Perfect Present

Il vecchio, ma non così vecchio come ora, Nicholas Nord scrutava fuori dalla finestra del suo studio. Sapeva che una bambina, anzi, ormai una ragazza, era profondamente infelice. La giovane Elsa, principessa di Arendelle, era sola. Una delle poche persone che, ancora una volta, non sarebbero state accontentate. Lui purtroppo non poteva aiutarla, altrimenti lo avrebe fatto molti anni prima. Quella ragazza era un persona meravigliosa, sincera, pura e determinata a impedire che il suo potere facesse del male a qualcuno. Gli sarebbe piaciuto portarle l'unico regalo che desiderava da sempre, una persona con cui essere sé stessa, senza paura di fargli del male, ma proprio non sapeva come fare. 

Babbo Natale si  stava arrovellando da giorni, nel vano tentativo di rispondere alla lettera che Elsa, nonostante i suoi quindici anni, continuava a mandare. Non si era arresa, credeva ancora. Mancavano poche ore, poi avrebbe dovuto far partire la slitta per portare i regali a tutti i bambini. E, anche questa volta, non si sarebbe fermato per Elsa. Poi, improvvisamente un idea gli si accese nel cervello. I due grandi occhi blu si illuminarono come un albero di Natale, e prese a dare ordini frenetici agli yeti. Un paio di loro presero una delle sue sfere di vetro su cui era scritto un nome particolare, e un grosso sacco di juta, e andarono a caccia di un regalo molto speciale, recalcitrante e sfuggente. Un paio di ore dopo tornarono, con un sacco che si agitava, il pelo coperto di stalattiti, i baffi congelati e parecchi lividi da bastonate. Uno dei due scaricò velocemente il contenuto del sacco dentro un grosso pacco regalo, che sigillarono in fretta. Poi chiamarono Nord, che si avvicinò al pacco parlando con calma."Mi dispiace amico mio, ma tu sei unico regalo che mi venga in mente per Elsa, quindi ti chiedo di aiutarmi. Per favore, non ti costa nulla in fondo" Un gugnito gli confermò che il contenuto del pacco era d'accordo con lui, e si aprì in un sorriso. Poi fece cenno di intesa agli yeti, che caricarono il grosso pacco sulla slitta. Poi l'uomo salì sulla slitta, facendola partire a tutta forza. Qualche ora dopo arrivò ad Arendelle, lasciando per ultimo il castello. Nelle calze lasciò solo piccoli doni, poi si concesse una breve pausa con i biscotti e si avviò, con il grosso pacco fra le braccia, verso la cameretta di Elsa. Depositò il pacco, e poi scivolò fuori silenziosamente. Un profumo di agrifoglio e carta regalo rimase fino alla mattina dopo, quando l'anziana Leggenda si sistemò in poltrona nel suo studio, prese una tazza di cioccolata calda e scosse la boccia con la neve che corrispondeva ad Arendelle, curioso di vedere se il regalo era piaciuto ad Elsa. Vide un volto rosso come un peperone, mentre una mano pallida accarezzava il volto della ragazza. A quanto pare, ancora una volta, Babbo Natale aveva fatto centro. Aveva trovato il regalo perfetto. 


 

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Pima storia su fandom!

No, davvero, è la prima storia che scrivo come fan de "Le cinque leggende".

Una storia in cui troviamo il buon Babbo Natale alle prese con un regalo molto speciale, quello per Elsa, principessa (ancora) di Arendelle. Per chi non lo avesse capito, sono un fan assoluto della Jelsa. E il Son nel mio nikname non è messo per il suono. Bene, dette tutte queste cavolate... Vado, spero che la storia vi abbia ispiarato ad una recensione, ciao
Poseidonson97