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Autore: Kirara    08/11/2008    3 recensioni
I momenti trascorsi assieme anche solo durante la colazione o il pranzo, le mancavano terribilmente, ma come ben sa una madre, prima o poi quella piccola ragazzina buffa sarebbe dovuta crescere. Non c’era tempo per essere tristi, per lasciarsi andare, no. Perché la sua bambina era cresciuta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fingers
Slipping through my fingers …
…Memories of a Mother
 
“Mamma! Forza sbrigati, le ragazze saranno qui a momenti, se non ce la faccio devi aiutarmi ad allacciare il vestito!”
 
***
 
La sua bambina. La sua principessa dagli occhi azzurri.
Ricordava benissimo quando da piccola, acciuffava con le manine lo zaino e salutando con un enorme sorriso, trotterellava felice verso l’accademia, insieme a tutti gli altri ragazzini.
Era così buffa quando si arrabbiava.
Quando tornava a casa infuriata perché qualche maschietto le aveva tirato la lunga coda dorata o perché l’aveva spinta a terra, sporcandole i vestiti.
Già, era tremendamente buffa.
Vederla correre via con le sue amiche, tuffarsi in un prato e rotolarsi sull’erba in assoluta spensieratezza.
Il gelato tutto impiastricciato sulla sua faccia e sui vestiti.
 
Sospirò.
 
Con lo scorrere degli anni però quella spensieratezza era svanita, sfumata come una candela colpita dalla prima folata di vento invernale.
Aveva lasciato posto alle infinite responsabilità.
La sua principessa era cresciuta. Era diventata grande. Era diventata una donna e come tutti i bravi Ninja, era suo preciso dovere, proteggere il villaggio e mantenersi sempre in allenamento.
I giorni trascorsi insieme erano diventati solo un flebile ricordo, ricordo che andava via via svanendo.
Il peso della guerra si faceva sentire violento sulle loro semplici vite, spazzando via ogni barlume di serenità.
 
Schoolbag in hand, she leaves home in the early morning
Waving goodbye with an absent-minded smile
I watch her go with a surge of that well-known sadness
And I have to sit down for a while
The feeling that I’m losing her forever
And without really entering her world
I’m glad whenever I can share her laughter
That funny little girl
 
Si, la stava perdendo lentamente. Quella ragazzina, ormai donna le scivolava via dalle dita ogni giorno di più, ed era sempre più difficile riuscire ad entrare nel suo mondo.
Era sempre più difficile capire i suoi pensieri o scorgere qualche problema.
Tutto ciò che restava erano quei leggeri ricordi ai quali aggrapparsi.
La vedeva schizzare via con agitazione, affidata a qualche importante missione.
La vedeva partire insieme ai suoi due compagni di squadra, i suoi angeli custodi.
Già. Ora la sua famiglia erano quei due straordinari ragazzi che in più di un’occasione erano riusciti a riportare a casa sana e salva la sua bambina.
La sua Piccola Principessa…ormai donna.
 
Slipping through my fingers all the time
I try to capture every minute
The feeling in it
Slipping through my fingers all the time
Do I really see what’s in her mind
Each time I think I’m close to knowing
She keeps on growing
Slipping through my fingers all the time
Lei che si era prefissata un obbiettivo; diventare un grande ninja medico.
Lei che studiava nel cuore della notte, che provava e riprovava le tecniche.
Lei che ogni giorno cresceva sempre di più, allontanando dal suo viso la spensieratezza dell’infanzia e accogliendo le responsabilità.
Lei che si era innamorata.
 
Sleep in our eyes, her and me at the breakfast table
Barely awake, I let precious time go by
Then when she’s gone there’s that odd melancholy feeling
And a sense of guilt I can’t deny
What happened to the wonderful adventures
The places I had planned for us to go
(Slipping through my fingers all the time)
Well, some of that we did but most we didn’t
And why I just don’t know
I momenti trascorsi assieme anche solo durante la colazione o il pranzo, le mancavano terribilmente, ma come ben sa una madre, prima o poi quella piccola ragazzina buffa sarebbe dovuta crescere.
Non c’era tempo per essere tristi, per lasciarsi andare, no.
Perché la sua bambina era cresciuta.
Era cresciuta esattamente come voleva lei.
E anche se il desiderio di congelare per sempre quell’immagine era grande, sapeva che doveva lasciarla andare.
Sapeva che non c’era dono più grande che un suo sorriso, seppur fosse una cosa di pochi secondi.
Il suo sorriso, veder spalancati i suoi grandi occhi oceano, era il regalo più importante che potesse fargli.
Sometimes I wish that I could freeze the picture
And save it from the funny tricks of time
Slipping through my fingers…
Slipping through my fingers all the time
Schoolbag in hand she leaves home in the early morning
Waving goodbye with an absent-minded smile…
Questi sono i ricordi di una madre.
 
***
 
La vide scendere le scale con indosso quel fantastico vestito color panna. Quel vestito che faceva risaltare ancora di più il suo sguardo, i suoi occhi.
Fece una piroetta su se stessa, alzando in alto il bouquet di fiori.
“Allora? Come sto? Sono riuscita ad allacciarlo da sola!”
“Tesoro sei…sei…meravigliosa…” ammise quasi senza fiato.
“Dici che gli piacerò?”
“Anche l’uomo più insensibile si scioglierebbe ne vederti così…”
 Dall’esterno si udirono le voci delle altre ragazze.
“Sono arrivate!” esclamò entusiasta.
“Dici che lui è già la?”
Ino sorrise.
“Conoscendolo sarà da qualche parte sul tetto dell’accademia a guardare le nuvole…”

 

*§*§*§*§*

Ecco qui i pensieri della mamma di Ino il giorno del matrimonio della figlia con un ninja di nostra conoscenza.
Non so se esiste come cosa, ma io mi definisco “mosca grigia” nel senso che per certi aspetti adoro Ino e per altri Temari, ma in questo caso ho fatto la moschina bianca! ^^
Spero sia piaciuta!
La canzone è degli ABBA “Slipping Through my fingers”
Baci, Aly!
   
 
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