nella serratura e aprì la porta di colpo, guardandosi intorno.
Nulla.
Avanzò veloce per il salotto, entrando nel corridoio che conduceva alle camere da letto, non percependo più nessun rumore strano, ma comunque con il cuore che pompava forte e la paura che Yong Guk stesse in qualche modo male.
Aprì quindi la porta di scatto, senza pensare ad altro che trovare il suo amico, quando la verità lo colpì in pieno viso facendogli gelare il sangue nelle vene.

In quel letto, che poche volte aveva visto sfatto in quella maniera - probabilmente una o due - con l'aria che sapeva di sesso e i corpi di due persone, nudi, avvinghiati in modo alquanto strano tra loro, dove a malapena si capiva dove inizasse uno e dove finisse l'altro.
E il problema non era di certo che quei due corpi erano nudi, o no.
Il problema era solo capire a chi appartenessero.
Il vero problema fu rendersi conto che un Yong Guk dai capelli rosso fuoco era in quel letto, avvinghiato placidamente ad un biondo, che non era il solito biondo che Jonghyun ormai aveva catalogato come Sungjong, ma un altro biondo, un biondo che era tornato biondo da poco e che in quel fottuto letto non ci sarebbe mai dovuto entrare.
Zelo.

-Bang...- uscì dalla bocca di Jonghyun, incapace di formulare altro perché fino a poco prima era convinto di trovare l'amico riverso sul pavimento, in preda a chissà quale malanno, e invece si rese conto che quel rumore, quel gemito, quel volgare suono che aveva percepito, era solo il risultato del sesso che i due avevano consumato in quel letto.

-Cristo- disse, notando il volto del chitarrista spostarsi verso di lui, incontrare i suoi occhi, impallidire e gelarsi, come un coniglio che viene accecato dai fari di un'auto in corsa, su una statale buia e poco trafficata.

Si spostò di colpo, tornando in salotto, chiedendosi se fosse stato reale quello che aveva visto, o se la sua mente era stata ofuscata dalla febbre che Kibum in qualche modo aveva potuto attaccargli.
Ma no.
Li aveva visti e di certo non sarebbe tornato indietro a controllare per nessuna ragione.

Sentì dei passi dietro di sé che si fermarono poco dopo.
Yong Guk era alle sue spalle, lo percepiva e non aveva bisogno di voltarsi... Ma lo fece, perché voleva seriamente fissare il ragazzo che diceva di amare quel fidanzato che ora stava in Cina.

Si fissarono a lungo.
Uno, con lo sguaro di chi sa di essere stato scoperto, e non avere più nessuna risorsa per salvarsi dal guaio commesso, l'altro, come chi sa di aver scoperto il segreto più ripugnante e schifoso del mondo e provava pena e odio insieme.

-Mi fai schifo...- disse tra i denti Jonghyun, stringendo i pugni -Sungjong... Sungjong sta per tornare... Sungjong... poteva essere lui, Cristo!- bestemmiò nuovamente.
-Jonghyun, ti prego...-
-Cosa?! Ti prego cosa Yong Guk? Ti prego non dirlo? Ti prego lasciami spiegare? Ti prego non è come sembra?!- e a ogni frase il suono della sua voce si alzava, come il battito del suo cuore.
-No... ti prego ascoltami... io...-
-Ascoltarti? Yong Guk io non voglio saperne nulla, cazzo! Io qui non dovevo neanche esserci e nemmeno tu... Nemmeno lui!- e indicò il ragazzino alle spalle del chitarrista, che si era vestito e aveva fatto la sua apparizzione sullo stipide della porta che conduceva alle camere.

-Come hai potuto? Tu che... che fai il grande uomo e ti arrabbi per le cose più assurde... tu... a Sungjong poi? Dopo tutto quello che è successo... dopo le litigate e la sua gelosia... come?!-

E Yong Guk non riuscì a esprimere il dispiacere che provava per tutto quello.
Non sapeva cosa dire o fare per sistemare una situazione che, ovviamente, non poteva essere sistemata in nessun modo.

-Esci da qui!- gridò Jonghyun fissando Zelo, che tremò ma rimase fermo al suo posto.
-Jonghyun aspetta...-
-Ho detto ESCI DA QUI!- ululò il vocalist, avvicinandosi a grandi passi verso il minore che indietreggiò.

Yong Guk, però, bloccò il compagno di band prima che riuscisse a superarlo, spingendolo indietro, con troppa forza, tanto che Jonghyun quasi perse l'equilibrio.

-Non lo toccare...- disse a denti stretti.

E Jonghyun capì.
Ormai era tardi e chissà da quanto tempo quella storia andava avanti.
Ma non poteva permetterlo, non riusciva a lasciare che le cose stessero in quella maniera.
Decise quindi di fare la cosa peggiore, andare contro Yong Guk con forza, beccandosi però un pugno in pieno stomaco che gli fece perdere il respiro.

Jonghyun ansimò e si accasciò a terra, stringendo gli occhi che pizzicavano per il dolore.

-Jonghyung... Jonghyun scusami!- gridò Yong Guk completamente devastato dal suo stesso atto.

Si abbassò stringendo l'amico in un abbraccio stritolante, chiedendogli perdono più e più volte, sentendo l'altro sospirare forte contro il suo orecchio.

-Lasciami...- decretò il vocalist e il rosso si spostò.

Jonghyun si tirò su in piedi, dando un'ultima occhiata a Zelo, che tristemente fissava i due e non riusciva a muoversi.
Sospirò di nuovo e negò più volte con la testa, sperando che quello fosse solo un brutto incubo.
Ma non fu così.

-Fai che questa cosa finisca Yong Guk... deve finire o... o me ne andrò dalla band e dirò tutto a Sungjong...-

Queste furono le sue ultime parole e Yong Guk non riuscì a replicare.
Lo lasciò andare via da quella casa, guardando la porta chiudersi con delicatezza.

-Hyung...- disse Zelo con voce tremante.

Il rosso si voltò piano e gli tese una mano.
Ora erano davvero nei guai.

 
  
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