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Autore: Stilinski24    27/11/2014    1 recensioni
> continuò a ripetere.
Harry sospirò, le lacrime che bruciavano ai bordi degli occhi. Non voleva piangere, non in quel momento. Lo avrebbe fatto a casa di sua madre, nella sua stanza, rannicchiato nel letto mentre abbracciava una delle magliette di Louis che aveva messo nello zaino, inalando il suo profumo.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay ehm.. dopo tutto quello che è successo in questi giorni mi è venuta in mente questa breve storia..
P.s: Mi piange il cuore vedere Harry così triste :’(

 
 
Il rumore assordante di cose buttate a terra riempiva la casa. Rabbia. Ecco cosa provava in quel momento Harry. Rabbia. E tutto quello che riusciva a fare era buttare cose a terra, non curandosi del fatto che si sarebbe potuto far male.
In quel momento aveva in mano un vaso di ceramica.
<< Harry calmati >>
Nel sentire quella voce, che era quasi un sussurro in effetti, lanciò il vaso per terra facendolo rompere in mille pezzi.
<< Calmati? Calmati? Come posso stare calmo?!? >> urlò prendendo un bicchiere dalla mensola e buttandolo a terra. Non era mai stato così arrabbiato come lo era in quel momento << Non voglio nemmeno parlare con te. Vattene e lasciami in pace >>
Riprese a buttare cose a terra, fino a quando una mano non si posò sulla sua spalla. La scansò bruscamente, allontanandosi da lui.
<< Non mi toccare! >> urlò voltandosi a guardare il ragazzo << Perché lo hai fatto? Eravamo tutti d’accordo. Avevamo deciso di fare questo benedetto coming-out e tu ti sei tirato indietro all’ultimo minuto! >>
<< Lo so scusa è che.. ho paura di quello che può succedere dopo >>
<< L’unica cosa che poteva succedere era che avremmo potuto essere liberi, Louis! Avremmo potuto far vedere che stiamo insieme, avremmo potuto vivere la nostra storia davanti a tutti e non solo in queste quattro mura! >>
<< Ho.. ho paura Haz.. dammi tempo >>
<< Tempo? >> Harry sbuffò una risata << Scherzi vero? Sono quattro anni, Louis, quattro fottutissimi anni che ti do tempo! >> urlò in direzione del ragazzo << Pensavo che avessi finalmente deciso, pensavo che lo avessi accettato. Ti ho dato fiducia. Ti ho creduto davvero e adesso? Adesso è tutto come prima se non peggio! >> continuò ad urlare << Ma tanto è inutile. Non cambierà mai niente. Tu non cambierai >> disse puntando il dito verso Louis << E io sono stanco di tutto questo. Sono stanco di fingere che vada tutto bene, di fingere un sorriso, sono stanco di vederti insieme ad Eleanor, sono stanco di dovermi nascondere, sono stanco di piangere continuamente. Ho tenuto duro per quattro anni, ma ora non ce la faccio più. A quanto pare tu non mi ami come io amo te >>
<< Haz ti prego >>
<< No. Non voglio sentire niente. Tu non hai idea di come io mi senta. Sono distrutto, questa cosa mi uccide. Non posso andare avanti così, fa troppo male e adesso sono deluso. Deluso da te. Non ce la faccio ad andare avanti così. Se non posso averti davanti a tutti allora tanto vale non averti del tutto >> disse prima di salire le scale e andare in camera.
Prese uno zaino e iniziò a mettere dentro dei vestiti.
<< Che.. che stai facendo? >> singhiozzò Louis entrando in camera.
<< Prendo le mie cose >>
<< P-perché? >>
<< Vado da mia mamma, tu puoi tenerti la casa >>
<< Da tua madre? E che vuol dire che posso tenermi la casa? Haz.. ti prego dimmi che non.. ti prego non puoi.. io.. >>
<< Te l’ho detto, sono stanco. Mi dispiace che sia andata a finire così >>
<< Non mi puoi lasciare! >> urlò Louis prendendo per le spalle Harry e spingerlo << Non puoi! Io ti amo cazzo! Non puoi andartene e rompere con me. Non dopo quattro anni >> gli disse con le lacrime che scendevano lungo le guance.
Harry spostò le mani del maggiore dalle spalle, prese lo zaino e uscì dalla camera.
Sentì Louis correre giù dalle scale e subito dopo essere abbracciato da dietro.
<< Non andare. Non mi lasciare. Ti prego, ti amo. Ti amo. Ti amo >> continuò a ripetere.
Harry sospirò, le lacrime che bruciavano ai bordi degli occhi. Non voleva piangere, non in quel momento. Lo avrebbe fatto a casa di sua madre, nella sua stanza, rannicchiato nel letto mentre abbracciava una delle magliette di Louis che aveva messo nello zaino, inalando il suo profumo.
Si voltò verso il maggiore, prese le sue mani nelle proprie e si abbassò in modo da avere il suo viso vicino a quello dell’altro.
Guardò i suoi occhi azzurri pieni di lacrime, prima di posare le labbra alle sue in un bacio a stampo.
<< Questo è l’ultimo >> sussurrò.
Louis scosse la testa, mentre Harry si allontanava da lui.
<< Harry.. Harry! >> urlò Louis prime che la porta si chiudesse dietro la figura del riccio.
Louis si lasciò cadere sulle ginocchia, il corpo scosso dai singhiozzi. Aprì la mano destra e vide che aveva in mano delle chiavi. Era la coppia delle chiavi di casa. Erano quelle di Harry. Il riccio gliele aveva lasciate quando lo aveva preso per mano.
Louis buttò le chiavi a terra e si lasciò andare ad un pianto isterico mentre urlava a squarciagola.
Harry, in macchina diretto verso casa di sua madre, lasciò cadere le prime lacrime che rigarono il suo viso.
+++
Il On the road again Tour era iniziato da due settimane e i ragazzi sul palco non sapevano come comportarsi. Avevano fatto pochi concerti ma tutti avevano notato che c’era qualcosa che non andava. Tutti avevano notato che Louis ed Harry non interagivano anche minimamente sul palco. Avevano notato le loro occhiaie sotto gli occhi. Stavano lontani il più possibile o, meglio, Harry si allontanava da Louis il più che poteva. Più volte Louis aveva provato a parlare con il riccio ma lui non glielo permetteva mai, cercando di stare il più possibile con una persona evitando così di trovarsi da solo. Non si salutavano nemmeno più. E questa cosa faceva male ad entrambi. Ma faceva male anche agli altri della band, perché ormai c’erano dentro tutti in quella situazione.
<< Liam.. voglio farlo >> disse di punto in bianco Louis.
Si trovavano nei camerini, prima dell’inizio di un altro concerto. Louis aveva preso parola appena Harry era andato a cambiarsi.
<< Fare cosa? >> chiese Zayn confuso.
<< Coming-out >> rispose semplicemente Liam.
<< Stasera >> riprese Louis.
<< Stasera? Intendi questa sera? Ora? >> chiese Niall.
<< Si ho deciso. A voi sta bene? >>
<< Assolutamente si >> acconsentirono tutti e tre.
<< Grazie e.. Liam.. mi servirebbe il tuo aiuto per una cosa >>
<< Tutto quello che vuoi >> gli disse e Louis lo infermò di quello che aveva intenzione di fare.
<< Si probabilmente lo faranno. Sappiamo che devono avere tutto programmato >> acconsentì Liam.
<< Si perché non si può buttare lì una cosa come questa.. insomma è una bomba vera e propria e chissà quanto scandalo provocherà ma.. fuck off! Facciamolo! >> rise Niall, trovando l’idea esilarante.
Liam si alzò e uscì dal camerino, mentre Harry arrivava. Louis lo guardò e i loro occhi si incrociarono. Quegli occhi verdi, che amava tanto, avevano perso quel luccichio che avevano sempre avuto; gli mancava dannatamente tanto e averlo così vicino e non poterlo toccare lo distruggeva.
Era stato così stupido e vigliacco nel tirarsi indietro, se lo ripeteva ormai da due settimane ma ancora si dava dell’idiota mentalmente.
Ma, forse, quella sera avrebbe potuto mettere a posto le cose.
+++
Erano quasi alla fine del concerto, mancavano solo 3 canzoni. Louis aveva provato più volte ad avvicinarsi ad Harry ma il riccio si allontanava velocemente.
Liam guardò Louis e gli fece un cenno d’assenso. Era ora.
Quando Niall finì di parlare e ringraziare tutte le fan, Louis prese parola. Posò il microfono alle labbra, le mani gli tremavano.
<< Ehm.. toccherebbe a me parlare. Dovrei presentarvi il resto della band quindi batterista, chitarrista e bla bla bla.. ma vorrei dire una cosa >> prese un respiro profondo e guardò le fan << Vi chiedo solo di darmi qualche minuto di silenzio, così da poter farvi capire >> disse e l’intera arena poco a poco si zittì << Vi ho mentito. A tutti voi. La relazione tra me ed Eleanor non esiste, non è mai esistita, era solo una copertura >> Louis vide Harry voltarsi verso di lui, gli occhi spalancati che lo guardavano davvero per la prima volta in quelle due settimane << Mi dispiace di aver mentito. La verità è che io ed - >> il suo microfono smise di amplificare la sua voce.
Ovviamente Louis si aspettava che il management lo facesse e così si voltò verso Liam. Il ragazzo corse verso di lui, porgendogli quello che gli aveva chiesto di procurare. Lo ringraziò e avvicinò il megafono alle labbra.
<< Scusate ma il management mi ha disattivato il microfono >> urlò nel megafono sperando di farsi sentire chiaramente da tutti << La verità è che ho fatto il coglione. Ho deluso una persona, l’unica persona che io abbia mai amato e che sempre amerò. Le ho fatto del male, l’ho fatta soffrire e l’ho persa. Sono stato un vigliacco a tirarmi indietro nel fare il coming-out >> a quel punto delle ragazze urlarono << So che alcune di voi non lo accetteranno ma va bene così. I ragazzi sono tutti d’accordo. Voglio solo essere felice con la persona che amo, voglio potergli dare tutto l’amore che merita, voglio poter vivere la nostra storia alla luce del sole, voglio amarla davanti a tutti e vorrei riaverla indietro >> puntò lo sguardo su Harry << Mi dispiace, ti ho fatto soffrire. Mi manca sentire la tua voce, mi manca il tuo sorriso, mi mancano i tuoi abbracci, mi mancano i tuoi baci, mi mancano le nostre coccole nel letto prima di dormire, mi manca parlare con te di trecento cose insieme senza mai finire un discorso, mi mancano i tuoi occhi, mi manca averti in giro per casa, mi manca fare colazione con te, mi mancano i tuoi buonanotte e i tuoi buongiorno, mi mancano i tuoi dannati peluche in giro per la camera da letto, mi manca vederti indossare le ciabatte a forma di gatto, mi manca ridere e scherzare con te, mi manca essere abbracciato a te mentre si guarda un film, mi manca bisticciare con te per chi tocca fare le pulizie, mi manca ogni singola cosa di te. Mi manchi tu >> Louis allungò la mano davanti a sé aprendola e lasciando penzolare le chiavi di casa << Ti amo. Torna a casa con me >> supplicò mordendosi il labbro, gli occhi lucidi.
Harry, fermo in mezzo al palco con le braccia lasciate cadere lungo i fianchi, sorrise. Il primo vero sorrise dopo due settimane, il primo verso sorriso che coinvolgeva ogni parte del suo viso, facendo vedere le fossette e il luccichio negli occhi.
Lasciò cadere il microfono per terra e corse da Louis. Lo abbracciò immediatamente, mentre l’arena iniziava a riempirsi di urla.
<< Mi dispiace, sono un coglione, ma ti amo >>
Harry rise, mentre le lacrime rigavano il suo viso. Si allontanò dal corpo di Louis per poter mettere le sue mani sulle sue guance << Ti amo >> sussurrò e lo baciò; un semplice bacio a stampo, perché non si era dimenticato di trovarsi in un’arena piena di persone che li guardavano e di certo non voleva dare spettacolo.
Gli erano mancate quelle labbra e dopo due settimane di lontananza era tutto quello che desiderava fare, sentirne il sapore sulle sue.
<< A-avevi detto che quello di due settimane fa sarebbe stato l’ultimo.. >>
<< Non ci sarà mai un’ultima volta tra di noi. Mai. E in ogni caso avrei trovato una scusa per poterti baciare nuovamente. Mi sei mancato così tanto e dispiace anche a me >>
<< Mi sei mancato anche tu >> Louis sorrise e prese per mano Harry, trascinandolo dagli altri ragazzi.
Fecero un veloce abbraccio di gruppo.
<< Grazie ragazzi per avermelo lasciate fare >>
<< Loro sapevano? >> domandò Harry.
<< Ogni cosa >> affermò Niall.
Sciolsero l’abbraccio e guardarono se avevano messo in funzione i loro microfoni. No. Liam sbuffò e corse dietro le quinte. Un attimo dopo i microfoni fecero un suono assordante e ripresero a funzionare.
<< Okay, dopo questa interruzione dei nostri Larry che sono finalmente felici >> disse Zayn guardando i due che si tenevano per mano << Direi che possiamo ricominciare. Abbiamo un concerto da fare! >> urlò nel microfono << E ragazzi.. sono fiero di voi >> disse sempre nel microfono per farsi sentire da tutti e guardando i due che sorrisero mentre le prime note di Night Changes si diffondevano nell’arena.
E quello era stato il concerto più bello, intenso, memorabile e strano di tutta la loro carriera.
Ma andava bene così. Andava bene perché Harry e Louis sorridevano felici, liberi di giocare tra di loro, liberi di scambiarsi qualche effusione ogni tanto, liberi di mostrare quanto si amassero.
E andava bene perché tutti adesso avevano la prova che l’amore vero esisteva davvero e superava ogni cosa.
Perché si, Amor Vincit Omnia. 
  
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