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Autore: Lumos and Nox    12/12/2014    4 recensioni
Perchè anche nel White Realm, tra i Buoni, vi sono delle regole non facili da digerire. Quali dovrà rispettare il piccolo Helios?
(Attenzione: è necessario aver letto Promessi Rivali: l'Inizio per comprendere la fanfiction)
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sussurri di Inchiostro'
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Profumo d'Autunno



Quando gli chiedevano quale fosse la sua stagione preferita, d'istinto Helios rispondeva sempre l'autunno. Non sapeva nemmeno spiegare perché e allo sguardo corrucciato degli zii apriva le braccia e sorrideva un po' dispiaciuto, quasi a mo' di scusa.
Ma... è tanto più bella la primavera glielo dicevano tantissime volte, specie zia Bianca. Certo, anche l'autunno è molto carino, ma... vuoi mettere con la primavera?
A Helios non piaceva la primavera- non più di tanto almeno. E non gli piace nemmeno adesso, se è per questo. Gli piaceva l'autunno, quando si svegliava la mattina con tutto quel profumo di castagne sul fuoco per il Castello- si sentiva ovunque, e a tutti veniva voglia di correre in cucina. E tutti cortili, ma proprio tutti, si coloravano di rosso e di giallo, che erano anche i colori preferiti di Helios, e lui si divertiva da matti a giocarci con le foglie cadute. Creava un sacco di storie bellissime con quelle foglie, anche se non erano bellissimissime come quelle che, d'autunno, di sera, lo zio Cantagallo cantava vicino al camino del salotto. E proprio in uno di quei momenti d'autunno- tra il fuoco che faceva scrissh-scrissh e tutti i suoi amici con la bocca aperta e gli occhi scintillanti dello zio- a Helios gli si era illuminato un qualcosa in testa e... un attimo dopo aveva deciso che sarebbe diventato uno scrittore.
E avrebbe scritto tutte le storie dello zio Cantagallo, ma anche di tutti gli altri zii, perché così non si sarebbe dimenticato niente. E poi avrebbe anche inventato delle sue storie, forse anche più belle di quelle bellissimissime dello zio Cantagallo.
Ma quando Helios lo aveva detto agli zii, lo avevano guardato a bocca aperta, e zio Tritone aveva detto che era solo una sciocchezza, e che c'erano cose più importanti nella sua vita, e che anche Helios doveva capirlo- che era più bella la primavera e che non era bello fare lo scrittore.
Ma Helios non era d'accordo, ci credeva in quelle cose, e allora continuava a dirlo agli zii ogni volta che gli chiedevano cosa voleva fare da grande-a dire il vero non lo chiedevano mai a lui, sempre ai suoi amici, ma mai a lui.
Quando lui lo diceva, zia Fauna scuoteva la testa, e le sue sorelle sospiravano. Si, l'autunno è bello, e anche scrivere diceva, Ma è molto meglio la primavera. Ed essere dei prodi cavalieri.
A Helios non interessava per niente essere un cavaliere, con la spada e lo scudo e il cavallo- lui voleva scrivere dei cavalieri. E non gli piaceva nemmeno la primavera.
Ma lo sguardo della zia Fauna e di tanti, tanti altri zii era sempre speranzoso e pieno di... (com'era quella parola?) aspettativa. E Helios faceva già così tante cose sbagliate e deludeva già abbastanza gli zii con tutte quelle cose, che... che non voleva farli più arrabbiare. Voleva essere un bambino Buono, come tutti gli altri.
Così non lo avrebbero più sgridato. Così non sarebbe stato più diverso dai suoi amici.
Allora, un giorno, Helios lo aveva detto. Aveva detto di si, che era molto più bella la primavera, che era la stagione più bellissimissima di tutte.
Zia Fauna e zia Bianca e un sacco di altri zii avevano sorriso, con gli occhi illuminati come quelli dello zio Cantagallo quando raccontava le storie.
E poi Si, si, mi piace aveva detto Helios e aveva provato veramente a farsi piacere tutte quelle spade che gli avevano mostrato e tutte le storie che i Principi e le Principesse gli avevano raccontato.
Però... però Helios non poteva far a meno, quando arrivava il vento d'autunno, di sorridere così, senza una ragione, quasi a mo' di scusa, mentre i cortili si coloravano di rosso e di giallo e il profumo delle castagne arrivava ovunque.
Sorrideva e si sporgeva solo un pochino verso il balcone mentre usciva dalla camera per guardare l'autunno e lasciava uscire solo un pochino le sue storie da quel cassettino dentro la sua testa.
Perché la primavera era veramente molto bella, e il cavaliere molto coraggioso. Ma non erano Helios.


N.d.A. (sono viva!)
Salve a tutti! *schiva i coltelli*
Mi scuso immensamente per l'orrido ritardo, e provo a corrompervi con questa mini mini one-shot, stavolta su Helios. Che dire... ammetto che è qualcosa di molto malinconico, ma era necessaria per introdurre un poco di psicologia dei personaggi. E poi a me l'autunno piace (e mi deprime anche).
Detto ciò, mi dileguo a studiare, o meglio, a preparare il capitolo di PR (dovrebbe arrivare il prossimo weekend, se gli dei lo permettono D:). Mi scuso ancora tantissimo per il ritardo!
Baci
Nox
  
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