John Watson era tutto ciò che il suo intelletto avrebbe mai chiesto.
L’energia, l’adrenalina e l’intelligenza.
L’inimitabile capacità di comprenderlo e ammirarlo, spronandolo a superare i suoi stessi limiti.
Era l’uomo che era stato in Afghanistan e viveva la sua vita da reduce, nascondendosi nelle ombre sapendo di poter essere salvato.
E poi, c’era l’altro.
Tutto ciò di cui il fisico di Sherlock necessitava, trascendendo la sua razionalità.
Era la perdizione pura.
Il piacere immediato e senza scrupoli.
Il demone della lussuria, insinuatosi nell’unico corpo che avrebbe destato il suo interesse, con l'unico scopo di deformarlo e portarlo ad essere colui che avrebbe potuto compromettere il suo controllo, facendo salire a galla il peggio di se.