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Autore: ChiiCat92    09/12/2014    6 recensioni
"- Sto morendo. - si ritrova a mormorare. Come se lei non sapesse, come se lei non avesse visto.
Lentamente, il capo di lei si abbassa. Un cenno affermativo, una conferma per il giovane steso a terra. - Il regno è salvo? -"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goddess Hylia, Link, Princess Zelda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Hylia's Chosen Hero

 

È finita.

Nell'aria l'odore della battaglia lentamente si dissipa, lasciando spazio al vento fresco che spira dal mare. Porta con sé i profumi di un mondo lontano e accarezza i capelli biondi del guerriero steso a terra.

C'è sofferenza nei suoi occhi, ma anche una pacifica rassegnazione.

Giace accanto al corpo senza vita del suo nemico, ormai epurato dal male come il mondo a cui ha appena regalato un futuro, ad un caro prezzo.

Benché sia ormai senza forze, tiene ancora stretta in pugno la spada che l'ha portato alla vittoria. Ora è troppo stremato per poterla sollevare, ma sentire il suo peso confortante nel palmo lo fa sentire...meno solo.

Gli occhi azzurri vagano nel cielo, scrutano le nuvole. Si chiede cosa l'aspetta mentre sente il sangue colare lentamente dalla ferita all'addome. È così caldo, denso, ad ogni goccia che scivola via si sente più debole ma anche più leggero.

È finita.

- Link. -

Non ha la forza di voltare la testa in direzione della flautata voce che ha chiamato il suo nome, ma sa già chi è a parlare, per questo le labbra screpolate si increspano in un sorriso.

Una carezza gli sfiora la guancia, fresca e rassicurante, e lui vorrebbe spingersi contro la sua mano per goderne il più possibile.

- Sto morendo. - si ritrova a mormorare. Come se lei non sapesse, come se lei non avesse visto.

Lentamente, il capo di lei si abbassa. Un cenno affermativo, una conferma per il giovane steso a terra. - Il regno è salvo? -

- Sì. - gli sfugge un sospiro di sollievo e per un attimo socchiude gli occhi - Link! - il suo richiamo lo riscuote e le perle azzurre che sono i suoi occhi mettono a fuoco l'immagine di lei.

Bella come solo una Dea può essere, i lunghi capelli biondi che quasi fluttuano intorno al suo volto dall'incarnato latteo, gli occhi blu chiaro lucidi, pieni di lacrime, le sopracciglia corrucciate in un'espressione triste.

- Non piangere. -

Le sorride, o almeno ci prova...finché un eccesso di tosse non gli mozza il fiato in gola.

Altro sangue sgorga dalla ferita e il dolore si fa tanto intenso che per un attimo non riesce più a respirare.

Benché veda le pallide e carnose labbra della Dea muoversi ancora una volta per pronunciare il suo nome, lui non riesce a sentirla e la paura stringe il suo cuore in una morsa mortale.

Dura un attimo, il tempo necessario perché lei gli prenda la mano con la delicatezza e l'attenzione di un'amante.

Forse è una supplica silenziosa quella che il giovane ormai morente le rivolge, perché la sua espressione cambia e le lacrime sgorgano dai suoi occhi divini.

- Non posso. Non posso salvarti... -

Sussurra, Link sente il fresco delle sue lacrime che gocciolano sul proprio viso.

- Non importa. -

Non importa davvero, perché ormai non riesce più a sentire il suo corpo, il suo cuore, tutto il suo essere si sta sfibrando pian piano, persino il dolore si è ormai allontanato.

- Ma non posso neanche lasciarti andare. - la presa di Hylia si stringe sulla sua mano. No, non può, non lascerà che la sua anima semplicemente sprofondi nell'oblio. - Link, ti prometto che per te ci sarà un'altra vita, questa non è la fine. - la Dea lo accoglie tra le braccia, gli solleva il capo dolcemente e lo stringe a sé. - Ci incontreremo nuovamente, e forse vi sarà qualcosa di più per noi. -

Si abbassa per lasciargli un tenero bacio sulla fronte, la sua divina benedizione.

L'eroe sorride tra le sue braccia, ma non risponde.

- Link... - lo chiama piano, sottovoce, quasi temesse di disturbare quello che sembra essere un sonno sereno - Link...! -

Il giovane non respira più.

 

*

 

È una giornata assolata, placida, così tranquilla che arriva ad essere noiosa.

Il sole brilla tanto forte da essere insopportabile se non fosse per il vento leggero che ravviva l'aria.

Link dondola i piedi nel vuoto, osservando il mare di nuvole sotto di lui e i Solcanubi che volano alti.

Il suo è ancora un pulcino, come d'altronde lo è lui: è appena un bambino, dagli occhi brillanti e il cuore grande.

Il piccolo Solcanubi Carminio appoggia la testolina sulle sue gambe e lo guarda dal basso agitando appena le alucce.

- Presto voleremo anche noi, vedrai. -

Lo rassicura, accarezzandogli la testolina.

Forse è quello che riempirà l'enorme vuoto che sente dentro il petto e a cui non riesce a dare un nome: il poter volare libero nei cieli di Oltrenuvola, andare dove vuole e sentire il vento sferzargli nelle orecchie.

Tiene la manina sulla testa del Solcanubi, senza mai smettere di accarezzarlo. Cerca del conforto per sé.

- Link! -

Si riscuote all'improvviso e volta la testa. L'uccellino pigola spaventato per il gesto improvviso.

- Chi è? -

Chiede il bambino, guardandosi tutto intorno.

- Sono io, Link. -

I suoi occhi si riempiono di stupore vedendo la figura ammantata di bianco che appare all'improvviso al suo fianco.

Riconosce quell'immagine, l'ha vista tutti i giorni della sua vita da quando è nato.

- Dea Hylia. -

Sussurra, ammirato e spaventato allo stesso tempo.

La Dea gli sorride, bella anche più della sua mamma, e gli si siede accanto, leggera.

- Ho mantenuto la promessa, visto? -

Il bambino aggrotta le sopracciglia, confuso.

- Quale promessa? -

La sua sfrontatezza infantile è pura e ingenua, ma il cuore della Dea si incrina per la tristezza.

- Temevo che non ricordassi, ma speravo di sbagliarmi. -

D'improvviso il suo volto si intristisce e i suoi occhi blu si riempiono di lacrime.

Il piccolo Link si sente stringere da un'angoscia che non ha eguali, e scatta in piedi.

- Non piangere! -

Quelle uniche due parole fanno tornare all'improvviso il sorriso sul volto della Dea.

- Capisco. -

Dice solo, lasciando il bambino nella confusione. Si alza, tirandosi appena indietro come se avesse appena realizzato di aver osato troppo.

- Dove vai? -

Chiede lui, curioso, e per niente intimorito.

- In un posto in cui potremo insieme. -

Il bambino vorrebbe chiedere di più, ma ha appena schiuso le labbra per porre la domanda che la Dea scompare in un fascio di luce bianca, accecante.

 

- Link, Link! -

Quando riapre gli occhi, il bambino è faccia in giù sul prato e il suo Solcanubi pigola disperato, cercando di riscuoterlo.

Lui si alza e lo quieta con un pacca sulla testa. Si strofina gli occhi con entrambe le manine.

- Dea H-Hylia... - batte piano le palpebre, ma quello che vede non è la visione che si aspettava - Zelda! -

La bambina bionda gonfia le guance e gli rivolge un'occhiata arrabbiata.

- Quanto sei scemo! Mi hai fatto preoccupare un sacco! - gli getta le braccia al collo all'improvviso e lui perde l'equilibrio e ricade a terra, senza poterci fare niente - Stavi lì a terra senza muoverti! Non riuscivo a svegliarti! -

Quasi singhiozza contro il suo petto e Link non può che accarezzarle i capelli.

Aveva forse sognato? Che cosa aveva visto?

Perché la sensazione di vuoto che poco prima gli attanagliava il petto è all'improvviso sparita?

- Scusa, devo essermi addormentato. -

- Bhè, non farlo più! -

- Ma ho bisogno di dormire! -

- No, non è vero! -

I due si guardano...per poi scoppiare a ridere.

Zelda lo lascia andare e si asciuga gli occhi dalle lacrime di paura che li avevano inumiditi poco prima.

Si siede accanto a lui e getta le gambine oltre il bordo, facendole dondolare.

- Andiamo ad assistere al Battesimo del Volo di quest'anno, vero? -

- Certo. -

Link si sistema al suo fianco, tanto che le loro gambe si toccano. Vuole starle il più vicino possibile.

- Hey Link... - comincia Zelda, torturandosi le mani - ...mi faresti...una promessa? -

- Che promessa? -

Lui continua a dondolare le gambe, gli occhi azzurri che scivolano su di lei e le labbra che si inarcano in un sorriso.

Zelda gli porge un mignolo, sigillo di promessa.

- Promettimi che rimarremo sempre insieme, qualsiasi cosa succeda. -

Link stringe subito il mignolo di lui con il proprio.

- Te lo prometto. -

- Bambini, sta cominciando la gara! -

I due si scambiano un'occhiata complice.

- A chi arriva prima? -

- Vinco io! -

Non importa davvero chi vincerà, finché rimarranno insieme.



   
 
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