Io, Lilith, l’Angelo spudorato.
Prima giumenta di Adamo e corruttrice di Satana.
L’immaginario del sesso represso ed il suo grido più forte.
Timida perché sono la Ninfa del vulcano, gelosa perché sono la dolce ossessione del vizio.
Il primo Paradiso non poté sopportarmi.
E fui cacciata perché semino la discordia sulla terra, perché gestisco sui giacigli gli affari dei miei sudditi.
Sorte dei conoscitori e Dea delle due notti.
Unione del sonno e della veglia.
Io.
Il feto poeta, perdendomi ho guadagnato la mia vita.
Ritorno dal mio esilio per diventare la sposa dei sette giorni e le ceneri di domani.