12/11/2014
0 recensioniHere Without You
-Vaffanculo! Vaffanculo!- imprecai contro il telecomando del televisore, che, a quanto pare, non voleva partire. Lo lanciai sul divano, dove mi stesi comodamente, poggiando la testa sul cuscino, e prendendo il cellulare. Fuori pioveva, quindi non potevo neanche andare al parco. Sbuffai, e posai il cellulare sul tavolino in vetro che avevo davanti. Chiusi gli occhi, e cercai di addormentarmi. Il suono del campanello, però, mi impedì di continuare ciò che avevo intenzione di fare, ovvero dormire. Mi alzai con svogliatezza dal divano, e mi diressi verso l’entrata. Cercai di sbirciare dalla finestra, ma non intravidi niente, o per lo meno, nessuno. Sospirai e aprii la porta. La chiusi, subito dopo aver analizzato la persona che mi si parò davanti.
-Madison, lasciami spiegare.- squittì, con la sua bellissima voce, che non sentivo da due anni.
-Vattene, Calum!- gridai, con le lacrime che mi scorrevano sul volto.
Il mio corpo scivolò giù, fino a toccare il pavimento. Portai le gambe al petto, e mi accovacciai, con i ricordi che raffioravano nella mia mente.
Udii un colpo, più precisamente un pugno. Era lui.
-Fammi entrare, dannazione!- sbraitò, da dietro la porta.
Mi alzai e, con molta fatica, abbassai la maniglia. Stavo tremando, non riuscivo a reggermi in piedi. Cal cercò in tutti i modi di abbracciarmi, ma non glielo permisi.
-Non toccarmi.- dichiarai, fredda. –Perché sei tornato?- continuai.
Lui prese un respiro profondo. Vidi la tensione comparire sul suo volto.
-Sono venuto qui per rivedere i ragazzi, ma soprattutto, per rivedere te.-.
Sorrise.
Volevo ricambiare, ma non potevo.
-E resterò qui, per sempre.- continuò, due secondi dopo.
-Cazzo, Hood, hai rotto con me per la distanza, capisci? Quando sei partito, mi avevi detto che non saresti mai più tornato! Sono stata due anni da sola, a pensare a te. Volevo combattere quei chilometri, volevo farti capire che a me, della distanza, non fotteva un cazzo! Ma no, non sono riuscita a completare il mio lavoro, e perché? Perché tu hai voluto rompere.- dissi tutto d’un fiato.
-Dio, Madison, io ti amo ancora. Ho rotto solo perché la distanza mi stava uccidendo. Ora il mio desiderio più grande è riaverti tra le mie braccia.-
Mi coprii gli occhi. Odiavo piangere davanti a lui.
-Ti prego. Un’ultima chance.- continuò.
Sopirai. –Calum, il “per sempre” non esiste. Sono sicura che un giorno, tu te ne andrai ancora, e io soffrirò, di nuovo. Arriverà il giorno in cui il mio cuore non ce la farà più, e si spezzerà in mille pezzi, e saranno pezzettini così piccoli,che sarà un’impresa ardua rimetterli insieme.-.
Mi guardò, con fare triste.
-Ogni giorno pensavo a te, Mad. A New York mi ero messo con una, sembravamo felici, ma in realtà non lo eravamo, o per lo meno, io non lo ero. Quando la baciavo, pensavo a te. Riflettevo sul fatto che quelle non fossero le tue labbra. Facevo l’amore con lei, e nella mia mente, c’eri tu. Io volevo te, sempre. E ti voglio anche ora.-
Andai verso di lui, e gli presi il viso tra le mani. Mi erano mancati i suoi lineamenti dolci, le sue labbra morbide, le sue possenti braccia, il suo bellissimo taglio degli occhi. Ripassai la linea dello zigomo con l’indice destro, per poi lasciargli un buffetto sulla guancia.
La mia bocca si posò sulla sua. Assaporai quel momento, come non avevo mai fatto. Mi staccai pochi secondi dopo.
-Ti amo, Calum- bisbigliai, mentre appoggiavo la testa sul suo petto.
-Ti amo anch’io, Madison.- ricambiò, cullandomi in un dolce abbraccio.
*Spazio Zeber*
Gente, Sabrina è tra voi!
Questa è la mia prima one shot su Calum, quindi, vi prego, non siate crudeli.
Anyway, solo io ho pianto? lol
Vi va di lasciare una piccola recensione?
(Mi scuso per gli eventuali errori di battitura)
Ve se ama ♥
-Sab
