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Autore: B e l l e    12/12/2014    5 recensioni
"Oh no, non è il potere che ti infonde il pugnale che ti ha reso quello che sei adesso. Quella è solo una conseguenza. La magia ha cominciato a distruggere la tua anima dalla prima volta che l'hai incontrata."
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Desperate souls'
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Il prezzo della magia

 

Guarda come ti sei ridotto, Rumplestiltskin.
Non vedi cosa ti ha fatto la magia? Ti ha rovinato la vita.
Oh no, non è il potere che ti infonde il pugnale che ti ha reso quello che sei adesso. Quella è solo una conseguenza. La magia ha cominciato a distruggere la tua anima dalla prima volta che l'hai incontrata.
Ricordi quando ti chiamarono al fronte? Ricordi il tuo entusiasmo?
Volevi partire, nonostante la preoccupazione di tua moglie, per dimostrare al mondo che non eri un codardo, come tuo padre, e per lasciarti alle spalle l'ombra dell'uomo che ti aveva abbandonato. Volevi lasciarti alle spalle i giorni da tessitore e farti un nome. Volevi rendere Milah fiera di te e regalare un'esistenza migliore alla famiglia che stavi costruendo.
Peccato che le cose siano andate diversamente, Rumplestiltskin.
Proprio al fronte, imparasti la lezione più importante della tua vita, anche se non la intuisti subito: la magia ha sempre un prezzo. E tu, quel prezzo, hai iniziato a pagarlo quando hai prestato orecchio alle parole di una veggente. Le sue previsioni contorte ti hanno convinto a disertare la battaglia e a tornare a casa da tua moglie, che aveva dato alla luce il tuo bambino, perché non volevi lasciarlo senza padre.
Hai avuto paura, Rumplestiltskin.
Nonostante le tue intenzioni fossero nobili, il tuo gesto è stato visto come un atto di codardia. Il tuo villaggio ti ha additato come degno erede di tuo padre, tua moglie provava vergogna nei tuoi confronti, i tuoi giorni da tessitore sono ricominciati. Tutto ciò che volevi lasciarti alle spalle gravò sulla tua schiena, come un macigno troppo pesante da sostenere, e graffiò la tua anima irrimediabilmente.
Da quel giorno la tua esistenza è andata peggiorando, finché tua moglie ha deciso di abbandonarti, scappando con un pirata da quattro soldi. Non hai avuto neanche il coraggio di batterti per la tua sposa, per la tua dignità. Hai lasciato che il Capitano Jones si portasse via Milah e che tuo figlio crescesse senza madre.
Nel tuo cuore sapevi che tua moglie voleva lasciarti, ma non ci hai nemmeno provato, Rumplestiltskin. E la tua anima si squarciava, ancora. E la tua schiena si piegava sotto quel peso insostenibile.
La tua disperazione ha raggiunto il culmine quando la guerra degli Orchi ha richiesto l'ennesimo tributo di sangue e, questa volta, tuo figlio aveva quasi raggiunto l'età per scendere sul campo di battaglia. Non potevi permetterlo, non volevi perdere anche lui.
Le parole di quel soldato, rivolte a tuo figlio – tuo padre ti ha raccontato di quando è fuggito, consegnando la battaglia agli orchi, che hanno ucciso tutti i suoi compagni e che poi è tornato a casa da una moglie che non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia – e l'umiliazione di baciare le scarpe di un soldato del Duca, davanti al tuo bambino, hanno scheggiato ulteriormente la tua povera anima.
Sono il codardo della città...
Sono zoppo, non ho amici, mio figlio è l'unica cosa che mi rimane...
Dicesti queste parole a quel mendicante, a quel pover uomo che ti ha sollevato da terra e che ti ha riportato a casa, in cambio di un piatto caldo. Lo stesso uomo che ha trovato per te una soluzione ai tuoi problemi, una soluzione magica. Rubare il pugnale del Signore Oscuro per controllarlo, ucciderlo per avere i suoi poteri. E tu eri entusiasta, avresti potuto fare del bene, salvare il popolo dalle grinfie degli Orchi.
Peccato che, ancora una volta, ti sei lasciato ingannare dalla magia.
Il mendicante altri non era che il Signore Oscuro in persona e voleva solo scaricare il suo pesante fardello su di te, sfruttando la tua disperazione. Ma, soprattutto, Zoso ha omesso quel piccolo dettaglio che tu ancora non avevi compreso: la magia ha sempre un prezzo e tu stai continuando a pagarlo, passo dopo passo.
I tuoi denti stanno diventando neri, la tua pelle verde e squamosa, i tuoi capelli ricci e sporchi. In una sola notte, il potere ha invaso la tua mente rendendola folle, ti ha fatto sentire più forte e sicuro di te, ti ha fatto credere di aver guarito le cicatrici della tua anima. La magia ti sta trasformando in un mostro, cambiando le tua intenzione di fare del bene, sfruttando il potere per aiutare gli altri, in desiderio di vendetta verso chi ti ha fatto del male o chi semplicemente ha intralciato il tuo cammino. Il tuo bisogno di difendere tuo figlio, di dimostrargli che suo padre non è un codardo, sta diventando maniacale. Così lo perderai, Rumplestiltskin.

Quel pugnale, che ti infonde tanta forza, tanto coraggio e determinazione, non è la tua salvezza, ma la tua rovina, come lo furono le parole della veggente. E tu non hai ancora finito di pagare il tuo prezzo per aver permesso alla magia oscura di prendere in mano le redini della tua vita.




Note dell'autrice.
Ho scritto questa storia in poco tempo e ho finito di scriverla alle 23.45 (il contest scadeva a mezzanotte). Non sono affatto convinta, ma volevo partecipare, quindi eccola qua. Probabilmente, questa diventerà una raccolta di one-shot/flash-fic/drabble su Rumplestiltskin, ma per ora è solo una breve one-shot.



 

   
 
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