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Autore: Sathys    16/11/2014    0 recensioni
"Possiamo andare avanti o indietro nel tempo, di epoca in epoca, senza causare danni."
Nessun Assassino verrà guardato allo stesso modo.
Nessun Templare potrà dichiararsi tale.
Nulla sarà reale. Tutto sarà lecito.
Genere: Azione, Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Quasi tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Okay... è la prima volta che scrivo in questo fandom e sono parecchio emozionata soprattutto perché questa storia ce l'ho in testa da parecchi anni ormai. 
Vorrei comunque specificare alcune cose. La prima è che non sono una storica, quindi sicuramente qualche strafalcione con le date lo farò. La seconda è che non seguirò la storia di Assassin's Creed alla perfezione avendo già messo i salti temporali anche se proverò a far combaciare tutto. La terza cosa è che proprio come la FanFiction su Hunger Games che sto scrivendo ci saranno più punti di vista (e anche da più epoche).
Il Database lo farà quasi sempre Shaun anche se a volte potrebbe capitare che sarà scritto da sua sorella Cinger Hastings.
Detto ciò eccovi i prestavolti per questo capitolo (li pubblicherò di volta in volta)
Cherryn. i suoi capelli sono biondo cenere, quasi castani, mentre i suoi occhi marroni (quindi usate l'immaginazione)
François
Eloise



[Database]
Non è proprio un file di Database questo ma volevo spiagarti cosa siamo noi, i Figli della Prima Civilizzazione.
Siamo discendenti di coloro che vennero prima e che sono riusciti a sopravvivere alla distruzione. Possiamo andare avanti o indietro nel tempo, di epoca in epoca, senza causare danni. Per farti un esempio, se io tornassi indietro nel tempo e provassi ad uccidere Napoleone non ci riuscirei. Perché non sono destinato a farlo. Se invece ci riuscissi, i libri di storia hanno sbagliato. Dipende tutto dal destino, non ci è concesso cambiare la storia. 
I Figli della Prima Civilizzazione muoiono solo di vecchiaia, non possono contrarre malattie come il cancro o simili. Possiamo però venire uccisi o suicidarci. Questo ci farà tornare in vita in un'altra epoca che non sarà comunque quella in cui ci hanno assassinato o ci siamo tolti la vita. Se mi uccidessero nel 2013 potrei venire scaraventato, letteralmente, nel 1300 o nel 3022, questo dipenderà dal caso o dal patto (il patto non è altro che una decisione fatta per vivere anche in un'altra epoca, come mia sorella che ogni tanto viene qui e poi torna nel 3000 o giù di lì) che si è fatto.
Tuttavia, la morte per noi è un'esperienza terribile nonostante ci reincarniamo da un'altra parte. E' una sensazione che ti rimane dentro per sempre fino alla tua vera morte. Per questo molte volte quando c'è da scegliere se sacrificare un umano normale o noi, scegliamo il primo.
Molti personaggi famosi, come Leonardo da Vinci, sono Figli della Prima Civilizzazione. Non possono leggere nulla sulla loro morte o vita ancora non realmente vissuta. Per farvi un altro esempio, se un 24enne Leonardo aprisse un libro di storia dell'arte nella nostra epoca non riuscirebbere a leggere quello che accadrebbe dopo la sua età attuale. Le lettere parrebbero confuse e stessa cosa se qualcuno provasse a dirglielo, non riuscirebbe ad ascoltare.
Per ora ho concluso ma se durante i prossimi tempi ti servisse un aiuto puoi sempre chiedermi di fare chiarezza.
Shaun Hastings.

Cherryn Machiavelli - Francia (1518)
Il mio respiro è regolare nonostante io stia tremando visibilmente nel letto. Oggi è il gran giorno, il giorno del mio giuramento da Assassina. 
Non che prima non lo fossi, ci sono nata dentro la confraternita, solo che oggi ufficializziamo le cose e... non voglio.

-Cher?-

Apro gli occhi sentendo la voce di François accanto a me. Mi chiedo da quanto tempo mi stia guardando.
-Sì?- chiedo avvicinandomi a lui.
-Sei agitata vero?-
-Non dovrei?- domando retoricamente coprendomi il seno con le lenzuola mentre alzo il busto -Sto per giurare in qualcosa che tradisco da due anni ormai.- sospiro mettendomi una mano sul viso.
Lui mi imita, alzandosi per andare a guardare fuori dalla finestra. Riesco a vedere tutta la sua muscolatura, le gambe tese e fisico scolpito. Non si direbbe che ha solo 21 anni.
-Abbiamo fatto tutti un giuramento Mademoiselle. Anche io tradisco il mio e non solo per stare con te.- dice François iniziando a rivestirsi -Non dovrei stare nemmeno qui ora, è meglio che me ne vada prima che qualcuno mi veda con te.-
Vorrei dirgli di rimanere ma non ha torto. Se qualcuno dovesse entrare in camera e mi vedesse con lui ci farebbe fuori senza batter ciglio. Nonostante François e suo fratello, Yannick, siano Templari convertiti, come li chiamiamo noi, rimangono comunque Templari. La sua famiglia viene spesso dalla confraternita per collaborare. Noi non uccidiamo loro finché loro non uccidono uno di noi e spero che le cose rimangano così per sempre anche se con questi tempi è una cosa che vedo sempre più lontana e difficile. 
-Uscirai dalla finestra?- chiedo cercando di sorridere almeno un po'.
François si mette a ridere avvicinandosi a me completamente vestito -Ovvio, ti sembro un tipo a cui piacciono le cose ufficiali?- domanda baciandomi subito dopo.
-No...- aggiungo mordendogli il labbro.
-Ti amo piccola quasi assassina.- mi saluta arrampicandosi sul davanzale. E' freddo stamattina e sono costretta a rimettermi sotto le coperte dall'aria che tira.
-Anche io ti amo mio Templare.- sussurro mentre salta giù cercando di non farsi vedere.

Leonardo mi ha aiutato a vestirmi per la cerimonia, o meglio, a indossare l'abito ufficiale.
-Sembri tua madre.- sussurra non appena finisce di allacciarmi la lama al braccio.
Sorrido amaramente a quelle parole. Non ho mai conosciuto mia madre, so solo che da lei ho preso il carettere da "faccio un po' come mi pare". Almeno questo è quello che mi dicono i miei fratelli. 
-Vorrei sentirmi dire queste parole da mio padre.- rispondo con un tono non proprio educato.
Leonardo scuote la testa posandomi una mano sulla spalla -Sai com'è fatto Niccolò.-
-Sì lo so fin troppo bene.- concludo schietta togliendo la mano di Leonardo dalla spalla. 
Mio padre, il grandioso Niccolò Machiavelli, non è mai stato presente nella mia vita. Mi ha sempre cresciuta Leornardo, portandomi persino in Francia con lui. Un po' perché Niccolò aveva sempre a che fare con la confraternita in Italia, un po' perché mi odia. E questo è quasi un dato di fatto. Per lui sono stata io ad uccidere mia madre [Cecile Da Vinci: database in basso].
Sto per aprire la porta della mia camera quando la voce di Leonardo mi blocca. 
-Ho visto François stamattina. E' uscito proprio mentre la carrozza di tuo padre era arrivata. Ringrazia che muovo ancora bene le gambe e che sono riuscito a coprirvi distraendo Niccolò.-
Mi mordo il labbro prima di voltarmi a guardare il mio padre adottivo -Grazie...- sussurro aprendo la porta.

Mio padre ha l'onore di pronunciare le parole in arabo, ma è Ezio Auditore a farmi fare il giuramento, in italiano nonostante stia giurando nella confraternita francese.

-Quando gli altri seguono ciecamente la verità ricorda;

-Nulla è reale.- rispondo guardandolo sicura negli occhi cercando di non cedere davanti agli altri. Non sono mai stata una codarda e non lo sarò ora che ufficializziamo.

-Quando gli altri si piegano alla morale o alla legge ricorda;-

-Tutto è lecito.- "Non proprio, vero padre?"

-Agiamo nell'ombra per servire la luce, siamo Assassini.-

-Nulla è reale. Tutto è lecito.- ripetiamo in coro tutti quanti. Siamo una bella folla, ma essendo nel nostro covo sotto terra è impossibile sentirci.
Dopo avermi marchiato l'anulare e aver cercato di non piagnucolare per il dolore posso dire di aver concluso perfettamente il mio giuramento anche se sono costretta a rimanere lì ancora un po'. E' l'avvicinarsi di mio padre tutto sorridente che mi spaventa. 
Al suo fianco c'è un ragazzo biondo, un membro del nostro ordine da generazioni, sembra quasi agitato nonostante stia sorridendo.
-Cherryn!- esclama avvicinandosi a me e abbracciandomi. Vorrei rifiutarmi ma davanti a tutte queste persone, anche se non sono più al centro degli interessi degli altri, non posso farlo senza subire conseguenze -Immagino che tu conosca già Eloise.-
Il ragazzo allunga la mano per presentarsi e io gliela stringo usando una stretta più forte rispetto a quella che si addice ad una donna. Deve accorgersene perché sussulta.
-Sì, bé, abbiamo collaborato alcune volte.- rispondo schiarendomi la voce.
-Oh ottimo, allora vi lascio parlare. Quando qui sarà finito tutto vieni da me Cher, devo parlarti in privato.- e ci congeda con queste parole prima di tornare a parlare con i suoi amici di vecchia data.
-Qualsiasi cosa ti dirà tuo padre dopo sappi che io non c'entro nulla. So che non andate d'accordo e durante il tempo che ho passato nella confraternita credo di aver capito anche il perché. Ma non prendertela con me davvero.- sussurra Eloise al mio orecchio.
Io mi volto sbalordita -Tu sai che dovrà dirmi mio padre dopo?- chiedo incrociando le braccia al petto.
Eloise si mette a ridere nervosamente passandosi una mano tra i capelli -Sì... e potrebbe non piacerti molto, oppure sì...-

[Database]
Cecile da Vinci
Nata a Firenze, venne allevata dal Verrocchio dopo la morte di sua madre, probabilmente di origini inglesi, avvenuta quando Cecile aveva solo 3 anni per mano di un Templare. 
Nella bottega impara a disegnare e a dipingire diventando una tra gli allievi più bravi. 
Venne scoperta da Leonardo da Vinci mentre stava scappando da delle guardie che la inseguivano per aver frequentato il bordello di Paola (furbetta la ragazza). Da quel giorno l'artista la prese a lavorare per lui e da lì iniziò la sua carriera da aiutante di laboratorio e assassina. Decise di unirsi alla confraternita per vendicare la morte di sua madre e proprio lì conobbe Niccolò Machiavelli. 
Ebbe quattro figli con Niccolò ma quando Leonardo fu costretto a lavorare per i Borgia Cecile non era ancora incinta di Cherryn. 
Morì nel 1500 quando Cesare Borgia la trafisse mentre era all'ottavo mese di gravidanza, probabilmente per un attacco di pazzia, davanti agli occhi increduli di Niccolò. Il filosofo riuscì a portarla da Leonardo ma lei scelse di dare la sua vita per salavare la bambina cosa che il marito ancora non accetta nonostante si sia risposato.
E' una Figlia della Prima Civilizzazione, ma non siamo ancora riusciti a capire dove sia stata scaraventata.
 

Eccoci alla fine del primo capitolo, spero vi sia piaciuto e magari potreste lasciare una miniminimini recenzione se vi va.
  
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