Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo

Era il primo giorno di scuola. Mi svegliai e vidi una luce fioca illuminare la mia stanza, erano le 5:15. Il mio stile di vita era cambiato da anni ed ero indietro rispetto agli altri miei futuri compagni. Avevo già preparato i vestiti, non c’era molto da scegliere erano gli unici vestiti che avevo: la solita maglietta bianca con delle stelle blu, i soliti jeans scuri e le mie solite scarpe bianche che ormai avevano un colorito grigio perché dovevo lavarle. La lavatrice ancora doveva arrivare e  mamma lavava tutto a mano, non volevo farla stancare troppo quindi aspettavo la lavatrice per poter finalmente lavare quelle puzzose scarpe. Mi cambiai e andai in cucina per prendere una tazza di succo. In cucina trovai i miei genitori. Mio padre aveva messo la camicia a righe e i pantaloni eleganti che conservava dal suo matrimonio. Era molto emozionato, doveva fare un colloquio di lavoro,consigliatogli dagli assistenti sociali. Mia mamma aveva un gran sorriso sicuramente perché ieri ci avevano annunciato che avevano trovato un lavoro adatto per lei. Bevvi la tazza di succo,mi misi lo zaino in spalla ed uscii fuori aspettando Celeste. Celeste la chiamo ‘angelo custode’, è l’assistente sociale che ci ha salvato dalla strada ed è riuscita a trovarci una casa a Chicago e una scuola per me. Sentii la sua voce e poi vidi lei avvicinarsi, la abbracciai e corsi a sedermi in macchina. Mio padre venne con noi. Celeste disse : -Oggi è un giorno importante per entrambi. Edward sorridi sempre e sii cortese! E tu Stellina cara stai serena ci saranno tantissimi ragazzi come te!- -non esattamente... Sarò la più grande e mi prenderanno in giro perché ho un anno in più.- Celeste sorrise e disse:- Hai perso un solo anno ed ho già parlato con la preside, andrai nella classe avanzata se riuscirai a superare i test- -è questo il problema, come faccio a fare i test se non so niente ?- Celeste mi rassicurò :- Hai già fatto tutte quelle cose che ti chiederanno, tranquilla-. Arrivammo al posto di lavoro di papà e scese con le gambe tremanti,poi si calmò. Celeste sorrise dicendo:- Penso proprio che lo prenderanno- io annuii dicendo :- solamente per quanto è elegante dovrebbero prendere, Celeste sorrise poi continuò a guidare. Erano passati solo 5 minuti quando già arrivammo. Celeste disse :-il lavoro e la scuola sono molto vicini a casa così da domani andrete in metro entrambi. Ora vai e falli cadere ai tuoi piedi! Sei nella sezione A- io annuii poi entrai. Quella scuola era enorme e c’erano tantissimi ragazzi fuori che parlavano e ridevano. Tra le voci confuse riuscii a percepire alcune parole : estate,fidanzato,viaggio. Ero sicura che stessero parlando della loro estate e che non si sarebbero accorti di me. Un ragazzo mi guardava da un po’ così decisi di fare lo stesso. Era troppo lontano e non riuscivo a vederlo bene : dovevo andare dall’oculista al più presto !

GRAZIE MILLE PER AVER LETTO! SPERO TI SIA PIACIUTO L’INIZIO E SE NON TI È PIACIUTO SCRIVIMI UNA RECENSIONE O UN MESSAGGIO PER MIGLIORARE LA STORIA. SPERO LA SEGUIRAI! TI ASPETTERANNO MOLTISSIME SORPRESE E COLPI DI SCENA. UN BACIO L’AUTRICE