Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: weitwegvonhier    12/11/2014    2 recensioni
E' come se fosse una favola che state raccontando al vostro fratellino o alla vostra sorellina o al vostro bambino.
«Lui viveva su una nuvola nel cielo, aveva due cuori, e tutto quello che faceva tutti i giorni, tutto il giorno, era di far smettere a tutti i bambini del mondo di avere gli incubi.»
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Doctor - Altro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A.s. Questa è come una favola che state raccontando a qualcuno, magari al vostro fratellino o alla vostra sorellina, prima di farli addormentare. E' come quando cerchi di convincerli che il mostro sotto al letto non esiste, ma loro non vi credono, perchè hanno bisogno del loro mostro sotto al letto. Per cui, per farli stare tranquilli, non dobbiamo convincerli che il mostro sotto al letto non esiste, ma che esiste qualcuno in grado di tenerlo a bada, quel mostro, di sconfiggerlo. E così, raccontiamo loro del Dottore, e oltre a dirgli che ci sarà sempre qualcuno che li terrà al sicuro dal mostro sotto al letto, diciamo loro anche che tutti amano e tutti soffrono e che il tempo uccide le cose e che la curiosità deve essere il loro continuo appetito e che la vita è una cosa meravigliosa!
Perchè il Dottore insegna molte cose a chi lo segue, a chi crede in lui, ed è l'eroe con cui ogni bambino dovrebbe crescere.
Per cui ho preso qualche citazione in qua e in là, dal Dottore, dai suoi compagni, dagli sceneggiatori stessi...e ne ho scritto, perchè un giorno voglio raccontare a qualcuno questa storia e dire a quel bambino che potrà stare tranquillo perchè il Dottore lo proteggerà sempre dai mostri ma non farà loro del male.
Tutto qui.

 

C'era una volta un uomo chiamato “il Dottore”. Lui viveva su una nuvola nel cielo, aveva due cuori, e tutto quello che faceva tutti i giorni, tutto il giorno, era di far smettere a tutti i bambini del mondo di avere gli incubi.
Lui era come la notte e la tempesta nel cuore del sole. Lui era antico ed eterno. Lui bruciava al centro del tempo e vedeva l'universo cambiare. Ed era...meraviglioso.

Lui viveva in una cabina blu della polizia che era più grande all'interno, che stava su una nuvola, che stava nel cielo.
Un giorno una bambina, una bambina che lo aveva aspettato per tanto tempo lo guardò e si sorprese di vederlo reale. «Iniziavo a credere che tu fossi solo un matto con una cabina.» gli disse, guardandolo armeggiare dentro a quella cabina blu della polizia, che era più grande all'interno. Lui la guardò sorridendo e le rispose: «C'è una cosa molto importante che devi sapere di me: io sono definitivamente un pazzo con una cabina.»
Un giorno, quindi, tu incontri il Dottore e quello è, ovviamente, il giorno più bello della tua vita. Perchè...perchè lui è brillante e divertente e matto e più di tutto...ha davvero bisogno di te. E quando inizi a correre, inizi a dimenticare; lentamente, dopo un attimo, semplicemente smetti di farti domande. Chi sei? Da dove vieni? Cosa ti ha portato su questa strada e dove stai andando? Oh, e...qual'è il tuo nome? Ti abitui a non sapere. Perchè lui era così, alla fine, era in continuo cambiamento. Da un secondo ad un altro. Bam, cambiato. Perchè i tempi cambiano e così doveva fare lui, che ci viaggiava, nel tempo. Tutti noi cambiamo, se ci pensi, siamo tutti persone diverse attraverso le nostre vite e questo va bene, pensava il Dottore, va bene andare avanti finchè ti ricordi tutte le persone che eri, tutto quello che sei stato.
E il Dottore era stato molte persone, aveva vissuto molte vite e visto così tante cose e salvato così tante vite! E visto così tanta morte ed era così triste.
Lui era l'ultimo della sua specie, era l'ultimo dei Signori del Tempo ed era vecchio, molto vecchio.
Lui aveva visto la nascita dell'universo e la fine del tempo, momento per momento, finchè non era rimasto niente. Niente tempo, niente spazio, solo lui, il Dottore. Ha viaggiato in universi dove le leggi della fisica erano escogitate dalla mente di un pazzo, aveva guardato gli universi congelare e le creazioni bruciare! Aveva visto cose che tu non potresti neanche immaginare, perso cose che non potresti neanche capire. E sapeva cose, segreti, che non potevano essere raccontati e aveva delle conoscenze che non avrebbero mai dovuto essere dette!
E c'era lui, su quella nuvola, con la sua cabina, da solo, con l'universo sulle spalle.
Lui, il Dottore, quell'uomo che aveva salvato le vite di tutti così tante volte...e nessuno lo aveva mai ringraziato per questo, perché nessuno mai lo sapeva. Lui non si fermava mai, non rimaneva mai, non aveva mai chiesto di essere ringraziato.
Un tempo, molto, molto tempo fa, aveva una famiglia e dei figli e dei nipoti.
Un giorno, molto, molto tempo fa, perse tutto. In una guerra, perse tutto: la sua casa, il suo pianeta, la sua famiglia, tutto.
La grande guerra del tempo. Combattè, per la salvezza dell'universo e fece quello che nessun'altro ebbe il coraggio di fare: prese una decisione.
Sacrificò sé stesso e il suo popolo e il suo pianeta, per il bene dell'universo. Di nuovo, ancora una volta, salvò l'universo.
Ma si perse. Fu un fardello troppo grande da portare, quello, per una persona sola e si perse.
Finché un giorno capitò sulla Terra, uno dei suoi posti preferiti, dove incontrò una persona, una piccola ragazza in pericolo. La prese per mano, la guardò negli occhi e le disse «corri» e corsero via.
Lui le salvò la vita quella volta e molte altre volte, lei gli salvò l'anima quella volta, e molte altre volte. In quel momento, senza saperlo, prese la mano alla ragazza che l'avrebbe salvato, che l'avrebbe amato e che avrebbe ridato a quell'incredibile uomo il titolo di Dottore, gli avrebbe ridato la speranza e la meraviglia e la voglia di tornare a scoprire l'universo e sé stesso. Lo avrebbe amato fino a fargli capire che non era cattivo, che non era come quelli contro cui combatteva, che era buono e che era incredibile. Il suo nome era Rose, e il Dottore non la dimenticò mai.
Sai, ti sto raccontando questa storia perché quando sei piccolo tutti ti dicono che tutto sta nel crescere, trovare un lavoro, sposarti, prendere casa, avere figli e questo è. Ma la verità è che il mondo è molto più di questo, è molto più strano, molto più oscuro e molto più pazzo e molto più bello!
Perchè il Dottore era così: aveva visto ogni genere di crudeltà e vissuto ogni genere di dolore e aveva perso tutto quanto una persona può perdere, persino sé stesso, ma credeva che la vita fosse come una pila di cose buone e cose cattive: le cose buone non addolciscono sempre quelle cattive ma, viceversa, le cose cattive non avvelenano necessariamente quelle buone o le rendono meno importanti.
E la cosa incredibile, un'altra, delle cose incredibili era che il dottore aveva centinaia, forse migliaia di anni e, per lui, in tutto il tempo e in tutto lo spazio, chiunque era importante!
E allora ti racconto una storia che gli piaceva molto raccontare, perché tu non devi pensare di non valere niente, o valere meno di qualcun altro: tutti gli elementi del tuo corpo sono stati forgiati molti, molti milioni di anni fa, nel cuore di una stella molto, molto lontana che è esplosa, morendo. L'esplosione ha sparso questi elementi attraverso la desolazione dello spazio profondo. Dopo tanti, tanti milioni di anni questi elementi si sono uniti per formare nuove stelle e nuovi pianeti e questa cosa andò avanti, fino ad ora. Gli elementi si univano e formavano scarpe e navi e la ceralacca ed i cavoli e i re...finchè, un giorno, si sono uniti per formare te. Tu sei unico nell'universo, ci sei solo tu e non ci sarà mai nessun altro come te!
Era questo il Dottore, ti guardava negli occhi e tu riuscivi a vedere il suo universo. Era capace di vedere il bello in ogni cosa. Doveva essere perché aveva perso molto.
Ma il Dottore era ed era sempre stato un ottomista, quello che sperava nelle speranze più remote, il sognatore dei sogni più improbabili!


Sai, chi lo ha conosciuto diceva che quando corri con il Dottore, senti come se non dovesse finire mai. Ma per quanto tu ci provi, non puoi correre per sempre. Tutti sanno che tutti muoiono, e nessuno lo sa meglio del Dottore. Ma tutti i cieli di tutti i mondi potrebbero oscurarsi se, anche solo per un momento, lui lo accettasse. Tutti sanno che tutti muoiono, ma non ogni giorno, perché alcuni giorni sono speciali, sono benedetti, alcuni giorni nessuno muore. Ora e dopo, ogni tanto, quando il vento porta giustizia e il Dottore viene chiamato...tutti vivono.


E c'è una cosa molto importante che devi imparare dalla sua storia: che niente dura per sempre. Tu pensi che ci saranno sempre le persone, le macchine...le cose concrete, ma non è così, un giorno sarà tutto andato, persino il cielo. E' per questo che devi imparare a prenderti cura delle cose che ami, a vivere quello che hai quando ce l'hai, perché ogni cosa ha un suo tempo e un giorno potrebbe essere troppo tardi. Perchè l'universo deve andare avanti e il dolore e le perdite, sono quelle che ci difiniscono come la felicità o l'amore. Che sia un mondo o una relazione....ogni cosa ha il suo tempo e tutto finisce. Perchè se così non fosse, altre cose non potrebbero iniziare.


E lo sapeva lui, che era un Signore del Tempo, che il tempo non ha padroni e se lo guardavi, ti sembrava che fuggisse, ma lui non fuggiva dalle cose, perché infondo non aveva un punto fisso, perché ovunque lui si trovasse, quel posto era un angolo di un paese in un continente in un pianeta che era un angolo di una galassia che era un angolo di un universo in continua crescita e contrazione e creazione e distruzione e non rimaneva mai lo stesso per un singolo millisecondo e c'era così tanto da vedere, così tanto, perché tutto andava così veloce! Così se glielo chiedevi lui ti rispondeva che non stava fuggendo dalle cose, stava correndo da loro prima che loro svanissero e scomparissero per sempre. Perchè c'erano mondi là fuori dove il cielo stava bruciando e il mare stava dormendo e c'erano fiumi di sogni, persone fatte di fumo e città fatte di canzoni, da qualche parte c'era pericolo e da qualche parte ingiustizia e da qualche parte...il tè stava raffreddando. Così il Dottore non rimaneva mai, era sempre di corsa di qua e di là, a sconvolgere vite, a salvare mondi...ma poi tornava, tornava sempre. Potevano passare giorni, mesi, anni, ma poi tornava.


Così questa è la sua storia, la storia di un grande uomo che, senza mai chiedere niente in cambio, ha salvato l'universo, ha vissuto per questo, ha curato le sue ferite.
E quindi ti ho raccontato di questo eroe, al quale non piace definirsi tale, che non usa pistole o armi, ma che usa un cacciavite per aggiustare le cose, che non ha una nave da guerra per spostarsi, ma una cabina che puoi chiamare per chiedere aiuto, e che non ha super poteri o orecchie a punta o dei raggi che gli partono dagli occhi, ma ha due cuori, ha due cuori e questo è straordinario! Perchè non ci sarà mai un tempo in cui non avremo bisogno di un eroe come il Dottore!


E questa è solo una storia, ma va bene così, perché siamo tutti storie, alla fine.
Fa del Dottore il tuo amico immaginario, fa che sia la tua guida, fa che ti consoli quando ti senti solo, o triste o quando pensi di non essere abbastanza. Fa che questa storia possa essere la tua storia, chiudi gli occhi e sogna e non aver paura perché il Dottore verrà a portarti via tutti gli incubi.
Fai che sia una bella storia, la tua, ok?
E ricorda che la cosa di cui abbiamo più bisogno, alla fine, è una mano da stringere.



 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: weitwegvonhier