Nella mente di Diana, quella mattina, si ripeteva una sola parola: “Freddo.”

“Diana! Muoviti o ti lascio qui.” La voce di Martin la fece voltare e lo guardò con sguardo omicida.
“Arrivo, arrivo.” Corse verso di lui, riscaldandosi un po’ per la piccola corsa.
Martin la guardò divertito; aveva le guance ed il naso rossi, le labbra screpolate e riusciva a vedere il suo respiro dal freddo, mentre cercava di riprendere aria, i capelli erano per metà coperti da un cappello di lana lilla, ma le punte erano leggermente bagnate dalla neve caduta prima.
Era semplicemente graziosa, come una fatina, con quei suoi occhi grandi e verdi lo aveva sempre incantato, ma non glielo avrebbe mai detto.
“Su, andiamo a cercare i regali per tutti.” La prese per mano e la vide sgranare gli occhi dallo stupore. “Non vorrei ti perdessi in mezzo alla folla.” Le disse, spiegandole il motivo del gesto e la vide annuire pensierosa e lo seguì tra le piccole costruzioni addobbate in piazza, per il mercato di Natale
Mille luci colorate si confondevano quella sera ed i pini rossi del paese erano tutti illuminati e decorati; uno spettacolo meraviglioso.
Nell'aria c'era odore di marza pane e cioccolata calda, alcuni bambini ridevano, altri cercavano l'attenzione della loro madre per qualche giocattolo.
Diana si guardava intorno, con un sorriso di gioia, il natale la metteva sempre di buon umore, se tutto andava liscio però, e lui adorava vedere quel sorriso.
Prima solo come amico, ma da un po' sentiva che provava più della semplice amicizia e non glielo avrebbe detto, almeno per ora, non voleva che si allontanasse.
“Guarda Martin!” Diana gli strattonò la manica del giubbotto e lo trascinò ad una delle “bancarelle” e gli indicò un piccolo portachiavi a forma di alieno con un piccolo cappellino da elfo in testa.
“Regaliamolo a Billy!” I suoi occhi brillavano e gli sorrideva come una bambina; come poteva dirgli di no?
“Va bene, mi sembra proprio adatto a lui.” Sorrise e pagò l'oggetto, che Diana si fece abilmente impacchettare.
“Sono sicura che gli piacerà! Ed ora pensiamo a Java!” Batté le mani ed iniziò a saltellare da qualche bancarella all'altra. Poi si fermò, iniziando ad annusare l'aria. “Aspettami qui.” Gli sorrise e corse via, lasciandolo imbambolato ad aspettarla e tornando poco dopo con in mano qualcosa di bianco.
“Prendi!” Gli porse un piccolo sacchetto, da cui proveniva un'odorino molto familiare.
Prese il sacchetto e lo aprì; Diana lo conosceva proprio bene.
“So che adori mangiarla la mattina di natale, insieme al latte e così te l'ho presa.” La vide arrossire e guardare altrove.
“Grazie, adoro la crostata allo sciroppo d'acero e tu mi conosci anche meglio di me.” Rise e divorò la crostata in qualche secondo, facendo ridere Diana.

Finalmente, dopo un'ora di acquisti, avevano trovato i regali per tutti.
“Spero che i regali piacciano.” Disse Diana, mentre sorseggiava della cioccolata calda e lui trasportava tutti i pacchi.
“A me piacerebbe una mano, invece.” Diana rise e gli mostrò la lingua, avrebbe voluto far finta di essere arrabbiato, ma sorrise divertito.
“Martin! Guarda che bella quella sfera con la neve!” Diana si avvicinò ad una bancarella tutta luminosa.
“Posso esservi utile?” Una vecchiata dal viso dolce e gentile sorrise ai due ragazzi.
“Mi piace molto quella sfera con il grande albero di natale tutto luminoso.” La ragazza puntò la sfera in questione.
“Si è davvero bella, ha buon occhio lei, il suo fidanzato è fortunato.” La vecchina strizzo l'occhio destro e i due ragazzi arrossirono.
“M-ma no, noi …” Diana iniziò una frase, ma divenne ancora più rossa. “Martin è tardi, andiamo.” Iniziò ad incamminarsi, lasciandolo li.
“Allora, lo prende alla sua fidanzata?” La vecchina sorrise a Martin, ancora confuso.
“Ehm, si, credo di si.” Rispose, incerto. L'anziana signora sorrise ed incartò il regalo con una bellissima carta rosa ed una coccarda dorata e lo porse a Martin, che lo prese e raggiunse Diana.
Tornarono a casa nel più completo silenzio.

“Finalmente un po’ di caldo!” Esclamò Diana, togliendosi capello, sciarpa, guanti, giubbotto e correndo vicino al piccolo camino dello chalet che lei e Martin avevano affittato per festeggiare il natale con i loro amici.
“Spostati un po’ Dì, ho freddo.” Martin si avvicinò al camino, sedendosi e spostandola con un colpo di fianco.
“Ehy! Questo camino è mio!” Diana gli restituì il colpo, gonfiando le guance.
Martin rise. “Allora dobbiamo condividerlo.”
“Cos … aaah!” Se la portò sulle gambe. “M-mettimi giù!”
“No o così o mi lasci il camino.” Rise all'espressione imbarazzata di Diana.
“Stupido, come sempre.” Borbottò la ragazza.
“Diana?” La chiamò Martin.
“Che vu …” Venne interrotta dalle labbra di Martin sulle sue.
“Il vischio.” Si scusò, una volta allontanato le labbra da quelle della ragazza e puntò il vischio sulle loro teste e mise giù Diana, dandole il pacchetto.
“Buon natale Diana, anche se in anticipo per te.” Andò ad aprire la porta per vedere chi aveva bussato, lasciandola rossa in volto.
All'improvviso sentiva terribilmente caldo.

-Note di EvelynChan!-

Salve!
Voglio iniziare col dire che questa shot avevo intenzione di pubblicarla l'8, ma visto il mio ritardo nello scrivere i prossimi capitoli delle long ho voluto pubblicarla ora per dirvi che non mi sono dimenticata di aggiornare o altro, semplicemente ci sto mettendo più tempo del solito.
Comunque spero che la shot vi piaccia, ero indecisa se creare una raccolta di shot da natale fino a capodanno o una mini long di tre o quattro cap, alla fine ho deciso di scrivere solo due shot; questa ed una di capodanno.
Bene, ora vado e cercherò di aggiornare le long al più presto!
Bye! Evelyn❤