14/12/2014
2 recensioniRiflessioni serali..
Che cosa mi stava succedendo? Perché continuavo a stare dietro a quella ragazzina?
Perché, nonostante io fossi stato odioso nei suoi confronti, aveva pianto quella notte in cui ero diventato solo un umano? Perché?
Temeva che stessi per morire, ma non ne avrebbe dovuto essere felice?
La guardai. Stava dormendo tranquilla, abbracciando Shippo come fosse un cuscino.
Kikyo..
No, lei non era Kikyo.
Eppure era così simile a lei, così.. bella.
Scesi dall’albero su cui ero e mi inginocchiai di fianco a lei, sospirando, per poi osservare il suo viso.
Sembrava stesse facendo un brutto sogno: il suo respiro stava diventando irregolare.
Chinai leggermente il capo da un lato e le sfiorai la guancia con le dita per asciugare una lacrima che vi scendeva.
”No, non piangere.” sussurrai ad un suo orecchio “Ti proteggerò io.”
Mi vennero i brividi per come pronunciò il mio nome poco dopo.
Le carezzai una guancia
”Sono qui”
Aprì lentamente gli occhi e mi guardò poggiando una mano sulla sua guancia, dove poco prima si era appoggiata la mia.
”Ora mi vieni a salvare anche nei sogni, Inuyasha?”
”I-io..” scattai in piedi, assumendo di nuovo la mia espressione da schiaffi, e guardai dall’altra parte: “Mi davi fastidio, così ti ho fatta calmare.”
Si alzò a sua volta dopo aver poggiato Shippo.
”Non è vero”
”Cosa?! Che ne sai tu che non sia vero?”
Mi prese il viso con entrambe le mani, facendo in modo che la guardassi negli occhi.
”Hai mentito”
”Ma-“
”Lo hai fatto perché ti ricordo Kikyo”
Feci un passo indietro di scatto, come se mi avesse scottato.
Quella frase… lei non sapeva…
Sospirai
… non sapeva quanto fosse vera.
”Smetti di parlare a vanvera, stupida.”
”Ah, stavo parlando a vanvera? Mi vuoi dire che non le somiglio? O che tu non provavi qualcosa per lei?”
Mi voltai dall’altra parte.
”Certo che le somigli, è anche per questo che non ti sopporto.”
”Appunto.”
”Appunto??” feci, incredulo, tornando a guardare lei
”Appunto. Non mi sopporti perché ti faccio tornare in mente lei, che è la persona che ami.”
”Io non amo, stupida! Un demone non ha punti deboli come l’amore. Per una donna, poi!”
”Ma tu non sei un demone, Inuyasha.”
”Non esiti a ricordarmelo, vedo, stuuuupida.”
Mi guardò in modo strano, come se fosse triste per qualcosa.
Bah, affari suoi.
Tornai sull’albero dov’ero prima.
”InuYasha..” mi chiamò, con un filo di voce
”Che vuoi?”
”Io.. voglio dire, tu..”
”Senti, dillo e basta!”
Si fermò e guardò a terra.
”Sai che ti dico?” fece, dopo un po’, “Al diavolo tu e la tua scontrosità! Dovevo dirti una cosa importante e me l’hai fatta dimenticare!”
”Io?!”
”A CUCCIA!” strillò, e io mi schiantai a terra come le altre volte mentre lei tornava a stendersi.
”Maledetta strega, ma che ho fatto ora?!”
”Lasciami in pace, voglio dormire. Domani me ne torno a casa.”
”Ma-!”
”Sto cercando di dormire!”
”Oh, andiamo!”
”A cuccia!”
Mi schiantai di nuovo
”Ma che diamine-?!”
”A cuccia!”
”Ma-!”
”A CUCCIAAAAAAAAAAA!!!!!!!”