Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
Ricorda la storia  |      
Autore: Thiare    11/12/2014    4 recensioni
SPOILER 2x10
Il suo ultimo respiro prima di morire sapeva pienamente di lei.
Non di pino e di foglie secche, non di inverno, né di proiettili peccatori.
L'ultimo respiro sapeva di primavera, di pesca, di sorrisi, di sarcasmo, di campeggio nel bosco, di misteri, di bellezza, di paura, di furba innocenza, di gratitudine, di orgoglio, di insoddisfazione, di tristezza irrisolta.

Perché io in quell'ultimo urlo nei confronti di Skye ci ho visto molto di più.
R.I.P. Antoine Triplett
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antoine Triplett, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




L'ultimo respiro (prima di morire)



C'era una canzone che Trip cantava sempre quando era triste;
Skye lo ascoltava, assorta e anche lei sembrava calmarsi.




Poi si premeva il grilletto.




There's a day when I'll tell you
all the things I couldn't do.
Because life is not always ok,
and when death will come I'll say:
"In my life I met something
that made me always believe
to the second chance I've got
to say how I love you lot."

 


Oh, e non era una di quelle litanie che gli cantava sua nonna, Skye l'aveva capito, perché ogni volta che lui cantava, lei poteva quasi percepire un odore di pino e foglie secche, di un inverno di gelo che non aveva gelato i cuori, di proiettili peccatori.
L'aveva imparata in Tibet, quando era andato in missione e ci era rimasto per lunghi mesi. Le persone lì erano gentili, raccontava, e davano consigli gratis, a differenza degli americani.

 


Risero, e Trip sperò di poter vedere di più dietro quella risata.



When my mind will travel far,
and my heart will sense you are,
well, my darling, think to me
and when my end will come I won't scream.




Il capo l'aveva detto, li aveva avvertiti. Erano nati e cresciuti, bambini soldato, vissuti nella guerra, nelle avversità, cresciuti come cani da caccia, come sciacalli, uccelli che migrano per scampare alla morte. Erano tutte spie lì, attaccati alla vita come vesciche, a controllare il caricatore prima della prossima missione, in cui non sapevano chi sarebbe stato il prossimo a spirare.
Quando arriva la morte, nessuno lo sa mai... è un predatore silenzioso, lei, si diverte con le sue vittime.
          Coulson l'aveva detto.

 


"Qualunque cosa accada là sotto,
ragazzi, è stato un piacere avervi al mio fianco.
Siamo cresciuti da soldati, moriremo da soldati.
(Anche se preferirei salvarmi le chiappe)"





Risero, Trip guardò Skye, ancora sperò.
Era l'ultima occasione che aveva per scoprire
che cosa c'era dietro quel sorriso.
Quel sorriso ora triste, quasi sconfitto, ma sempre una sfida.

 



Well my darling think to me
and when my end will come I won't scream.





Si salutarono, prima di dividersi e scendere nel tunnel e Trip non immaginava che da lì non sarebbe più uscito.

 


I would do in your arms if I have to die,
but I don't want you to suffer, love, tonight.

 

L'ultimo respiro prima di morire sapeva di lei.





Quando la vide pietrificata, lì, in parte anche a causa sua, rivisse tutti i momenti passati con lei, in quella stramba famiglia, a ritroso come una vecchia cinepresa rotta.

 

E gridò.
I soldati non gridano,
aveva infranto la sua promessa.

And when my end will come I won't scream.

 


Ma che importava ormai?
Guardò in basso, verso la sua pancia.




Il suo ultimo respiro prima di morire sapeva pienamente di lei.

Non di pino e di foglie secche, non di inverno, né di proiettili peccatori.
L'ultimo respiro sapeva di primavera, di pesca, di sorrisi, di sarcasmo, di campeggio nel bosco, di misteri, di bellezza, di paura, di furba innocenza, di gratitudine, di orgoglio, di insoddisfazione, di tristezza irrisolta.



 

I would do in your arms if I have to die,
I will be happy with you, but love, don't cry.
 










"Bella, questa litania, non è vero?" gli aveva sussurrato la vecchietta del Tibet
non appena finì di cantare.
Lui annuì.












And I lose the second chance I've got
to say how I love you lot.








 







N.d.a.
Questa storia è nata come un tributo ad Antoine Triplett, morto guardando Skye, gridando per la sua apparente morte. Non so voi, ma io in quell'urlo ci ho visto qualcosa di più, precisamente ci ho visto questa storia, e anche le parole di BJ Britt, l'interprete di Tripp ("Se potessi rigirare la scena, credo che prima di morire bacerei Skye"), hanno rafforzato di più questa mia idea.
Quindi questo è un ultimo saluto da parte mia ad un personaggio che all'inizio non mi è piaciuto tanto, ma che poi mi ha conquistata sempre di più.
Note: La litania, "Death Lullaby" è di mia proprietà, è stata composta da me proprio per questa storia e questa è la traduzione:
C'è un giorno in cui ti dirò
tutte le cose che non ho potuto fare.
Perché la vita non è sempre ok,
e quando la morte arriverà dirò:
"Nella mia vita ho incontrato qualcosa
che mi ha fatto sempre credere
alla seconda possibilità che ho
per dirti quanto assai ti amo".
Quando la mia mente si recherà lontano,
e il mio cuore ti rintraccerà,
bene, tesoro mio, pensa a me
e quando la mia fine verrà io non urlerò.
Vorrei farlo nelle tue braccia, se devo morire,
ma io non voglio che tu soffra, amore, stasera.
E perdo la seconda possibilità che ho
di dirti come ti amo immensamente.

R.I.P. Antoine Triplett ♡
Just words, fantasies and fortune
Erika








 

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D. / Vai alla pagina dell'autore: Thiare