Horror vacui
La paura del vuoto.
L'avevano gli artisti del barocco per i quali era inconcepibile che vi fosse anche un solo piccolo spazio vuoto in ogni opera d'arte, così riempivano tutto con qualsiasi cosa.

Credo che anche io abbia paura del vuoto.
Così mi ritrovo a riempire ogni parete del mio cervello con qualche cosa.
Sempre pensieri, sempre pensieri rumorosi, sempre più rumorosi.
Paura del vuoto è paura del buio.
Così arranco passi nel nulla, cerco a tastoni qualcosa che riempia lo spazio intorno a me, ma puntualmente non trovo nulla.
Paura del vuoto è paura di perdere.
Mi tengo stretto ciò che ho.
Delle volte inesorabilmente qualche cosa scivola dalle mie braccia come sabbia calda. Delle volte qualcuno vola via ed io non posso fare altro che guardarlo andare via. Sempre più lontano fino a quando non è un puntino su nel cielo.
Paura del vuoto è paura di veder morire.
Spazi vuoti intorno a me una volta occupati da persone. Una folata di vento, sembra così semplice ed infondo lo è. Il tempo di una lacrima che solca una guancia e poi più nulla.
Paura del vuoto è ricoprire parole che non avresti voluto dire. Un tratto di penna e un pensiero che muore.
Un tratto di penna e solo tu sai cosa c'è sotto: un pensiero abortito che ha lasciato un vuoto riempito da altro inchiostro.

Quando morirò anche il mio vuoto sarà ricoperto da altro ed io andrò nella valle dei pensieri dimenticati o almeno ricordati per poco. La valle dei pensieri morti troppo presto.