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Autore: DaisyBuch    16/12/2014    0 recensioni
Cosa fareste voi se una misteriosa voce vi ordinasse di mettervi un anello e vi trasportasse nell'antica Grecia? Questo è quello che è successo ad Athena, una ragazza di quindici anni che deve aiutare i personaggi dei miti a risolvere le storie a cui sono legati.
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DAL CAPITOLO 17:
Athena si lasciò sfuggire un gemito di paura, le guardie stavano aprendo il cancello e loro due si strinsero forte la mano, ancora una volta per infondersi coraggio. Li spinsero dentro e sentirono cigolare dietro di loro il cancello di legno che si chiudeva. Era un suono terribile. Athena si sentì in trappola, si sentì sola ed adesso come non mai voleva girare l’anello e tornarsene a casa.
Ci fu un suono assordante e metallico che rimbombò per molto tempo, era come se fosse il campanello che designava l’ora del pasto.. e forse era proprio quello.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Iris e Athena non sapevano proprio cosa dire riguardo il comportamento della dea dell’intelligenza. Insomma lei doveva rappresentare la saggezza, e quell’azione non era affatto saggia; trasformare una ragazza in un ragno solo perché era migliore di lei era un tantino esagerato. Inoltre non era la prima volta che reagiva in modo così “immaturo”, quando settimane prima erano andate a cercarla per un suo consiglio lei le aveva scacciate malamente. Dopo l’accaduto si avviarono silenziosamente fuori Atene, e ad Iris venne un’illuminazione.
-Devo renderti nota una notizia, e non ti piacerà affatto.- si fermò la driade, che nel frattempo aveva ripreso la sua forma reale. Iris fece fermare Athena e la fece sedere poco fuori dalla città, vicino ad una radura circondata da altri alberi. Athena non aveva più a paura di sentire cosa fosse successo, ormai quella sensazione era finita, niente poteva più sorprenderla o ferirla.. e a quanto sembrava la notizia della sua amica non era affatto piacevole.
-Dunque, ho delle cattive notizie sulle sorti di Teseo.- arrivò al punto. Athena chiuse gli occhi al suono di quel nome, sperò con tutte le sue forze che non fosse morto. Lo conosceva a malapena, ma aveva condiviso con lui un’avventura inverosimile: con lui era stata chiusa in un labirinto e si erano rivelati desideri, debolezze ed in un certo senso avevano visto tutto l’uno dell’altro. In certe situazioni non stai attento a ciò che sei, a come ti comporti o a come puoi apparire ad un’altra persona, sei semplicemente te stesso perché hai paura. E loro si erano accettati.. e non solo, erano diventati amici, si erano aiutati fino alla fine.
Athena aveva ancora gli occhi chiusi, ed Iris aspettava che lei li riaprisse.
“Non puoi chiudere gli occhi di fronte alle brutte situazioni, questo non cambierà nulla, non scompariranno.” Si ripeteva l’umana. Le servì molto coraggio per riaprirli, aveva paura che Teseo fosse morto e non voleva saperlo, ma come si ripeteva: doveva affrontare la situazione.
Finalmente li aprì. Lentamente. Abbattuta. Iris la guardò intensamente, e dopo un cenno di Athena continuò il suo racconto.
-C’è una fanciulla con cui fuggì subito dopo essere scappato da Creta, la figlia del re, Arianna, ma Teseo l’abbandonò su un’isola..poi arrivò Dionisio a soccorrerla, ma non credo che ciò ti interessi..- blaterava Iris.
-Vai avanti con Teseo.- ordinò Athena, che si stava consumando le dita a forza di storcerle.
-Comunque adesso v’è una nuova costellazione in onore della morte di Arianna,  il suo nome è “Corona Boreale” per la corona donata alla fanciulla dal dio Dionisio che..- continuava.
-Teseo!- la interruppe Athena, a cui dispiaceva per la morte di Arianna, ma le importava più della sorte del suo amico.
-Ad ogni modo, conosco i fatti poiché faccio parte delle divinità minori, gli esseri umani non sanno affatto queste decisioni divine. Poseidone, irato con l’eroe, ha mandato una tempesta verso la nave.. che ha distrutto alcune parti di essa.- Iris si fermò perché vide Athena tremare, ma lei le fece segno di continuare.
-Quando si issano vele bianche si indica vittoria, quando si issano vele nere si indica sconfitta.. o peggio, morte. Teseo non morì, ma Poseidone con questa tempesta lo obbligò ad issare quelle nere, ed Egeo suo padre, il quale prima era re di Atene, vedendo arrivare la flotta con le vele nere si suicidò pensando che suo figlio Teseo fosse morto combattendo.- concluse Iris, guardando preoccupata Athena.  La ragazza fissò con sguardo vuoto la driade, non sapeva se era più dispiaciuta per Teseo, contenta perché non fosse morto o arrabbiata con Poseidone. Come aveva potuto? Sapeva che lei era dentro il labirinto assieme a Teseo.
-Grazie per le tue parole.- la ringraziò benevola Athena.
-Teseo non è morto, e questo era il mio desiderio più grande.- ammise. –Ma non oso pensare al dolore della sua perdita, - fece una pausa e si alzò da terra, -l’unica cosa che voglio è parlare con il dio del mare e chiedergli spiegazioni.- disse decisa.




Athena apparì direttamente vicino ad Alana ed ad altre Nereiadi che non conosceva. La creatura del mare la trasformò immediatamente in una sua simile per farla parlare.
-Alana, conducimi ancora un’ultima volta dal dio del mare, e te ne sarò grata.- la supplicò. La Nereiade non chiese spiegazioni, le fece strada e la lasciò al castello.
Athena era così decisa e sicura che niente la spaventava più, voleva solo rivendicare il suo amico, o almeno provarci. Attese molto tempo, forse il dio del mare aveva troppo da fare con “Anfitrite” piuttosto che stare a parlare con un’insulsa umana.
Ma ecco che apparve davanti le porte, possente come al solito. Athena lo guardò e non sentì niente. Niente. Nemmeno l’indecisione o l’inquietudine tipica del dio, nessuna sensazione divina l’avvolgeva più, e nemmeno quella umana.
-Athena.- pronunciò il suo nome, facendolo rimbombare forte tra le pareti dell’enome stanza.
-Poseidone.- disse la ragazza con solenne indifferenza.
-Grazie per avermi accettata al tuo cospetto, devo farti presente una situazione molto urgente.- spiegò.
Lui rimase stupito da tanta cordialità, e anche dalla sua indifferenza nei propri confronti.
-Ebbene, parla.-
-Sono giunta a conoscenza delle tue severe decisioni riguardo al fanciullo Teseo,- disse avvicinandosi impercettibilmente, calma e senza paure.
Il dio si accigliò, non si aspettava che l’umana sarebbe giunta fin lì per parlargli di Teseo.
-Tanta è la tua noncuranza nei confronti dei sentimenti umani, e nessuno fa eccezione,- disse riferendosi a se stessa. –Non ho il volere di sprecare altre mie parole, il mio è un invito a pensare alle tue azioni, poiché come le divinità gli esseri umani hanno dei sentimenti che vanno rispettati. Io conoscevo Teseo, è stato il mio compagno in quella terribile avventura..-  stava proseguendo Athena a spiegare, quando il dio del mare la interruppe tuonando: -Il tuo compagno! Che amare parole, dette con così tanta superficialità.- la guardò colmo d’ira.
-Tu, sei tu che non hai rispetto per i miei sentimenti, dal momento che condividi i tuoi con quelli di un fanciullo qualsiasi, conosciuto solo per l’impresa del Minotauro!- urlò.
Era davvero una conversazione surreale. Poseidone le stava forse dicendo che era geloso di Teseo? Dunque non conosceva i sentimenti di Teseo per il ragazzo che amava?
-Teseo ama qualcuno, e quel qualcuno non sono io.- rispose calmissima Athena.
Poseidone tacque. Si era sbagliato, era possibile? O forse lei gli stava mentendo.
-Tu ti prendi gioco di un dio!- la rimproverò.
-Io non mento.- scandì bene le parole la ragazza.
 –Ed inoltre, io non provo alcun sentimento se non della sincera amicizia per lui.- spiegò Athena. –Il dolore che gli hai recato, la perdita di un padre.. non posso sopportarlo. E’ stato un atto empio e malvagio.- disse Athena, adesso era lei che rimproverava lui.
Poseidone parve rapprendersi ed Athena capì che era lui ad essersi sbagliato: pensava che tra lei e Teseo ci fosse qualcosa. Ma non le importava più.
-E’ tutto concluso, dunque. – disse quasi sorridendo. –Ci eravamo sbagliati. E’ possibile unire le nostre nature.. tu non ami Teseo, dolce fanciulla. Ed i miei sentimenti per te sono rimasti immutati.- disse.
Athena prese una decisione difficile, era ancora combattuta. Ma quella era la cosa giusta da fare.
-Tu hai sbagliato. Ed adesso dovrai pagarne le conseguenze.- disse Athena spietata.
-Egeo è morto. E con lui anche il mio amore, ma soprattutto, tutto il rispetto e l’affetto che nutrivo per te.-concluse Athena. Lo guardò un ultima volta e girò l’anello a sinistra.




 
   
 
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