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Autore: Mapix    11/11/2014    0 recensioni
Come ci sentiamo quando la disperazione prende possesso di noi, ciò che ci viene da dentro, che non sappiamo esprimere, io ci ho provato con queste parole, cercando di esprimere ciò che spesso sentiamo ma non diciamo
Genere: Drammatico, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei essere il fulmine, unico bagliore nella mia oscurità,
Che con soffio trapassa il buio e riporta la vita e l'energia
Ma poi torna la notte che si impossessa di me con la sua fatalità
Ed eccomi qua, di nuovo, non esiste più la vita mia.

Vorrei essere la luna, che nei meandri del mio cuore porta la luce
ma la mia disperazione lo impedisce, è lei che conduce,
È lei che mi governa, è lei che mi si strugge
È lei che con un urlo mi imprigiona e mi distrugge.

La mia anima sta muta in questo gioco di colori
In questo spettacolo di passione e paura, ha deciso di star fuori
Ha lasciato me nella rovina, me in mezzo alla tempesta
E nella quiete che la segue, è ben poco ciò che resta.

Resto io che mi inginocchio, resto io che abbasso lo sguardo
resta la pioggia che mi cade addosso, non ho nessun baluardo,
Sto affogando in silenzio, non mi lamento della mia sorte
Non mi lamento se il male nel mio cuore uscirà con la mia morte.

In un mondo di falsi amici e veri stronzi, ho scelto di star solo
, chissà se mai tornerò a vivere..
Dal fondo delle tenebre riaffiora la mia mano come un ombra,
Sono stati gli altri a decidere...
   
 
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